Le riviste sostenitrici
Linguistica e letteratura | 2008 | N. 1-2
Anno 2008 – Annata: XXXIII – N. 1-2
A cura di Irene M. Civita Mosillo
Titolo articolo: Una fedeltà paradossale: sulla memoria bonaventuriana di Iacopone
Focalizza le pratiche modalità testuali con le quali Iacopone si confronta con l’opera di Bonaventura e, in particolare, investiga la relazione dialogica e intertestuale tra il ‘corpus’ dei testi bonaventuriani, presi in esame, e il laudario iacoponico. La questione si pone, in tutta la sua complessità, nei termini di fedeltà e paradosso, di permanenza di alcuni paradigmi e di slittamenti rispetto ad essi. Una fedeltà paradossale, dunque, di cui intende mostrare la consistenza e i limiti.
Lingua: ItalianoPag. 9-42
Etichette: Iacopone da Todi, Bonaventura di Bagnoregio, Lauda, Critica del testo, Duecento,
Titolo articolo: Pusillanimi e magnanimi alle soglie dell'”Inferno
In questa sede l’A. si concentra sulla collocazione dantesca dei pusillanimi e vili da una parte e degli spiriti grandi e nobili dall’altra. I canti III e IV dell’Inferno sono strutturati in parallelismo antitetico fra micropsichìa e megalopsichìa, categorie attraverso le quali Dante illustra la sua concezione politico-civile e poetico-letteraria, rivendicando sia lo stretto legame fra valori etici e impegno politico, sia l’innovatività del proprio progetto letterario.
Lingua: ItalianoPag. 43-90
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Inferno, Critica del testo, Trecento,
Titolo articolo: ‘Malebolge’. Il libero arbitrio dei diavoli
Il saggio si propone di rappresentare il libero arbitrio dei diavoli che abitano l’Inferno di Dante, in quanto angeli decaduti e di intelligenza superiore all’uomo. Il Poeta utilizza il libero arbitrio come espediente estetico per punire i suoi concittadini più odiati, aggiungendo le vendette personali dei diavoli alle pene canoniche del contrappasso.
Lingua: ItalianoPag. 91-140
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Inferno, Critica del testo, Trecento,
Titolo articolo: Novella e parodia nel poema cavalleresco rinascimentale
Nella prima parte il lavoro presenta la diversa configurazione che assumono le novelle inserite nel poema di Boiardo e in quello di Ariosto; nella seconda parte segue un’analisi del personaggio al quale sono intitolati entrambi i poemi, rilevandone contiguità e divergenze, evidenziando l’abbandono del terreno dell’epica e l’avvio su quello del moderno romanzo.
Lingua: ItalianoPag. 141-196
Etichette: Boiardo Matteo Maria, Orlando innamorato, Ariosto Ludovico, Orlando furioso, Novella, Parodia, Poema cavalleresco, Rinascimento, Critica del testo, Quattrocento,