Levia Gravia | 2013-2014 | N. 15-16

Anno 2013-2014 – Annata: XV-XVI – N. 15-16
A cura di Loredana Palma

Autore/i articolo: IGOR CANDIDO
Titolo articolo: Ovidio e il pubblico del “Decameron”

Il saggio si propone di indagare sul legame tra il “Decameron” e il modello ovidiano dell'”ars amatoria” e dell’ “ars consolatoria”. Viene fatto riferimento anche agli autori latini, come Orazio, Seneca ed Apuleio, che sono alla base dell’arte dell’allusione in Boccaccio.

Lingua: Italiano
Pag. 1-15
Etichette: Ovidio, Boccaccio Giovanni, Trecento, Intertestualità,

Autore/i articolo: STEFANO JOSSA
Titolo articolo: ‘Non giucando […] ma novellando’. Primi appunti per una lettura comunitaria del “Decameron”

Partendo dalla sua originale funzione di farmaco, di rimedio al male di vivere e alla crisi della storia e della politica, il saggio si ripromette di affrontare la lettura del “Decameron” come libro della comunità all’interno di due quadri di riferimento: quello storico, del suo tempo, e quello del nostro tempo, facendo ricorso tanto alla riflessione medievale sul bene comune quanto al pensiero comunitario contemporaneo.

Lingua: Italiano
Pag. 17-29
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Narrativa, Trecento,

Autore/i articolo: MATTEO LEONARDI
Titolo articolo: Boccaccio ‘gran maestro in Iscrittura’. La citazione delle Scritture in funzione ironica e tragica nel “Decameron”

Tra le fonti rintracciabili nel “Decameron” gli studi critici hanno sempre dato ampio spazio alla genealogia classica e romanza, pur con l’ampliamento delle “Mille e una notte” e del “Panchatantra” indiano. Eppure è possibile rintracciare nel capolavoro boccacciano anche numerose presenze bibliche, ancora poco considerate dagli studi sul Boccaccio.

Lingua: Italiano
Pag. 31-45
Etichette: Boccaccio Giovanni, Bibbia,

Autore/i articolo: MARIA PIA ELLERO
Titolo articolo: L’appetito e il piacere. Fonti e intertesti di “Decameron”, X 7

Al centro dello studio vi è la lettura della novella del “Decameron”, X 7 che viene esaminata nei suoi rapporti con le fonti.

Lingua: Italiano
Pag. 47-59
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Narrativa, Trecento,

Autore/i articolo: MYRIAM SWENNEN RUTHEMBERG
Titolo articolo: Healing Melancholy: the Dynamics between ‘ballata’ and ‘novella’ in “Decameron”, X 7

Il saggio prende in esame la novella decameroniana X 7 indagando la relazione tra ballata e novella a partire dalla presenza della canzonetta “Muoviti, Amore, e vattene a messere”.

Lingua: Inglese
Pag. 61-72
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Narrativa, Trecento,

Autore/i articolo: DOMENICO CHIODO
Titolo articolo: Un labirinto di allegorie: il “Corbaccio” e l’amore

Il saggio evita deliberatamente il tema della letteratura misogina e del titolo, per proporre una possibile rilettura del “Corbaccio” sulla scorta dei confronto con i “Documenti d’amore” di Francesco da Barberino e con le illustrazioni allegoriche contenute nell’opera.

Lingua: Italiano
Pag. 73-84
Etichette: Boccaccio Giovanni, Francesco da Barberino, Corbaccio, Documenti d’amore, Narrativa, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: RAFFAELLA LASCALEIA
Titolo articolo: Cure per il corpo e per l’animo durante la peste del 1348: Ibn Hatima e i suoi epigoni

I medici musulmani vissuti tra il XIV e il XV secolo scrissero dei trattati per spiegare le cause delle epidemie pestilenziali e per divulgare cure per il corpo e per lo spirito. Il grammatico poeta e storico Hatima-al-Ansari fu testimone dell’epidemia che colpì la sua città natale nel 1348 e nel corso dell’anno successivo scrisse un trattato di patologia medica: nella prima parte si occupa di analisi mediche, nella seconda tenta di arminizzare medicina e legge islamica. Scopo del saggio è proporre un rapporto tra testi letterari e trattati di medicina in cui si sottolinei l’uso terapeutico del ‘raccontare storie’.

