Le riviste sostenitrici
Le forme e la storia | 2020 | N. 1
Anno 2020 – Annata: XIII – N. 1
A cura di Sebastiano Italia
Titolo articolo: Premessa
Viviamo tempi di ansie, angosce, paure e dolore per chi se n’è andato. E non è tempo di arrendersi, bensì di resistere e reagire, ciascuno per quel che è il suo terreno di esperienza e di iniziativa. Dal mondo della cultura, delle scienze, della Scuola e dell’Università vengono segnali positivi di impegno in siffatta direzione e noi non intendiamo, coerenti con gli intenti che hanno fin dall’inizio ispirato la nostra rivista, sottrarci a quello che riteniamo un dovere intellettuale e civile.
Il nostro campo è quello dello studio delle lingue e delle letterature attraverso i secoli, gli autori, i lettori, i loro contesti, la critica. E la letteratura ha ricoperto e ricopre una funzione ineliminabile per tentare di comprendere il mondo in cui viviamo. A premessa delle sue Lezioni americane, Italo Calvino ebbe a rilevare: «La mia fiducia nel futuro della letteratura consiste nel sapere che ci sono cose che solo la letteratura può dare coi suoi mezzi specifici».
Per questo, in apertura di questo fascicolo di «Le forme e la storia», simbolicamente proponiamo il contributo di Attilio Scuderi, in quanto nostra collettiva espressione di uno stato d’animo, di una tensione volta a riscoprire valori di solidarietà e di un amore che intenda essere libera trama di vita, di vite.
Pag. 7
Etichette: XXI secolo,
Titolo articolo: Quattro passi nella paura: breve viaggio in una passione italiana
La paura è un personaggio della nostra letteratura. Da Dante a Machiavelli, da Leopardi a Sciascia, il saggio propone un percorso dentro un’emozione tanto scomoda quanto necessaria.
Lingua: ItalianoPag. 9-18
Etichette: Fobia, Io, Letteratura, Paura, XIII secolo, XX secolo,
Titolo articolo: Riscatto del peccato originale e nuovo «dirubamento»
La nuova realtà della Chiesa di Cristo risana la ferita del peccato originale. Il contatto e il legame della Chiesa col ramo dell’albero del bene e del male lo fa rifiorire. Cioè l’uomo ha avuto la possibilità di risanare la colpa. Ma le forze del male imporranno una momentanea ricaduta.
Lingua: ItalianoPag. 19-32
Etichette: Dantismo, XIII secolo, XIV secolo,
Titolo articolo: Autour d’un lévrier noir. Dante ou l’Apocalypse contenue
L’autore confronta alcune tesi di fondo relative al Veltro dantesco con i lavori di Carl Schmitt sull’imperium come «catechon», quel potere che trattiene il mistero di iniquità annunciatore della fine dei tempi. Si propone di mostrare il potere di innovazione della figura di Beatrice, che si situa tra l’Astrea di Virgilio e la vergine Maria.
Lingua: FrancesePag. 33-50
Etichette: Dantismo, XII secolo, XIII secolo,
Titolo articolo: Latino e volgare siciliano in un codice miscellaneo di testi di ve- terinaria: ms Parigi, BNF, lat. 7018
In funzione del periodico aggiornamento del Corpus ARTESIA (Archivio testuale del siciliano antico, http://artesia.ovi.cnr.it), base documentaria del Vocabolario del siciliano medievale (VSM) on line, viene preso in esame il ms. Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 7018, miscellaneo (XIV/XV secolo), appartenuto alla Biblioteca napoletana dei re d’Aragona. Il ms., che ha conservato una copia del trattato di Lorenzo Rusio, Liber marescalciae equorum (XIV sec.), è di grande interesse, perché è corredato, ai margini e ai piè di pagina di numerose carte, da ricette, note e appunti in volgare siciliano, di mano seriore rispetto al Liber, che commentano e approfondiscono gli argomenti trattati nei singoli capitoli del testo in latino. Seguono al trattato di mascalcia di Rusio diverse ricette sulle malattie del cavallo e sulla loro cura; qui se ne pubblicano due, inedite, per la cura della rogna.
Lingua: ItalianoPag. 51-66
Etichette: Archivio, Archivio letterario, Lingua latina, Medicina, Medioevo, Volgarizzamento, XIV secolo,
Titolo articolo: “Questioni di galateo ovvero” … titoli e sottotitoli
In questo articolo, parte di un progetto più ampio sull’analisi testuale e paratestuale dei galatei, si analizzano i titoli e i sottotitoli, adoperando come punto di partenza la classificazione di Genette. L’analisi è condotta su un ampio corpus di testi, appartenenti a diversi periodi storici: dal Galateo di Della Casa del 1558, agli odierni dizionari di buone maniere. Vengono individuate alcune differenze diacroniche nei titoli che riflettono le trasformazioni dei galatei nelle diverse epoche storiche, che a loro volta rispecchiano i profondi cambiamenti culturali e ideologici della società cui appartengono. Si nota allo stesso tempo la quasi ininterrotta presenza nei titoli del termine galateo, dovuta agli echi connotativi e al prestigio della tradizione culturale dell’archetipo, cui gli autori di galatei mostrano di voler ancora oggi appartenere.
