Linguistica e letteratura | 2019 | N. 1-2

Anno 2019 – Annata: XLIV – N. 1-2
A cura di Paolo Perilli

Autore/i articolo: Benoît Grévin
Titolo articolo: La Tessalia della dilezione finale. Una lectio difficilior dantesca (lettera V)?

Nell’epistola v, Dante si chiede se Enrico VII non perseguirà i nemici dell’Impero fino alla Tessalia della “distruzione finale” (Thessaliam, inquam, finalis deletionis). Benché i manoscritti trasmettano le lezioni dillectionis e delectionis (nel volgarizzamento “dilezione”), le edizioni hanno corretto con deletionis, lezione che sembrava la sola adatta. La Tessalia della “distruzione finale” è quella della battaglia di Farsalo, transumptio della pacificazione del mondo da parte dell’imperatore. Finalis deletio sembra nondimeno espressione isolata, mentre il sintagma finalis dilectio è attestato in contesti scolastici, e di mano di Tommaso d’Aquino, col senso di sommo amore verso cui gli esseri razionali (uomo, Dio) devono tendere o tendono. Una lettura del passaggio che concorderebbe con questo senso, a priori strano, sembra possibile. Il Vaticinium Sybillae Erithae menziona la battaglia di Farsalo come l’inizio di un’era di pace mistica, fondata sull’ordine augusteo e l’avvento di Cristo : la Tessalia di Dante sarebbe dunque potuta essere il preludio di una “dilezione finale”, quella dell’avvento del nuovo Cristo, Enrico.

Lingua: Italiano
Pag. 11-26
Etichette: Epistolario, Profezia, XIV secolo, Dante Alighieri,

Autore/i articolo: Agnese Macchiarelli
Titolo articolo: Iacopo Passavanti e la Theosophia. Nuove riflessioni sul ms. Laur. San Marco 459

Il contributo intende esaminare un’opera inedita e poco conosciuta: la Theosophia, ovvero la redazione latina dello Specchio della vera penitenzia di Iacopo Passavanti (1302 ca.-1357). L’opera è suddivisa in due libri che trattano rispettivamente della caritas divina e dell’itinerario che porta all’unione mistica con Dio, ed è tràdita da un manoscritto laurenziano segnato San Marco 459, ascrivibile ai primi anni del xv secolo. In via preliminare all’edizione critica della Theosophia, si presenterà il testimone, si farà luce sul rapporto che lega la redazione latina allo Specchio e a Passavanti e, in conclusione, si rifletterà sulle fonti sottese all’opera. Parole chiave: Theosophia, Specchio della vera penitenzia, San Marco 459, Iacopo Passavanti, Tommaso d’Aquino, Toscana, xiv Secolo, Bilinguismo.

Lingua: Italiano
Pag. 27-49
Etichette: Bilinguismo, XIV secolo, Iacopo Passavanti, Theosophia,

Autore/i articolo: Giulia Barison
Titolo articolo: Un modello ignoto della Fimerodia di Jacopo del Pecora da Montepulciano: Le vaghe rime e il dolce dir d’amore di Domenico da Montecchiello

La Fimerodia di Jacopo del Pecora da Montepulciano è un testo che occupa spesso una posizione marginale all’interno dei manuali di letteratura. Eppure, il suo statuto di testimone della ricezione e della fortuna delle Tre Corone nel Trecento dovrebbe stimolare un certo interesse: in questo senso, il poema costituisce una risposta alla necessità di indagare la memoria dantesca, petrarchesca e boccaccesca. Ma la Fimerodia non dialoga solamente con le grandi auctoritates trecentesche: un’analisi più approfondita dimostrerà come anche le opere considerate “minori” fungano da modello per Jacopo. Il contributo si propone di dimostrare come le modalità di intertestualità siano riconoscibili nel poema e come si concretizzino in rapporto ai modelli. Inoltre, verrà dimostrato il rapporto con un modello fino a questo momento ignorato: Le vaghe rime e il dolce dir d’amore di Domenico da Montecchiello.

