Le riviste sostenitrici
Letteratura e arte | 2011 | N. 9
Anno 2011 – N. 9
A cura di Cristiana Anna Addesso
Titolo articolo: Introduzione
Introduzione di Stefano Baldassarri al numero speciale della rivista che raccoglie gli atti del Convegno “Proxima Studia: arte e letteratura a Firenze (1300-1600)” svoltosi a Palazzo Rucellai (Firenze) nell’ottobre 2008. Baldassarri tira le fila del convegno e ripercorre i tratti salienti dei contributi qui raccolti.
Lingua: ItalianoPag. 11-22
Etichette: Arte, Letteratura, Quattrocento, Cinquecento, Umanesimo, Firenze,
Titolo articolo: Le città possibili: arte e filologia nel dibattito sull’origine di Firenze da Giovanni Villani a Leonardo Bruni
Nell’ampio ambito di racconti e cronache relativi alle origini di Firenze, Baldassarri si occupa meticolosamente in questo saggio della “Nuova cronica” di Giovanni Villani, della “Invectiva in Antonium Luscum” di Coluccio Salutati, della “Laudatio Florentinae urbis” e dei “Dialogi ad Petrum Paulum Histrum” di Leonardo Bruni. Da essi emerge, nello specifico, il motivo delle origini romane di Firenze e della sua rifondazione in epoca carolingia.
Lingua: ItalianoPag. 23-41
Etichette: Bruni Leonardo, Salutati Coluccio, Villani Giovanni, Città, Storiografia, Quattrocento, Firenze,
Titolo articolo: Giovanni Rucellai e il suo “Zibaldone”
Il saggio ripercorre con perizia documentaria il profilo del noto mercante e mecenate fiorentino Giovanni Rucellai (1403-81), focalizzandone nello specifico lo “Zibaldone” manoscritto. Calandolo nel genere delle cronache familiari (le ‘ricordanze’), l’autrice relaziona lo Zibaldone con altri testi coevi del medesimo genere e ne individua tratti, schemi e motivazioni comuni.
Lingua: ItalianoPag. 43-58
Etichette: Rucellai Giovanni, “Zibaldone”, Diario, Cronaca, Memorialistica, Politica, Mecenatismo, Quattrocento, Firenze,
Titolo articolo: Da Firenze a Roma: Francesco Albertini
Dopo l’aggiunta di alcuni importanti tasselli al profilo biografico di Francesco Albertini, l’autrice ne ricostruisce l’itinerario culturale dall’amata Firenze a Roma e la sua profonda passione per l’antiquaria. L’amore per le due città (di nascita e d’elezione), culle della cultura umanistica, viene quindi analizzato meticolosamente attraverso la lettura del “Memoriale [della] inclyta ciptà di Florentia” (1510) e dell'”Opusculum de mirabilibus novae et veteris urbis Romae” (1515).
Lingua: ItalianoPag. 59-70
Etichette: Albertini Francesco, Trattatistica, Classicismo, Città, Cinquecento, Roma, Firenze,
Titolo articolo: Alberti, gli artisti, il volgare
L’autore si sofferma sulle pagine iniziali del III libro del “De Pictura” dell’Alberti, nelle quali si delinea il celebre profilo del pittore ideale quale ‘uomo buono e dotto nelle lettere’. Nel saggio si dimostra che il discorso albertiano sulle qualità morali del pittore (e sulla ‘benivolenzia’ in particolare) va ricondotto sia ai libri “De familia” sia alla concreta realtà delle botteghe artigiane fiorentine, alle loro regole e convenzioni corporative.
Lingua: ItalianoPag. 71-81
Etichette: Alberti Leon Battista, “De pictura”, “De familia”, Trattatistica, Pittura, Quattrocento, Firenze,
Titolo articolo: Francesco da Barberino: un pioniere del ‘Bildercodex’ tra forme del gotico cortese e icone della civiltà comunale
“L’esigenza estetica del figurato che si impone alla cultura del Barberino, l’essere la Padova fecondata in figura da Giotto il luogo in cui più che altrove si tenta di elaborare e anche definire il ruolo delle immagini nella sfera pubblica, fanno dello scrittore toscano una figura cardine riconosciuta nel processo di registrazione ed equilibratura dei rapporti fra parola e immagini di cui si farà carico e alfiere il libro volgare illustrato e Barberino medesimo per il libro volgare illustrato” (M. Ciccuto)
Lingua: ItalianoPag. 83-95
Etichette: Francesco da Barberino, Libro, Trecento, Padova,
Titolo articolo: Il mito etrusco: un modello politico
A partire dalla “Cronica” di Giovanni Villani il mondo etrusco diventa nella cultura fiorentina umanistico-rinascimentale un modello politico cangiante a seconda dei periodi storici di riferimento. L’autore dimostra con ricchezza di citazioni e rimandi (da Bruni a Machiavelli) come la civiltà etrusca sia di volta in volta esempio di libertà repubblicana o di ottimo governo monarchico, nonché modello artistico di riferimento per Alberti, Donatello e Pollaiolo.
