Le riviste sostenitrici
Letteratura e arte | 2023 | N. 21
Anno 2023 – N. 21
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: L’artista come eroe: l’Elettra di Gabriele d’Annunzio
L’autore esamina nel libro dannunziano di Elettra, che contiene le Laudi degli eroi, le odi che il poeta dedica agli artisti. Il poeta, influenzato dal saggio di Thomas Carlyle, considera gli artisti come eroi: vi celebra infatti scrittori (Dante, Hugo), musicisti (Bellini, Verdi) e pittori (Leonardo, Segantini) alla stregua di Superuomini della bellezza.
Lingua: ItalianoPag. 13-20
Etichette: Arte, Eroismo, Gabriele d'Annunzio, Elettra,
Titolo articolo: «Filippo De Pisis grand poète et grand peintre du XXèm siècle»: Automitografie di un sognatore di forme
Il saggio è diviso in due parti : nella prima si propongono alcune linee di lettura del “doppio talento” di Filippo De Pisis nel contesto creativo e culturale della prima metà del Novecento. Nella seconda si affrontano, con esempi tratti dal volume delle Poesie (1942), due elementi peculiari delle creazioni su tela e su pagina dell’artista ferrarese, ossia il regime del colore e l’architettura dei piani compositivi.
Lingua: ItalianoPag. 21-33
Etichette: Ecfrasi, Pittura, Poesia, XX secolo, Filippo De Pisis,
Titolo articolo: Leo Longanesi artista e scrittore
Leo Longanesi è stato uno straordinario autore di imprese creative : letterarie, artistiche, editoriali. In cinquant’anni intensi di vita (1905-1957) ha pubblicato una quantità di opere, sia come scrittore e artista sia come editore di riviste e di libri. In questo saggio si ricostruiscono le tappe principali e si documentano le opere, mostrando il rapporto essenziale tra la scrittura e il disegno, in particolare sulla rivista “L’Italiano” (1926-1942) e nel romanzo autobiografico Una vita (1950).
Lingua: ItalianoPag. 35-45
Etichette: Aforisma, Ritratto, XX secolo, Giorgio Morandi, Leo Longanesi, Mino Maccari,
Titolo articolo: La ‘pittura nascosta’ nella “Sposa bambina” e nella “Spiaggia dei poveri” di Alfonso Gatto
L’articolo confronta le raccolte di Alfonso Gatto La sposa bambina e La spiaggia dei poveri, pubblicate nel 1943 e nel 1944, con i quadri realizzati dall’autore negli stessi anni. Gatto esplora nei due diversi medium dei motivi comuni: il gusto per l’autoritratto, la descrizione dell’ambiente marino e della spiaggia, le nature morte. Ognuno di questi elementi si lega al tema mortuario che Gatto sviluppa in particolare dopo la scomparsa del fratello Gerardo.
Lingua: ItalianoPag. 47-58
Etichette: Pittura, Poesia, XX secolo, Alfonso Gatto,
Titolo articolo: Il foglio bianco: arte e tecnica nell’esperienza neorealista di Silvio Micheli
Il saggio esplora diversi esiti dell’attività di Silvio Micheli (Viareggio, 1911-1990) alla luce dell’assunto neorealista che guida la sua opera letteraria. Emergono il suo costante riferimento a una realtà caratterizzata dall’umano lavoro, la sua disponibilità ad una sperimentazione in sintonia con la vita, la sua fiducia nelle solidarietà tra arte e tecnica. In questo contesto risulta tutt’altro che episodica la condivisione di esperienze tra letteratura e arti figurative, così nello stretto rapporto che l’autore intrattiene con artisti della sua generazione e del suo ambiente, come nell’esercizio personale della pittura.
