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Lettere italiane | 2012 | N. 3
Anno 2012 – Annata: LXIV – N. 3 Mese: luglio-settembre
A cura di Francesca Farina
Titolo articolo: Preliminari per l’edizione critica del “Pasquino in estasi” di Celio Secondo Curione
Giovanna Cordibella e Stefano Prandi rimarcano la rilevanza di un testo che ebbe largo successo nel Cinquecento in tutta Europa, soprattutto nei Paesi di area protestante, in quanto affrontava in modo satirico la corruzione della Chiesa di Roma e del clero cattolico, in uno stile eclettico assai difficile da definire. I due studiosi pertanto ricostruiscono la genesi dell’opera e il reale apporto dell’autore alla sua stesura, o per meglio dire, alle diverse stesure, per poter pervenire ad un’edizione critica commentata dello stesso “Pasquino”, grazie anche alla scoperta di cinque codici, rinvenuti in diversi Paesi europei, che riportano la prima stesura volgare del medesimo.
Lingua: ItalianoPag. 345-371
Etichette: Celio Secondo Curione, Letteratura, Ironia, Satira, Religione, Cinquecento,
Titolo articolo: Tracce umanistiche per una rilettura del “Conte di Carmagnola”
Cristiana Grespan sottolinea come il Manzoni si sia intensamente documentato in previsione della stesura del “Conte di Carmagnola”, come del resto – è assodato – per l’ “Adelchi”, cosa che si evidenzia grazie alle tante notizie a noi pervenute, leggendo il suo vasto epistolario con familiari ed amici. Dopo Milano, il Manzoni rivolse la propria attenzione verso Venezia, per scegliere un soggetto e un tema consoni alle passioni letterarie che lo animavano e lo individuò, scartate le ipotesi sulla fondazione della città lagunare, nel personaggio del capitano di ventura, che riassumeva in sé la grandezza dell’essere umano e la piccolezza e miseria dei tempi, la crudele sconfitta dei giusti e la vittoria dei malvagi, l’occhiuto prepotere dello Stato e il sacrificio del singolo. Dal manoscritto stesso, conservato alla Biblioteca Braidense, la studiosa ha ricavato dettagliate notizie sul travaglio compositivo vissuto dal Manzoni durante la redazione dell’opera, portata a buon fine anche grazie al ricorso alle fonti storiche umanistiche.
Lingua: ItalianoPag. 372-400
Etichette: Manzoni Alessandro, Opera, Tragedia, Letteratura, Storia, Personaggio, Quattrocento, Ottocento,
Titolo articolo: ‘Dalla rea progenie degli oppressor discesa’. Considerazioni sull’ “Ermengarda” manzoniana
In “Dalla rea progenie degli oppressor discesa. Considerazioni sull’ “Ermengarda” manzoniana” Francesca Battera indaga sul personaggio della tragedia “Adelchi”, la quale Ermengarda, con l’abbandono da parte dello sposo regale Carlo Magno e la prematura morte, paga il fio delle colpe della schiatta longobarda degli oppressori, ma anche dell’amore incondizionato dedicato al sovrano, per cui – sostiene la studiosa – sembrerebbe improponibile il paragone tra la stessa e le ben altrimenti lussuriose eroine della storia e della letteratura di tutti i tempi. In realtà, attraverso un esauriente excursus tra diverse figure esemplari, reali e fittizie, dei testi classici latini, innamorate del nemico, come lo fu Ermengarda, quali la Tarpea di Properzio, la Didone di Virgilio, l’Arianna di Catullo, fino alle protagoniste delle opere del Tasso e dell’Alfieri, la studiosa perviene a rilevare la colpa d’amore che accomuna la principessa barbarica a quelle, colpa fatale da espiare soltanto con la morte.
Lingua: ItalianoPag. 401-442
Etichette: Manzoni Alessandro, Opera, Tragedia, Letteratura, Storia, Personaggio, Ottocento,
Titolo articolo: Sulle “Stanze” per il carnevale: Bembo, Castiglione e l’utopia
Nelle “Note e rassegne” leggiamo “Sulle “Stanze” per il carnevale: Bembo, Castiglione e l’utopia” di Ida Campeggiani, in cui la studiosa, analizzando il testo poetico composto da Bembo e Ottavio Fregosi per il carnevale di Urbino del 1507, dove si tesse l’elogio della castità, sottolinea l’influsso e quasi la riscrittura di alcuni versi di Dante, che permeerà di sé tutta l’opera nei vari anni in cui fu rivista e corretta. Viene poi riportata una lettera del Bembo, della quale la studiosa rimarca alcune incongruenze, ad evidenziare il discorso paradossale che viene sostenendo a riprova della validità del testo stesso, apparentemente giocoso, ma in realtà profondamente serio. Il tema dell’amore visto come serissimo gioco è centrale anche nel “Cortegiano” del Castiglione, dunque viene sottolineato il sottile collegamento esistente tra le due opere, affrontando infine il mistero della lettera ‘S’ posta in fronte alla duchessa Elisabetta Gonzaga nel “Tirsi”, probabilmente un gioiello donato a lei dallo stesso Castiglione.
