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Le forme e la storia | 2024 | N. 1
Anno 2024 – 1 – Annata: XVII – N. 1
Numero monografico: Il dolore nella letteratura II
A cura di Sebastiano Italia
Titolo articolo: «Avanti a Dio solo mi lamento del mio tormento e del mio do- lore» (Corano 12, 86): dell’amore e dolore di Giacobbe per suo figlio Giuseppe
Il profeta Giacobbe è ricordato in alcuni luoghi della Sura di Giuseppe, il capitolo dodicesimo del Corano. Questi versi coranici sono stati qui letti at- traverso l’analisi dei materiali tramandati da Muḥammad ibn Masʿūd al- ʿAyyāshī (m. 932) ne al-Tafsīr, commentario coranico sciita prebuide, una delle cui caratteristiche è, in effetti, la spiegazione della Parola di Dio attra- verso la narrazione delle tradizioni raccontate dagli imam (tafsīr bi l-maʾthūr), circolanti alla sua epoca. Particolare attenzione viene data al legame padre-figlio e agli stati emozionali che segnano le differenti tappe della separazione tra Giacobbe e Giuseppe nonché alle esperienze sensoriali e corporee che le accompagnano. Ne emerge un profilo di Giacobbe assai sfaccettato: di profeta messo alla prova da Dio e di padre aperto al dolore.
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Titolo articolo: La poesia e il dolore. Ungaretti e Montale
Il saggio si divide in due parti. Nella prima si punta a ricostruire lo sfondo teorico in cui si inquadra la questione del rapporto tra la poesia e la morte dell’altro, in termini esistenziali e psico-evolutivi. Nella seconda parte la cornice teorica viene come messa alla prova nel confronto coi due maggiori poeti del Novecento italiano – Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale – e con i loro libri dedicati ai corpi amati perduti. Per Ungaretti si tratta essenzialmente del libro dedicato alla morte del figlio Antonietto – Il Dolore (1947) –, per Montale di Xenia (1971), il canzoniere dedicato alla moglie morta. In en- trambi i poeti la dimensione della voce appare decisiva, pur in una diversa considerazione della poesia e del suo ritorno.
Pag. 29-46Etichette:
Titolo articolo: Tradurre il francese dei testi teatrali della Shoah: questioni ritmiche, sintattiche e lessicali
Tenendo conto di diversi approcci e teorie, il saggio approfondisce alcuni aspetti della traduzione del testo teatrale. Il corpus di riferimento si compone di quattro pièces francesi, la cui particolare stilistica si fonda sulla commistione tra oralità e letterarietà e sull’uso sistematico delle figure della ripetizione.
Un’analisi linguistica e traduttiva dei testi evidenzierà come le differenze tra i vari sistemi linguistici e alcune specificità fonetiche, morfosintattiche e lessicali del francese creino alcune difficoltà nel passaggio da una lingua all’altra, rendendo necessario il ricorso a precise strategie di compensazione.
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Titolo articolo: Il “dolore” nella lingua italiana di matrice greco-latina alla luce di «Google (Libri Ricerca Avanzata)»
Si definiscono i paradigmi morfologici dei derivati del lessema dolore e della radice alg- (-algìa, analgesìa, algo-) per un totale di 252 lessemi disposti a catena e a raggiera (175 neoformazioni, il resto latinismi e grecismi), dal ’200 al terzo millennio. Si retrodatano così c. 107 lessemi rispetto ai dati lessicografici (Batt., GRADIT) sulla scorta di “Google libri ricerca avanzata” non solo di pochi anni ma anche di vari decenni e di più secoli, correggendo an- che varie derivazioni.
Pag. 67-96Etichette:
Titolo articolo: «Tes encanteres n’iert jamés» (Première Continuation Perceval, v. 2058). Maghi e magie nel romanzo arturiano
Molti studi sono stati dedicati alla figura dell’enchanteur nella chanson de geste, pochi sono invece i lavori che si sono occupati di tale figura nel romanzo. L’articolo si propone di ricordarne alcune, cercando poi di esaminare la presenza di alcuni tratti ricorrenti e del valore che essi vengono ad avere nella strutturazione del testo.