Lingua: Italiano
Pag. 87-94
Etichette: Hatima-al-Ansari, Trattato, Medicina, Trecento,

Autore/i articolo: FLORA DI LEGAMI
Titolo articolo: Il farmaco nella memoria del “Paradiso degli Alberti” di Gherardi

Il saggio sottolinea la novità del “Paradiso degli Alberti” di Giovanni Gherardi da Prato. L’opera testimonia un processo di trasformazione del nararre dalla forma della novella a quella del romanzo autobiografico. Peculiare è la scelta di una scrittura memoriale.

Lingua: Italiano
Pag. 95-107
Etichette: Gherardi Giovanni, Paradiso degli Alberti, Trecento, Quattrocento,

Autore/i articolo: MARTA BARBARO
Titolo articolo: ‘Ad levationem animi’: la virtù terapeutica delle facezie

Giovanni Pontano abbraccia l’idea espressa da Boccaccio di una narrativa come medicina e ristoro per lo spirito. Il saggio mira a mettere in evidenza come il genere dell’arguzia da Poggio Bracciolini allo stesso Pontano abbia costituito un maturo e consapevole tentativo di trasferire la piacevolezza del “Decameron” nel nuovo contesto dei circoli degli umanisti e delle corti del Rinascimento.

Lingua: Italiano
Pag. 109-123
Etichette: Pontano Giovanni, Quattrocento,

Autore/i articolo: LUCA FERRARO
Titolo articolo: Gli effetti del racconto sui personaggi del “Furioso”: l’azione e il ‘pharmakon’

Viene qui analizzata la relazione tra la trama principale dell'”Orlando furioso” e le novelle in esso contenute. Sono stati presi in esame anche alcuni temi ricorrenti delle novelle di Ariosto e, specialmente, quella di Astolfo, Jocondo e Fiammetta (canto XXVIII) e quella del nappo e del giudice Anselmo (canto LXIII). Gli effetti del racconto sono paragonati a quelli di un ‘pharmakon’, nella doppia accezione di medicina e di veleno.

Lingua: Italiano
Pag. 125-138
Etichette: Ariosto Ludovico, Orlando furioso, Poema, Novella, Quattrocento, Cinquecento,

Autore/i articolo: BEATRICE JAKOBS
Titolo articolo: Una fruttuosa concorrenza: la malinconia tra stato patologico ed umore positivo nella novellistica rinascimentale

Nel “Decameron” si trovano più volte espresse le conoscenze mediche dell’autore che poggiavano fondamentalmente sul “De Melancholia libri duo” di Constantinus Africanus. Nel saggio viene presa in esame, in particolare, l’evoluzione del concetto di malinconia, da malattia che poteva essere guarita all’accezione positiva che ne diede l’Umanesimo secondo cui la malinconia era il presupposto della genialità.

Lingua: Italiano
Pag. 139-152
Etichette: Boccaccio Giovanni, Constantinus Africanus, Decamerone, De Melancholia libri duo, Trecento,

Autore/i articolo: SIMONA MORANDO
Titolo articolo: Boccaccio nel Seicento: censure e recuperi della ‘compassione’

Il tema qui proposto è quello relativo alla letteratura del 17° secolo definita come scrittura di compassione ma non di consolazione (Giovanni Cisano, Torquato Accetto, Emanuele Tesauro, Giovan Battista Marino). La distanza tra questi autori e Boccaccio è dovuta alle edizioni circolanti nel Seicento che avevano lasciato interpretare Boccaccio come ‘burlesco’ e avevano determinato la caduta della sua fama di ‘maestro d’amore’. Al contrario, le opere in latino, in particolare “De casibus virorum illustrium”, erano molto apprezzate.

