Le riviste sostenitrici
Le forme e la storia | 2022 | N. 1-2
Anno 2022 – 1-2 – Annata: 15 – N. 1-2
Numero monografico: Letterature dei mondi. Modelli, circuiti, comparazioni
A cura di Sebastiano Italia
Titolo articolo: Introduzione Comparare i mondi, le culture, le letterature
Presentazione del fascicolo
Lingua: ItalianoPag. 9-11
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Titolo articolo: Occidenti letterari
Il saggio ricostruisce la nozione di letteratura in Occidente, dalle origini classiche ai nostri giorni. Letteratura dunque come parola (da Quintiliano a Virginia Woolf ) e come oggetto, ovvero istituzione culturale animata da attori (scrittore, mondo, opera, lettori) e strumenti (le nozioni di Genere, Testo, Stile, Poetica, Critica…), mutevoli nel tempo e nello spazio. La letteratura ci appare oggi, così, un sistema simbolico sempre più implicato in una rete antropologica, con la dimensione retorica, la cultura visuale, il sistema delle arti.
Pag. 15-40Etichette: Comparatistica, Letteratura, Tempo, XXI secolo,
Titolo articolo: Di cosa parliamo quando leggiamo la letteratura attraverso uno sguardo di genere?
Il saggio delinea uno sguardo teorico e metodologico sulla letteratura dal punto di vista di genere a partire dalle donne come soggetto di scrittura e di lettura. Solo successivamente si tratta delle donne come oggetto di scrittura. Si pone quindi il problema della lettura della tradizione e della sua decostruzione e infine del canone e delle sue ricadute formative.
Pag. 41-51Etichette: Donne, Femminismo, Postmodernismo, Postmoderno,
Titolo articolo: La complessa vita degli istituti letterari arabi di ieri e oggi
Il contributo è incentrato sulle regole di funzionamento del sistema letterario arabo e sui modi narrativi dell’adab. In un arco temporale lungo, diverse questioni vengono trasversalmente affrontate: i concetti di autorità, autorialità e “plagio”; i modelli strutturanti in poesia e prosa e lo statuto delle varianti; il testo sacro dell’Islam e la questione dei canoni letterari; le relazioni tra opere e destinatari; i processi di trasformazione (la paraletteratura); le fratture della Modernità (secoli XIX-XX) con lo sviluppo di generi innovati; i rapporti tra le pratiche della scrittura creativa e le forme di censura e oppressione messe in atto da diversi regimi vigenti nei paesi arabi. La nuova dimensione del letterario nell’epoca digitale modificano radicalmente le produzioni e offrono spazi vitali di espressione e di dissenso ad autori invisibili, operanti in aree attraversate da conflitti.
Pag. 53-83Etichette: Autorità, Plagio,
Titolo articolo: La costellazione swahili
Gli sviluppi della letteratura swahili sono profondamente segnati dalla doppia natura di questa lingua africana, da un lato lingua materna delle comunità swahili, situate principalmente sulla costa del Kenya e della Tanzania e sulle isole adiacenti, dall’altro lingua veicolare diffusasi in ampie regioni inter- ne dell’Africa orientale e centrale, inizialmente attraverso i commerci carovanieri, fioriti nell’Ottocento, poi a causa delle attività missionarie e coloniali e dopo le indipendenze grazie alle politiche linguistiche delle neo-nazioni. Lingua locale, nazionale e transnazionale, dunque, e lingua che abbraccia diversi mondi religiosi, dall’Islam delle comunità costiere e di aree interne islamizzate al Cristianesimo, la cui evangelizzazione nelle regioni continentali si basò principalmente sul swahili. Un universo letterario composito, di cui il saggio traccerà sinteticamente un quadro, evidenziando alcuni nodi teorici e critici.