Lingua: ItalianoPag. 59-81
Etichette: Realismo, XX secolo, Silvio Micheli,
Titolo articolo: Il freddo nelle pupille. Visione, materia, poesia in Franco Fortini
Le pagine di questo saggio si occupano del rapporto complesso che si instaura fra l’opera di Fortini e la pittura. Questo rapporto è analizzato a più livelli. Si parte da quello teorico, per cui ci si sofferma sul significato fondativo, addirittura ‘fenomenologico’, della visione fortiniana, intesa come «idillio» e messa a distanza, ovvero come inquadramento ottico ‘originario’, da cui far scaturire la sorgente poetica e con cui leggere la realtà con i suoi vuoti e le sue lacune. Per questo motivo nel discorso qui sviluppato assume un’importanza rilevante il momento ‘negativo’ della non visione. In connessione con questo tema viene dunque scandagliato l’ambito del Fortini critico e alcuni tratti peculiari delle analogie pittoriche da lui adoperate per far comprendere il senso profondo della poesia altrui. Successivamente si passano in rassegna alcuni scritti teorici dell’autore sulle arti visive e finalmente si mette in rapporto la pratica pittorica dello stesso Fortini con alcune zone della sua espressione poetica, riconducibili per lo più alla raccolta Poesia e errore (1969) e connesse alla problematica rappresentazione delle città di Milano e Firenze. Il minimo comun denominatore in questo caso è costituito dalla decisa emersione di due elementi: una luce molto fievole e un elemento materico prima non visibile, anch’esso indistinto e ‘originario’. Tratti che uniscono in modo saliente i due versanti espressivi fortiniani.
Lingua: ItalianoPag. 83-95
Etichette: Pittura, Poesia, Visione, XX secolo, Franco Fortini,
Titolo articolo: Disegnare, Calvino. Ritratto dello scrittore da scritturalista
La prima vocazione di Italo Calvino non fu per la scrittura, ma per il disegno. E’ nota la sua collaborazione (nel 1940, a 17 anni) alla rivista satirica «Il Bertoldo», e in età matura lo scrittore descriverà l’influsso, non tanto tematico quanto strutturale, dei fumetti sulla sua scrittura. Ma quella del disegno è una metafora che Calvino usa spesso per designare la componente progettuale del suo pensiero e la sua passione per i segni, alfabetici e grafici (il suo «scritturalismo», come lo definisce in una conversazione col discepolo Gianni Celati). Le sue predilezioni per certi artisti visivi (da Klee a Steinberg e Melotti) si spiegano anche così. Anche l’attività scientifica dei suoi genitori, l’agronomo Mario Calvino e la botanica Eva Mameli, ha avuto il suo peso al riguardo.
Lingua: ItalianoPag. 97-147
Etichette: Botanica, Disegno, Fumetto, Scrittura,
Titolo articolo: I disegni e le illustrazioni per Il nome della rosa e per La misteriosa fiamma della Regina Loana di Umberto Eco
L’obiettivo del contributo è di chiarire alcuni aspetti dei disegni e delle illustrazioni nei romanzi di Eco. In particolare, analizzerò quelli presenti ne Il nome della rosa (1980) e ne La misteriosa fiamma della Regina Loana (2004), considerati cruciali, in quanto primo e ultimo caso nella serie iconotestuale dell’autore. Nel primo romanzo i due disegni originari sono stati arricchiti, nella recente riedizione, dai materiali preparatori dell’autore, accostando nello stesso volume una giustapposizione autoriale di verbale e visivo, presente sin dalla edizione originaria, e una serie di riproduzioni di schizzi con appunti a margine, apparsi come novità editoriale nell’appendice del volume. Nel secondo caso, invece, la definizione di romanzo illustrato, presente sin dal frontespizio, mette l’accento sul ruolo decisivo delle illustrazioni, sulla loro varietà e sulle loro diverse funzioni nel volume, non soltanto in quanto necessarie a formare l’archivio della memoria individuale e collettiva del protagonista e del lettore, ma elaborate e composte dall’autore che pertanto si dimostra essere, scrittore e artista, al contempo. Il confronto tra i due casi permetterà di distinguere i disegni e le illustrazioni riprodotti nei romanzi, la loro natura, la loro relazione reciproca e le loro funzioni narrative, ma consentirà anche di illuminare alcune modalità del principio autoriale nei casi di Doppelbegabung.