Lingua: Italiano
Pag. 153-168
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Letteratura burlesca, Narrativa, Trecento, Seicento,

Autore/i articolo: MARTIN MARAFIOTI
Titolo articolo: Narrative prescriptions after Boccaccio’s “Decameron”: Celio Malespini’s “Duecento Novelle”

Sebbene Boccaccio non fosse il primo scrittore a mostrare la peste o le epidemie in un’opera narrativa, egli fu il primo a proporre l’idea della narrazione come profilassi in tempi di pestilenza. Lo studio focalizza l’attenzione su uno degli imitatori del “Decameron” durante il 17° secolo: le “Duecento Novelle” di Celio Malespini.

Lingua: Inglese
Pag. 169-178
Etichette: Boccaccio Giovanni, Malespini Celio, Decameron, Narrativa, Trecento, Seicento,

Autore/i articolo: LAURA NAY
Titolo articolo: ‘Quella lucerna tenebrosamente chiara’; i ‘succhi salutari della medicina’ e l”acque inutile delle Muse’

L’attenzione viene richiamata su Francesco Pona, il medico con velleità letterarie che diede alle stampe due opuscoli che rappresentano una testimonianza sulla peste del 1630: “Del modo di preservarsi dalle malattie pestilenti” e “La Remora ovvero dei mezzi naturali per curare, e fermare la pestilenza”, entrambi dello stesso anno della peste.

Lingua: Italiano
Pag. 179-194
Etichette: Pona Francesco, Medicina, Letteratura, Cinquecento, Seicento,

Autore/i articolo: GIANCARLO ALFANO
Titolo articolo: Il farmacista travestito. Bipolarità del “Cunto de li cunti”

La lettura del capolavoro in dialetto napoletano di Giovan Battista Basile insiste sulla sua natura di pharmakon, un prodotto che può essere salvifico o letale. “Lo Cunto de li Cunti” partecipa di entrambe queste nature. Il saggio si propone di cogliere le suggestioni letterarie e popolari a cui Basile attinge per il suo “Cunto”.

Lingua: Italiano
Pag. 195-208
Etichette: Basile Giovan Battista, Lo Cunto de li Cunti, Narrativa, Cinquecento, Seicento,

Autore/i articolo: CLARA ALLASIA
Titolo articolo: ‘Giorgetiello acciaccare’: il corpo femminile e il di svelamento della verità nel “Cunto de li conti”

La circostanza di non aver ricevuto l’ultima mano non fa de “Lo Cunto de li Cunti” un testo meno affascinante, nonostante le incongruenze che talora si disvelano nella narrazione come quella della mancata preoccupazione per la sorte di Giorgetiello, che pure aveva guidato l’operato di Tadeo fino a quel momento, all’atto della punizione della madre usurpatrice. Esplorando le diverse interpretazioni simboliche della vicenda-chiave dell’opera, il saggio si sofferma sul significato delle figure di Zoza e Lucia.

Lingua: Italiano
Pag. 209-221
Etichette: Basile Giovan Battista, Lo Cunto de li Cunti, Narrativa, Cinquecento, Seicento,

Autore/i articolo: ERMINIA ARDISSINO
Titolo articolo: Novellare senza compatire. (In)fedeltà al “Decameron” e romanzo nel Seicento

Attraverso una serie di esempi, il saggio si sofferma sulle caratteristiche delle novelle seicentesche soffermandosi, in particolare, sulla figura femminile. A differenza che nell’illustre modello trecentesco, se vi sono donne queste sono piuttosto umiliate che compatite.

Lingua: Italiano
Pag. 223-238
Etichette: Narrativa, Donna, Seicento,

Autore/i articolo: DAVIDE DALMAS
Titolo articolo: La narrazione, l’azione e la morale delle donne nell'”Inamoramento de Orlando” di Boiardo

Il saggio si sofferma in maniera puntuale sulla presenza femminile nella narrazione dell'”Innamoramento di Orlando” di Boiardo.