Pag. 85-114Etichette: Islamismo,
Titolo articolo: La letteratura polifonica dell’India
In questo capitolo si analizza la categoria di letteratura nel panorama mul- ticulturale e multilingue dell’India: dalle opere religiose della prima fase (i Veda e i testi che si sviluppano a loro esegesi) a quelle del periodo classico(kāvya), fino alle speculazioni teoriche sull’essenza della poesia. Oralità e scrit- tura si intrecciano nella storia letteraria dell’India, legandosi al dibattito linguistico fra idiomi del potere e parlate locali. Una fioritura di produzioni let- terarie in vernacolo trae impulso nel secondo millennio da specifiche dinamiche socio-politiche come l’ascesa di nuove classi dominanti e la diffusione di culti devozionali e segna l’accesso alla modernità. Nuovi generi letterari ven- gono introdotti con l’arrivo degli inglesi, specialmente legati all’uso della pro- sa, che si consolida nella fase storica e politica successiva di costruzione della nazione indipendente. In particolare, nel Novecento si diffondono il romanzo e il racconto breve, ispirati al realismo e alle questioni sociali che diventano prioritarie. Attraverso una panoramica generale sulla variegata storia culturale del Paese, il saggio si chiude con alcune riflessioni sul canone letterario polifo- nico dell’India in una visione dinamica di World Literature e comparativismo.
Pag. 115-143Etichette: Comparatistica, Modernità,
Titolo articolo: Di cosa parliamo quando parliamo di letteratura: Cina, Giappone, Occidente
Questo saggio tenta di portare avanti un’interrogazione in chiave comparatistica della categoria del letterario nel contesto sinofono, crucialmente inteso come parte dei transiti di un “mondo”, l’Asia Orientale. Partendo dalla constatazione dell’egemonia della cultura letteraria cinese in questo “mondo” fino alla metà dell’Ottocento, si tenterà soprattutto di rilevare alcuni passaggi, avvenuti oppure occlusi, in cui si evidenzia, con particolare riferimento al Giappone, pur nel contesto dell’egemonia sopraindicata, una ridefinizione re- ciproca delle culture della zona. Andando verso la modernità, si dovrà poi te- nere conto dello scardinamento politico, culturale e letterario attivato dal- l’impatto con la presenza coloniale delle potenze occidentali nell’area a partire dalla metà dell’Ottocento; si tratta anche di un rivolgimento storico che ride- termina fortemente il peso e il ruolo del Giappone. Si presterà attenzione al- l’evoluzione storica del termine/carattere cinese 文 wen e alla mutevole classificazione dei generi nel tempo e nello spazio, restringendo poi il campo a una “macroforma” intrinsecamente problematica: la narrativa, intesa in maniera crescente, andando verso la modernità, come narrativa di finzione, incarnata da un corpus di testi che rispondono a criteri di artisticità e finzionalità consapevole. L’ipotesi di lavoro è che uno sguardo “a volo d’uccello” su questi mutamenti possa far riflettere su una serie di tensioni-chiave tra finzionale e fattuale, scrittura e oralità, locale e globale.
Pag. 145-177Etichette: Comparatistica,
Titolo articolo: Collaborative Approaches to Translation Between Europe and the Arab World During the Middle Ages
Il saggio intende analizzare alcuni aspetti riconducibili a pratiche come la complessa tensione tra la pratica e i principi teorici che, da un certo momento in poi verranno promossi dagli studiosi europei, primo tra tutti Leonardo Bruni (che promuoveranno invece il passaggio graduale all’idea del traduttore unico).
Lo studio è rivolto altresì ad una riflessione sull’implicazione di più di un soggetto scrivente e più di una posizione interpretativa nell’atto traduttivo; alla distribuzione di compiti diversi tra i membri dei team di traduzione (provenienti da differenti tradizioni culturali e linguistiche); al rapporto di tali pratiche con il processo di centralizzazione religiosa, amministrativa e politica delle future nazioni europee, attraverso l’imminente formazione delle identità nazionali; all’inconciliabilità tra la nozione di tradizione letteraria nazionale, le traduzioni collaborative e multilingui e il “bisogno” di concettualizzare la traduzione come un’attività che riduce le versioni multiple ad una sola, distanziandola così, però, dalla propria essenza intrinsecamente plurale.
