Lettere italiane | 2015 | N. 3

Anno 2015 – Annata: LXVII – N. 3 Mese: luglio-settembre
A cura di Francesca Farina

Autore/i articolo: GIUSEPPE BERTO
Titolo articolo: Commento al canto V dell’ “Inferno” (con una nota di De Michelis)

In incipit al fascicolo (numero 3, luglio-settembre 2015), che vuole celebrare i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, leggiamo il “Commento al canto V dell’ ‘Inferno’ “, scritto da Giuseppe Berto, il famoso romanziere, durante la lunga prigionia in Texas, dopo la disfatta dell’esercito italiano in Africa settentrionale a opera degli Alleati Anglo-Americani e ritrovato tra le carte dello scrittore, recentemente acquisite dall’Associazione ‘Amici di Giuseppe Berto’ grazie al contributo della Regione Veneto e attualmente conservato presso l’Archivio degli Scrittori veneti del Dipartimento di Studi linguistici e letterari dell’Università di Padova. Nel saggio l’autore si propone di rispondere a tre quesiti riguardanti l’universalità dell’arte, ripercorrendo passo passo il doloroso cammino delle anime del secondo cerchio, quello dei lussuriosi, condannati ad essere trascinati, secondo la legge del contrappasso, che qui avviene per somiglianza col peccato commesso, da una ‘bufera infernale che mai non cessa’. Sulla soglia, ecco il giudice del tenebroso Regno, Minosse, che, dopo Caronte, tenta di fermare il ‘fatale andare’ di Dante, ma invano, perché è la volontà divina che lo consente. Berto quindi risponde a un primo fondamentale quesito: affronta cioè il problema dell’eternità delle opere d’arte, eternità sulla quale non ha alcun dubbio, se si guarda ai capolavori di Omero, dello stesso Dante, di Shakespeare, di Cervantes, sottolineando che non è la vicinanza ideale a noi che crea l’universalità di un’opera, bensì qualcosa che ha a che fare con i valori eterni che la stessa esprime. Quindi Berto si domanda se anche la “Divina Commedia” possa essere considerata un’opera d’arte assoluta e risponde decisamente di no, in quanto in tante parti non vi è vera poesia, ma soltanto teologia o fisica, religione o scienza, dottrina o morale. Infine, si chiede se nella “Commedia” vi è dell’arte universale e stavolta risponde affermativamente, poiché sono proprio i sentimenti umani, espressi nella stessa, a far risaltare l’arte nella sua più vera accezione.

Lingua: Italiano
Pag. 445-467
Etichette: Alighieri Dante, Berto Giuseppe, Opera, Poesia, Letteratura, Critica letteraria, Trecento, Novecento,

Autore/i articolo: ILARIA GALLINARO
Titolo articolo: “Ricorditi di me, che son la Pia”

Nel successivo “Ricorditi di me, che son la Pia” Ilaria Gallinaro, partendo dall’analisi del dipinto di Dante Gabriel Rossetti del 1868, che ha come soggetto proprio l’eroina dantesca, sottolinea come il mito di Pia de’ Tolomei si sia sviluppato nei secoli, e in particolare durante l’epoca romantica, nonostante l’ambiguità della ricostruzione identitaria del personaggio, identificato con una della casata dei Tolomei, una senese quindi, assassinata dal marito, ma senza una reale motivazione, o forse morta di consunzione, ovvero di malaria nella malsana Maremma. Quest’ultima versione prevale, sostiene la studiosa, ma si può addirittura arrivare all’ipotesi che la stessa donna non sia mai esistita. Viene quindi affrontato il problema riguardante l’interpretazione del gerundio e del participio passato, ossia ‘disposando’ e ‘inanellata’, che rendono i versi dedicati a Pia ancora più misteriosi, come del resto l’allusione appena accennata al marito, destinatario di una velata accusa rispetto al reale destino a cui la sventurata donna soggiacque. Infine, si sottolinea la dolcissima sollecitudine di Pia nei confronti di Dante, a cui lei augura riposo dopo la lunga strada percorsa nel suo viaggio ultramondano, simile per grandezza a quello di Giasone, che dovette misurarsi con la fatica dei solchi, mentre Dante ha dovuto vincere l’estrema lotta con le parole.

