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Lettere italiane | 2014 | N. 3
Anno 2014 – Annata: LXVI – N. 3
A cura di Francesca Farina
Titolo articolo: Abbracciare l’ombra. Codice e critica del ritratto galante in Giovan Battista Loredano
L’articolo di Daniele Santero ricostruisce l’importanza del ritratto nel secolo della galanteria, il Seicento, ritratto che veniva solitamente inviato in dono dalla dama a corteggiatori e spasimanti e che rappresentava senza dubbio il miglior pegno d’amore che l’amante potesse mandare all’amato, come si sottolinea nelle ‘questions d’amour’, che nascevano presso le corti e le Accademie più raffinate del XVII secolo, in Francia come in Italia, a Parigi come a Venezia. In particolare, suscitava grande scalpore a causa degli spiriti ‘irregolari e libertini’, secondo lo studioso, che la popolavano, l’Accademia degli Incogniti (1630), fondata dal patrizio Giovan Francesco Loredano, marinista militante, il quale sosteneva l’importanza dello sguardo in amore e quindi la capacità da parte del ritratto di suscitare il fuoco degli innamorati anche a distanza, oltre a costituire promessa di dono della stessa persona che lo donava, esaltando al tempo stesso il piacere di guardare, anche se l’immagine della bella donna non è che un’ombra.
Lingua: ItalianoPag. 333-355
Etichette: Loredano Giovan Battista, Ritratto, Arte, Pittura, Poesia, Prosa,Letteratura, Seicento,
Titolo articolo: Le “Cid” sur la scène des collèges entre France et Italie
Simone Munari rimarca la pregnanza della diffusione delle opere teatrali con intento pedagogico presso i collegi italiani, a opera in specie del gesuita padre Filippo Merelli, che già alla fine del Seicento aveva portato sulla scena del Collegio del Porto di Bologna, ovvero presso l’Accademia degli Ardenti, alcuni testi del teatro tragico francese, come già accadeva presso i Colegios Mayores di Spagna, le Istituzioni municipali e le Accademie italiane, appunto, con l’intento di ‘piacere ed istruire’, al tempo stesso, in modo da attirare l’aristocrazia presso i propri educatori, essendo il teatro ‘scuola di vita’. In particolare, la sua traduzione del “Cid” di Corneille, eroe dominante della scena spagnola tra storia e leggenda, oltreché ‘simbolo della Reconquista e della resistenza cristiana all’Islam’, come sottolinea lo studioso, e quindi diffuso in Francia attraverso diverse versioni, fece sì che anche in Italia trionfasse, come era accaduto in terra spagnola, allo scopo di esaltare il ruolo dell’eroe cristiano nella sconfitta dei Mori infedeli e quindi educasse i giovani musulmani convertiti, ospitati nei collegi stessi dei Gesuiti, nel segno dell’Inquisizione. L’articolo è corredato da un’interessante bibliografia.
Lingua: FrancesePag. 356-373
Etichette: Merelli Filippo, Religione, Gesuiti, Teatro, Educazione, Seicento,
Titolo articolo: ‘Merita la mia vita d’esser narrata?’. L’ ‘incipit’ nel racconto autobiografico degli artisti italiani del secondo Ottocento
Maria Saveria Ruga ripercorre una serie di autobiografie di pittori e scultori del XIX secolo, in quanto utili a delineare l’ambiente artistico dell’epoca, tra Napoli e Firenze, ma non solo. Diversi sono dunque gli scultori e i pittori che scrivono le loro memorie, come Massimo d’Azeglio, Giovanni Duprè, Luigi Settembrini, Domenico Morelli, Bernardo Celentano, Michele Cammarano, Francesco Saverio Altamura, sovente in contrasto con le Accademie e in odore di rivoluzione, come gli artisti napoletani che, dopo il maggio del 1848, si rifugiano a Firenze, e sovente protagonisti del Risorgimento italiano, i quali, in genere, alla fine della loro esistenza, redassero o raccolsero diari, memorie, epistolari e autobiografie delle loro passate vicende, in stretto rapporto con l’immagine artistica, pittorica specialmente, che gli stessi avevano lasciato.
Lingua: ItalianoPag. 374-392
Etichette: Autobiografia, Arte, Letteratura, Ottocento,
Titolo articolo: In margine ad una recente edizione del “Fiore”
Paolo Rinoldi ci ragguaglia sulla messe di studi ed edizioni commentate dell’opera attribuita a Dante, tra cui in specie la “Nuova edizione commentata delle Opere di Dante”, a cura di Luciano Formisano, allievo di Gianfranco Contini, maestro dell’esegesi filologica del Novecento, dal quale si prendono inevitabilmente le mosse a proposito dei ‘nodi’ tuttora irrisolti in merito alla stessa attribuzione dantesca, come anche in ordine alla ricostruzione di un intero ambito nel quale il “Fiore”
stesso si inscrive. Analizzando minutamente l’edizione, Paolo Rinoldi nota come l’assetto testuale sia moderatamente conservativo rispetto all’analisi continiana, intervenendo ad esempio Formisano sulla punteggiatura o sulle rime equivoche, ovvero sul lessico stesso, in cui si dà qui ampio esempio, mettendo a confronto la “Lista delle divergenze” dell’edizione Allegretti con le scelte di Formisano. Nella riguardevole “Nota al testo”, inoltre, Formisano attua un’ampia e ricca esegesi al volume, riguardante quasi ogni minimo aspetto lessicale, morfologico e sintattico.
