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Lettere italiane | 2012 | N. 4
Anno 2012 – Annata: LXIV – N. 4 Mese: ottobre-dicembre
A cura di Francesca Farina
Titolo articolo: Nievo e il ’48
In apertura di fascicolo (ottobre-dicembre 2012) l’articolo “Nievo e il ‘48”, in cui Cesare De Michelis analizza minutamente quell’anno fatale per l’Italia e per lo stesso giovanissimo scrittore, non ancora determinato a tale missione, ma decisissimo all’altra, quasi altrettanto sacra, di patriota, che vede con i propri occhi il fallimento di quella che sarà chiamata prima guerra d’indipendenza, la caduta di ogni entusiasmo, lo sconcerto per il comportamento dei compatrioti toscani, presso i quali si trova per alcuni mesi a vivere, fino a rivolgersi, deluso, verso il primo amore per Matilde Ferrari, sempre tuttavia fremendo di sdegno per la presenza oppressiva dello straniero sul patrio suolo e scrivendone in tutte le forme possibili, sino a pervenire al concepimento del suo capolavoro, il romanzo storico, non senza essere passato attraverso la prova del fuoco del primissimo romanzo patriottico “Angelo di bontà”. La catastrofe della sua vita arriverà poco dopo, nel 1860, col naufragio del piroscafo sul quale viaggiava, di ritorno dall’impresa dei Mille in Sicilia.
Lingua: ItalianoPag. 525-545
Etichette: Nievo Ippolito, Letteratura, Prosa, Romanzo, Romanticismo, Ottocento,
Titolo articolo: ‘Dove nasceva un Piero di Cosimo’: elementi per una rilettura di “Italie magique/Italia magica” di Gianfranco Contini
Beatrice Sica, dopo aver ricostruito le vicende editoriali dell’antologia, uscita in Francia nel lontano 1946, riscoperta da Sergio Pautasso e quindi ristampata con grande successo in Italia nel 1988 e nuovamente in Francia nel 1991, sottolinea come i fraintendimenti storici in merito all’interpretazione del carattere della stessa antologia, come anche del termine ‘magica’, abbiano pesato sulla sua valutazione, rilevando che in realtà già negli anni Venti del Novecento Massimo Bontempelli, nella sua rivista “900”, aveva affrontato l’idea di ‘magico’ come alternativa a quella surrealista e che essa sussisteva non soltanto nel Nord Europa o in Oriente, ma anche nella nostra penisola, come dimostra la scelta degli scrittori antologizzati, da Baldini a Lisi, da Zavattini a Landolfi, da Moravia a Bontempelli stesso, alcuni dei quali ‘perfettamente al corrente dell’esperienza surrealista’. Contini tuttavia distingue nettamente tra il ‘magico’ italiano e il ‘magico’ francese assai diversi tra loro, mentre Malaparte nel 1940 sosteneva addirittura il surrealismo essere più italiano che francese.
Lingua: ItalianoPag. 546-587
Etichette: Contini Gianfranco, Letteratura, Critica letteraria, Novecento,
Titolo articolo: Mario Novaro sinologo tra Malebranche e il Tao
Giulia Rocca evidenzia il carattere eminentemente ‘filosofico’ della poesia di Novaro, soprattutto nell’opera “Murmuri ed echi” (1910), in cui fa riferimento al Taoismo e al cartesianesimo di Malebranche, e in “Acque d’autunno” (1921), in cui è pubblicata una raccolta di pensieri di Ciuangzè, filosofo cinese. Per Novaro in realtà il Tao interpreta la tensione dell’io verso la natura, in quanto conciliazione nell’ “Uno” di pensiero e natura, appunto, anche se il poeta non chiarisce i motivi del passaggio al pensiero cinese durante lo studio di Malebranche, del quale rinvenne un dialogo che metteva in scena un dibattito tra un cinese e un cristiano. Già nel saggio “Il concetto di infinito e il problema cosmologico” (1895) lo studioso aveva indagato sulla metafisica di Malebranche e sulla sua deriva verso la filosofia della percezione, anticipando così di vent’anni ciò che avrebbe rilevato nel pensiero di Ciuangzè, il quale permane al di qua dell’inconoscibile. Tuttavia il superamento del divario tra pensiero e natura, tra Malebranche e il Taoismo permeerà di sé l’intero processo poetico di Novaro.
Lingua: ItalianoPag. 588-606
Etichette: Novaro Mario, Malebranche Nicolas de, Filosofia, Letteratura, Poesia, Novecento,
Titolo articolo: La “Cronaca delle Murate” di suor Giustina Niccolini: una recente edizione e nuove prospettive di ricerca
La studiosa dà notizia della pubblicazione in inglese, a opera della storica americana Saundra Weddle, di un testo straordinario come la “Cronaca delle Murate”, redatto da suor Giustina nel 1598 e che ricostruisce la storia del più notevole ed illustre convento femminile fiorentino, dalle origini (1390 circa) ai suoi tempi. La strettissima clausura, che meritò al convento e alle sue suore il titolo di ‘murate’, suscitò nell’animo dei cittadini di Firenze grande e fervente ammirazione per la specchiata esistenza che quelle vi conducevano, vivendo del loro lavoro di ricamatrici, coltivando orti e giardini, ma anche le più diverse arti, accettando elemosine, ma anche i lasciti più cospicui delle famiglie magnatizie della città, come i Benci e i Medici. A quest’ultima principesca casata furono a lungo legate le monache, intorno alle quali fiorirono i più vari aneddoti con episodi di sublime pudicizia e devozione, che sembrerebbero leggendari se non fossero ampiamente documentati.