Lingua: Italiano
Pag. 468-499
Etichette: Alighieri Dante, Pia de’ Tolomei, Poesia, Opera, Critica letteraria, Trecento, Novecento,

Autore/i articolo: ANNA GABRIELLA CHISENA
Titolo articolo: L’impurità della ‘prima stella’: la spinosa questione delle macchie lunari

Ne “L’impurità della ‘prima stella’: la spinosa questione della macchie lunari” Anna Gabriella Chisena affronta il quesito posto da Dante a Beatrice nel canto II del “Paradiso”, in merito alla natura delle macchie lunari, al quale risponde benignamente la ‘beatissima donna’, dimostrando quasi una certa ‘saccenteria’, almeno secondo alcuni critici, e scoraggiando spesso il lettore dal seguirla nel sottile, cavilloso ragionamento. Per Dante tuttavia, come per gli antichi, è questione fondamentale ed egli, rifacendosi in parte alle dottrine neoplatoniche, la affronta quasi con la sicurezza dello scienziato, ovvero del filosofo, che ai problemi scientifici, appunto, aveva già dedicato altre opere. Scienza astronomica e astrologica si fondono, secondo la concezione medievale, e Dante, riferendosi ad Aristotele e ad Averroè, ma anche a Michele Scoto, ignorando però le teorie più avanzate degli astronomi del proprio tempo, affronta lo spinoso tema per rimarcare come, anche nella purezza limpida e immortale dell’eterna luce paradisiaca, il cielo più basso, ovvero quello della luna, accolga le macchie, simbolo coloristico ma anche morale, a significare i peccati dell’umanità.

Lingua: Italiano
Pag. 500-518
Etichette: Alighieri Dante, Opera, Poesia, Scienza, Letteratura, Critica letteraria, Trecento, Novecento,

Autore/i articolo: MASSIMO CACCIARI
Titolo articolo: L’ ‘aisthesis theia’ di Dante

Nell’articolo intitolato “L’aisthesis theia di Dante” Massimo Cacciari riassume la sterminata ricchezza della straordinaria esperienza ‘immaginifica’ dell’Alighieri, sia dal punto di vista delle idee, dei concetti, delle dottrine presenti nell’abisso testuale della “Commedia”, sia dal punto di vista della lingua, grazie all’inventiva inaudita e ineffabile che il Sommo Poeta utilizza per piegare una materia tanto intangibile, per forgiare, come un fabbro fa col ferro, un metallo tanto tenace. Non si tratta soltanto di descrivere il sublime a cui giunge nel “Paradiso”, ma altresì dell’infimo a cui attinge dal baratro infernale. Terra e cielo, dunque, luce e tenebra, realtà e visione si fondono in un insieme al tempo stesso caotico e magmatico, eppure quasi geometrico e perfetto in ogni sua parte, speculare della volontà divina ‘che tutto muove’, Intelligenza suprema che ispira l’intelletto umano, pura essenza luminosa e immortale, che permea la corporeità mortale dell’uomo, fino a toccare con la potenza della ragione e della memoria le soglie del Divino.

Lingua: Italiano
Pag. 518-528
Etichette: Alighieri Dante, Opera, Poesia, Letteratura, Critica letteraria, Trecento, Novecento,

Autore/i articolo: LUCA FIORENTINI
Titolo articolo: I fantasmi di Sigieri. Su alcune chiose trecentesche a Par. X, 133-138

Nelle “Note e rassegne” troviamo “I fantasmi di Sigieri. Su alcune chiose trecentesche a Par. X, 133-138”, in cui Luca Fiorentini, partendo dalla ricostruzione di un aneddoto riferito al dotto filosofo, al quale in sogno compariva dall’aldilà un sofista, che si era gravemente pentito dei sofismi esercitati in vita, inducendo lo stesso Sigieri ad abbandonare quella pratica per darsi tutto alla teologia, rimarca come, nel corso dei secoli, tale aneddoto sia stato rilevato da diversi studiosi in varie forme, a partire dal XII secolo.