Etichette: Traduzione,
Titolo articolo: Nostalgie d’Europa. Le città stratificate di Ripellino, Magris, Pamuk
Il contributo intende ripercorrere le rappresentazioni dello spazio urbano in Praga magica (1973) di Angelo Maria Ripellino, Danubio (1986) di Claudio Magris e Istanbul (2003) di Orhan Pamuk. I tre ritratti di città, che po- trebbero rientrare nel genere delle “finzioni geografiche” individuato da Bertrand Westphall, sono accomunati dalla loro forma ibrida, a metà tra il saggio e il romanzo, da una simile prospettiva dall’interno e dal basso, dalla lettura della città come spazio stratificato e dalla forte presenza del tema della nostalgia, che si riflette nelle parti più intimistiche delle tre opere.
Pag. 197-213Etichette: Città,
Titolo articolo: Perché, cosa e come comparare: postille critiche da un’esperienza
L’autore, sottolineata l’importanza dello studio comparato delle letterature non solo europee, passa in rassegna le tante tendenze critiche della comparatistica; si sofferma quindi sulla centralità della categoria di “comunità inter-letteraria” e ne esamina le ricadute sull’idea di canone; rilevata la necessità in questo ambito di studi dell’interdisciplinarità, riflette infine sull’esperienza scientifica del gruppo di ricerca “Medioevo Romanzo e Orientale”.
Pag. 215-232Etichette: Canone letterario, Comparatistica, Letteratura romanza, IX secolo, X secolo, XI secolo, XII secolo,
Titolo articolo: Traiettorie della mondialità letteraria contemporanea in Europa: la letteratura transnazionale e la politica culturale europea
L’articolo si propone di circoscrivere il significato che la mondialità letteraria – espressione utilizzata da Goethe all’inizio dell’Ottocento principalmente per indicare la circolazione delle opere al di fuori della lingua e della cultura di origine – assume negli ultimi decenni del Novecento e nella contemporaneità avanzata. Se ne propone quindi una declinazione specifica, facente riferimento alla presenza, con particolare riguardo al contesto europeo, di una produzione letteraria di carattere transnazionale e transculturale, con ovvi riflessi sul piano della dimensione multilingue e translingue in cui essa viene prodotta. Ne consegue anche una sua valenza sul piano della politica culturale dei paesi dell’Unione Europea, che sembra riconoscersi sempre di più in un patrimonio letterario che attinge non solo alle tradizioni nazionali ma anche ai percorsi transnazionali e translingui di una parte consistente dei propri scrittori.
Pag. 235-247Etichette: Comparatistica, XIX secolo, XX secolo,
Titolo articolo: Mondialità, mondanità, worldliness: la letteratura come impegno
Il contributo prende le mosse da una rinnovata riflessione sul concetto di Weltliteratur, individuando un fil rouge che lega l’utopia umanistica e universalistica di Goethe ad alcune sue teorizzazioni più recenti, da Édouard Glissant a Edward Said e ad Armando Gnisci. Si tratta di nuove visioni, più che di teorie sistematiche, di un “tout-monde” e di una “mondanità” o “wordliness”, formulate sullo sfondo della decolonizzazione – politica, culturale e simbolica – che negli ultimi decenni ha cambiato radicalmente il nostro modo di concepire, interpretare e praticare il fenomeno letterario. Tale spinta neoumanistica, che fa dell’engagement e della prospettiva etica assunta a partire da una precisa location uno dei suoi punti di forza, pur non essendo stata compresa come tale da molti addetti ai lavori in campo comparatistico e critico-letterario, trova il suo pendant nella stessa creazione letteraria transnazionale e transculturale, legata a fenomeni quali la migrazione, l’esilio e la ibridizzazione culturale.