Lingua: Italiano
Pag. 51-67
Etichette: Filologia, Letteratura italiana, Medioevo, XIV secolo, Domenico da Montecchiello, Jacopo del Pecora da Montepulciano,

Autore/i articolo: Daria Motta
Titolo articolo: Va in scena la conversazione. La pragmatica nei testi teatrali tra Settecento e Ottocento

L’articolo esamina i procedimenti operativi e cooperativi della conversazione attraverso la loro simulazione nei dialoghi teatrali del XVIII e XIX secolo. Partendo dalla riflessione sulle strategie comunicative nell’opera di Goldoni, le cui commedie hanno determinato una frattura rispetto alla produzione teatrale precedente per l’abbandono di un’oralità tipizzata basata sull’espressività caricaturale e sull’alto tasso di idiomaticità, si è rintracciata un’istanza di realismo in due delle opere più significative del teatro borghese dell’Ottocento, I Mariti di Torelli e Tristi amori di Giacosa, che programmaticamente intendevano portare sulla scena la realtà comunicativa e i modi dell’interazione dialogica reale tipica del salotto borghese. Per l’analisi dei testi ci si è basati sugli strumenti interpretativi della pragmatica storica, rilevando ad esempio le strategie di costruzione del discorso, le routine conversazionali, il sistema dei saluti, degli allocutivi e dei titoli, le reticenze o le allusioni dei personaggi, gli atti linguistici nel loro susseguirsi contestuale e cotestuale.

Lingua: Italiano
Pag. 69-92
Etichette: Teatro, XIX secolo, XVIII secolo,

Autore/i articolo: Michele Carini
Titolo articolo: Le nom, le nez d’Italo Calvino: alphabet de l’odorat et quête érotique

L’articolo propone una lettura del racconto Il nome, il naso, che si trova nella prima raccolta postuma di Calvino, Sotto il sole giaguaro (Garzanti, 1986), nonostante la stesura e una prima pubblicazione risalgano all’inizio degli anni Settanta. Tramite una contestualizzazione storico-letteraria e un’analisi compositiva si evidenzia come il medesimo nucleo narrativo, segmentato e riproposto in diverse epoche, presenti caratteri che sembrano sottintendere una struttura combinatoria. Elementi retorici, tuttavia, privilegiano invece una lettura continua di questa narrazione e concorrono a delineare la riflessione calviniana sul senso dell’olfatto, cui si apparenta, nel complesso del racconto, la trattazione del tema amoroso.

Lingua: Francese
Pag. 93-105
Etichette: Amore, Letteratura italiana, Racconto, XX secolo, Italo Calvino,

Autore/i articolo: Chiara Coluccia
Titolo articolo: Prestiti dal Giappone e dalla Cina: i lemmi d’origine orientale nei vocabolari dell’uso

L’articolo analizza il contatto lessicale tra l’italiano e due lingue esotiche, cinese e giapponese, censendo analiticamente ed esaminando i nipponismi e i sinismi presenti nei maggiori vocabolari dell’uso della nostra lingua ; un’Appendice riunifica in un elenco complessivo le non poche voci di matrice orientale attestate nei vocabolari. I risultati della ricerca variano notevolmente da repertorio a repertorio : ne emergono scelte spesso significativamente disomogenee in fatto di accoglimento della voce, resa grafica dei prestiti, datazione (riferita al momento di travaso del forestierismo nella nostra lingua), etimologia (e, più in generale, informazioni riguardanti la trafila del prestito). Le ragioni della variazione non sono esplicite né desumibili dai criteri operativi e metodologici generali dichiarati dai lessicografi : potrebbero dipendere, di volta in volta, dal ricorso a fonti retrostanti diversificate, da differenti valutazioni dei fenomeni di interferenza nel sistema linguistico italiano o da altre più specifiche ragioni, ricostruibili caso per caso.

Lingua: Italiano
Pag. 107-147
Etichette: Lessicografia,

Autore/i articolo: Marco Fabbricatore
Titolo articolo: Dalla Francia a Napoli: i francesismi nel dialetto napoletano

L’articolo analizza il contatto lessicale tra l’italiano e due lingue esotiche, cinese e giapponese, censendo analiticamente ed esaminando i nipponismi e i sinismi presenti nei maggiori vocabolari dell’uso della nostra lingua; un’Appendice riunifica in un elenco complessivo le non poche voci di matrice orientale attestate nei vocabolari. I risultati della ricerca variano notevolmente da repertorio a repertorio: ne emergono scelte spesso significativamente disomogenee in fatto di accoglimento della voce, resa grafica dei prestiti, datazione (riferita al momento di travaso del forestierismo nella nostra lingua), etimologia (e, più in generale, informazioni riguardanti la trafila del prestito). Le ragioni della variazione non sono esplicite né desumibili dai criteri operativi e metodologici generali dichiarati dai lessicografi : potrebbero dipendere, di volta in volta, dal ricorso a fonti retrostanti diversificate, da differenti valutazioni dei fenomeni di interferenza nel sistema linguistico italiano o da altre più specifiche ragioni, ricostruibili caso per caso.

Lingua: Italiano
Pag. 149-173
Etichette: Dialetto, Lingua,

Autore/i libro/articolo recensito: Fulvio Delle Donne
Titolo libro/articolo recensito: La porta del sapere. Cultura alla corte di Federico II di Svevia.
Edizioni: Carocci, Roma – 2019
Lingua: Italiano
Pag. 177-181
Recensore/i: Giovanni Spalloni
Etichette:

Autore/i libro/articolo recensito: S. Battista Varano
Titolo libro/articolo recensito: Trattato della Purità del Cuore – De Puritate Cordis – De Perfectione Religiosorum
A cura di: Silvia Serventi
Edizioni: Sismel – Edizioni del Galluzzo, Firenze – 2019
Lingua: Italiano
Pag. 182-183
Recensore/i: Laura Calvaresi
Etichette:

Titolo libro/articolo recensito: Lettura dell’ “Orlando Furioso” diretta da Guido Baldassarri e Marco Praloran. Vol. 1 e Vol. 2
A cura di: Gabriele Bucchi. Franco Tomasi, Annalisa Izzo
Edizioni: Sismel – Edizioni del Galluzzo, Firenze – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 184-195
Recensore/i: Sara Giovine
Etichette:

Titolo libro/articolo recensito: Italia senza nazione. Lingue, culture, conflitti tra Medioevo ed età contemporanea.
A cura di: Antonio Montefusco
Edizioni: Quodlibet, Macerata – 2019
Lingua: Italiano
Pag. 195-206
Recensore/i: Elena Sbrojavacca
Etichette:

Autore/i articolo: Vera Ribaudo
Titolo articolo: I segreti delle femmine: tradizione, circolazione, fruizione

L’articolo prende in esame un testo, I segreti delle femmine, che traduce in volgare i Secres des Dames, un compendio del De secretis mulierum dello Pseudo Alberto Magno. L’indagine è condotta su due livelli: studio delle raccolte italiane, che ora beneficiano del reperimento di nuove testimonianze manoscritte, e analisi del testo tràdito. Quanto al primo punto, l’esame dettagliato dei singoli allestimenti restituisce risultati interessanti in termini di circolazione del trattato, probabilmente più precoce di quella desumibile dal codice più antico a oggi noto (metà del xv sec.), di fruizione, visto il ruolo giocato dall’alta e dalla bassa borghesia fiorentina, e di ricezione della cultura scientifica sottesa a I segreti delle femmine. Relativamente al secondo punto, l’escussione della tradizione individua due famiglie di testimoni che della diversa ricezione di tale sapere si fanno portatrici, peraltro adottando differenti scelte traduttive.

Lingua: Italiano
Pag. 209-284
Etichette: Borghesia, Filosofia, Medicina,