Le riviste sostenitrici
Lettere italiane | 2005 | N. 3
Anno 2005 – Annata: LVII – N. 3
A cura di Francesca Farina
Titolo articolo: Orfeo e il viaggio nell’oltretomba: percorsi buzzatiani dalle origini a “Poema a fumetti”
In incipit al fascicolo 3, 2005, l’articolo di Nella Giannetto “Orfeo e il viaggio nell’oltretomba: percorsi buzzatiani dalle origini a ‘Poema a fumetti’ “, in cui l’autrice indaga sul rapporto intrattenuto da Dino Buzzati col mondo dei morti, rappresentato in particolare dal mitico poeta Orfeo, raccontato per la prima volta da Virgilio nelle “Georgiche”, quindi da Ovidio nelle “Metamorfosi” e successivamente, nei diversi secoli, in infinite altre opere di vario genere, poetiche, musicali, pittoriche, letterarie. Orfeo ha sempre raffigurato in realtà il potere vittorioso della poesia, la sfida alla morte, il trionfo dell’amore: l’autrice quindi rintraccia l’idea originale che l’amata Euridice sia stata promessa ad Orfeo in visione, non in restituzione, analizzando alcuni racconti in cui lo scrittore bellunese “dialoga” con l’aldilà, l’universo incognito e inaccessibile dei trapassati.
Lingua: ItalianoPag. 356-366
Etichette: Buzzati Dino, Orfeo, Letteratura, Mito, Novecento,
Titolo articolo: Petrarca e l’agiografia dei ‘solitari’
Nell’articolo “Petrarca e l’agiografia dei ‘solitari’ ” Carlo Delcorno ripercorre l’opera dell’Aretino per rintracciarvi un’inclinazione quasi naturale alla ricerca dei luoghi solitari, della solitudine in definitiva, vista come modello di perfezione morale ed intellettuale, programma di vita inteso come purificazione dalle passioni, idee elaborate dal poeta soprattutto nelle epistole, nelle “Invective”, nel “De vita solitaria” e nel “De ocio religioso”, influenzato anche dalla monacazione del fratello Gherardo e dalla frequentazione assidua della “Bibbia”, dei Padri della Chiesa, della tradizione agiografica, fin dalle sue prime letture, oltreché dall’ammirazione quasi estatica dei grandi modelli ascetici e anacoretici occidentali e orientali, quali Benedetto da Norcia e Francesco d’Assisi.
Lingua: ItalianoPag. 367-390
Etichette: Petrarca Francesco, Letteratura, Trecento,
Titolo articolo: I nomi dei satelliti di Giove: da Galileo a Simon Marius
Claudio Marazzini in “I nomi dei satelliti di Giove: da Galileo a Simon Marius” ricostruisce la storia della nominazione dei satelliti di Giove da parte di Galileo Galilei, al quale si deve la loro scoperta grazie al cannocchiale e che volle chiamare “Medicea Sydera”, al fine di ingraziarsi i Medici, avendo intenzione di trasferirsi a Firenze. Nell’articolo si sottolineano in particolare le difficoltà che lo scienziato dovette affrontare, a causa dei tentativi di plagio messi in atto a suo danno dallo studioso tedesco Simon Marius o Mayr, che volle arrogarsi la scoperta dei satelliti medicei, rinominandoli singolarmente, in accordo col suo maestro Keplero, come già aveva fatto a proposito dell’invenzione galileiana del compasso geometrico e militare.
Lingua: ItalianoPag. 391-407
Etichette: Galilei Galileo, Marius Simon, Astronomia, Letteratura, Seicento,
Titolo articolo: L’oggetto vivente. Occhi e ostie verghiane
In “L’oggetto vivente. Occhi e ostie verghiane”, Francesco de Cristofaro attua una minuziosa disamina della “scrittura” verghiana del “Mastro-don Gesualdo”, sottolineando, dopo aver indagato sul “punto di vista” interno ed esterno al testo, tra sinistro e grottesco, parallelismi e/o discrepanze tra soggetti organici e l’universo inorganico degli oggetti, ricomponendo uno straniato bestiario tra animismo “postumo”, alla Zola, e animismo panico, pre-istorico, più proprio del Verga, in cui i personaggi del romanzo costituiscono un vero zoo, dove cose, bestie e persone sembrano fondersi insieme, esseri senza anime, e in cui la stessa ‘religio’ regredisce a idolatria pagana, se non a feticismo.
Lingua: ItalianoPag. 408-430
Etichette: Verga Giovanni, Mastro-don Gesualdo, Letteratura, Ottocento,
Titolo articolo: Le “Stanze” di Pietro Bembo: una recente edizione
Nelle “Note e rassegne” troviamo “Le ‘Stanze’ di Pietro Bembo: una recente edizione” di Elisa Curti, dove l’autrice ragguaglia sull’esemplare edizione critica allestita da Alessandro Gnocchi delle “Stanze” del Bembo, opera reputata minore, ma che godette per tutto il Cinquecento di eccezionale fortuna. L’edizione ripercorre le tappe che portarono alla composizione del testo del futuro Cardinale, dalla prima redazione, ricostruita attraverso la tradizione manoscritta, alla definitiva stampa ‘ne varietur’, su un arco di circa quarant’anni. Il Bembo in realtà vi si dedicò con assidua, quasi incessante passione di “filologo di se stesso”, fino all’ultima attestazione autografa, il noto codice viennese 10245 W.
Lingua: ItalianoPag. 431-442
Etichette: Bembo Pietro, Stanze, Edizione critica, Letteratura, Cinquecento,
Titolo articolo: Chiabrera, Malvezzi e due lettere dimenticate
In “Chiabrera, Malvezzi e due lettere dimenticate” Simona Morando dà notizia di due lettere di Gabriello Chiabrera e di sua suocera Marzia Spinola Pavese, che non figuravano nell’edizione delle lettere del Chiabrera stesso, curata e pubblicata dalla medesima studiosa, e inoltre della mancata identificazione con Virgilio Malvezzi del “S.r Marchese Virgilio”, citato in una lettera, la 476 dell’edizione suddetta, indirizzata al nobile genovese Pier Giuseppe Giustiniani, ricostruendone la vicenda e districando i legami stretti tra i vari personaggi dell’Accademia degli Addormentati e il Chiabrera, lungo l’asse geografico Genova – Milano – Bologna.
Lingua: ItalianoPag. 443-466
Etichette: Chiabrera Gabriello, Malvezzi Virgilio, Epistolario, Seicento,
Titolo articolo: Le “Ultime lettere di Jacopo Ortis” e la congiura veneziana del 12 ottobre 1797
Nel saggio “Le ‘Ultime lettere di Jacopo Ortis’ e la congiura veneziana del 12 ottobre 1797” Giuseppe Gullino ripercorre la storia cronologica dell’incipit del romanzo epistolare di Ugo Foscolo, datato “Dai Colli Euganei 11 ottobre 1797”, giorno cruciale per la Repubblica Veneziana, in quanto coincidente con la firma del Trattato di Campoformido e la relativa cessione del Veneto agli Austriaci da parte di Napoleone I. Lo studioso sottolinea che in realtà a tale data non corrisponde questo avvenimento, in quanto il Trattato fu sottoscritto almeno una settimana dopo, non se ne seppe nulla per circa un mese e la sua applicazione fu lenta, poiché gli Austriaci entrarono in Venezia soltanto il 18 gennaio 1798. In verità, i timori espressi dal protagonista Ortis nel romanzo, che sono in gran parte gli stessi del Foscolo, risalivano al fatto che quest’ultimo faceva parte dell’ala moderata della Municipalità veneziana, quindi, alla firma del futuro Trattato, l’ala “rivoluzionaria” della stessa avrebbe attuato le sue vendette nei confronti di quella.
Lingua: ItalianoPag. 467-471
Etichette: Foscolo Ugo, Ultime lettere di Jacopo Ortis, Letteratura, Narrativa, Ottocento,
Titolo articolo: Intorno a “Favola”: note su alcuni autografi leopardiani
In “Intorno a ‘Favola’: note su alcuni autografi leopardiani” Simonetta Randino analizza alcuni manoscritti del Recanatese, conservati alla Biblioteca Nazionale di Napoli, consistenti in un piccolo gruppo di traduzioni poetiche, note come “Versi morali”, composte tra la fine del 1823 e l’inizio del 1824. Alcune di esse sono traduzioni da Simonide e Archiloco, altre da autori della commedia greca, come Alessi, Amfide ed Eubulo, tutti appartenenti all’età intercorsa tra Archiloco e Menandro. L’analisi dei manoscritti è molto utile, sia per comprendere quale fosse l’atteggiamento di Leopardi intorno al pensiero antico nel 1823, anno per lui cruciale sotto vari punti di vista, sia per cogliere un momento determinante della formazione del suo linguaggio poetico, ovvero quello dell’incontro con la lingua greca antica, vista come modello sul quale la lingua italiana doveva modellare le proprie qualità espressive.
Lingua: ItalianoPag. 472-493
Etichette: Leopardi Giacomo, Manoscritto, Traduzione, Letteratura, Poesia, Ottocento,
Titolo libro/articolo recensito: La città divisa. Le parti e il bene comune da Dante a Guicciardini
Edizioni: Il Mulino, Bologna – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 494-498
Recensore/i: Cesare De Michelis
Etichette: Alighieri Dante, Guicciardini Francesco, Politica, Letteratura, Trecento, Quattrocento, Cinquecento,
Titolo libro/articolo recensito: Rime
A cura di: Andrea Comboni
Edizioni: Olschki, Firenze – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 498-500
Recensore/i: Fabio Finotti
Etichette: Ceresara Paride, Rime, Poesia, Cinquecento,
Titolo libro/articolo recensito: Letteratura italiana del secondo Settecento. Protagonisti e percorsi
Edizioni: Muchi Editore, Modena – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 501-503
Recensore/i: Gilberto Pizzamiglio
Etichette: Letteratura italiana, Settecento,
Titolo libro/articolo recensito: Petrarca e la visione dell’eterno
Edizioni: Il Mulino, Bologna – 2005
Lingua: Italiano
Pag. 504-506
Etichette: Petrarca Francesco, Letteratura italiana, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: Prose II. Lettere e scritti vari
A cura di: Gennaro Barbarisi, Paolo Bartesaghi
Edizioni: LED, Milano – 2005
Lingua: Italiano
Pag. 506-507
Etichette: Parini Giuseppe, Letteratura, Epistolario, Edizione critica, Settecento,