Lingua: Italiano
Pag. 239-253
Etichette: Boiardo Matteo Maria, Orlando innamorato, Quattrocento,

Autore/i articolo: PATRIZIA PELLIZZARI
Titolo articolo: Donne in brigata: le narratrici in alcune raccolte novellistiche del Cinquecento

Partendo, com’è ovvio, dal confronto con il modello trecentesco – più per misurare l’allontanamento che per registrare l’uniformità -, lo studio si sofferma sul carattere di alcune raccolte di novelle circolanti durante il Cinquecento. In particolar modo viene indagata la presenza femminile nelle brigate di novellatori.

Lingua: Italiano
Pag. 255-273
Etichette: Donna, Novella, Cinquecento,

Autore/i articolo: GUIDO LAURENTI
Titolo articolo: Il “De mulieribus claris” nel trattato “Della eccellenza e dignità delle donne” di Galeazzo Flavio Capra

Partendo dalla convinzione che gli studi di genere debbano includere non soltanto studi sulla scrittura delle donne ma anche sulle donne, lo studioso riporta l’attenzione su un’opera pubblicata sul finire degli anni Ottanta da Maria Luisa Doglio: il trattato “Della eccellenza e dignità delle donne” (1526) di Galeazzo Flavio Capra.

Lingua: Italiano
Pag. 275-282
Etichette: Donna, Capra Galeazzo Flavio, Della eccellenza e dignità delle donne, Cinquecento,

Autore/i articolo: GIOVANNI FERRONI
Titolo articolo: Le geometrie della sorte. Fortuna e arte del racconto in quattro novelle di Molza

Viene condotta nel saggio un’analisi delle prime quattro novelle di Francesco Maria Molza.

Lingua: Italiano
Pag. 283-298
Etichette: Molza Francesco Maria, Novella, Quattrocento, Cinquecento,

Autore/i articolo: RAFFAELE CIOFFI
Titolo articolo: La rielaborazione dei personaggi femminili del “Decameron” in Hans Sachs

Il lavoro prende in considerazione un corpo di testi – che vanno dal 1535 al 1560 – del prolifico autore tedesco Hans Sachs, che attinse a piene mani dalla tradizione del “Decameron” di Boccaccio.

Lingua: Italiano
Pag. 299-311
Etichette: Boccaccio Giovanni, Sachs Hans, Decameron, Narrativa, Trecento, Cinquecento,

Autore/i articolo: SIMONA TARDANI
Titolo articolo: Ambiguità del femminile ne “Le piacevoli notti” di Straparola

Prendendo come termine di paragone il “Decameron”. Di Boccaccio (nonostante la diversità tra i due testi), lo studio si sofferma sulla figura femminille nella narrativa de “Le piacevoli notti” di Straparola.

Lingua: Italiano
Pag. 313-325
Etichette: Boccaccio Giovanni, Straparola Giovanni Francesco, Decameron, Narrativa, Trecento, Quattrocento, Cinquecento,

Autore/i articolo: CINZIA GALLO
Titolo articolo: Le donne ne “Le piacevoli notti” di Straparola

La varietà e l’importanza della figura femminile all’interno de “Le piacevoli notti” di Straparola, che assume una posizione favorevole alle donne, costituisce l’oggetto del presente studio.

Lingua: Italiano
Pag. 327-338
Etichette: Straparola Giovanni Francesco, Le piacevoli notti, Quattrocento, Cinquecento,

Autore/i articolo: CHIARA FENOGLIO
Titolo articolo: Onore e compassione: Griselda negli “Ecatommiti” di Giraldi Cinzio

In un momento di grande fortuna per le raccolte di novelle senza cornice la comparsa sulla scena letteraria degli “Ecatommiti” di Giovan Battista Giraldi Cinzio rappresentò uno degli esiti più interessanti del ripensamento sul “Decameron” di Boccaccio. Il saggio si sofferma, in particolare, sul personaggio femminile di Griselda.

Lingua: Italiano
Pag. 339-353
Etichette: Boccaccio Giovanni, Giraldi Cinzio Giovan Battista, Decameron, Ecatommiti, Narrativa, Trecento, Cinquecento,

Autore/i articolo: FRANCISCO JOSÉ RODRÍGUEZ MESA
Titolo articolo: La seconda ‘patra?a’ e “Decameron”, X 10: l’interpretazione di Griselda di Joan Timoneda

Il personaggio boccacciano di Griselda ha dato luogo nel tempo a un proliferare di narrazioni legate, alcune di queste, alla tradizione orale. Già sul finire del Trecento la fortuna del personaggio si diffonde in Spagna fino ad arrivare all’opera di Joan Timoneda che pubblica nel 1567 “El patrañuelo” ispirandosi al personaggio boccacciano.