Pag. 99-114Etichette:
Titolo articolo: Sagremor lo Sfrenato, o dell’eroe oltre misura
Le apparizioni di Sagremor nella narrativa di materia bretone consentono di profilare una caratterizzazione iperbolica e outrée di un personaggio che si posiziona nelle zone estreme della sensibilità e della fisicità, in violenta oscillazione tra motricità sovreccitata e quiescenza, tra frenesia bruciante e défaillance da ipotermia. Nei tratti del cavaliere soprannominato Lo Sfrenato si espri- me sempre una isteria fuori misura, svariante dall’acuzie dell’ipercinesi alla passività astenica in cui collassa dopo i furori dell’azione. L’articolo si propone di valorizzare e di studiare quelle caratteristiche di Sagremor che si segnalano per il loro arcaismo, ricollegandosi a plessi mitico-religiosi di remota antichità e a tradizioni di lunga durata, come l’attributo dell’incandescenza corporea, che lascia intravedere un’affinità strutturale con il calore sviluppato dagli sciamani durante la seduta estatica e con le vampe balenanti dagli eroi nelle accensioni del furor guerriero.
Pag. 115-140Etichette:
Titolo articolo: Contribuição da Antropofagia oswaldiana para uma leitura crítica dos estudos linguísticos no Brasil
In questo studio si analizza la proposta di Antropofagia Culturale di Oswald de Andrade, con le sue riflessioni sulla letteratura, la lingua e la cultura brasiliana sotto forma di poesie e Manifesti, collegandola con il Concretismo (Augusto e Haroldo de Campos, Décio Pignatari) e il Tropicalismo (Hélio Oiticica, Caetano Veloso). Lo scopo di questo collegamento – sulla base di paradigmi letterari e culturali in cui la questione della lingua nazionale brasiliana è relegata all’ambito letterario – è quello di proporre una riflessione sulle ragioni del ritardo degli studi linguistici in Brasile e della sua evoluzione riguardo alla descrizione linguistica e alla riflessione sulla lingua realmente parlata. Per gli studi linguistici sono stati presi in considerazione gli studi di A.T. de Castilho, M. Kato, D. Lucchesi, M.H.M. Neves, C.A. Faraco. Infine, rifletto brevemente sulla situazione e su alcuni risultati degli studi di Linguistica Storica in Brasile.
Pag. 141-157Etichette:
Titolo articolo: Intertextualité et polymorphisme dans la chanson intellectuelle de Georges Brassens
L’articolo analizza il percorso creativo dello chansonnier Georges Brassens, icona rappresentativa di una stagione vitale della cultura francese segnata dall’esistenzialismo e dagli umori della contestazione. Personaggio irriverente, schivo, controcorrente, Brassens ha rinnovato il linguaggio della canzone d’autore attraverso una combinazione sapiente di forme colte e popolari, ricco di influenze letterarie (Villon, La Fontaine, Prévert,Valéry) ma al tempo stesso innervato da calchi prelevati dall’argot, dando vita a una tradizione “letteraria” che valica i confini nazionali.
Pag. 159-172Etichette:
Titolo articolo: Finzione e verità in Esterno notte di Marco Bellocchio
Il saggio indaga la struttura narrativa della fiction televisiva Esterno notte di Marco Bellocchio. Sono analizzati in particolare alcuni elementi narrativi che collidono con le indagini della Commissione parlamentare d’inchiesta presieduta da Giuseppe Fioroni, come l’episodio della visita di un sacerdote nel covo in cui è tenuto prigioniero Aldo Moro, nell’ultimo episodio della serie. Questa figura è stata a lungo identificata con monsignor Antonio Menni- ni, nunzio apostolico vaticano in Gran Bretagna fino al 2017, che ha però sempre negato.
Pag. 173-183Etichette:
Titolo articolo: Il culmine della visione. Qualche nota su Dio nei Trionfi di Petrarca
L’articolo si propone di fornire un regesto ragionato delle occorrenze del tema della divinità nei Trionfi, saggiando la possibilità di desumerne una precisa concezione filosofico-religiosa. Il Triumphus Eternitatis si conferma come il luogo dove si addensano le principali asperità ideologiche, a dispetto di antichi sforzi di appianarle. L’assenza della figura del Risorto, in particolare, no-nostante la centralità accordata al tema della resurrezione della carne, sollecita interrogativi intorno all’adesione del poema petrarchesco al suo pur evidente sottofondo teologico paolino e agostiniano.
Pag. 187-202Etichette: