Le riviste sostenitrici
Letteratura italiana antica | 2015 | N. 16
Anno 2015 – Annata: XVI – N. 16
A cura di Asteria Casadio
Titolo articolo: Un frammento trecentesco dell’ “Acerba” di Cecco D’Ascoli
Si propone l’edizione di un frammento dell'”Acerba”, tramandata da un bifolio membranaceo che rivestiva, a mo’ di coperta un registro di protocollo cartaceo, impiegato tra il 1598 ed il 1602 da un notaio.
Lingua: ItalianoPag. 17-34
Etichette: Cecco D’ascoli, Duecento, Poesia, Edizione,
Titolo articolo: Coluccio Salutati: La “Fabula de cancro et volpe”: novità sulla tradizione manoscritta ed edizione critica
Si propone l’edizione critica, con rassegna dei manoscritti, della “Fabula de cancro et vulpe”, opera giovanile di Coluccio Salutati, per cui mancano ancora studi bibliografici specifici e completi
Lingua: ItalianoPag. 35-56
Etichette: Salutati Coluccio, Quattrocento,Favola, Edizione,
Titolo articolo: I “viagi ke debbono fare li pellegrini ke vanno oltremare”: edizione con restauro linguistico di un testo senese del Trecento
Edizione di un testo senese intitolato “Viagi ke debbono fare li pelegrini ke vanno oltremare” tramandato da un manoscritto membranaceo del XIV secolo, conservato nella Biblioteca Universitaria di Bologna. L’edizione mira a ricostruire i costrutti senesi eliminati nelle precedenti edizioni a favore del fiorentino.
Lingua: ItalianoPag. 57-60
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Titolo articolo: Bruscaccio da Rovezzano: Le “Rime” Testo critico e commento
Di Bruscaccio da Rovezzano lo studio propone l’edizione delle “Rime”, accompagnata da una indagine relativa alla biografia dell’autore ed al suo contesto storico. L’analisi si sofferma sulle rima amorose ed autobiografiche, nonché sulla collocazione dell’autore fra i poeti minori del Trecento. L’elenco e la descrizione dei manoscritti completano il lavoro.
Lingua: ItalianoPag. 61-200
Etichette: Bruscaccio da Rovezzano, Trecento, Poesia, Edizione,
Titolo articolo: “Lasso, qual ha di me più avversa sorte?” Una sconosciuta rima di Antonio Fregoso emersa dall’Archivio di stato di Bologna
Lo studio propone l’edizione di una lirica inedita di Antonio Fregoso di cui si ricostruisce il contesto storico e l’attività poetica. La poesia, in metro ternario, è infusa di tristezza e vera sofferenza fisica, con una chiusa dedicata al tema della Fortuna, molto frequente nella produzione del Fregoso.
Lingua: ItalianoPag. 201-212
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Titolo articolo: Alcuni aspetti eterodossi del poema dantesco e la svolta ideologica segnata nel “Paradiso”
Gli scritti di Dante furono oggetto di critica da parte ecclesiastica, dopo l’esposizione del suo pensiero nel “De Monarchia”. Ma anche i commentatori antichi, in alcuni casi che già suscitavano interrogativi, precisavano che Dante parlava poeticamente, non teologicamente. Esaminando i casi degli ignavi, quello degli angeli ‘neutrali’ di Celestino V, del Limbo, nonché i problemi dottrinari sollevati dall’esclusione delle sette ereticali dal canto degli eretici, il problema sollevato dal suicidio di un pagano, quale Catone, si potrebbe pensare, erroneamente ad un poeta tendenzialmente eterodosso ma, correttamente la Chiesa non fece mai sua tale opinione.
Lingua: ItalianoPag. 213-252
Etichette: Alighieri dante, Commedia, trecento, Esegesi,
Titolo articolo: Dante e l’origine dell’anima umana
L’idea dantesca sull’origine dell’anima è stata in passato oggetto di dibattito; lo studio ne discute i fondamenti, alla luce sia della posizione dei grandi studiosi il cui verbo era tenuto in considerazione all’epoca del poeta, sia dell’opinione degli studiosi attuali, in particolare di Bruno Nardi, il quale asserisce che Dante non afferma e non nega che l’anima umana sia l’unica forma sostanziale del corpo.