Lingua: ItalianoPag. 67-86
Etichette: Letteratura didascalica, Testo, XVI secolo,
Titolo articolo: «In a nutshell». La miniaturizzazione dell’epica e la poesia eroi- comica inglese dell’età neoclassica
Questo articolo si occupa della miniaturizzazione della poesia epica nell’Inghilterra del primo Settecento. Nella versione inglese della querelle des anciens et des modernes, la riduzione dell’epica divenne oggetto della satira dei poeti filo-antichi, tra cui Jonathan Swift e Alexander Pope, in quanto esemplare della dissoluzione della poesia epica da parte dei tempi moderni. L’espressione “Omero in un guscio” indicava l’assenza di ogni stile e contenuto epico, come dimostrano alcune composizioni parodistiche che prendevano di mira l’epica antica. Tuttavia l’epica in miniatura era un genere letterario con una tradizione di tutto rispetto, dagli Alessandrini a Catullo e Ovidio fino, nella letteratura inglese, a Shakespeare, Spenser e Milton. Inoltre quest’epica ridotta costituiva la base formale per una nuova versione dell’epica, il poemetto eroicomico, che serviva a contemperare il desiderio di comporre in modi epici con il sospetto nei confronti della barbarie dei tempi raffigurati nella poesia epica antica. L’articolo dunque prende in esame il conflitto fra i cosiddetti paradigmi anti-omerici dell’età neoclassica inglese e la riverenza nei confronti del genere epico, tra la ricerca di una letteratura più realistica e l’adesione alle regole, e la risoluzione temporanea di questo conflitto nella miniaturizzazione dell’epica nel poemetto eroicomico.
Lingua: ItalianoPag. 87-132
Etichette: Comico, Letteratura, Letteratura burlesca, Lingua inglese, Parodia, XVIII secolo,
Titolo articolo: Viaggiatori ungheresi nell’Italia dell’Ottocento
La storia delle relazioni politiche, diplomatiche, economiche, culturali italo-ungheresi, affonda i suoi inizi nel periodo medievale, addirittura ai primi tempi dell’arrivo delle tribù magiare nel Bacino Carpatodanubiano (fine del IX secolo), seguendo una traccia continua e ricca di contatti, per i secoli a venire. L’Ottocento, sia per le migliori condizioni di viaggio, che per una serie di circostanze politiche e culturali che implicitamente “uniscono” Ungheresi ed Italiani, è stato in questo senso un secolo di intense relazioni, per questo privilegiato dalla ricerca storica, anche se in genere gli studiosi hanno preferito avvicinarsi a singoli aspetti, soprattutto a quello politico e militare (le guerre di indipendenza) e a quello relativo all’evoluzione di una tradizione nazionale nelle arti figurative. In questo scritto si presentano le considerazioni di numerosi “viaggiatori” ungheresi che, nel corso dell’Ottocento, per vari motivi, con diverse finalità, in differenti periodi e per durate dissimili, furono in Italia e lasciarono dei loro viaggi e soggiorni delle testimonianze scritte, sulla base delle quali si intende presentare l’immagine dell’Italia che in quel modo si formò.
Lingua: ItalianoPag. 133-150
Etichette: Letteratura di viaggio, Viaggio, XI secolo, XIX secolo,
Titolo articolo: Traduire une écriture de l’hybride. La Curée d’Émile Zola en italien
In “La Curée”, il secondo romanzo del ciclo Rougon-Macquart, Zola descrive la Francia sotto Napoleone III, e in particolare l’alta società imperiale di Parigi. Evoca un’epoca dominata da un’atmosfera di codardia ed estenuazione spirituale, immersa nel vuoto e nell’ennui, completamente dedicata al facile arricchimento e alla ricerca del piacere immediato. La sua scrittura delinea l’immagine di un mondo in cui tutto è confuso e ambiguo, e dove non si può più distinguere la realtà dalle apparenze, la vita privata dalla vita pubblica, il maschio dalla femmina, l’essere dalle cose. Questo saggio esamina il modo in cui due traduzioni italiane riproducono i processi scritturali che contribuiscono a sviluppare i temi di androginia e ermafroditismo e raggiungere la metamorfosi dell’essere e delle cose. Da un lato, l’analisi si concentra sugli effetti prodotti dai vincoli linguistici, con riferimento al normale divario tra lingua di partenza e lingua di destinazione. D’altra parte, è centrato sulle differenze che creano le scelte dei traduttori. Lo scopo è mostrare che lo studio critico delle traduzioni può trasformarsi in uno strumento ermeneutico essenziale in grado di gettare una nuova luce sul testo sorgente e sostenere la comprensione di significati profondi e nascosti, che solo una riflessione sul funzionamento della «chimica linguistica» che è alla base della pratica della traduzione è in grado di rivelare.