Lingua: ItalianoPag. 97-106
Etichette: Alberti Leon Battista, Bruni Leonardo, Machiavelli Niccolò, Politica, Storiografia, Arte, Quattrocento, Firenze,
Titolo articolo: Did Leonardo always practice what he preached? Discrepancies between Leonardo’s didactic views on painting and his artistic practice
Il denso saggio affronta lo spinoso tema della effettiva coerenza fra teoria e prassi nelle opere pittoriche di Leonardo da Vinci. Leggendo gli scritti di teoria ed osservando disegni e dipinti, l’autore dimostra come Leonardo impiegasse in realtà una limitata tipologia di soluzioni figurative, ritratte per altro non dal vivo ma riprese dai maestri del Quattrocento fiorentino (Botticelli, Verrocchio, Pollaiolo). Ciò non solo contrasta con le asserzioni leonardesche circa l’importanza dell’osservazione e dell’imitazione della Natura, ma suggerisce all’autore alcune probabili nuove datazioni di alcune opere di Leonardo.
Lingua: InglesePag. 107-36
Etichette: Leonardo da Vinci, Pittura, Natura, Critica d’arte, Quattrocento,
Titolo articolo: La scuola giottesca negli scritti di Lorenzo Ghiberti: ricezione di artisti del Trecento nel Quattrocento
L’autrice mette in luce alcuni tratti salienti dei “Commentarii” di Lorenzo Ghiberti, rilevandone in particolare la centralità assegnata a Giotto e alla sua scuola ed alla propria personalità d’artista, l’importanza stilistica delle ricche ecfrasi, la relazione tra la forma-commentario e il concetto di ‘memoria’ ed infine il disegno storiografico sottostante la narrazione.
Lingua: ItalianoPag. 137-146
Etichette: Ghiberti Lorenzo, “Commentarii”, Diario, Storiografia, Arte, Pittura, Trecento, Quattrocento,
Titolo articolo: ‘Ut pictura nihilum’? Le arti sorelle alla prova del moderno
L’autore passa in rassegna ed analizza mettendole a confronto alcune indagini metodologiche sul rapporto tra letteratura e arti figurative nella critica contemporanea. Si passa, in particolare, da Giovanna Perini a Cesare Segre, da John Shearman a Paolo Spinicci.
Lingua: ItalianoPag. 147-152
Etichette: Critica letteraria, Critica d’arte, Novecento,
Titolo articolo: Chi scrisse le “Vite” del Vasari. Riflessioni sulla ‘editio princeps’ del 1550
Con questo articolo l’autore rende note sue nuove riflessioni sul lento e complesso passaggio dall’autografo delle “Vite” del Vasari alla princeps torrentiniana del 1550, proponendo ulteriori puntualizzazioni sui numerosi personaggi (in primis Giambullari e Borghini) che vi lavorarono quali correttori e curatori durante la tiratura.
Lingua: ItalianoPag. 153-159
Etichette: Vasari Giorgio, “Vite”, Biografia, Filologia, Edizione, Stampa, Cinquecento,
Titolo articolo: L’aneddotica dantesca e il Sercambi
Nella vasta aneddotica dantesca, risalente a Boccaccio, Petrarca e Sacchetti, questo saggio mette a fuoco due novelle del lucchese Giovanni Sercambi. Analizzate anche in relazione alle probabili loro fonti, le due novelle aneddotiche contengono per l’autore più di un riferimento storico-politico al Dante uomo, ambientate come sono alla corte di Roberto re di Napoli che tanta parte ebbe nella mancata realizzazione delle sue speranze politiche.
Lingua: ItalianoPag. 161-170
Etichette: Alighieri Dante, Sercambi Giovanni, Novella, Buffone, Trecento, Napoli,
Titolo articolo: Appunti sul culto delle immagini mariane nelle laudi toscane del primo Rinascimento
L’autore si sofferma sul culto delle immagini della Vergine Maria a Firenze dal Trecento al Cinquecento tra arte e letteratura. Particolare attenzione viene riservata alle icone della Santissima Annunziata, della Madonna dell’Impruneta e della Madonna di Orsanmichele. In ambito letterario vengono quindi indicate alcune raccolte di laude anonime e d’autore, come gli incunaboli di Francesco Bonaccorsi e di Bartolomeo de’ Libri, le Laudi spirituali di Feo Belcari, di Castellano Castellani e Bernardo Giambullari.
Lingua: ItalianoPag. 171-179
Etichette: Lauda, Letteratura religiosa, Trecento, Quattrocento, Firenze,