Lingua: Italiano
Pag. 529-573
Etichette: Alighieri Dante, Opera, Poesia, Letteratura, Critica letteraria, Trecento, Novecento,

Autore/i articolo: VALENTINA GALLO
Titolo articolo: Lettere da Stoccolma

Nel saggio “Lettere da Stoccolma” Valentina Gallo dà notizia di diverse epistole rinvenute durante una ricerca da lei effettuata nell’estate del 2014 presso gli archivi svedesi, lettere autografe di letterati, artisti e politici italiani dei secoli XVII-XIX, appartenute in gran parte al conte Giudo Erizzo, che visse in Svezia dal 1849 al 1868, e altre aggiuntesi successivamente, di cui la studiosa fornisce qui una scelta antologica, circoscritta all’epoca compresa tra gli anni Ottanta del Settecento e gli anni Trenta dell’Ottocento e comprendente epistole autografe di Ferdinando Galiani, Giovanni Cristofano Amaduzzi, Clementino Vannetti, Anton-Maria Vassalli-Eandi, Iacopo Vittorelli e Bartolomeo Gamba.

Lingua: Italiano
Pag. 574-597
Etichette: Epistolario, Letteratura, Prosa, Intellettuale, Critica letteraria, Settecento, Ottocento, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: GIOVANNI GARZONI
Titolo libro/articolo recensito: De eruditione principum. De principis officio
A cura di: Alessandra Mantovani
Edizioni: Edizioni di Storia e Letteratura (“Temi e Testi”), Roma – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 598-600
Recensore/i: Andrea Severi
Etichette: Garzoni Giovanni, Opera, Letteratura, Umanesimo, Rinascimento, Critica letteraria, Quattrocento, Cinquecento, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: FRANCESCA MARTINA FALCHI
Titolo libro/articolo recensito: Inni di Callimaco tradotti da Dionigi Strocchi
Edizioni: Edizioni dell’Orso, Alessandria – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 601-603
Recensore/i: Renzo Rabboni
Etichette: Strocchi Dionigi, Foscolo Ugo, Monti Vincenzo, Neoclassicismo, Letteratura, Opera, Critica letteraria, Settecento, Ottocento, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: MANLIO PASTORE STOCCHI
Titolo libro/articolo recensito: Saggi e divagazioni tra letteratura e vita civile
Edizioni: Mucchi, Modena – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 603-609
Recensore/i: Andrea Campana
Etichette: Stocchi Pastore Manlio, Letteratura, Opera, Prosa, Poesia, Critica Letteraria, Origini-Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: AA.VV.
Titolo libro/articolo recensito: L’epistolario Cardarelli-Bacchelli (1910-1925). L’archivio privato di un’amicizia poetica
A cura di: Silvia Morgani
Edizioni: Morlacchi Editore, Perugia – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 609-612
Recensore/i: Enrico Riccardo Orlando
Etichette: Bacchelli Riccardo, Cardarelli Vincenzo, Epistolario, Opera, Letteratura, Poesia, Prosa, Critica letteraria, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: ÉTIENNE GILSON
Titolo libro/articolo recensito: Les Idées et les Lettres
Edizioni: Vrin, Paris – 1955
Lingua: Francese
Pag. 612-618
Recensore/i: Carlo Delcorno
Etichette: Letteratura francese, Opera, Prosa, Poesia, Critica letteraria, Origini-Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: LUCIANO CANFORA
Titolo libro/articolo recensito: Gli occhi di Cesare. La biblioteca latina di Dante
Edizioni: Salerno Editore, Roma – 2015
Lingua: Italiano
Pag. 619-620
Etichette: Alighieri Dante, Caio Giulio Cesare, Poesia, Prosa, Opera, Letteratura, Critica letteraria, Origini-Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: GERARD MANLEY HOPKINS
Titolo libro/articolo recensito: Il naufragio del Deutschland
A cura di: Nanni Cagnone
Edizioni: La Finestra, Lavis – 2015
Lingua: Italiano
Pag. 621-622
Etichette: Hopkins Manley Gerard, Poesia, Opera, Letteratura, Critica letteraria, Ottocento, Novecento,