Lingua: Italiano
Pag. 355-367
Etichette: Timoneda Joan, El patrañuelo, Cinquecento,

Autore/i articolo: ANGELA FABRIS
Titolo articolo: L’agire simulato delle figure femminili di María de Zayas y Sotomayor

L’attenzione viene puntata sui termini di ‘simulatio’ e ‘dissimulatio’ che, pur essendo spia di un comportamento inaccettabile sul piano morale tanto per la cultura latina quanto per quella cristiano-medievale, assumono, grazie alla mediazione di Boccaccio, una marcata impronta positiva nelle novelle seicentesche di María de Zayas y Sotomayor.

Lingua: Italiano
Pag. 369-381
Etichette: De Zayas Sotomayor María, Narrativa, Cinquecento, Seicento,

Autore/i articolo: GUGLIELMO CARRASCON
Titolo articolo: Accidenti femminili: la sposa resuscitata

Al centro dello studio è l’interessante ma controversa, sin nell’attribuzione, commedia “La defunta pleiteada”, opera quasi sicuramente di Lope de Vega, nonostante la circolazione sotto il nome di don Francisco de Rojan. Alla base del testo troviamo la storia della sposa resuscitata già circolante in Boccaccio e Bandello.

Lingua: Italiano
Pag. 383-395
Etichette: Lope de Vega Felix, La defunta pleiteada, Teatro, Cinquecento, Seicento,

Autore/i articolo: LUCA FIORENTINI
Titolo articolo: Appunti sulle inserzioni del “Decameron” nel commento dantesco di Benvenuto Rambaldi da Imola

Il saggio si sofferma sulla traduzione di alcune novelle boccacciane in latino (tredici, per la precisione) ad opera di Benvenuto da Imola nel “Comentum super Dantis ‘Comoedian'”. Dieci di queste novelle vengono utilizzate per ricavare informazioni di natura biografica sui personaggi del pema dantesco; le altre tre, invece, hanno una funzione esemplare.

Lingua: Italiano
Pag. 399-415
Etichette: Boccaccio Giovanni, Alighieri Dante, Benvenuto da Imola, Decameron, Divina Commedia, Narrativa, Trecento,

Autore/i articolo: CHIARA SIMBOLOTTI
Titolo articolo: Il ‘Proemio’ del “Decameron” nella versione di Arigo (XV secolo)

Al centro dello studio vi è la ricezione del capolavoro boccacciano in Germania a partire dalla seconda metà del XV secolo. Di particolare rilevanza appare la traduzione ad opera dell’umanista tedesco Arigo, di cui si tenta di ricostruire la figura storica sulla scorta delle pochissime informazioni a noi pervenute. Viene quindi preso in esame il modo di procedere di Arigo nella traduzione che tende, in generale, a una semplificazione della complessità e forza espressiva del Boccaccio.

Lingua: Italiano
Pag. 417-431
Etichette: Boccaccio Giovanni, Arigo, Decameron, Narrativa, Trecento, Quattrocento,

Autore/i articolo: MARIA HERNÀNDEZ ESTEBAN
Titolo articolo: Alcuni interventi nell’edizione della cornice del “Decameron” castigliano del secolo XV

La perdita della prima versione in castigliano del “Decameron” (prima metà del sec. XV) ha reso sicuramente più complesso lo studio dei due testimoni rimasti. Ciononostante il testo a noi pervenuto presenta molteplici motivi di interesse, anche a confronto dell’equivalente versione catalana. Viene rilevata innanzitutto l’eliminazione di una parte peculiare della cornice come il ‘Proemio’, l”Introduzione alla Giornata IV’ e la ‘Conclusione dell’autore’ con il loro richiamo al tema della narrazione come terapia ma vengono sottolineate anche le distanze culturali rispetto all’originale.