Pag. 249-268Etichette: Comparatistica, Modernismo,
Titolo articolo: L’irresistibile ascesa del visual storytelling
Il visual storytelling è considerato una tipologia narrativa proto-adamitica rispetto a quello verbale, in quanto il linguaggio iconico rappresenta una risorsa biologica e cognitiva ereditaria per veicolare concetti in una forma semplificata o emozionalmente rilevante. La teoria formulata da Torben Grodal, in base alla quale il cinema sarebbe un attivatore senso-motorio, e i protocolli sperimentali di Antonio Damasio, in base ai quali le immagini hanno cominciato a trionfare a partire dal digital turning point degli anni Novanta, mostrano un sostanziale riassestamento della grande famiglia semiotica, a svantaggio della parola. Se Saussure nel Novecento professò la primazia del linguaggio verbale, oggi gli studi neuro-cognitivi dimostrano come il codice iconico costituisca un utensile neurale estremamente complesso, in grado di dare luogo alle narrazioni più complesse. L’attuale successo dei graphic novels è una testimonianza di questo conflitto – tuttora in corso – tra la nobiltà analitica del linguaggio verbale e la semplicità sintetica delle icone.
Pag. 269-286Etichette: Comparatistica,
Titolo articolo: Viaggio e modernità: scrittori ispanoamericani a Roma tra XIX e XX secolo
Il viaggio, e soprattutto il viaggio in Europa, torna costantemente nella vita de-gli intellettuali ispanoamericani, in particolare dopo il conseguimento dell’Indipendenza politica delle ex colonie spagnole, con significati diversi a seconda dei contesti ideologici e culturali di provenienza e degli obiettivi specifici. E in ogni caso i viaggiatori si muovono sempre alla ricerca dei codici di cultura europea in base alle esigenze americane di modernità e progresso. Meta privilegiata da tutti è Parigi, ma dalle tappe del viaggio europeo non sono escluse l’Italia e, ovviamente, Roma. Il saggio prende in esame il viaggio a Roma degli scrittori afferenti alla corrente del modernismo ispanoamericano mettendo in evidenza come, attraverso un resoconto che si avvale della forma della cronaca, realizzino un’esperienza odeporica votata all’estetica più che al turismo.
Pag. 287-298Etichette: Comparatistica, Turismo,
Titolo articolo: Dall’asse italo-argentino a quello globale: il dispositivo «Biblioteca di Babele» (Borges/Ricci) e la circolazione del fantastico
Questo lavoro presenta il primo studio sulla circolazione internazionale della «Biblioteca di Babele», antologia di narrazioni fantastiche curata da Jorge Luis Borges per l’editore italiano Franco Maria Ricci, pubblicata tra il 1975 e il 1985. La «Biblioteca di Babele» è stata tradotta (totalmente o par- zialmente) in spagnolo, francese, tedesco, turco, coreano e giapponese. Di conseguenza, rappresenta un caso di studio esemplare per testare le definizioni di letteratura mondiale che insistono sul processo di circolazione. Lo studio della circolazione è qui circoscritto alla nascita della collana in Italia e ai due casi di esportazione in Spagna e in Turchia. Le sue conclusioni, pertanto, possono unicamente considerarsi provvisorie, ma offrono un esempio di una prospettiva di studio che richiede di prendere in considerazione tanto la dimensione collettiva degli agenti quanto la complessità ed eterogeneità dei luoghi di partenza e di destinazione.
Pag. 299-327Etichette: Comparatistica,
Titolo articolo: La traduction de la créolité dans le roman La Rue Cases-Nègres de Joseph Zobel
The novel La Rue Cases-Nègres by Joseph Zobel is the most famous of the texts published by the Martinique writer, especially thanks to his film adapta-tion by Euzhan Palcy in 1983. The writer uses a creolized French to describe the Caribbean universe. Our objective is to study the Italian translation of the novel, focusing on the peritextual elements. This article aims, moreover, to shed light on the many diatopic variations noted in the French text, in order to analyze their treatment in translation. The translation operation involves an additional effort on the part of the translator, because it requires an extensive and contextualized research.
Lingua: FrancesePag. 329-347
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Titolo articolo: Censura e letteratura per l’infanzia: traduzione, ritraduzione, riscrittura
La traduzione è sempre una questione di ideologia e potere, così come la traduzione della letteratura per l’infanzia. Nelle società autoritarie e totalitarie, non solo le opere in quanto tali, ma anche le loro traduzioni subiscono processi censori. Questo articolo intende descrivere come si è manifestata la censura della letteratura per l’infanzia in due contesti, in Paesi dell’Europa settentrionale e orientale dopo la seconda guerra mondiale. Il nostro punto di partenza sono le immagini del bambino presenti ad autori, illustratori ed editori, poiché i libri sono sempre – consapevolmente o meno – tradotti per determinati tipi di pubblico. Inoltre, discutiamo del background sociale visibile nella letteratura per l’infanzia, nelle sue traduzioni e ritraduzioni.
Pag. 349-371Etichette: Comparatistica, Traduzione,
Titolo articolo: Letteratura nazionale in Ungheria: concezioni, canoni, dibattiti
Nel corso della sua storia, lunga più di un secolo e mezzo (a partire dal 1846), la letteratura ungherese come materia d’insegnamento scolastico in Ungheria, è stata interessata da vari cambiamenti di canone, eppure fino all’ultimo è rimasto centrale e dominante l’impianto storicistico, poiché fino ai giorni nostri non è avvenuta la svolta paradigmatica che si attendeva nel sistema scolastico ungherese. Si tratta di un aspetto caratteristico sia dell’insegna- mento nella scuola media secondaria, che in quello universitario, quindi tipico anche nella formazione degli insegnanti di lettere (ungheresi). La riforma del piano di studio del 1978, con i nuovi libri di testo che ad essa si accompagnarono, aprì – un decennio abbondante prima del 1989! – la strada che conduceva verso un altro approccio, basato sulla centralità del testo letterario, così che nel quarantennio successivo sono state pubblicate in Ungheria almeno una decina di collane programmatiche di libri di testo, che a loro volta rap- presentavano ben definite concezioni e prospettive della letteratura, alternative a quella storicistica. Il saggio si propone di esaminare le caratteristiche essenziali della questione, partendo dalla definizione di letteratura nazionale e dall’intreccio tra letteratura e nazione, considerando le questioni attuali sia dal punto di vista di quanto avvenuto negli ultimi quarant’anni, che delle prospettive future dell’insegnamento delle materie letterarie nelle scuole medie secondarie ungheresi.
Pag. 373-388Etichette: Didattica, Letteratura,
Titolo articolo: Rappresentare l’eccentrico: scritture femminili nel mondo arabo contemporaneo
La prima parte del contributo è dedicata alla comparazione delle diverse posizioni che animano la critica femminista euro-americana e quella araba attorno al concetto di “scrittura femminile”. La seconda parte del contributo ospita alcuni esempi della produzione narrativa femminile nei paesi arabi dagli anni Cinquanta a oggi, con l’obiettivo di portare l’attenzione sulla specificità dello sguardo femminile, non nella sua accezione essenzialista, ma a partire dal posizionamento speciale che le donne hanno ricoperto nel corso della storia.
Pag. 389-407Etichette: Donne, Femminismo, Letteratura femminile,
Titolo articolo: Cairo-Alessandria andata e ritorno: mappare la città attraverso l’umorismo di Nisāʾ al-Karantīnā (Donne di Karantina)
L’articolo esamina il rapporto tra umorismo letterario e rappresentazione. Quest’opera viene messa in relazione con altri romanzi egiziani contemporanei che, attraverso l’umorismo, mappano Il Cairo da una prospettiva inusuale, mettendo in primo piano alcune comunità marginali di residenti. Spostandosi ad Alessandria, Nisāʾ al-Karantīnā prende come bersaglio della sua satira l’intera città e la possibilità di narrarla. Questo articolo esamina come la co- micità sia in grado di sfatare alcuni cliché nostalgici che contribuiscono a creare il mito letterario e cinematografico di Alessandria. Inoltre, analizza il senso dell’umorismo attribuito alla città, all’interno del romanzo, attraverso discorsi letterari (anti-epica) e non letterari (cultura popolare e umorismo regionale).
