Le forme e la storia | 2015 | N. 2

Anno 2015 – Annata: VIII – N. 2
A cura di Sebastiano Italia

Autore/i articolo: MARIO MANCINI
Titolo articolo: Diderot e i ‘selvaggi’ di Tahiti

Nel suo “Supplément” (1773-74), una replica acuta e piena di spirito al Voyage autour du monde di Bougainville, che celebra le felici usanze di Tahiti, Diderot si confronta audacemente con i problemi del colonialismo e del primitivismo. Il cuore del “Supplément” non è il vagheggiamento di un mondo utopico, ma piuttosto una riflessione filosofica sulla moralità europea, dominata da leggi perverse che opprimono la voce della natura. La posizione di Diderot è tuttavia complessa e ambivalente: le leggi, anche se insensate, mantengono una loro provvisoria validità, fino a che non saranno cambiate, la natura non è un principio incontaminato e assoluto: «Vices et vertus, tout est également dans la nature».

Lingua: Italiano
Pag. 565-576
Etichette: Alterità, Letteratura di viaggio, Colonialismo, Settecento,

Autore/i articolo: ANDREA MANGANARO
Titolo articolo: L’ ‘altra, che vostra fu’. L’alterità nella novella di Gualtieri e Griselda (“Decameron”, X, 10)

Il saggio è dedicato all’ ultima novella del “Decameron”, una delle più studiate. Mette a fuoco la risposta conclusiva data da Griselda a Gualtieri, interpretandola come l’ultima delle prove a cui è stata sottoposta la donna, ed evidenziandone la funzione risolutiva nell’intreccio. La risposta conclusiva di Griselda viene letta come emblema della sua condizione di alterità e della coscienza che la donna stessa ne ha. A partire da essa sono indagate le dinamiche dell’alterità nella novella, si focalizzano le ragioni dell’azione compiuta da Gualtieri nel prendere come moglie una povera contadina, si evidenziano l’importanza del motivo della scelta dell’altra (o dell’altro) con cui condividere la vita, e si rileva la natura aperta, problematica, della novella, tutt’altro che riducibile ad un exemplum chiuso.

Lingua: Italiano
Pag. 577-594
Etichette: Letteratura medievale, Trecento, Novella, Alterità,

Autore/i articolo: MARILIA MARCHETTI
Titolo articolo: Liaison, déliaison, métissage. L’oeuvre de Chantal T. Spitz

Se Deleuse e Guattari definiscono ‘la littérature mineure’ come creazione, nella ‘langue majeure’, di una minoranza, mi propongo, in questo contesto di analizzare l’opera per volti versi stimolante di Chantal T. Spitz, scrittrice polinesiana, che pubblica il suo primo romanzo, L’île des rêves écrasés, nel 1991. I suoi volumi verranno dapprima esaminati grazie ad una riflessione su esotismo e descrizione; sarà quindi affrontata l’idea di ‘métissage’, per illuminare infine l’aspetto linguistico, che la Spitz stessa definisce come ‘le devenir métis de l’écriture’.

Lingua: Italiano
Pag. 595-606
Etichette: Alterità, Romanzo, Novecento,

Autore/i articolo: MAIA LUISA MENEGHETTI
Titolo articolo: L’ ‘altro’ amante: qualche considerazione sulla storia di Andrieu de Paris (o de Fransa), innamorato fantomatico

Quest’intervento vuole tornare su una misteriosa figura di amante esemplare, Andreu ‘de Paris’ o ‘de Fransa’, la cui vicenda, mai giunta a noi in un
testo autonomo, è però ampiamente ricordata da trovatori e da scrittori mediolatini e francesi. Con l’aiuto di testimonianze in parte inedite, o non
adeguatamente valorizzate, si tenterà di capire il vero significato del personaggio e della storia che lo vede protagonista.

Lingua: Italiano
Pag. 607-618
Etichette: Alterità, Letteratura medievale, Letteratura latina, Lingua francese, Lingua romanza,

Autore/i articolo: NICOLÒ MINEO
Titolo articolo: La profezia del Veltro e la composizione della “Divina Commedia”

L’interpretazione della profezia del veltro implica interrogativi di ordine storico e di ordine cronologico relativi alla figura possibile immaginata da Dante e al tempo di composizione del primo canto dell’Inferno e della stessa prima cantica. I due interrogativi sono strettamente correlati. Qui si tenta di dimostrare che un inizio della fine del 1307 può conciliarsi con l’idea che fosse prossimo l’avvento di un nuovo imperatore, che poi sarebbe stato Enrico VII.