Lingua: Italiano
Pag. 433-447
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Castiglia, Narrativa, Trecento,

Autore/i articolo: BENEDICT BUONO
Titolo articolo: ‘Se vi viene fantasma a trovar mai’… Boccaccio nella poesia satirico-burlesca del primo Cinquecento

Il saggio prende in esame la presenza di personaggi, situazioni e usi lessicali provenienti dal capolavoro di Boccaccio e filtrati nella poesia satirico-burlesca del Cinquecento. Gli autori a cui si fa riferimento sono, in particolare: Ercole Bentivoglio, Pietro Nelli, Gabriello Simeoni e Giovanni Agostino Caccia. Dalla disamina delle occorrenze, emerge come il “Decameron” estenda la propria influenza, a livello tanto tematico quanto liguistico, alla poesia giocosa, divenendo una sorta di repertorio di glosse.

Lingua: Italiano
Pag. 449-463
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Narrativa, Trecento, Cinquecento,

Autore/i articolo: CRISTOPHER NISSEN
Titolo articolo: La novella-romanzo e il romanzo-novella nelle opere di Giulia Bigolina

Lo studio si apre con una disamina dell’ampio spettro di termini che Boccaccio utilizza per indicare le sue novelle e sottolinea, invece, l’idiosincrasia dell’autore trecentesco per il romanzo cavalleresco di tipo francese. Ciononostante alcuni elementi di questi sono presenti nella sua narrazione come le vicende avventurose degli amanti separati dalle peripezie della vita. Nell’esaminare l’evoluzione della novella/romanzo nel Cinquecento, lo studio si sofferma in particolare sull’attività di Giulia Bigolina.

Lingua: Italiano
Pag. 465-475
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Bigolina Giulia, Narrativa, Trecento, Cinquecento,

Autore/i articolo: MARCIAL RUBIO ÀRQUEZ
Titolo articolo: La ‘cornice boccacciana’ en las adaptaciones de las ‘novelle’ en la literatura àaure castellana

Il saggio si sofferma sul problema dei rapporti con l’originale decameroniano nelle novelle che, in area linguistica castigliana, a partire dalla seconda metà del Cinquecento, si ispirarono alla tradizione italiana.

Lingua: Spagnolo
Pag. 477-486
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Narrativa, Trecento, Cinquecento,

Autore/i articolo: MARIA ROSSO
Titolo articolo: Il “Decameron” nella Spagna dei secoli d’oro: Joan Timoneda, Matìas de los Reyes e Maria de Zayas

L’opera decameroniana permane come modello di largo seguito nella Spagna della seconda metà del Cinquecento, nonostante nello stesso periodo il capolavoro boccacciano fosse stato messo all’indice dall’Inquisizione. Il saggio prende in esame il rapporto con tale modello nell’opera di Joan Timoneda (Sobrenesa, 1563; Patraňuelo, 1567), Matías de los Reyes (El Curial del Parnaso, 1624) e María de Zayan (Novelas amorosas y esemplares).

Lingua: Italiano
Pag. 487-501
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Narrativa, Spagna, Trecento, Cinquecento, Seicento,

Autore/i articolo: ALBERTO MAFFINI
Titolo articolo: Elementi e motivi della novella dell”enamorado portugués’ del “Persiles”

Obiettivo dichiarato dello studio è individuare come esigenze espressive e abitudini di lettura comune possano determinare strategie narrative simili. A tal fine vengono messe a confronto le novelle della IV giornata del “Decameron” di Boccaccio con la novella di Miguel de Cervantes “Historia de Persiles y Sigismunda”.

Lingua: Italiano
Pag. 503-513
Etichette: Boccaccio Giovanni, de Cervantes Miguel, Decameron, Narrativa, Trecento, Cinquecento, Seicento,

Autore/i articolo: ANDREA TORRE
Titolo articolo: Il silenzio di Boccaccio. Note su una controparodia di fine Cinquecento

Tra i tanti esempi di rifacimento dell’esperienza narrativa boccacciana, viene qui preso in esame il “Decamerone spirituale” di Francesco Dionigi da Fano, pubblicato nel 1594 a Venezia. L’opera, originale nella sua riscrittura, va in direzione di una riconfigurazione spirituale dell’opera boccacciana.