Lingua: ItalianoPag. 603-614
Etichette: Niccolini Giustina, Letteratura, Cronaca, Prosa, Dialetto, Lingua, Cinquecento,
Titolo articolo: Socrate e Polo. Una scheda albertiana per la fortuna umanistica del “Gorgias”
Lucia Bertolini, prendendo le mosse da una diatriba intorno all’imperturbabilità dell’anima sorta tra Agnolo Pandolfini e Nicola de’ Vieri de’ Medici, affronta il tema della misura nella sopportazione in Leon Battista Alberti, riferendosi in particolare ad alcuni suoi scritti, suffragati da illustri esempi classici di tolleranza e moderazione, e in special modo al “Gorgias” di Platone, in cui il filosofo mette in bocca a Socrate un detto assai ben meditato, in risposta alla contumelia di un interlocutore, del quale lo stesso Alberti tace il nome. La studiosa quindi, ripercorrendo altresì l’opera ciceroniana “In Vatinium”, accostata dall’Alberti a un passo del “Gorgias”, ricostruisce la storia della fortuna dell’opera nel Quattrocento italiano, opera assai nota a molti umanisti, identificando il passo citato dal letterato e i personaggi che vi interloquiscono.
Lingua: ItalianoPag. 616-623
Etichette: Alberti Leon Battista, Socrate,Platone,Filosofia, Letteratura, Quattrocento,
Titolo articolo: La memoria e il canto. Un’eco manzoniana nella poesia di Ungaretti
Mariachiara Pasinetti, partendo dalla rievocazione della monografia dedicata da Carlo Ossola al poeta novecentesco, ne rintraccia le orme manzoniane fin dai testi del 1918-19, come nella poesia “L’Affricano a Parigi”, che reca certi stilemi dell’ “Addio Monti” come segno di un ventilato ‘ritorno ai classici’, testimoniato anche dal completamento dell’ “Allegria” proprio nella Milano del Manzoni. In particolare, la studiosa sottolinea la ‘chiara eco manzoniana’ nella poesia “In memoria” (1916) posta in incipit alla raccolta “Porto sepolto”, dove le tracce della “Pentecoste” da una parte e del “5 maggio” dall’altra sono assolutamente evidenti.
Lingua: ItalianoPag. 624-628
Etichette: Ungaretti Giuseppe, Manzoni Alessandro, Poesia, Prosa, Romanzo, Letteratura, Critica letteraria, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: Il leopardiano ‘Buccio’. Una chiosa
Carlo Ossola si sofferma sulle ascendenze manzoniane e leopardiane di Ungaretti, a partire dal vezzeggiativo “Buccio”, che il poeta sottolinea essersi conferito da sé per ricordare gli anni dell’infanzia e l’amore scontroso ma inesorabile della madre, e che in realtà, più che richiamare un importante cronista abruzzese, Buccio di Ranallo (L’Aquila, c.a 1294-1363), rievoca il diminutivo “Muccio” (e “Buccio”) che Leopardi diede a se stesso nelle lettere ai fratelli, dalle quali traspare di tempo in tempo il legame affettuosissimo che lo legava ad essi. Vere radici letterarie, queste, della gran pianta poetica sviluppatasi dalla pagina di Ungaretti.
Lingua: ItalianoPag. 630-633
Etichette: Ungaretti Giuseppe, Leopardi Giacomo, Poesia, Prosa, Epistolario, Letteratura, Ottocento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Una mistica contestata. la “Vita” di Lucia da Narni (1476-1544) tra agiografia e autobiografia
Edizioni: Edizioni di Storia e Letteratura, Roma – 2011
Lingua: Italiano
Pag. 634-639
Recensore/i: Maria Elisabetta Amaini
Etichette: Lucia da Narni, Mistica, Agiografia, Autobiografia, Religione, Quattrocento,
Titolo libro/articolo recensito: Noir souci
Edizioni: Flammarion, Paris – 2011
Lingua: Francese
Pag. 639-642
Recensore/i: Chiara Fenoglio
Etichette: Leopardi Giacomo, Ranieri Antonio, Letteratura, Prosa, Poesia, Epistolario, Amicizia, Ambiguità, Romanzo, Ottocento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Beppe Fenoglio e la Bibbia. Il ‘culto rigoroso della libertà’
Edizioni: Franco Cesati editore, Firenze – 2011
Lingua: Italiano
Pag. 642-643
Recensore/i: Massimo Migliorati
Etichette: Fenoglio Beppe, Letteratura, Bibbia, Romanzo, Prosa, Opera, Neorealismo, Resistenza, Religione, Novecento,
A cura di: Cesare Scalon, Claudio Griggio, Giuseppe Bergamini
Edizioni: Forum, Udine – 2011
Lingua: Italiano
Pag. 644-648
Recensore/i: Sergio Pagano
Etichette: Dizionario, Biografia, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Ritratti allo specchio (Boccaccio, Petrarca)
Edizioni: Antenore, Roma-Padova – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 649-651
Recensore/i: *
Etichette: Petrarca Francesco, Boccaccio Giovanni, Letteratura, Poesia, Prosa, Novella, Epistolario, Critica letteraria, Trecento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: L’encre de la mélancolie
Edizioni: Seuil, Paris – 2012
Lingua: Francese
Pag. 651-653
Recensore/i: *
Etichette: Malinconia, Romanzo, Poesia, Prosa, Letteratura, Critica letteraria, Origini-Novecento,