Pag. 409-418Etichette: Comparatistica,
Titolo articolo: Forme del romanzo arabo contemporaneo: aspetti critici e metodologici di una ricerca sul Bildungsroman egiziano
Il presente saggio esplora i principali nodi critici e alcune delle questioni metodologiche poste in essere dalla ricerca, per poi dare conto, in forma sintetica, di alcuni risultati della stessa. In particolare, mi soffermo nell’ultima sezione del saggio sull’emersione di tre diverse tipologie di narrativa di formazione nel canone romanzesco egiziano: il “modello progressivo”, il “plot di crisi”, “la frammentazione del sé”.
Pag. 419-437Etichette: Comparatistica, Romanzo, Studi critici, Teoria della letteratura,
Titolo articolo: «Io sono il corpo che è stato strappato al corpo»: ars poetica come pratica di resistenza nella produzione poetica di Hila Lahav
La produzione artistica di diverse autrici contemporanee di lingua ebraica manifesta un interesse privilegiato per il corpo e le sue capacità espressive. Il rapporto tra corpo e creazione artistica si sviluppa secondo due prospettive complementari: da un lato come relazione con il corpo abitato e percepito quale condizione necessaria per l’atto creativo, dall’altro come parola che si fa carne. Questi due poli, corpo rappresentato e corpo della parola, permettono di delineare un percorso di ricerca di un discorso poetico che tenta di fare ritorno al corpo come unico mezzo per raccontare una storia.
Pag. 439-450Etichette: Comparatistica, Corpo, Donne,
Titolo articolo: Arcipelago: scrittori ebrei sefarditi nell’Italia postcoloniale
In quest’articolo sono presentati scrittori ebrei originari del Medio Orien- te, del Nord Africa e del Mediterraneo orientale – nello specifico: Libia, Egit- to, Tunisia e Rodi – emigrati nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta del Ventesimo secolo verso l’Italia. Attraverso l’analisi di un corpus di romanzi, autobiografie e memoirs pubblicati perlopiù negli ultimi vent’anni, viene mostrato in che modo tematiche che riguardano la migrazione, il ricordo del paese d’origine e l’adattamento a quello d’arrivo siano presenti nelle loro opere, che dunque da un lato si inseriscono all’interno della letteratura migrante italiana e della storia dell’Italia (post)coloniale, dall’altro si collegano a una diaspora letteratura sefardita estesa su più lingue (per esempio ebraico e francese) e paesi. Scrittori quali Miro Silvera, Isacco Papo, Daniela Dawan, Paolo Terni e molti altri, attraverso il racconto di mondi nordafricani e levantini scomparsi, compongono così una sorta di «arcipelago» letterario, a partire dal quale interrogarsi su aspetti fondativi dell’identità ebraica e italiana, così come su fenomeni – come la migrazione e esperienze di displacement – sempre più centrali nell’età contemporanea e nella sua narrazione.
Pag. 451-466Etichette: Comparatistica, Emigrazione,
Titolo articolo: La fiaba del Mediterraneo Nero: Quando il cielo vuole spuntano le stelle di E.C. Osondu
Pubblicato in prima mondiale in italiano nel 2020, E.C. Osondu racconta, attraverso lo sguardo e la voce di un giovane africano di un paese non meglio identificato, uno dei fenomeni più significativi della nostra storia contemporanea, l’odissea di chi sfida il Mediterraneo per raggiungere l’Europa. Il protagonista di questo classico romanzo di formazione dai toni fiabeschi sogna di arrivare a Roma, città sacra nota per la sua bellezza. Per raggiungerla, il giovane attraverserà il deserto e il mare, incontrando un’umanità in movimento, con cui condividerà storie, esperienze, aspirazioni. Il viaggio è rito di passaggio intimo ma anche condivisione di un destino collettivo di migrazione che caratterizza la storia della diaspora africa. Raccontarlo assicura la sopravvivenza in un mondo in cui i confini nazionali si confondono nello spazio del bisogno e del desiderio. Il romanzo di Osondu, inquadrato nel contesto teorico del Mediterraneo Nero, narra l’aspetto tutto umano della vicenda migratoria cui siamo sovraesposti nelle cronache quotidiane, ribaltandone la prospettiva e l’aspettativa in chiave poetica.
