Le riviste sostenitrici
Letteratura italiana antica | 2004 | N. 5
Anno 2004 – Annata: V – N. 5
A cura di Asteria Casadio
Titolo articolo: Apollonio di Tiro
Edizione e note della prima versione italiana della “Storia di Apollonio di Tiro” contenuta nel ms. Alexianus 56 della Biblioteca della Pontificia Facoltà Teologica Marianum, datato 1420. La storia, già nota nella sua versione latina nel medioevo, risulta tradotta con uno stile efficace e fluido e potrebbe essere stata composta nella prima decade del Quattrocento.
Lingua: InglesePag. 11-26
Etichette: Quattrocento, Storia di Apollonio di Tiro, Volgarizzamento,
Titolo articolo: Antonio da Montalcino: Le rime
Edizione critica del canzoniere, sinora inedito, di Antonio da Montalcino, contenuto nel ms. Marciano ital. IX 241. La raccolta, composta attorno alla metà del Quattrocento, consta di 60 sonetti, 4 canzoni, 1 sestina, 3 terzine, 4 ballate e 4 madrigali e ripercorre un discorso amoroso di ispirazione petrarchesca.
Lingua: ItalianoPag. 27-70
Etichette: Antonio da Montalcino, Quattrocento, Inedito, Poesia,
Titolo articolo: Jacopo Serminocci: Libro di definizioni
Edizione ed apparato critico del “Libro di definizioni” del poeta senese del XV secolo, Jacopo Serminocci. Si tratta di un lungo poema in terzine dantesche di 62 capitoli di ispirazione boccaciana: fonte primaria risultano, infatti, il “Filocolo” ma anche il “Corbaccio”. L’opera è contenuta nel ms. Magliabecchiano VII 705 della biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Lingua: ItalianoPag. 71-210
Etichette: Serminocci Jacopo, Quattrocento, Inedito,
Titolo articolo: Porcellio Pandone: De vita servanda
Edizione ed apparato critico del carme “De vita servanda a regum libri” dell’umanista Porcellio Pandone. L’opera è un componimento di 63 distici dedicati nel 1465 ad Alfonso duca di Calabria ed erede al trono di Napoli, scritto probabilmente in occasione dell’entrata di Porcellio allo studio di Napoli e del matrimonio del duca con Ippolita Sforza. Si dà conto dei manoscritti contenenti l’opera e delle varianti in essi presenti.
Lingua: ItalianoPag. 211-226
Etichette: Pandone Porcellio, Quattrocento, Inedito, De vita servanda a regum libri,
Titolo articolo: Giuliano Dati: Stazione, Indulgenze e reliquie: quadragesimale de l’alma città di Roma
Edizione critica dell’opera scritta da Giuliano dati, fiorentino trapiantato a Roma, pubblicata per i tipi Andreas Frigat nel primo anno di Pontificato di Alessandro VI cioè tra 1492 ed il 1493. Trattasi di una guida turistica e spirituale delle Chiese da offrire al pellegrino.
Lingua: ItalianoPag. 227-258
Etichette: Dati Giuliano, Quattrocento, Edizione critica,
Titolo articolo: Canzon, vattene dritto a quella donna:commiati rivolti da poeti alle loro poesie
Che i poeti rivolgessero la parola alle loro liriche e nel commiato suggerissero dove andare, a chi rivolgersi, come evitare pericoli o aiutare il poeta innamorato, era usuale nella lirica medioevale e rinascimentale. Dai 200 brani di poesie (di 39 poeti) raccolti ed esaminati emergono alcuni dati: nella maggioranza dei casi l’autore chiede alla sua poesia di fargli da messaggera; i versi cui il poeta si rivolge sono per lo più quelli finali; le apostrofi possono essere rivolte in una sola strofa (da 12 a 18 versi) o in più strofe (da 20 a 64 versi); su 200 liriche 166 sono di argomento amoroso; in 130 liriche i poeti indicano i destinatari. Spesso i complementi di vocazione (canzone, ballata, ballatetta) sono accompagnati da un ‘mia’, da aggettivi che indicano eleganza di stile, e avverbi di modo per indicare il comportamento delle loro opere verso i destinatari. Il poeta, inoltre, dà alla sua composizione il diritto di avere una opinione personale. Due esempi perfetti di commiato sono costituiti da un componimento di Cavalcanti ed uno di Petrarca.