Lingua: Italiano
Pag. 619-636
Etichette: Dantismo, Duecento, Trecento, Profezia, Letteratura medievale,

Autore/i articolo: LAURA MINERVINI
Titolo articolo: Il Giappone di Marco Polo: redazioni e redattori a confronto

L’articolo si concentra sui diversi livelli di riscrittura dei capitoli giapponesi del “Milione”, cercando di individuare dove possibile le criticità del testo alla base degli interventi dei redattori/traduttori.

Lingua: Italiano
Pag. 637-652
Etichette: Alterità, Lingua italiana, Letteratura medievale, Letteratura di viaggio, Duecento, Traduzione,

Autore/i articolo: ROSA MARIA MONASTRA
Titolo articolo: La carne, la morte e il diavolo nell’opera di Brancati

A lungo sottovalutato o addirittura frainteso quale mero scrittore d’intrattenimento, oggi Brancati si presenta ai nostro occhi come una delle voci più significative del nostro Novecento. Questo contributo si vuole appunto mettere a fuoco l’intensità della sua produzione narrativa teatrale saggistica, volta a indagare il lato oscuro del proprio tempo, in un serrato dialogo con la cultura del passato e del presente. E si perlustrano le tappe di questa riflessione, di cui vengono evidenziate le specificità e insieme la costante tensione etica, segnata da una sofferta implicazione personale.

Lingua: Italiano
Pag. 653-668
Etichette: Alterità, Romanzo, Novecento, Teatro, Saggistica,

Autore/i articolo: MARCO MORIGGI
Titolo articolo: Testi e contaminazioni testuali nella Mesopotamia sasanide: divorzi giudaici in esorcismi siriaci

Sin dal 1913 il dibattito relativo ai testi aramaici (in tre varietà: aramaico giudaico babilonese, siriaco, mandaico) delle coppe magiche mesopotamiche (III-VII sec. d.C.) si è occupato delle tematiche di questi formulari esorcistici, tentando di rintracciare precise temperie culturali in cui localizzarne l’origine. In quest’ottica l’analisi di una serie di testi siriaci contenenti una formula di divorzio ‘magico’ ha condotto ad individuare un modello testuale che ha goduto di ampia fortuna in ambito aramaico giudaico, modello dal quale però i testi siriaci si discostano in alcuni punti significativi. Benché il processo di trasmissione e contaminazione dei testi non sia ancora del tutto chiarito, è tuttavia possibile ravvisare nel confronto fra modello aramaico giudaico e parallelo siriaco elementi utili ad una adeguata considerazione dei testi e delle loro implicazioni in termini di commistione e contaminazione tra temi e motivi provenienti da culture diverse ma contigue nel tempo e nello spazio della Babilonia sasanide.

Lingua: Italiano
Pag. 669-680
Etichette: Alterità, Lingua ebraica, Esoterismo, Magia,

Autore/i articolo: MARIA GRAZIA NICOLOSI
Titolo articolo: Il desiderio disatteso dell’Altro/a: allegorie dell’esclusione in “Quartet” di Jean Rhys

Col fine di mettere in risalto l’alterità della scrittrice inglese di origini caraibiche Jean Rhys nell’ambito del Modernismo europeo e la sua capacità di rappresentazione delle figure della marginalità da una prospettiva inedita riconducibile all’esperienza coloniale, questo saggio intende esaminare il primo romanzo ‘europeo’ “Quartet” in cui le ‘analogie commutative’ tra potere e desiderio, l’immaginario carnevalesco e il ricorso alle dinamiche dell’abiezione servono ad anatomizzare, nella forma della problematizzazione delle idee identitarie tradizionali, le patologie dell’esclusione costitutive dell’identità europea moderna ed endemiche alla cultura imperialistica dell’Otto-Novecento.