Pag. 393-404
Etichette: Alighieri Dante, Edizione critica, Opera, Poesia, Prosa, Letteratura, Critica letteraria, Trecento-Novecento,
Titolo articolo: Nome e mito. “Il Catullo degli epitalami” nella canzone “Al Metauro” (vv.31-40)
Prendendo le mosse dagli studi di Augusto Sainati e di Giovanni Getto a proposito dell’opera tassiana, l’A. rileva come non manchi nelle pagine del Tasso il sentimento della famiglia, sia in certi sonetti e nelle “Rime” in generale, sia soprattutto nella canzone “Al Metauro”, che si ispira a Virgilio e a Catullo quali fonti classiche e in specie al Catullo epitalamico del carme 61, in cui il poeta latino canta le gioie della casa e le tenerezze dei bambini in seno alle madri, tenerezze che nella canzone tassiana si volgeranno in note dolorose per il distacco dal patrio nido, facendo di lui quasi un novello Telemaco. Del resto, il genere dell’epitalamio, cardine dell’opera del poeta di Sorrento, si diffonderà lungo tutto il Seicento, grazie proprio al Tasso.
Lingua: ItalianoPag. 405-418
Etichette: Tasso Torquato, Catullo Gaio Valerio, Opera, Poesia, Prosa, Letteratura, Critica letteraria, Esegesi, Cinquecento-Novecento,
Titolo articolo: Illustrare la guerra con ‘la penna e il compasso’. Algarotti e i “Commentari” di Cesare del Palladio
Denise Aricò ricostruisce, attraverso i complessi rapporti intercorsi tra Francesco Algarotti e numerosi dotti suoi corrispondenti, le vicende in merito alla pubblicazione e diffusione del proemio redatto dall’architetto Andrea del Palladio a proposito dei “Commentari” di Giulio Cesare, vero e proprio compendio del trattato militare del generale romano, ‘Commentari’ visti non diversamente dal recupero delle opere classiche, che in gran parte allora andavano perdute in Italia e che l’artista mirava a salvaguardare e ricostituire. L’Algarotti nei suoi studi aveva riscontrato una singolare specularità fra il Palladio e il dittatore, specialmente nell’organizzazione e nella gestione dello spazio, nell’esigenza di conoscere del territorio, nella costruzione delle piazzeforti, nel disegno delle planimetrie, strumenti essenziali anche per un artista come il Palladio, il Newton dell’architettura.
Lingua: ItalianoPag. 418-458
Etichette: Cesare Giulio, Algarotti Francesco, Palladio Andrea, Opera, Architettura, Arte, Guerra, Edizione critica, Settecento-Novecento,
Titolo articolo: Su un nuovo commento alle “Occasioni” montaliane
Giuliana Petrucci si sofferma ad analizzare il più recente contributo all’esegesi del Montale delle ‘Occasioni’, quello di Tiziana de Rogatis, pregevole anche perché situa il poeta in ambito europeo, data la riscoperta sua modernità culturale, rendendo quindi più espliciti i significati del testo, spiegando quasi parola per parola e verso per verso ogni singolo passo, tanto da offrirlo alla fruibilità dei lettori sia specialisti, sia meno avvertiti. Il confronto più immediato si attua con la precedente autorevole esegesi critica di Dante Isella, che aveva insistito sulla pregnanza delle interpretazioni simbolico-metaforiche, orientandosi invece la de Rogatis verso un ‘realismo’ che rende ogni senso più concreto, maggiormente legato al dato materico.
Lingua: ItalianoPag. 440-452
Etichette: Montale Eugenio, Opera, Poesia, Letteratura, Critica letteraria, Esegesi, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Sermones I-IV
A cura di: L. Chines, A. Severi
Edizioni: Carocci, Roma – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 453-456
Recensore/i: Alessandra Mantovani
Etichette: Urceo Codro Antonio, Umanesimo, Didattica, Educazione, Quattrocento,
Titolo libro/articolo recensito: Gli Sposi promessi
A cura di: Barbara Colli, Giulia Raboni
Edizioni: Casa del Manzoni, Milano – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 456-461
Recensore/i: Silvia Contarini
Etichette: Manzoni Alessandro, Opera, Romanzo, Prosa, Letteratura, Critica letteraria, Esegesi, Edizione critica, Ottocento-Novecento,
A cura di: Fabiana Savorgnan di Brazzà
Edizioni: Forum Editrice Universitaria Udinese, Udine – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 461-464
Recensore/i: Silvia Uroda
Etichette: Percoto Caterina, Opera, Prosa, Esegesi, Letteratura, Critica letteraria, Edizione critica, Ottocento-Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Tradizione delle opere di Giovanni Boccaccio
Edizioni: Edizioni di Storia e Letteratura, Roma – 2014
Lingua: Albanese
Pag. 465-466
Recensore/i: *
Etichette: Boccaccio Giovanni, Opera, Letteratura, Edizione critica, Esegesi, Critica letteraria, Trecento-Novecento,