Lingua: ItalianoPag. 259-268
Etichette: Medioevo, Rinascimento, Poesia,
Titolo articolo: Un nuovo incipit ugoliano (Nota a “Inferno” XXXIII 1)
L’incipit della descrizione di Ugolino che interrompe il suo macabro pasto presenta la lezione ‘sollevò’ (“dal fiero pasto”) maggioritaria rispetto a ‘sì levò’. Essa è fedele al manoscritto Urbinate Lat. 366, come nella edizione di F. Sanguineti. Ma già i commentatori antichi mostravano perplessità. Situazione simile era per il Petrocchi quella di Inf. XIX 105 ma i due casi sono totalmente diversi; né appare più valida, dopo l’indagine della codicologa Gabriella Tamaro, la tesi sostenuta dal Petrocchi relativamente ai codici. La lezione ‘sì levò’ è, del resto, attestata da un buon numero di codici: il ‘sì’ non può essere un mediale, ma è possibile che si tratti di un sì conclusivo, che vale ‘cosi’. A favore della lezione vi sono anche ragioni interne al testo ben illustrate da A. Lanza che per primo l’ha accolta.
Lingua: Olandese/ItalianoPag. 269-274
Etichette: Alighieri Dante, Trecento, Commedia, Lessico,
Titolo articolo: L’accidia e l’orgia d’amore (“Purgatorio” XVIII)
Lo scarso spazio dato all’incontro con gli accidiosi non indica una scarsa considerazione di Dante. In realtà già nel canto precedente Virgilio ben due volte si era soffermato sulle peculiarità dell’accidia. Nei versi iniziali del canto assumono rilievo lo sguardo di Virgilio e le parole di Dante, ma i punti nodali del discorso di Virgilio consistono in una metafisica dell’amore: il percorso amoroso oscilla tra eros e conoscenza. Alla luce di ciò risulta chiaro che Virgilio non può sviluppare il proprio ragionamento solo intorno al genere d’amore. Sono i vv. 19-33 che chiariscono quale sia, secondo Virgilio, l’essenza del fenomeno amoroso, le cui fasi sono non tre, come si dice, ma almeno il doppio. Col richiamo alla ‘natura’ Virgilio vuole solo suggerire che si è influenzati dall’eros anche quando già si avverte l’impulso quasi ad inchinarsi davanti all’oggetto amato. La parte conclusiva delle parole di Virgilio mira a chiarire in cosa consista il dovere morale dell’uomo: vi è dunque una strettissima correlazione tra la scena rappresentata nella prima metà del canto e la lezione virgiliana.
Lingua: ItalianoPag. 275-320
Etichette: Alighieri Dante, Trecento, Commedia, Filosofia,
Titolo articolo: “Dopo il dosso / ti stea un lume” (Par. II 97-105): Beatrice, un progetto fisic sperimentale
In Par. I 97-105 Beatrice spiega a Dante come condurre un esperimento di ottica. Le istruzioni sono sufficienti per condurre a buon fine l’esperimento. Va ben definita la posizione del lume rispetto all’osservatore ma non sembra che sia corretta la conclusione di John Kleiner, basata su una proiezione verticale. Analogamente imprecise le conclusioni di E. Moore, U. Bosco e G. Reggio.
Lingua: ItalianoPag. 321-324
Etichette: Alighieri Dante, Trecento, Commedia, Luce,
Titolo articolo: Dante’s Divine Comedy: Epic or novel?