Lingua: Italiano
Pag. 681-702
Etichette: Alterità, Modernismo, Colonialismo, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: GIGLIOLA NOCERA
Titolo articolo: L’”oscurità trasparente” di William Styron

Un'”oscurità trasparente” di William Styron, il toccante resoconto della depressione che cominciò ad affliggerlo nel 1985, nacque nel 1989 come conferenza letta a un simposio sui ‘disordini emotivi’ organizzato dalla Johns Hopkins University, e diventò libro nel 1990. L’autore descrive la sua discesa nella depressione come una progressiva perdita di interesse nei confronti della vita quotidiana; e candidamente rivela al lettore la propria impotenza nel reagire contro quel forte desiderio di pace e riposo che trascina i depressi verso il suicidio e la morte. Il libro ebbe un enorme successo, e contribuì a suo modo ad una rilettura della depressione e dei suoi sintomi da parte della Psichiatria statunitense.

Lingua: Italiano
Pag. 703-712
Etichette: Alterità, Novecento, Psicoanalisi, Psicopatologia,

Autore/i articolo: GIUSEPPE NOTO
Titolo articolo: Alterità di genere, alterità di classe: la pastorella della letteratura romanza medievale e la ‘bergera’ del canto tradizionale piemontese

Il contributo si sofferma sulle possibili relazioni esistenti tra la canzone popolare piemontese conosciuta di norma come La bergera (pubblicata al n. 90 del volume di Canti popolari del Piemonte editi nel 1888 da Costantino Nigra) e, da un lato, analoghi canti del patrimonio folclorico d’Oltralpe e, dall’altro, il genere della pastorella romanza medievale. In particolare si sottolinea come la bergera della tradizione piemontese sia emblematica in relazione alle modalità di passaggio del paradigma erotico feudale (in cui la donna di ceto ‘inferiore’ è res nullius) alla cultura popolare delle campagne e degli ambienti cittadini, evidenziando come quel paradigma (qui esemplificato con le pastourelles di Thibaut de Champagne) finisca per essere modificato profondamente sul piano ideologico. Vengono inoltre proposti alcuni emendamenti al testo Nigra.

Lingua: Italiano
Pag. 713-726
Etichette: Alterità, Letteratura medievale, Ottocento,

Autore/i articolo: MARIO PAGANO
Titolo articolo: Una ricetta inedita in volgare siciliano per la cura degli uomini e dei cavalli

In funzione del periodico aggiornamento del Corpus Artesia (Archivio testuale del siciliano antico, http://artesia.ovi.cnr.it), base documentaria per la redazione del Vocabolario del siciliano medievale (VSM) on line, viene pubblicata una ricetta (sec. XV ex. – XVI in.), conservata dal ms. Venezia, Bibl. Naz. Marciana, It. Cl. III, 27 (5008), per la cura delle piaghe ai piedi degli uomini e dei cavalli. Per il lessico viene segnalato chuvardu (‘ascesso delle cartilagini del piede del cavallo’), da clavardus, lessema unicamente attestato nel Liber marescalciae equorum di Lorenzo Rusio, da considerare una testimonianza indiretta dell’influsso, sinora ignorato, di Rusio sulla cultura veterinaria in Sicilia.

Lingua: Italiano
Pag. 727-736
Etichette: Archivio letterario, Lingua volgare, Letteratura medievale, Quattrocento, Cinquecento,

Autore/i articolo: MARINA PAINO
Titolo articolo: Guerrino c’est moi: Bufalino e la quête del Meschino

Studiatamente incline all’autoidentificazione con i propri personaggi e prudentemente refrattario al confronto con l’altro da sé, Bufalino riduce tale confronto solo al dialogo con i libri degli altri. All’interno di tale paradigma autoriale particolarmente interessante è la riscrittura bufaliniana del Guerrin Meschino di Andrea da Barberino, in cui raccontando di un personaggio così vistosamente distante da lui, lo scrittore ne sottolinea indirettamente (e autobiograficamente) il destino di ‘isolitudine’ dovuto ad una originaria mancanza di identità da parte dell’eroe e alla conseguente impossibilità di riconoscimento dell’altro.

