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Letteratura e arte | 2007 | N. 5
Anno 2007 – N. 5
A cura di Cristiana Anna Addesso
Titolo articolo: La “Visione di Ezechiele” del Beato Angelico
Il lungo ed articolato saggio di Concetto Del Popolo (pp. 9-109) si offre allo studioso quale preziosa, approfondita ed erudita analisi, di natura filologica, esegetica e storico-artistica dell’intero ciclo figurativo dell’ “Armadio degli Argenti” di Beato Angelico (Firenze, Museo di San Marco).
Lingua: ItalianoPag. 9-109
Etichette: Beato Angelico, Pittura, Filologia, Critica d’arte, Esegesi, Quattrocento, Firenze,
Titolo articolo: Tre tempi, tre scritti. Pagine darrighiane di critica d’arte per Saro Mirabella, Giuseppe Mazzullo, Giovanni Omiccioli
Il saggio analizza le pagine critiche di Stefano D’Arrigo sui pittori Saro Mirabella, Giuseppe Mazzullo e Giovanni Omiccioli. La studiosa parte da varie considerazioni sulla collaborazione darrighiana a ‘Vie Nuove’, sulle sue origini siciliane e sul suo inserimento nel contesto culturale romano. Al centro dell’attenzione vi sono in particolare i contributi su Mirabella (1952) e Mazzullo (1977), pietre miliari di un percorso fortemente segnato dal celebre “Horcynus Orca”, ‘alla cui conclusione D’Arrigo è giunto ormai a liberarsi delle pressioni esercitate dalla sicilianità e dalla necessità di esplicarla in tutta la sua pregnanza’.
Lingua: ItalianoPag. 111-127
Etichette: D’Arrigo Stefano, Horcynus Orca, Narrativa, Critica d’arte, Novecento,
Titolo articolo: René Char e il corpo ‘ dans tous ses états’, fra arte e poesia
La studiosa indaga sull’immaginario poetico di René Char, fitto di simboli, di presenze animali e vegetali, di oggetti che sembrano animarsi sulla pagina bianca. Vi spicca, in particolar modo, la rappresentazione del corpo, ‘veicolo di molteplici significati’, che la Bottari relaziona ad installazioni artistiche contemporanee (fotografiche nello specifico).
Lingua: ItalianoPag. 129-139
Etichette: Char René, Poesia, Corpo, Novecento,
Titolo articolo: Umberto Eco: i segni del figurativo nella produzione saggistica e romanzesca
La studiosa offre in premessa un abstract del suo lavoro: “Il presente scritto si propone di illustrare alcuni aspetti della salda relazione stabilita tra l’opera di Umberto Eco e la sfera del figurativo […] una breve ricognizione all’interno di alcuni saggi e articoli redatti da Eco sul tema delle arti visive. […] Successivamente verrà affrontata più da vicino la questione del linguaggio figurativo all’interno del “Nome della rosa” e della “Misteriosa fiamma della regina Loana” tramite un percorso che segue le tracce di un tematica particolarmente cara a Eco: l’apocalisse”.
Lingua: ItalianoPag. 141-160
Etichette: Eco Umberto, Saggistica, Narrativa, Arte, Novecento,
Titolo articolo: Un pittore per i poeti: Mario Marcucci
La studiosa ricostruisce il profilo del ‘pittore dei poeti’ Mario Marcucci, viareggino, la cui vicenda artistica si è incontrata con quella di vari poeti della terza generazione dell’Ermetismo. Nello specifico il saggio ripercorre e commenta l’intesa culturale con Luca Ghiselli e il loro comune guardare a Rilke, con Mario Luzi, Alessandro Parronchi, Vittorio Sereni e Mario Tobino.
Lingua: ItalianoPag. 163-180
Etichette: Marcucci Mario, Luzi Mario, Parronchi Alessandro, Sereni Vittorio, Tobino Mario, Pittura, Poesia, Ermetismo, Novecento,
Titolo articolo: Appassionato, non critico. Manlio Cancogni lettore sulle tracce dell’arte
Il saggio ricostruisce il profilo del ‘critico d’arte’ sui generis Manlio Cancogni, le modalità del suo particolare e sempre prudente avvicinamento alla pittura nella consapevolezza della responsabilità che sempre si annida nell’interpretazione. La studiosa approfondisce il legame tra Cancogni e la pittura attraverso i suoi scritti, dagli autobiografici “Quella strana felicità” (1985) a “La vita nuova” (1986) a “Una parigina” e “Parlami di qualcosa”, in cui è forte la critica al sistema parigino, a “Perfidi inganni”, ove si manifesta il disinteresse per l’astrattismo e Picasso, ai tre testi narrativi specificamente dedicati all’arte: “Il genio e niente” (su Guido Reni), “L’alabardiere” (sul Pontormo) e “Tobia” (su M. Francesconi).
Lingua: ItalianoPag. 181-213
Etichette: Cancogni Mario, Critica d’arte, Novecento,