Lingua: ItalianoPag. 253-286
Etichette: Alighieri Dante, Trecento, Anima,
Titolo articolo: Dante baccelliere: l’esame e la sua professione di fede (Par. XXIV)
Il canto XXIV del “Paradiso” rappresenta il coinvolgimento diretto del poeta-personaggio: in esso Dante si propone nella figura del baccelliere e fa assistere il lettore alla modalità di un rito accademico, consueto nell’Università medioevale. La figura del baccelliere occupava un ruolo fondamentale nella gestione dell’insegnamento universitario ed all’elaborazione del metodo scolastico, cui il poeta non è rimasto estraneo; nel canto XXIV, così sembra di trovarsi nell’ambito di una facoltà di Teologia, e l’esame cui Dante attende di essere sottoposto verte sulla fede e si sviluppa in forma di una quaestio. Lo studio è corredato di una appendice in cui vengono presentati materiali e testi che meglio inquadrano la materia della discussione.
Lingua: ItalianoPag. 287-378
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, trecento, Esegesi,
Titolo articolo: Nuovi codici dello “Specchio di croce” di Domenico Cavalca (Milano, Palermo, Pavia, Roma)
Continua il censimento dello “Specchio di croce” di Domenico Cavalca, con la descrizione dei manoscritti che, escluso il Braidense, fuoriescono dalla consultazione del Centro nazionale per lo studio del manoscritto, e che sono custoditi a Milano, Palermo, Pavia e Roma.
Lingua: ItalianoPag. 379-390
Etichette: Cavalca Domenico, Specchio di Croce, Trecento, Manoscritto,
Titolo articolo: Su un manoscritto veronese del “Dittamondo” di Fazio degli Uberti
Viene puntualmente descritto il Manoscritto 2889 della Biblioteca civica di Verona, già appartenuto alla collezione di Giovan Antonio Campostrini, che contiene il “Dittamondo” di Fazio degli Uberti Il manoscritto, che risulta in alcune parti danneggiato, e malamente rimaneggiato, è rimasto sinora ignoto agli studiosi.
Lingua: ItalianoPag. 391-398
Etichette: Fazio degli Uberti, Dittamondo, Trecento, Manoscritto,
Titolo articolo: Culture locali e tradizione orale nel “Decameron”. Due ipotesi sulle fonti della novella di Masetto da Lamporecchio (III 1)
Masetto da Lamporecchio, il protagonista della prima novella della terza giornata del “Decameron”, è un personaggio che ha goduto di molta fortuna, anche perché inserito in un contesto credibile per l’epoca di Boccaccio. Ad illuminare l’antefatto della novella potrebbero concorrere alcuni documenti: un atto notarile trecentesco ed una rubrica statutaria del primo quattrocento. Il primo documento attesta una vendita, da parte della badessa delle clarisse di Fucecchio ad un tale Pasquetto da Lamporecchio, il cui nome ricorda quello del protagonista della novella. Il secondo documento, lo statuto del Comune di Lamporecchio, completa il primo.
Lingua: ItalianoPag. 399-410
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Trecento, Esegesi,
Titolo articolo: Prolegomena all’edizione critica delle Rime di Matteo Griffoni
Di Matteo Grifoni, notaio, uomo politico e poeta bolognese della seconda metà del Trecento si offrono ampie e dettagliate notizie sia biografiche sia relative al contesto culturale. A ciò si aggiunge una rassegna dei manoscritti autografi ed apografi e delle edizioni, una analisi delle strutture metriche delle ballate, nonché del motivo etico politico sotteso ai carmi. Ulteriori prospettive di lettura sono offerte dai nuovi testimoni del codice V.
Lingua: ItalianoPag. 411-442
Etichette: Griffoni Matteo, Trecento, Poesia, Edizione,
Titolo articolo: Profilo di Biagio Pelacani da Parma
Le testimonianze dei contemporanei e dei cronisti dell’epoca, tramandano il ritratto di Biagio Pelacani da Parma, filosofo, matematico e astrologo della seconda metà del Trecento, personalità stravagante ed eccentrica. Di lui sono note, con qualche lacuna, le date della carriera e della morte, nonché la fama che lo aveva consacrato ” novello Macrobio”. Una dettagliata rassegna delle sue numerose opere completa l’indagine.
Lingua: ItalianoPag. 443-462
Etichette: Pelacani Biagio,Trecento, Biografia,
Titolo articolo: Sul commento alla “Commedìa” dell’Anonimo fiorentino
Con l’analisi delle caratteristiche strutturali e linguistiche del commento alle tre cantiche del poema dantesco, che va sotto il nome di Anonimo fiorentino, si dimostra che il commento stesso non è opera di un solo autore, ma è stato redatto almeno da tre mani diverse. Per la sezione relativa all’ “Inferno” forti sono le probabilità che possa essere opera di Giovanni Gherardi da Prato.
