Le riviste sostenitrici
Le forme e la storia | 2019 | N. 2
Anno 2019 – Annata: XII – N. 2
A cura di Sebastiano Italia
Titolo articolo: Introduzione. La Filologia romanza e i saperi umanistici
Introduzione al volume.
Lingua: ItalianoPag. 7-15
Etichette: Filologia romanza, Filologia, Convegno di studi,
Titolo articolo: Filologia romanza e saperi umanistici
Filo conduttore del contributo è il tentativo di indicare soluzioni e comunque un percorso per rispondere alla domanda: «Come conciliare la funzione critica e una società di massa?». Quale ruolo oggi per i saperi umanistici e in particolare per la Filologia romanza e la critica letteraria? L’articolo parte da una pur sintetica ricostruzione delle risposte date da grandi autori (Thomas Mann) e filologi (Spitzer, Auerbach, Curtius), non a caso filologi romanzi, ai temi della Crisi che dalla fine dell’ancien régime caratterizza tutto il XX secolo fino a oggi con il passaggio del sistema culturale e letterario europeo da una dimensione di élite a una di massa. Il concetto di Crisi non va inteso in senso solo negativo, ma comporta anche una ricerca di nuovi spazi critici e nuove metodologie; viene perciò sottolineata la necessità di prendere le mosse sul piano temporale dal nostro tempo ora, dal Presente, il tempo della Rete, del Web, della globalizzazione, dei mutamenti delle domande dei destinatari e delle offerte della produzione culturale e letteraria; sul piano spaziale si propone di prendere le mosse dalla nostra collocazione geo-culturale, quella europea, di un’Europa aperta chiamata a interrogarsi sul suo ruolo e sul suo futuro. Viene indicato come fondamentale il terreno della funzione formativa e si riflette sull’esperienza dei Corsi di aggiornamento degli insegnanti avviati dalla Fondazione «I Lincei per la scuola», individuando cinque elementi rilevanti emersi da una verifica delle istanze espresse da insegnanti e studenti: l’interesse per il comparativismo, per lo studio dei processi di “lunga durata”, per la centralità del testo, per le connessioni interdisciplinari, per la ricerca di una grammatologia delle emozioni nel fatto letterario.
Lingua: ItalianoPag. 17-30
Etichette: Filologia romanza, Filologia digitale, Filologia,
Titolo articolo: Da Carducci e De Sanctis al presente della critica
Il saggio si propone di indicare una linea, controversa in passato ma oggi quanto mai indispensabile, tra le origini moderne della critica letteraria italiana con i fondatori Carducci e De Sancts e gli esiti del dibattito critico contemporaneo, in dialogo tra più discipline. L’intento è mostrare come la troppo disinvolta liquidazione della linea storica desanctisiana debba oggi essere profondamente rivista: non tanto per resuscitarne tutti gli esiti, quanto per approntare una nuova dinamica che, superando le stagioni del postmodernismo più corrivo, riproponga percorsi atti a ridefinire un quadro ermeneutico volto senza timori al primato del discernimento e della selezione di nuove e più consone cronologie della letteratura e dei vasti campi narrativi ad essa oggi contigui.
Lingua: ItalianoPag. 31-42
Etichette: Novecento , Critica letteraria , Ermeneutica,
Titolo articolo: Filologia romanza e comparatistica
La Filologia romanza è per sua natura una disciplina comparatistica e filologica ed è proprio l’aspetto filologico che ne definisce il metodo e gli scopi. Meno cogente appare invece la limitazione tematico-cronologica, fermo restando che la civiltà medievale costituisce il centro naturale e irrinunciabile della disciplina, soprattutto in un periodo in cui si tende a prescindere dalla memoria storica. Egualmente non cogente è la limitazione al settore romanzo quando si considerino i legami, diretti o indiretti, tra civiltà latina e civiltà non romanze e la fecondità delle zone di contatto con l’area germanica, slava e bizantina e con il mondo arabo.