Lingua: FrancesePag. 151-170
Etichette: Letteratura francese, Lingua francese, Realismo, Romanzo, XIX secolo,
Titolo articolo: Il poeta e la sirena operaia. Per una lettura di Una visita in fab- brica di Vittorio Sereni
Lo studio punta l’attenzione sul poemetto Una visita in fabbrica (1961), contributo lirico isolato e controverso di Sereni al dibattito su letteratura e industria. La lettura del componimento viene condotta alla luce della diretta esperienza lavorativa del poeta alla Pirelli, dei pronunciamenti d’autore su questa sua laboriosa e a lungo meditata prova in versi, e guidata da un approccio al testo di tipo concordanziale che permette di rintracciare i profondi legami lessicali di questo ‘esperimento’ operaio con il resto della produzione sereniana. L’analisi evidenzia altresì l’affiorare, tra le righe della lirica, di un metadiscorso sul ruolo della poesia, reso evidente dalla presenza di echi leopardiani e danteschi all’interno del componimento.
Lingua: ItalianoPag. 171-188
Etichette: Concordanze, Letteratura italiana, Poesia, XX secolo,
Titolo articolo: Non è ancora tardi: Il trauma post-sovietico e la “correzione economica” della storia nella letteratura russa di massa
Negli ultimi anni la letteratura russa si è servita della storia ipotetica per diagnosticare e superare il trauma post-sovietico. Nello specifico la letteratura di massa sfrutta il motivo della correzione di una storia “sbagliata”: un cronoviaggiatore torna in URSS e ne previene il crollo. Sull’esempio della pentalogia di P. Dmitriev, Non è ancora tardi vengono analizzati i tratti distintivi della “correzione economica della storia”, nella quale la Russia conserva il suo status di superpotenza, grazie alle riforme economiche e all’introduzione di nuove tecnologie. Non è ancora tardi e, più in generale, la storia economica ipotetica sono strettamente correlate all’interpretazione “popolare” della storia recente e alle strategie dell’establishment russo odierno.
Lingua: ItalianoPag. 189-204
Etichette: Economia, Letteratura e industria, Rivoluzione, Società, Storia della letteratura, Tecnologia, Viaggio, XX secolo, XXI secolo,
Titolo articolo: Latin and the English grammars 1500-1850: a peculiar story of language contact
Il presente studio intende indagare le complesse dinamiche di contatto tra il Latino e le grammatiche inglesi scritte e/o pubblicate tra il XVI e il XVIII secolo. Il latino ha, infatti avuto un ruolo determinante nella storia della grammaticografia inglese. La natura di tale relazione è cambiata nel tempo dando luogo di volta in volta a esiti differenti e contribuendo altresì alla periodizzazione della disciplina: individuare tali dinamiche equivale dunque a determinare una specifica epoca linguistica e grammaticografica, laddove il dato cronologico si rileva insufficiente in tale classificazione.
Lingua: IngleseEtichette: Grammatica, Latinità, Lingua inglese, Lingua latina, Linguaggio, Linguistica, XVI secolo, XVII secolo, XVIII secolo,
Titolo articolo: Le discours touristique en Sicile
Le guide turistiche sono considerate come dei testi che forniscono al lettore un’immagine precisa della destinazione promossa. Sono infatti dei veri e propri «inviti al viaggio» secondo la definizione di Kerbrat-Orecchioni. Si tratta di un genere testuale ibrido affine ai discorsi promozionali.
Il nostro intento sarà di analizzare innanzitutto il discorso turistico riguardo la Sicilia approfondendo gli aspetti euforici e gli aspetti disforici presenti nelle guide del nostro corpus. Faremo luce in seguito su alcuni fenomeni di stereotipia discorsiva.
In definitiva, il nostro obiettivo sarà di capire bene, in una prospettiva sincronica, l’immagine della Sicilia che viene fuori dalle guide contemporanee francesi.
Pag. 221-236
Etichette: Guida turistica, Lingua francese, Viaggio, XXI secolo,
Titolo articolo: Issues of Creativity: An International Framework for Educational Linguistics
Il contributo si pone l’obiettivo di inquadrare alcune questioni contemporanee per l’italiano all’estero da una prospettiva Nordamericana, prendendo in esame in particolare la dimensione educativa. Sulla base dei principi formali della Educational Linguistics, si propone una lettura dei concetti ACTFL di performance e proficiency alla luce dei modelli educativi e semiotici internazionali anche di stampo italiano. La riflessione mette in luce paradigmi centrali per l’insegnamento delle lingue straniere in contesti formali, tra i quali rientra la dimensione grammaticale, la cui valenza (talvolta non prescrittiva) è considerata attraverso i quadri concettuali della creatività semiotica.
Lingua: InglesePag. 237-253
Etichette: Didattica, Grammatica, Lingua, Linguaggio, Semiotica, XXI secolo,