Lingua: Italiano
Pag. 737-750
Etichette: Alterità, Dialogo, Isola, Novecento,

Autore/i articolo: GIOIA PARADISI
Titolo articolo: La “Bella Addormentata” nel “Blandin de Cornoalha” e in “Frayre de Joy et Sor de Plaser”. Note per un’analisi contrastiva

Il contributo propone un’analisi contrastiva del “Blandin de Cornoalha” e di “Frayre de Joy et Sor de Plaser”, che si presentano come due diverse diverse riscritture del racconto della “Bella Addormentata nel bosco”. In entrambi i testi, la vicenda della Bella Addormentata è inserita in una quête di tipo matrimoniale che, specie nel “Blandin”, si collega al tema economico. “Frayre de Joy”, invece, innesta su un tessuto narrativo di matrice folklorica una discussione sul tema della conquista del joy e della libera scelta della dama nella relazione amorosa. L’analisi evidenzia inoltre come le due riscritture trattino in maniera completamente diversa il motivo-chiave del risveglio dell’eroina.

Lingua: Italiano
Pag. 751-774
Etichette: Alterità, Favola, Folklore,

Autore/i articolo: NICOLÒ PASERO
Titolo articolo: Quattro tipi di alterità (con una nota sull’impiego di metafore in teoria della letteratura)

Il contributo affronta quattro tipi di alterità che s’incontrano nella ricerca letteraria: vnenachodimost (Bachtin), ostranenie (Sklovsky), Verfremdung (Brecht), scrittura nell’esilio (Auerbach-Said). Come queste forme di alterità, anche le metafore impiegate in teoria della letteratura (ad esempio il cronotopo di Bachtin) conducono a una comprensione più profonda dei testi.

Lingua: Italiano
Pag. 775-784
Etichette: Alterità, Metafora, Teoria della letteratura, Esilio,

Autore/i articolo: GEMMA PERSICO
Titolo articolo: Gendered criminality: the representation of female offenders from crime news to sensation novels

Assumendo come punto di partenza modalità e convenzioni della rappresentazione della donna criminale, si intende qui indagare la complessa rete di collegamenti tra genere, crimine e classe nella stampa vittoriana, nonché le dinamiche e le strategie attraverso cui la rappresentazione intrinsecamente dialogica della female offender in alcuni dei più noti sensation novels diviene banco di prova e luogo privilegiato di confronto tra l’azione elusivamente destabilizzatrice e sovversiva della ‘devianza’ femminile da un lato, e quella coercitivamente normalizzatrice della tradizione patriarcale dall’altro.

Lingua: Italiano
Pag. 785-798
Etichette: Donna, Criminalità, Lingua inglese, Stampa, Ottocento,

Autore/i articolo: ARIANNA PUNZI
Titolo articolo: Ancora sul romanzo nella “Commedia”

ll saggio muove dal presupposto che Dante, stando alle risultanze della tradizione manoscritta, poteva certamente conoscere l’intero ciclo del Lancelot Graal, compreso il testo che apre l’intera compilazione: l'”Estoire de saint Graal”. Obiettivo del saggio è interrogarsi sulla possibilità che Dante abbia letto questo testo che, se noto a Dante, potrebbe rappresentare un tassello non insignificante nella sua complessa e stratificata memoria culturale, ma soprattutto concorrere a fondare la sua personalissima idea del genere romanzo.

Lingua: Italiano
Pag. 799-816
Etichette: Alterità, Dantismo, Letteratura arturiana, Letteratura cavalleresca, Letteratura medievale, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: STEFANO RAPISARDA
Titolo articolo: A proposito dello studio delle lingue straniere in epoca fascista

È noto a tutti che il Fascismo operò una politica linguistica protezionista della lingua italiana e ostile al presunto barbarismo delle lingue straniere. Dinanzi a un fenomeno totalitario come fu il Fascismo, viene spontaneo immaginare un esercizio monolitico di tale politica linguistica, rispetto allo studio delle lingue straniere in particolare. Eppure la situazione è complessa e variegata, e vari sono i fatti in contraddizione, che qui si rilevano.