Lingua: ItalianoPag. 43-51
Etichette: Comparatistica, Filologia romanza,
Titolo articolo: Espansioni, irradiazioni, diffrazioni
Il contributo analizza le differenze fra il comparativismo filologico, più orientato allo studio delle fonti e dei contatti diretti, e la situazione della comparatistica attuale, che, in seguito alle forti espansioni di taglio geografico, culturale, e intermediale, appare sempre più aperta, multidirezionale e “rizomatica”, e in grado quindi di dialogare con le trasformazioni dell’immaginario contemporaneo.
Lingua: ItalianoPag. 53-56
Etichette: Comparatistica , Filologia,
Titolo articolo: Comparativismo selvaggio e classical reception studies. Appunti da un dibattito (per dibattiti a venire)
È legittimo considerare i cosiddetti classical reception studies come un campo di ricerca autonomo, o è più opportuno ritenerli un insieme eterogeneo di pratiche scientifiche diverse per origine e natura? Nel tentativo di fornire (provvisorie) risposte a tali quesiti, il contributo passa in rassegna alcuni diffusi elementi di debolezza che talvolta possono inficiare l’approccio dei classical reception studies ai loro oggetti di indagine.
Lingua: ItalianoPag. 57-72
Etichette: Classicismo , Studia humanitatis , Studi critici,
Titolo articolo: Storia del teatro (medievale) e filologia (romanza)
Tra i vari elementi di cui il fenomeno teatrale è sintesi complessa, nella tradizione culturale occidentale (e italiana in particolare) spesso è stato il testo (teatrale, drammaturgico) ad attirare l’attenzione pressoché esclusiva degli studiosi. Questo ha prodotto in passato il paradosso che a scrivere la storia del teatro siano stati spesso gli storici della letteratura o i filologi, i quali esauriscono nel testo la sola produzione di senso del fenomeno teatrale. Oggi (come ha scritto recentemente Marzia Pieri), «all’idea bizzarra e radicata che il “teatro” […] sia uno scomparto della letteratura si contrappone specularmente la risentita asserzione che le sia totalmente estraneo». Questo dato, unitamente ad altri di cui si discuterà, ha prodotto una frattura tra filologia e storia del teatro che non ha ragione di essere, e che va assolutamente ricomposta.
Lingua: ItalianoPag. 73-84
Etichette: Filologia romanza , Letteratura medievale , Teatro,
Titolo articolo: Fare la verità: filologia e filosofia (e tecnologia)
Dialogo informale tra un filologo e un filosofo, convinti che le due discipline possano condividere un punto di vista comune sulla ricerca della verità.
Lingua: ItalianoPag. 85-99
Etichette: Filologia , Filosofia,
Titolo articolo: Medievistica storica e medievistica letteraria: le ragioni della storia negli studi romanzi
Pensando la filologia come una scienza dei testi “nel tempo”, questo lavoro ricapitola i più rilevanti momenti di convergenza tra studi storici e discipline letterarie, con speciale riguardo al dominio geolinguistico romanzo e alla tranche cronologica dell’età di mezzo. La rassegna dei più fruttuosi incontri tra medievistica storica e medievistica letteraria conduce all’enucleazione di quei campi e temi di ricerca entro i quali la mobilitazione sinergica dei due punti di vista appare maggiormente motivata, se non indispensabile. Ne scaturisce un quadro di sintesi che, enfatizzando il momento teorico e metodologico, assegna un ruolo di primo piano agli spessori culturali e al senso di alterità delle letterature medievali.
Lingua: ItalianoPag. 101-121
Etichette: Medioevo , Letteratura medievale , Storia , Letteratura romanza,
Titolo articolo: Sui rapporti tra Filologia (romanza) e Geografia (appunti per un’approssimazione)
Il saggio svolge alcune riflessioni sui rapporti che i filologi e i linguisti romanzi hanno intrattenuto (e intrattengono) con il sapere geografico tra Otto e Novecento, con particolare attenzione alla situazione creata dallo “Spatial Turn” degli ultimi trent’anni.
Lingua: ItalianoPag. 123-143
Etichette: Filologia romanza , Geografia , Novecento,
Titolo articolo: La Geografia, la Filologia e il Furioso
Finora nessuno è stato in grado di dare un titolo al libro che, nell’Orlando Furioso, è l’arma più potente del mago Atlante. L’analisi filologica del termine «Copia» nel poema permette di avanzare l’ipotesi che il libro in questione sia la Geografia di Tolomeo. Il che comporta l’inserimento dell’Ariosto nella brillante costellazione di poeti e pensatori (che inizia con Nicola da Cusa e termina con Cervantes) che sulla soglia della modernità affronta il problema di tentare di conciliare la logica cartografica e il mondo-della-vita. E che potremmo comprendere sotto l’etichetta di «nativi cartografici».