Lingua: Italiano
Pag. 515-530
Etichette: Boccaccio Giovanni, Francesco Dionigi da Fano, Decameron, Decamerone spirituale, Narrativa, Trecento, Cinquecento,

Autore/i articolo: SEBASTIANO BAZZICHETTO
Titolo articolo: Il “Tancredi” di Ridolfo Campeggi: la tragedia di Ghismonda sulla scena barocca

Una particolare rilettura del capolavoro boccacciano è quella che porta in scena l’infelice vicenda dell’amore di Gismonda e Guiscardo nella tragedia “Il Tancredi” di Ridolfo Campeggi. L’opera, stampata nel 1614, venne rappresentata nel 1615 e dedicata a Scipione Borghese.

Lingua: Italiano
Pag. 531-545
Etichette: Boccaccio Giovanni, Campeggi Ridolfo, Decameron, Narrativa, Tragedia, Trecento, Cinquecento, Seicento,

Autore/i articolo: ALDO RUFFINATO
Titolo articolo: Così vicini, così lontani. Boccaccio e Cervantes

Lo studio propone un nuovo interessante confronto tra il campione della narrativa del Trecento, Boccaccio, e l’inventore del romanzo moderno, Miguel de Cervantes, apparentemente lontani, in realtà molto più vicini di quanto si supponga. Non è la novella dello spagnolo più vicina al “Decameron” (quella di “Celoso extremeňo”) a determinare la comunanza dei due scrittori, bensì il “Filocolo”.

Lingua: Italiano
Pag. 547-561
Etichette: Boccaccio Giovanni, de Cervantes Miguel, Decameron, Narrativa, Trecento, Cinquecento,

Autore/i articolo: JAVIER GUTIÉRREZ CAROU
Titolo articolo: La Griselda zeniana fra opera in musica e teatro di proda: verso un’edizione comparativa

Al centro del saggio vi è lo studio comparativo condotto sulla “Griselda” di Apostolo Zeno, testo che va letto nei suoi adattamenti: la versione del 1701, musicata da Antonio Pollarolo; quella del 1725, su musica di Francesco Conti; quella del 1744, riproposta nell”opera omnia’ curata da Gasparo Gozzi e autorizzata dallo stesso Zeno. Quest’ultimo testo è slegato dalla musica e perciò detinato alla sola lettura.

Lingua: Italiano
Pag. 563-574
Etichette: Zeno Apostolo, Griselda, Seicento, Settecento,

Autore/i articolo: RICCARDO MORELLO
Titolo articolo: Raccontare per sospendere la violenza della storia. Goethe e Boccaccio

Dopo aver raggiunto l’area di lingua tedesca assai presto, intorno alla metà del Quattrocento, grazie alle versioni dal latino e dal volgare dei primi umanisti, il capolavoro di Boccaccio rimase vivo ed operante sia in ambito colto che popolare. Lo studio si sofferma, in particolare, sulla fecondità del “Decameron” sul pensiero e sull’opera di Goethe che amò della produzione del certaldese l’espressione di misura e di equilibrio razionale, come farmaco e come antidoto contro la violenza della guerra.

Lingua: Italiano
Pag. 575-583
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, von Goethe Johann Wolfgang, Narrativa, Trecento,

Autore/i articolo: PIETRO GIBELLINI
Titolo articolo: Boccaccio in Belli?

I “Sonetti” di Belli, ispirati alla vita popolare romana dell’Ottocento, non conobbero modelli letterari, ad eccezione di quello del Boccaccio e, più precisamente, del filone erotico filtrato attraverso autori libertini come Giorgio Mustache e Giovan Battista Casti. Risale all’autore trecentesco anche la satira anticlericale presente nell’opera del Belli.

Lingua: Italiano
Pag. 585-603
Etichette: Boccaccio Giovanni, Belli Giuseppe Gioacchino, Trecento, Settecento, Ottocento,