Lingua: ItalianoPag. 463-540
Etichette: Anonimo fiorentino, Commento, Commedia, Quattrocento,
Titolo articolo: Il canone della bellezza di Mario Equicola
Equicola, nella sua disquisizione sulla bellezza attinge particolarmente a Platone, soffermandosi però, particolarmente sulla bellezza corporea, per definire in cosa essa consista. Lo studio, con dettagliati richiami alle fonti classiche dimostra come Equicola le conoscesse anche se non ne era totalmente dipendente: egli ammette, infatti diverse variazioni ai canoni riconosciuti.
Lingua: ItalianoPag. 541-550
Etichette: Equicola Mario, Cianquecento, Bellezza,
Titolo articolo: Women, culture and conduct at Carnival time: on food and Wine in Annibale Guasco’s “Tela Cangiante” (1605)
La “Tela cangiante” di Annibal Guasco è un poema didattico ispirato alle celebrazioni del Carnevale. Lo studio presenta l’autore ed il contesto storico-culturale in cui l’opera fu composta, il contenuto di essa, per soffermarsi più dettagliatamente sul comportamento delle donne, in particolare in relazione all’abbondanza di cibo e di vino. L’opera così si configura, unica nella storia della letteratura italiana, come un compendio enciclopedico delle conoscenze in materia nell’epoca ad essa contemporanea.
Lingua: InglesePag. 551-576
Etichette: Guasco Annibale, Tela cangiante, Seicento, Poesia, Esegesi,
Titolo articolo: Introduzione
In occasione del convegno su Francesca Turrini Bufalini, tenutosi nella sala dei ritratti del Castello Bufalini il 25 maggio 2012, Paolo Bà, nella sua introduzione, offre un quadro esaustivo dello stadio degli sudi sulla poetessa, dopo la recente edizione delle sue “Rime”.
Lingua: ItalianoPag. 579-582
Etichette: Convegno di studi, Francesca Turrini Bufalini,
Titolo articolo: Il contributo californiano agli studi sulla poetessa Francesca Turrini Bufalini
La studiosa ricorda ed esamina il contributo offerto dalle sue numerose pubblicazioni incentrate sul modo in cui l’esperienza biografica permea le liriche della Bufalini, ed in particolare dal volume da lei stessa curato “Autobiographical poems” che dimostra chiaramente come i versi della poetessa siano i primi componimenti biografici nella produzione muliebre italiana.
Lingua: ItalianoPag. 583-594
Etichette: Francesca Turrini Bufalini, Cinquecento, Studi critici,
Titolo articolo: Un raro caso di donna emergente: Francesca Turrini Bufalini (1553-1641)
L’autrice ricostruisce le vicende biografiche e l’attività poetica di Francesca Turrini Bufalini: ne emerge il ritratto di una donna colta, intelligente ed assai devota, capace anche di affrontare il tema teologico della donna.
Lingua: ItalianoPag. 595-610
Etichette: Francesca Turrini Bufalini, Cinquecento, Biografia,
Titolo articolo: Le Rime del 1628 di Francesca Turrini Bufalini
Lo studioso offre un quadro delle “Rime” scritte da Francesca Turrini Bufalini, dedicate ad Anna Colonna ed edite a Città di Castello da Santi Molinari nel 1629, di cui ha curato l’edizione ospitata da LIA XI, 2010, pp.141-276. Nei versi si fondono temi biografici e religiosi con grande effetto drammatico.
Lingua: ItalianoPag. 611-616
Etichette: Francesca Turrini Bufalini, Seicento, Poesia,
Titolo libro/articolo recensito: Dal Male all’Amore. Appunti sul viaggio di Dante Alighieri
Edizioni: Le Càriti, Firenze – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 619-621
Recensore/i: Augusto Ferrari
Etichette: Alighieri Dante, Trecento, Commedia, Esegesi, Viaggio,
Titolo libro/articolo recensito: La “Commedia” di Dante Alighieri interpretata secondo gli antichi commenti
Edizioni: Aracne, Roma – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 622-623
Recensore/i: Augusto Ferrari
Etichette: Alighieri Dante, Trecento, Commedia, Commento,
Titolo libro/articolo recensito: Women, Language and Grammar in Italy 1500-1900
Edizioni: Oxford University Press, Oxford – 2011
Lingua: Italiano
Pag. 624-626
Recensore/i: Diego Zancani
Etichette: Donna, Lingua, Cultura, Cinquecento, Seicento, Settecento, Ottocento, Novecento,