Lingua: ItalianoPag. 145-160
Etichette: Filologia romanza , Geografia , Italianistica , Letteratura cavalleresca , Letteratura italiana , Letteratura rinascimentale , Quattrocento , Cinquecento,
Titolo articolo: Comparativismo filologico, letteratura mondiale e morfologia comparata
Richiamate le motivazioni che hanno ispirato gli Incontri fra filologi romanzi e studiosi di ambiti scientifico-disciplinari affini, l’Autore ricostruisce, dalla fase rinascimentale a oggi, i momenti salienti dell’elaborazione in Europa della categoria di Repubblica delle Lettere. Prende quindi in esame gli interpreti più significativi della World Literature nel Moderno e nel Contemporaneo. Sottopone a critica la visione eurocentrica dei processi della produzione letteraria e quei filoni critici della comparatistica che mostrano di non conferire alla centralità del testo la funzione di punto di partenza ineliminabile per un comparativismo filologicamente fondato.
Lingua: ItalianoPag. 161-170
Etichette: Comparatistica , Filologia , Letteratura , Morfosintassi,
Titolo articolo: Categorie antropologiche e studi filologico-letterari: un percorso critico (con l’esempio di Q478.1. The Eaten Heart)
L’articolo propone un approccio alla letteratura medievale in cui i metodi filologici si combinano con categorie antropologico-culturali; il rendimento di una simile prospettiva ibrida è verificato nell’analisi del motivo del cuore mangiato. Il motivo Q 478.1 dell’indice di Thompson si rivela prezioso per l’analisi comparativa dei testi perché aiuta a spiegare la fascinazione ricorrente di questo intreccio e la sua valenza mitico-narrativa.
Lingua: ItalianoPag. 171-184
Etichette: Letteratura medievale , Filologia romanza,
Titolo articolo: La filologia come critica del discorso e della libertà
La Filologia è tradizionalmente insegnata e percepita come una disciplina ricostruttiva, orientata di necessità verso il passato e inagibile per il presente. Invece l’attualità, sempre più costituita da narrazioni più che da eventi, ha un estremo bisogno di conoscenze e competenze filologiche, soprattutto per tutelare i fondamenti stessi dell’esercizio pieno e consapevole della libertà, in un mondo globalizzato nel quale la colonizzazione ideologica delle masse è operata non solo e non tanto attraverso nuovi e potenti strumenti tecnologici, ma soprattutto attraverso grandi manipolazioni narrative non ostacolate da un adeguato sapere critico.
Lingua: ItalianoPag. 185-199
Etichette: Filologia Critica del testo,
Titolo articolo: L’animal, cette «inquiétante étrangité». Portraits de l’homme à bout
What does intrusion of the animal causes into the lives of the characters of Rachid Boudjedra’s novel L’Escargot entêté and Patrick Süskind’s Le Pigeon and into the text? In which way do writers explore animal symbolism in order to show the transformation of the relationship to reality and its perception by characters? In which way does the human interacts with the animal: why does the irruption of the animal marks the end of the order and psychological balance of the formers? What is the reading of reality and history do the authors propose through the spectrum of the animal?
Lingua: FrancesePag. 201-236
Etichette: Romanzo , Novecento,
Titolo articolo: Identity, Narrative and the Arab-American Diaspora
This article explores the centrality of narrative to this project, and does so by drawing on the work of Arab-American authors like Diana Abu-Jaber, Mohja Kahf and Alia Yunis. It focuses on the various ways diaspora scholarship has contributed to thinking about identityin a context of migration and movement, as well as the issues that preoccupy Arab migrant writers, to highlight how identity, in its various forms and guises, is both formed and transformed in the diasporic space of America.
Lingua: InglesePag. 237-257
Etichette: Iconografia , Identità , Narrativa , Postcolonialismo,