Lingua: Italiano
Pag. 817-828
Etichette: Fascismo, Lingua italiana, Novecento,

Autore/i articolo: FELICE RAPPAZZO
Titolo articolo: L’indifferenziato e l’altro-da-sé: René Girard e lo studio della letteratura

Scopo di questo breve sondaggio è quello di illustrare le ricadute degli studi antropologici e culturali di René Girard sulla letteratura, dopo “Menzogna romantica e verità romanzesca”. Dallo studio sintetico di La violenza e il sacro e di Il capro espiatorio, nelle principali figure, il mostro, l’indifferenziato, il double bind, possono rivelarsi nuovi e più ricchi aspetti e significati in molti classici della letteratura.

Lingua: Italiano
Pag. 829-844
Etichette: Alterità, Letteratura, Romanzo, Novecento,

Autore/i articolo: LUCA SACCHI
Titolo articolo: Ami, Amile e le alterità degli identici

Nel corpus di opere che ne raccontano la storia, Ami e Amile, oltre che uniti da un affetto e una dedizione assoluti, appaiono praticamente identici, benché non siano fratelli gemelli, e neppure parenti. Tale specularità costituisce un fattore chiave della loro storia, vuoi per la ricorrenza degli scambi di identità tra i due, vuoi per la disposizione simmetrica dei rispettivi movimenti. Esistono tuttavia, sparsi nei testi, degli elementi che li distinguono, o addirittura li oppongono. L’articolo si sofferma su questi indizi di alterità, sulle loro funzioni e sui mutamenti cui vanno incontro nel succedersi delle riscritture.

Lingua: Italiano
Pag. 845-858
Etichette: Alterità,

Autore/i articolo: TERESA SARDELLA
Titolo articolo: L”altro’ tra diritto, politica e religione: il valore della promessa

Alla fine del IV secolo, i cristiani consideravano la promessa matrimoniale un giuramento e la rottura di tale promessa un sacrilegio: così nella decretale di papa Siricio a Imerio.
Riflessioni varie definiscono il significato antropologico, giuridico e storico-sociale della promessa e i problemi di un fidanzamento equiparato al matrimonio tramite giuramento: vi sono, tra l’altro, aporie filosofiche e contraddizioni religiose.
Il saggio dimostra che il documento si colloca in un momento di pieno recupero del giuramento in area cristiana. Le aporie, insite nella equiparazione tra fidanzamento e matrimonio, saranno sciolte al concilio di Trento, che sopprimerà tale equiparazione.

Lingua: Italiano
Pag. 859-870
Etichette: Alterità, Diritto, Politica, Religione, Sociologia, Antropologia,

Autore/i articolo: MASSIMO SCHILIRÒ
Titolo articolo: Il viaggio ai primordi del mondo. Emilio Cecchi in Messico

Quando Emilio Cecchi va in Messico negli anni trenta è costretto a confrontare il pregiudizio culturale con la radicalità dell’altro. I temi del suo resoconto di viaggio (il tempo storico e quello geologico, le rovine industriali e quelle azteche, la morte, l’animale e l’eros) non si prestano al gioco consueto della domesticazione/comparazione. Certo è che Cecchi è comunque uscito dalla propria camera, si è esposto al pericolo del viaggio come rivelazione e mutamento dell’io, ed è giunto al termine del mutamento quando quest’ultimo diviene incontrollabile. Nel suo viaggio attraverso il ‘Messico crudele’, Cecchi è colto infine dal turbamento di fronte all’orrendo, perché forse ci riguarda.

Lingua: Italiano
Pag. 871-890
Etichette: Alterità, Letteratura di viaggio, Novecento,

Autore/i articolo: ATTILIO SCUDERI
Titolo articolo: Un’epica per frammenti: Erri De Luca, il racconto breve, la questione generazionale

Nei racconti brevi di Erri De Luca si costruisce un romanzo per frammenti, o meglio un Composite Novel, che attraversa il cuore della questione generazionale e del conflitto tra generazioni nell’Italia e nell’Europa del Novecento. Il saggio analizza la raccolta di racconti In alto a sinistra (1994) per individuare l’epica generazionale e frammentaria di Erri De Luca.

Lingua: Italiano
Pag. 891-902
Etichette: Alterità, Romanzo, Novecento,

Autore/i articolo: SALVATORE CLAUDIO SGROI
Titolo articolo: Identità e alterità dell’italiano: l’italiano ‘pidocchiale’

Si analizzano una trentina di etichette relative al cosiddetto ‘italiano popolare’ – l’ultima delle quali è ‘italiano pidocchiale’ – che spesso rischiano di attentare alla identità dell’italiano nella molteplicità dei suoi usi di lingua nazionale unitaria da parte di quasi 60 milioni di italofoni.