Etichette: Disegno, Iconografia, Illustrazione, Umberto Eco,Titolo articolo: Il teatro delle arti. A proposito di Giuliano Scabia
Giuliano Scabia ha costantemente messo in dialogo le arti, un dialogo che implica una pratica costante dello sconfinamento e dell’interazione tra campi espressivi ‒ teatro, narrativa, poesia, musica, scultura, pittura… ‒ : nel superamento delle separatezze e nella collaborazione delle arti si esprime il nucleo incandescente di una vocazione utopica che per sua natura travalica e contesta i codici irrigiditi, istituzionalizzati o chiusi in se stessi, ed esige d’altra parte un momento collettivo e condiviso.
Lingua: ItalianoPag. 173-183
Etichette: Narrativa, Poesia, Teatro, Utopia, Giuliano Scabia,
Titolo articolo: Le copertine come chiavi di lettura per i romanzi di Andrea De Carlo
Il contributo prende in esame l’arte del design di copertina del romanzo multimediale di Andrea De Carlo in tutte le sue sfaccettature, tenendo conto dei diversi mezzi espressivi (pittura, disegno, caratteri tipografici e calligrafia, fotografia e musica). Specialmente nelle prime edizioni, l’elaborata forma della copertina, nel suo complesso, compone un prodotto d’arte totale, opera dell’autore, risultante dal design artistico di tutte e quattro le pagine che la compongono. Al centro dell’analisi stanno le illustrazioni di copertina, di cui si mostra, attraverso una selezione di esempi, lo sviluppo dall’inizio dell’attività creativa di De Carlo (1981) fino ad oggi. Esse manifestano una gemellarità tra testo ed immagine, rispecchiando in senso autoriflessivo il programma della poetica di De Carlo. L’autore trae i motivi dalla cultura popolare, rielaborata prevalentemente innestandovi reminiscenze che rinviano alle correnti artistiche della Pop Art, dell’iperrealismo e del fotorealismo. In questo contesto, è soprattutto la riduzione a fenomeni tecnici e strutture geometriche di base a svolgere un ruolo importante. Successivamente, il bricolage e il collage si evidenziano come tecniche preferenziali che costituiscono al contempo una chiave per un nuovo stile caratterizzato da un primitivismo pseudo-infantile. La nostra attenzione si concentra soprattutto su questo tipo di tendenze sulla copertina dei romanzi a partire da Cuore primitivo (2014), che riprendono il motivo del cibo affiancandolo a quello dell’amore. Attraverso la reminiscenza dei mondi di desiderio e sogno tipici della pubblicità si creano una poetica ed estetica basate su fondamenti antropologici, le quali, per mezzo di oggetti di consumo culinario, raffigurano in senso metonimico i retroscena della seduzione, portandoli così alla luce.
Pag. 185-202Etichette: Antropologia, Andrea De Carlo, Pop-Art,
Titolo articolo: L’immagine attende. Michele Mari tra fumetto e opera illustrata
La particolare attenzione prestata da Michele Mari all’arte visiva è stata messa in evidenza da diversi studiosi negli ultimi anni. Si tratta di una passione ‘famigliare’ che si estende anche al mondo dei fumetti, come testimoniano alcune prove d’autore, le quali, risalenti agli anni sessanta e settanta, sono state pubblicate in volume nel 2019. Scopo del saggio proposto è analizzare la produzione parodica cercando di far emergere i caratteri più specifici della stessa.
Lingua: ItalianoPag. 203-212
Etichette: Fumetto, Illustrazione, Parodia, Michele Mari,