La commedia di Dante viene comparata con una selezione di passaggi dalle traduzioni correnti, nel XX secolo, del poema, in inglese, francese e tedesco. Si pone, pertanto, la questione di cosa debba essere una traduzione. La “Commedia” è un’opera di per sé strutturata con una serie di questioni estetiche, morali e teologiche, e la struttura stessa invita il lettore a uno scambio dialogico col la voce narrante. Tradurre in un’altra lingua il peculiare linguaggio di Dante, – nota J. Risset- è una operazione rischiosa, già ove si pensi all’enfasi data all’allegoria: nel primo canto, per citare un solo caso, molte parole oscillano tra allegoria e narrazione (un esempio per tutti: ‘lonza’). I traduttori, come spesso i critici e i commentatori, tendono a passare oltre la pluralità di stili usata da Dante, o a non mettere bene in rilievo la differenza tra i passaggi in cui Dante appare ‘medioevale’ e quelli in cui appare più moderno. Non tutte le traduzioni sono capaci di captare e riprodurre tali caratteristiche della Commedia.
Lingua: InglesePag. 325-356
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, Traduzione,
Titolo articolo: Nguyen Trai et Dante
Nguyen Trai ha un ruolo fondamentale nella formazione della lingua letteraria vietnamita, come Dante nella lingua letteraria italiana. Vi sono analogie anche nei rispettivi curricula vitae, e nella sciagura che entrambi hanno conosciuto nella loro vita politica. Inoltre come Dante nella creazione del volgare ha dovuto tenere conto dei maestri del latino così Nguyen Traai si è incontrato con proemi e scritti in ideogrammi Han. Anch’ egli, inoltre, come Dante, è vissuto in un regime feudale, in cui gli aggressori Ming distruggevano l’identità culturale vietnamita (1406-1428). Nella loro opera di elaborazione della lingua letteraria nazionale Nguyen Trai e Dante si sono anche posti il problema della lingua per il popolo; Dante lo ha fatto nel “De vulgari eloquentia”. Non restano opere analoghe di Nguyen Trai, ma alcune sue frasi vanno nella stessa direzione. Inoltre egli, come Dante, incarna una tendenza storica.
Lingua: FrancesePag. 357-366
Etichette: Alighieri Dante, Trai Nguyen, Letteratura, Trecento, Quattrocento,
Titolo articolo: Visual Poetics e mise en page nei “Rerum Vulgarium Fragmenta”
Corrado Bologna sostiene che una vera edizione critica deve considerare anche la ‘mise en page’, cioè il fatto grafico. Di qui le ricerche di Wayne Storey sulla visual poetics petrarchesca, cui vanno aggiunte le osservazioni sulla ‘mise en page’ del ms. Vat. lat. 3195 di Furio Brugnolo. Il legame tra ‘visual poetics’ e ‘mise en page’ è simbiotico, non è un mero fatto meccanico. Esaminando i sonetti CXXXIV, CXLV, CCLIII e i madrigali LII e CVI secondo la strategia semantica della visualizzazione, emerge che il processo di formazione della coscienza dell’autore, che raggiunge la sua maturità in Petrarca, non poteva non implicare anche un maggiore controllo sulla grafia; Petrarca del testo persegue una vera e propria strategia semantica della visualizzazione.
Lingua: ItalianoPag. 367-384
Etichette: Edizione critica, Grafia, Petrarca Francesco,
Titolo articolo: Il Berni: la teoria letteraria e pittorica per antifrasi
Nel Berni appare più di altri una esposizione di teoria dell’arte, riscontrabile già nel capitolo dedicato ad Aristotele, la cui celebrazione è tutta antifrastica: in apparenza per lodare il filosofo, in sostanza per uscire dalla norma del parlare filosofico. La poesia moderna, che Berni, per antifrasi, esalta, è opposta a quella del Petrarca e comunque a poesia e filosofia dei dotti. La poesia, per il Berni, è libera creazione e non può sottostare né ai potenti né a norme e regole su come essa debba essere composta. I nomi d Petrarca e Boccaccio, proposti dal Bembo e da altri, rappresentano ciò che Berni non voleva, egli che elenca gli ‘animalacci più cattivi’, metafore dei vani e inutili poeti del modello petrarchesco. Michelangelo è l’artista supremo: egli anche nell’ambito della poesia può ridare valore all’arte. Se nell’età moderna si può parlare di arte e poesia bisogna guardare a Michelangelo.