Lingua: Italiano
Pag. 903-926
Etichette: Alterità, Lessico, Lessicografia, Lingua, Lingua italiana, Linguistica, Linguaggio,

Autore/i articolo: ANTONIO SICHERA
Titolo articolo: L’altro nel sé e l’altro da sé. Per un’ermeneutica gestaltica dell’ “Antigone”

L’intento fondamentale del saggio è quello di rileggere “Antigone” in una specifica chiave relazionale e gestaltica, centrata sull’alterità. Pur tenendo conto sullo sfondo della tradizione esegetica sul testo, enorme e di eccezionale valore, è forse possibile oggi accostarsi alla tragedia sofoclea cogliendone con frutto le tensioni interne, l’identità e l’alterità, anzitutto della sua protagonista. “Antigone” ci appare da questo punto di vista, squisitamente ermeneutico, un’intrepida vergine greca attraversata da una potente contraddizione interiore tra la dedizione assoluta ai familiari morti e una struggente passione per la vita, mentre Ismene emerge di fronte a lei quale donna della relazione e dell’umile accoglienza dell’altro.

Lingua: Italiano
Pag. 927-942
Etichette: Alterità, Identità, Tragedia, Ermeneutica,

Autore/i articolo: CARMINELLA SIPALA
Titolo articolo: Addomesticare l’alterità. Dalle Amazzoni a Jeanne d’Arc

In continuità con il modello greco, l’uomo occidentale ha edificato la propria identità su una serie di contrapposizioni (a ciò che è straniero, barbaro, ibrido, mostruoso e femminile) delle quali il mito delle Amazzoni si offre come sintesi perfetta. Lo studio ripercorre le trasformazioni della figura dell’Amazzone dall’epica latina alla retorica politica della Terza Repubblica francese, mostrando le diverse strategie messe in opera per depotenziare e addomesticare la minaccia amazzonica: come la vergine guerriera Camilla precipita nello stereotipo della donna-madre preoccupata più del destino della specie che del proprio, così l’armatura di Giovanna d’Arco perde ogni potenziale di minaccia una volta che la strega è fatta santa da quella stessa Chiesa e Monarchia che l’avevano arsa sul rogo.

Lingua: Italiano
Pag. 943-956
Etichette: Alterità, Mito, Mitologia, Lingua francese, Letteratura francese,

Autore/i articolo: CONCETTA SIPIONE
Titolo articolo: L’incontro con l’ ‘altro’ nel “Beowulf”

L’alterità è un tema ricorrente nel poema anglosassone “Beowulf”; la narrazione principale è infatti incentrata sulla presenza di esseri alieni, mostruosi, provenienti dall”altrove’, che minacciano fatalmente la pace e l’ordine della società eroica. Non solo i mostri però rappresentano l”altro’ nel poema: anche dell’eroe eponimo è evidenziata, all’interno della corte danese, l’alterità fisica, e soprattutto sociale e politica. Ma l’essere ‘altro’ del protagonista diventa uno strumento narrativo, attraverso il quale sono messi a nudo i mali e i lati oscuri di una collettività in declino.

Lingua: Italiano
Pag. 957-972
Etichette: Alterità, Lingua inglese, Letteratura medievale, Letteratura fantastica,

Autore/i articolo: GIACOMA STRANO
Titolo articolo: L’altro mondo e il mondo altrui nella letteratura russa medievale

Nella letteratura russa medievale le descrizioni dell’altro mondo, del mondo della natura e del mondo altrui forniscono indicazioni geografiche spesso fantastiche, sono popolate da creature prodigiose e permeate dai valori cristiani. Inferno e Paradiso sono luoghi raggiungibili attraverso ‘viaggi’ nello spazio fisico, la loro rappresentazione è mutuata dalla Bibbia e connotata da ‘segni’ specifici. I bestiari associano la caratterizzazione degli animali agli insegnamenti etico-religiosi. Il mondo altrui spesso si configura come spazio dell’utopia, ovvero exemplum di regno giusto o ingiusto; sono significativi in tal senso i manoscritti copiati da Efrosin nel monastero Kirillo-Beloozerskij: lo Skazanie ob Indijskom carstve, l’Aleksandrija, la Povest’ o Drakule voevode.

