Le forme e la storia | 2013 | N. 2

Anno 2013 – Annata: VI – N. 2
A cura di Sebastiano Italia

Autore/i articolo: ANDREA MANGANARO
Titolo articolo: Forme e storia del ‘genere’ novella

Il settimo centenario della nascita di Boccaccio offre l’occasione per fornire un essenziale quadro di alcune delle problematiche connesse alla novella, che nel “Decameron” ha uno dei suoi modelli più illustri, fondante per la tradizione europea: le difficoltà nell’individuare una definizione di valore generale per un “genere” comunque diffusissimo, nelle sue mutevoli forme, dall’antichità ai giorni nostri; la genesi della novella medievale; i suoi rapporti, diversificati nel corso della storia, con gli altri generi (romanzo, dramma, fiaba); le caratteristiche della novella moderna, della relativa riflessione teorica, i mutamenti nella forma del racconto del Novecento.

Lingua: Italiano
Pag. 7-17
Etichette: Novella, Racconto, Romanzo, Dramma, Fiaba, Trecento,

Autore/i articolo: MASSIMO BONAFIN
Titolo articolo: Rileggere Meletinskij e la sua poetica storica della novella

L’autore traccia un breve schizzo biobibliografico di E.M. Meletinskij, sottolineandone la continuità con l’approccio di A.N. Veselovskij, nel solco di una ‘poetica storico-etnografica’; quindi evidenzia alcuni aspetti salienti del primo capitolo del suo studio “Poetica storica della novella” (1990).

Lingua: Italiano
Pag. 19-25
Etichette: Novella, Novecento,

Autore/i articolo: ELEAZAR M. MELETINSKIJ
Titolo articolo: La fiaba novellistica e la fiaba-aneddoto come generi folklorici

La fiaba novellistica e la fiaba aneddotica sono il risultato di una complessa interazione tra fonti folkloriche e libresche. Questo lavoro pone l’accento sul fatto che l’elemento ‘bricconesco’ di alcuni racconti primitivi sono stati in seguito ereditati dalle fiabe di animali, le quali hanno poi generato le favole allegorico-edificanti, precorritrici dirette della novella e del romanzo sul ‘trickster’.

Lingua: Italiano
Pag. 27-53
Etichette: Novella, Folklore, Fiaba, Favola, Romanzo,

Autore/i articolo: MARÍA JESÚS LACARRA
Titolo articolo: Derecho y ficciòn en la ‘prehistoria’ de la novella

Il lavoro, incentrato sul rapporto tra il mondo del Diritto e i racconti, è strutturato in due parti. La prima verte su alcune unità narrative brevi, denominate ‘fazañas’, che si riscontrano nei primi testi giuridici spagnoli e conservano parallelismi interessanti con le favole e altre storie della tradizione medievale. La seconda parte, invece, studia la connessione che le collezioni di racconti orientali, quali i “Calila e Dimma”, il “Sendebar” o la “Disciplina clericalis”, mantengono con la sfera giuridica. Dalla ricerca si può concludere che la tematica giuridica diventa un motivo importante, il quale contribuisce alla formazione di nuove storie all’interno della narrativa breve di ambito romanzo.

Lingua: Spagnolo
Pag. 55-70
Etichette: Diritto, Narrativa, Novella, Letteratura medievale,

Autore/i articolo: SALVATORE LUONGO
Titolo articolo: La Marchesana di Monferrato fra tradizione e innovazione: ancora sulla novella I.5 del “Decameron”

La comparazione fra tre testualizzazioni del ‘racconto della donna onesta’ (“Sendebar”, “Mille e una notte”, “Conde Lucanor”) e la novella I.5 del “Decameron” consente di evidenziare alcune modalità del processo di rielaborazione cui Boccaccio sottopone i materiali narrativi offertigli dalla tradizione: contestualizzazione spazio-temporale dell’azione, concretizzazione dello statuto (da generico a individuato) e del ruolo degli attori e problematizzazione dei loro rapporti, ricchezza funzionale dei dettagli, contaminazione con elementi peculiari di altre esperienze letterarie (qui il rudelliano ‘amor de lonh’) e loro deformazione parodica.

Lingua: Olandese/Italiano
Pag. 71-85
Etichette: Novella, Narrativa, Trecento, Parodia, Letteratura medievale,

Autore/i articolo: NICOLÒ MINEO
Titolo articolo: “Decameron”, X, 10: Dioneo e la ‘magnificenza’ invalidata

L’ultima novella del “Decameron”, indicata solitamente come la novella di Griselda, contiene varie ambiguità. Va anzitutto messa in relazione con la realtà, in quanto personaggio della ‘cornice’ del “Decameorn”, del suo narratore immediato, l’estroso Dioneo. Sul protagonista lui stesso dà un giudizio assolutamente negativo per aver imposto alla donna che ha sposato, Griselda, prove di inaudita crudeltà morale. D’altra parte non si capisce perché ella subisca tanto e tanto penosamente. Viene infatti contrapposto un modello positivo, la donna che si ribella. Ma una frase dello stesso Boccaccio fa pensare a una sorta di paura della donna che nel suo tempo doveva essersi perduta.