Pag. 469-488Etichette: Emigrazione, Romanzo di formazione,
Titolo articolo: Traumascapes: morfologie a confronto
Il trauma individuale agisce a livello narrativo come un vuoto (un gap), un’esperienza perduta o non recuperabile, e soprattutto potrebbe derivarne un racconto senza le emozioni che gli eventi hanno prodotto oppure una rassegna delle emozioni senza alcun ricordo degli eventi. Poiché la “memoria narrativa” integra le esperienze in schemi mentali preesistenti ed è accompagnata da stati emotivi coerenti con essi, chiunque sia stato colpito da disturbi postraumatici da stress deve organizzare delle riesecuzioni narrative per “superare” il trauma. Diversamente, il trauma collettivo è un fenomeno più complesso, vissuto nel tempo e attraverso le generazioni da una molteplicità di persone che condividono un’identità, un’affiliazione o una circostanza. Questo contributo mette a confronto le caratteristiche morfologiche a livello narrativo delle memorie traumatiche individuali e quelle collettive e il modo in cui esse vengono integrate e diffuse all’interno dell’immaginario collettivo.
Pag. 489-505Etichette: Comparatistica,
Titolo articolo: Rappresentazioni letterarie dell’alterità. Il Sé e la sofferenza dell’Altro
L’autore torna ad affrontare il tema di una fenomenologia di rappresentazioni letterarie dell’alterità. Tratta qui, con riferimento al Conte del Graal di Chrétien de Troyes e ad alcuni romanzi di Anna Maria Ortese, una tipologia definibile come l’assunzione da parte del Sé delle sofferenze dell’Altro e del mondo.
Pag. 509-522Etichette: Alterità, Comparatistica, Letteratura delle origini, Letteratura medievale, X secolo, XI secolo, XX secolo, XXI secolo,
Titolo articolo: Édouard Glissant et la fascination des totalités inachevées
Writer from Martinique, Édouard Glissant chooses to write in french. I will define what a «passeur» means for the poet and how he is able to «enfanter des bouleversements qui nous changent».
Lingua: FrancesePag. 523-529
Etichette: Comparatistica, Letteratura francese,
Titolo articolo: Andréas Pfersmann, La littérature irradiée. Les essais nucléaires en Polynésie française au prisme de l’écriture. Notes de lecture
After Sahara essais, France achieves 1993 nuclear essais in Moora and Fangataufa, Polynésie française. In 1993 nuclear essais will be forbidden. In 2016, François Hollande recognizes «l’impact sur l’environnement et la san- té» and in 2021 Emmanuel Macron says that France has got «une dette à l’é- gard de la Polynésie française». With his interesting book La littérature irradiée, Andréas Pfersmann faces up the problematic.
Lingua: FrancesePag. 531-536
Etichette: Comparatistica, Letteratura francese, XX secolo, XXI secolo,
Titolo articolo: “[…] Until I step in and explain myself ”. An interview with Deepak Unnikrishnan
Deepak Unnikrishnan, autore del pluripremiato romanzo Temporary People (2017), è considerato uno dei principali esponenti della letteratura della migrazione dei paesi del Golfo. La sua originale poetica stimola riflessioni fondamentali sulle «letterature dei mondi» e sulla comparazione, a partire dai limiti di qualsiasi epistemologia fondata su agili costruzioni binarie di identità e alterità. Nel corso dell’intervista l’autore riflette su queste questioni e sulla diversa recezione della sua produzione letteraria negli Stati Uniti, in India e nei paesi del Golfo.
Lingua: InglesePag. 537-543
Etichette: Comparatistica, XXI secolo,
Titolo articolo: Per attraversare le letterature del mondo: breve rassegna bibliografica
Rassegna bibliografica.
Pag. 545-554Etichette: Bibliografia, Rassegna, XX secolo, XXI secolo,