Lingua: Italiano
Pag. 973-986
Etichette: Alterità, Letteratura medievale, Letteratura fantastica, Letteratura di viaggio, Medioevo,

Autore/i articolo: FRANCESCA VIGO
Titolo articolo: Alterità, mediterraneo e la super-diversità dei cerchi di gesso

Ci sono immagini, concetti, che non appartengono ad un particolare ambito di studio, prima fra tutte l’alterità che ha alimentato dibattiti, da tempi remoti. Nel nostro mondo globalizzato, l’occasione più frequente di confronto con l’alterità è data anche dal fenomeno (im)migratorio. Le considerazioni sull’alterità, sulla distanza e sulla prossimità diventano inevitabilmente concrete in relazione a ciò che succede nel nostro ‘contesto’. Partecipare all’accettazione dell’alterità ma non al suo annullamento ci sembra un dovere sociale. Si propone, qui, una diversa prospettiva da cui guardare all’alterità e si prendono due ambiti sociali come luogo di analisi: l'(im)migrazione e le differenze di genere.

Lingua: Italiano
Pag. 987-998
Etichette: Alterità, Immigrazione, Migrazione,

Autore/i articolo: MAURIZIO VIRDIS
Titolo articolo: Il tempo misto nell’ “Atre Périlleux”

L'”Atre Périlleux”, romanzo francese in versi del sec. XIII, fa parte di un ciclo di romanzi aventi quasi tutti come protagonista Gauvain, che riprendono la tradizione letteraria inaugurata da Chrétien de Troyes. Ma non è una ripresa semplice o lineare, neutra. Questi romanzi hanno una forte componente comico parodica e spesso, come nel nostro caso, anche allegorica. Con tale procedimento testuale e con questa semiosi, gli autori intendono non tanto demolire la tradizione del romanzo cortese quanto ricostruirla su nuove basi ideali e morali. Nel far ciò, l'”Atre Périlleux” in specifico, riplasma la struttura e la rappresentazione del tempo (e dello spazio), proponendo modalità temporali e dell’essere del tempo, diverse ma abilmente amalgamate, e con più o meno celati richiami allo sciamanesimo. Con un finissimo gioco in cui il lettore si trova continuamente spiazzato fra dimensione diegetica e struttura discorsivo-testuale, fra lettera e allegoria, fra tempo empirico e lineare e tempo sospeso, fra vita e morte.

Lingua: Italiano
Pag. 999-1014
Etichette: Alterità, Duecento, Letteratura medievale, Allegoria, Comico, Parodia,

Autore/i articolo: GIOIA ZAGANELLI
Titolo articolo: “La Fille du Comte de Pontieu” o dell’ambiguità

Il saggio presenta la più antica novella in prosa antico-francese, analizzandone le tematiche principali: soggettività della visione e della percezione, originalità del rapporto tra Oriente e Occidente, rilevanza del tema dinastico.

Lingua: Italiano
Pag. 1015-1032
Etichette: Alterità, Letteratura francese,

Autore/i articolo: ANNA ZIMBONE
Titolo articolo: La “Botola” di Giorgos Ioannou

Sono qui presentate per la prima volta in italiano, con un’introduzione e note esplicative, tre brevi prose di uno dei maggiori scrittori greci contemporanei, Giorgos Ioannou (Salonicco 1927-Atene 1985). Esse rivestono un particolare interesse sia per il modulo espressivo, una sorta di saggio confessionale svolto con un fraseggio spontaneo e tuttavia ignaro d’improvvisazione, gremito di termini idiomatici e infiorato di prestiti turchi, sia come testimonianza fortemente commossa di uno scrittore che racconta senza nascondersi la sua deserta solitudine di ‘diverso’, e confessa apertamente frustrazioni e patemi, insieme con ricordi della tormentata adolescenza in una Salonicco provinciale e ostile.

Lingua: Italiano
Pag. 1033-1042
Etichette: Alterità, Traduzione, Letteratura greca, Lingua greca, Prosa, Racconto, Novecento,