Lingua: Italiano
Pag. 87-97
Etichette: Letteratura medievale, Novella, Racconto, Trecento,

Autore/i articolo: GIANCARLO ALFANO
Titolo articolo: L’opera narrativa di Matteo Bandello tra oralità e scrittura

Il saggio verte sul rapporto stabilito da Matteo Bandello tra il racconto orale e la sua trascrizione e pubblicazione in un libro. Portando diversi esempi e confrontando l’opera bandelliana con altri casi letterari a lui contemporanei, si mostra come la diade composta da lettera di dedica e novella riproduca l’opposizione tra oralità e scrittura. Una relazione complessa, ma univoca, che consente all’autore di rappresentare un preciso modello sociale e comportamentale restituendo al suo lettore il contesto della conversazione cortigiana.

Lingua: Italiano
Pag. 99-111
Etichette: Novella, Racconto, Libro, Scrittura, Cortigiano,

Autore/i articolo: GAETANO LALOMIA
Titolo articolo: Il libro di novelle medievale in tipografia (1500-1600)

Lo studio mira a fornire i primi dati di una ricerca volta a studiare la fattura del libro medievale italiano di novelle nella tipografia cinquecentesca. I dati desunti dalla ricerca mettono in luce come nel secolo XVI la tipografia fosse interessata alla novella nel formato libro; si registra, infatti, una sempre maggiore cura nella ‘mise en page’ volta a proporre al pubblico un libro coerente e coeso, dal sapore didattico e piacevole alla lettura, nonché un modello linguistico da poter imitare.

Lingua: Italiano
Pag. 113-136
Etichette: Novella, Libro, Letteratura medievale, Tipografia, Cinquecento,

Autore/i articolo: PASQUALE GUARAGNELLA
Titolo articolo: La malinconia e un sistema narrativo antifrastico. Osservazioni su “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile

Il saggio si propone di esaminare alcuni aspetti de “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile, alla luce di un sistema di scrittura che si pone come momento antifrastico nei riguardi del modello decameroniano. Nel Seicento, del resto, l’opera di Basile è quella che più di ogni altra dimostra non solamente una forte volontà di ripresa dei modelli letterari, ma anche una forte spinta alla deformazione e alla parodia del modello. L’analisi si sofferma sulla forte presenza di proverbi e sulle affinità tra la paremiografia e la novellistica di Basile.

Lingua: Italiano
Pag. 137-148
Etichette: Novella, Seicento, Proverbio, Parodia,

Autore/i articolo: MARIELLA DI MAIO
Titolo articolo: Un genere incompiuto: la novella in Stendhal

Lo statuto della novella stendhaliana è quanto mai incerto e precario. Nell’opera narrativa di Stendhal, i confini sono molto sfumati tra ‘récit’, ‘chronique’ e ‘nouvelle’, le forme brevi che si contrappongono al romanzo. Non a caso il titolo di “Nouvelle” fu adottato solo nelle edizioni postume per designare tutto ciò che non è romanzo o racconto storico.

Lingua: Italiano
Pag. 149-164
Etichette: Novella, Romanzo, Narrativa, Ottocento, Letteratura francese,

Autore/i articolo: ENRICO FENZI
Titolo articolo: Artisti da strapazzo

Il saggio prende in considerazione il particolare motivo degli ‘artisti da strapazzao’ in Verga, dal giovanile romanzo “Eva” all’ultima novella, pubblicata postuma, “Una capanna e il tuo cuore”. La figura dell’artista, specie di teatro ma anche pittore, scrittore, musicista, condannato a una marginalità vagabonda e spesso miserabile è ricorrente in Verga, che ne incide in maniera impietosa i tratti. È senz’altro vero, come spesso è stato detto, che in Verga il mondo del teatro non è che lo specchio pesantemente caricaturale del mondo e della società reale con tutta la sua intrinseca falsità e crudeltà, ma va aggiunto che ciò è possibile perché in Verga esistono sì gli artisti, per quanto pessimi, ma non esiste l’arte e non esiste alcuno spazio per un suo eventuale ‘altrove’. Il mito romantico e demoniaco dell’arte è distrutto, e con sarcasmo talvolta greve Verga ne ridicolizza le derive estetiche e decadenti.

Lingua: Italiano
Pag. 165-204
Etichette: Narrativa, Novella, Ottocento, Arte, Estetismo, Decadentismo, Teatro, Verismo,

Autore/i articolo: GISÈLE VANHESE
Titolo articolo: Transmutations de la forme brève. Des contes de Marcel Schwob à “Biserica neagra” d’Anatol E. Baconsky

In questo saggio si propone un parallelismo tra “Biserica neagra” di Anatol E. Baconsky e alcuni racconti di Marcel Schwob (“La terreur future”; “La mort d’Odijgh”), al fine di far emergere delle convergenze significative e una possibile influenza schwobiana sul testo baconskyano. In particolare, analizzando diverse caratteristiche stilistiche che, in entrambi i casi, si ricollegano alla poetica del Decadentismo tracciata da Joris-Karl Huysmans in “À rebours”, si dimostra che Schwob e Baconsky condividono la stessa estetica crepuscolare.

Lingua: Francese
Pag. 205-221
Etichette: Baconsky Anatol E., Schwob Marcel, Novecento,