Lingua: ItalianoPag. 443-475
Etichette: Bembo Pietro, Castiglione Baldassar, Fregosi Ottaviano, Opera, Poesia, Amore, Letteratura, Corte, Cortigiano, Festa, Utopia, Cinquecento,
Titolo articolo: Verità e dubbi su un incontro con Voltaire: Bettinelli scrive a Vannetti
Giovanni Catalani riferisce di un singolare incontro tra il gesuita mantovano Saverio Bettinelli e il filosofo illuminista francese, avvenuto nell’inverno del 1758 a Ginevra, e che, in base a lettere e documenti diversi, fu trasformato dallo stesso Bettinelli, in modo da creare un vero e proprio mito personale. In realtà, a leggere attentamente la ricostruzione che ne fece il Nostro a distanza di vari anni, nonché l’originale commento redatto subito dopo, la studiosa ha individuato alcune incongruenze tra ciò che raccontò e ciò che davvero avvenne nel famoso incontro.
Lingua: ItalianoPag. 476-489
Etichette: Voltaire François-Marie Arouet, Bettinelli Saverio, Vannetti Clementino, Illuminismo, Epistolario, Settecento,
Titolo articolo: “Il buon fanciullo” di Cesare Cantù. Lettura di un antecedente del “Cuore”
Carla Lunardi, dopo aver sottolineato il successo ottenuto dallo scrittore con la trilogia dei volumi pubblicata tra il 1837 e il 1841, dedicata alle scuole dell’Italia pre-unitaria, si sofferma in particolare su uno dei tre libri, ossia quel “Buon fanciullo”, che riscosse grande consenso di pubblico anche all’estero, finché nel 1890 non fu soppiantato dal “Cuore” di De Amicis, divenuto ben presto un classico della letteratura infantile. La studiosa attua quindi un paragone tra i due volumi, sottolineando in De Amicis la mancanza della religione nelle sue varie forme, perché sostituita dalle virtù laiche e civili, ma rilevando anche le somiglianze, come la condanna di certi vizi e l’esaltazione di certi valori comuni, quali il lavoro, la famiglia, la scuola. Da rilevare in conclusione il fatto che la lingua adoperata dal Cantù ha ben presente la lezione manzoniana dei “Promessi sposi”.
Lingua: ItalianoPag. 490-507
Etichette: Cantù Cesare, De Amicis Edmondo, Opera, Romanzo, Letteratura didascalica, Educazione, Infanzia, Ottocento,
A cura di: Perrine Galand, Gino Ruozzi, Sabine Verhulst, Jean Vignes
Edizioni: Brepols, Turnhout – 2011
Lingua: Francese
Pag. 508-511
Recensore/i: Nicolò Maldina
Etichette: Letteratura didascalica, Epigrafe, Epigramma, Quattrocento, Cinquecento, Seicento, Settecento,
A cura di: Andrea Campana
Edizioni: Olschki, Firenze – 2011
Lingua: Italiano
Pag. 512-514
Recensore/i: Pantaleo Palmieri
Etichette: Leopardi Giacomo, Libro, Biblioteca, Ottocento,
Titolo libro/articolo recensito: Archeologia e Poesia (1861-1911). Carducci, Pascoli, d’Annunzio
Edizioni: L’ERMA di Bretschneider, Roma – 2011
Lingua: Italiano
Pag. 514-516
Recensore/i: Salvatore Puggioni
Etichette: Carducci Giosue, Pascoli Giovanni, d’Annunzio Gabriele, Opera, Letteratura, Poesia, Prosa, Classicismo, Critica letteraria, Ottocento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: L’Italia in Svizzera. Lingua, cultura, viaggi, letteratura
Edizioni: Marsilio, Venezia – 2010
Lingua: Italiano
Pag. 516-519
Recensore/i: Maria Luigia Sipione
Etichette: Letteratura, Storia, Poesia, Prosa, Arte, Scienza, Cultura, Origini/Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Critica e critici
Edizioni: Einaudi, Torino – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 520-522
Etichette: Letteratura, Prosa, Poesia, Opera, Romanzo, Critica letteraria, Origini/Novecento,