Lingua: ItalianoPag. 385-400
Etichette: Berni Francesco, Cinquecento, Arte, Poesia,
Titolo articolo: Nuove osservazioni sul “Litigio” di Giovan Battista Andreini
G.B. Andreini fu attore, drammaturgo e poeta di rilievo. Nella sua opera, il “Litigio”, vengono coinvolti personaggi della vita quotidiana, ma da essa si deducono numerosi dati biografici dell’autore; vi sarebbero descritte le complicazioni che l’autore ebbe durante una sua visita a Lucca per un debito citato nel testamento di Domenico Andreini nel 1628, come confermano alcune lettere. L’opera non è autografa ma le formule di apertura e chiusura sono quelle proprie dell’ Andreini. La lite è inserita in un contesto bucolico-mitologico.
Lingua: ItalianoPag. 401-410
Etichette: Andreini Giovan Battista, Cinquecento, Biografia, Poesia,
Titolo articolo: Giunte e correzioni ai “Due volgarizzamenti della favola di Psiche” (LIA, IV, pp. 185-284)
L’autore rileva che nel saggio introduttivo la “Fabula Psyches et Cupidinis” è erroneamente attribuita a Galeotto Del Carretto invece che a Niccolò da Correggio. Inoltre sempre nel saggio introduttivo l’autore rileva che avrebbe dovuto considerare altre ipotesi per la dedica. Segnala quindi alcuni refusi.
Lingua: ItalianoPag. 411-412
Etichette: Volgarizzamento, Revisione,
Titolo libro/articolo recensito: Percorsi della lirica duecentesca. Dai Siciliani alla “Vita Nova”
Edizioni: Edizioni Cadmo, Fiesole – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 413-416
Recensore/i: Mario Marti
Etichette: Duecento, Trecento, Poesia,
Titolo libro/articolo recensito: Per la “Commedia” e non per essa soltanto
Edizioni: Bulzoni, Roma – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 416-418
Recensore/i: Antonio Rossini
Etichette: Alighieri Dante, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: Lectura Dantis
Edizioni: Longo, Ravenna – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 418-421
Recensore/i: Massimo Seriacopi
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, Critica letteraria, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: Il pane orzato. Saggi di lettura intorno all’opera di Dante Alighieri
Edizioni: Euroma, Roma – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 421-422
Recensore/i: Antonio Lanza
Etichette: Alighieri Dante, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: Sulle sponde del Prepurgatorio. Poeia e arte narrativa nel preludio all’ascesa (Purgatorio I-III 66)
Edizioni: Cadmo, Firenze – 1997
Lingua: Italiano
Pag. 422-424
Recensore/i: Massimo Seriacopi
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, Critica semiologica, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: Dante
Edizioni: Metzler, Stuttgart/Weimar – 1999
Lingua: Italiano
Pag. 424-426
Recensore/i: Sandra Ellena
Etichette: Alighieri Dante, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: Bonifacio VIII nella storia e nell’opera di Dante
Edizioni: Libreria Chiari- FirenzeLibri S.r.l., Firenze – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 427-430
Recensore/i: Augusto Ferrari
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, Caetani Benedetto, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: Cantari e dintorni
Edizioni: Euroma, Roma – 1999
Lingua: Italiano
Pag. 430-432
Recensore/i: Florinda Nardi
Etichette: Cantari, Trecento, Quattrocento,
Titolo libro/articolo recensito: Le Cancion
A cura di: Silvia Alga
Edizioni: Edizioni Res, Torino – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 433
Recensore/i: Anna Paola Zilli
Etichette: Cosmico Niccolò Lelio, Quattrocento, Cancion, Poesia,
Titolo libro/articolo recensito: Orlando Furioso
A cura di: Cesare Segre, Mar^a de Las Nieves Muniz Muniz
Edizioni: Càtedra, Madrid – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 433-436
Recensore/i: Guido M. Cappelli
Etichette: Ariosto Ludovico, Cinquecento, Orlando Furioso,
Titolo libro/articolo recensito: Le mérite des femmes
Traduttore: Frédérique Verrier
Edizioni: Ecole Normale Supérieure, Paris – 2002
Lingua: Francese
Pag. 437-439
Recensore/i: Sylvie Ricci
Etichette: Moderata Fonte, Cinquecento, Il marito delle donne, Traduzione,