L’Alighieri | 2015 | N. 46

Anno 2015 – Annata: LVI – N. 46 Mese: Luglio/Dicembre
A cura di Marina De Leonardis

Autore/i articolo: RICCARDO TESI
Titolo articolo: ‘Ut Sordellus de Mantua sua ostendit’ (“De vulgari eloquentia” i.xv,2)

Lo studio prende in esame il significato della frase del De vulgari eloquentia riferita al poeta di Goito «qui [Sordellus], tantus eloquentie vir existens, non solum in poetando sed quomodocunque loquendo patrium vulgare deseruit» (i.xv, 2), e avanza una soluzione interpretativa diversa da quella correntemente accolta nei commenti più recenti del trattato dantesco. Nella prima parte del saggio si analizza il concetto di commixtio applicato da Dante ai volgari medievali, tra cui il mantovano di Sordello, e si giunge alla conclusione che la sua accezione non è di per se stessa negativa, venendo a designare una ‘fusione di elementi linguistici’ (col raggiungimento della qualitas media, secondo la terminologia tomistica del De mixtione elementorum) connotata positivamente nel De vulgari. L’ultima parte del saggio infine stabilisce che la frase dovrà essere letta, cambiando punteggiatura («qui [Sordellus], tantus eloquentie vir existens non solum in poetando sed quomodocunque loquendo, patrium vulgare deseruit»), come un’affermazione neutra e obiettiva riferita alle straordinarie capacità retoriche e comunicative di Sordello.

Lingua: Italiano
Pag. 5-28
Etichette: Dantismo, Letteratura, Trecento,

Autore/i articolo: LUCA CARLO ROSSI
Titolo articolo: Il nome di Francesca

Commentatori, lettori e artisti hanno costruito una biografia del personaggio di Francesca che integra quanto Dante le fa dire e contrasta col silenzio delle fonti documentarie. L’esame dei dati testuali dell’intero canto induce a ipotizzare che Dante abbia costruito la vicenda di una peccatrice moderna a partire dal nome, reale o fittizio che sia, di Francesca, la francese. Lettrice ingenua di un libro francese, Francesca nasce come personaggio per confermare il discorso letterario sviluppato nei primi canti relativo alle insidie latenti della letteratura che non tratta con il dovuto impegno il tema di amore.

Lingua: Italiano
Pag. 29-40
Etichette: Trecento, Dantismo, Letteratura,

Autore/i articolo: GAIA TOMAZZOLI
Titolo articolo: La metafora in Dante: temi e tendenze della critica

L’obiettivo dell’articolo è fornire una rassegna critica degli studi incentrati sulle metafore dantesche, al fine di ricondurre le diverse letture dei dantisti ad alcune strategie interpretative e ai nuclei tematici a queste connessi. Poiché l’approccio prevalente risulta essere quello contenutistico, nella prima parte dell’articolo vengono introdotte le principali categorie semantiche impiegate nelle teorie della metafora medievali e contemporanee. Ripercorrendo le principali proposte della critica, viene messo in luce come anche gli studi più attenti alla forma linguistica finiscano comunque per inquadrare il fenomeno all’interno di una lettura semantica, in dialogo con la retorica e, più recentemente, con la filosofia. La conclusione propone alcune ipotesi sulle ragioni del relativo silenzio dei dantisti sul tema della metafora, il cui scopo è anche quello di ricontestualizzare quest’ultima all’interno del più ampio spettro del linguaggio figurato.

Lingua: Italiano
Pag. 41-60
Etichette: Trecento, Dantismo, Letteratura,

Autore/i articolo: MIRA MOCAN
Titolo articolo: Il livore dell’invidia e la luce della Sapienza: lettura di “Purgatorio” XIII

La lettura illustra i principali assi concettuali e figurali su cui è costruito il primo canto purgatoriale dedicato all’invidia, la «passione triste» che si oppone alla caritas e mette in luce la sua collocazione rispetto agli altri vizi capitali, la continuità rispetto al peccato della superbia e la sua valenza sociale e civile. Una riflessione approfondita sui tre motivi salienti che definiscono l’invidia – la connessione con il tema della visione (data dalla derivazione etimologica del termine da in-video), la cucitura delle palpebre come «a sparvier selvaggio» inflitta agli spiriti purganti, il senso profondo del nome di Sapìa, personaggio protagonista del canto – consente di illuminare le corrispondenze “verticali” fra i xiii canti delle tre cantiche. Si individua così negli spiriti del cielo del Sole, e in particolare nel re giusto Salomone, il modello positivo di sapienza e di cortesia contrapposto al livore malevolo, «morte comune e de le corti vizio» (Inf. xiii, 66), e ai suoi effetti devastanti sulla comunità umana.

Lingua: Italiano
Pag. 61-85
Etichette: Trecento, Dantismo, Letteratura,

Autore/i articolo: DANIELE PICCINI
Titolo articolo: A proposito di “Vita nuova” XXXVIII, 1

L’articolo discute dal punto di vista della critica testuale un passo della “Vita nuova” di
Dante (xxxviii, 1 secondo la numerazione dell’edizione Barbi; 27, 1 secondo l’edizione
Gorni), passo a lungo dibattuto dagli studiosi.
Barbi considerò il luogo citato come uno degli
errori d’archetipo, modificando comunque la
soluzione testuale nella sua seconda edizione
critica dell’opera dantesca (1932), mentre Gorni
(1996) accettò a testo una delle lezioni
attestate dalla tradizione, quella del gruppo di
Boccaccio. L’articolo esamina le varianti dei
manoscritti e propone di riconoscere in quella
attestata dalla maggioranza delle diramazioni
all’interno dello ‘stemma codicum’ la lezione
autentica (mentre essa era normalmente ritenuta
erronea), come già aveva ipotizzato André Pézard.
La proposta è sostenuta sulla base di una diversa
interpretazione del passo. L’articolo esamina
inoltre il secolare dibattito critico sulla
questione, suggerendo alcune considerazioni metodologiche.

Lingua: Italiano
Pag. 87-102
Etichette: Dantismo, Trecento, Letteratura,

Autore/i articolo: DANIELE SANTORO
Titolo articolo: Sul ‘secreto calle’ di “Inf.” X, 1

Il saggio ha per oggetto l’espressione «secreto calle» di Inf. x, 1 la cui esegesi, a partire dalla seconda metà del Novecento, ‘complice’ l’avallo di Sapegno su una discutibile – e quivi discussa – interpretazione di Ronconi, ha svilito quel genuino significato che, già messo in luce dai primi commentatori del poema, ci si propone ora di ripristinare. Si dimostrerà, pertanto, che il sintagma debba intendersi non già più nell’accezione di ‘sentiero stretto’, ma esclusivamente di ‘sentiero segreto’, giacché l’isolamento che relega gli epicurei a ridosso delle mura di Dite non è senza motivo, giusta finanche il contrappasso per analogia che regola il canto; contrappasso, all’insegna del celebre precetto epicureo del lathe biosas, per il quale la relegazione dei dannati ai margini della città infernale è da relazionare con la condanna del loro, in vita, ostinato appartarsi dal credo cristiano. Di qui pure l’importanza del termine «calle» quale ‘sentiero’ proprio delle bestie (di cui all’etimologia isidoriana) cui sono accomunati gli epicurei.

Lingua: Italiano
Pag. 103-115
Etichette: Trecento, Dantismo, Letteratura,

Autore/i articolo: ENRICO REBUFFAT
Titolo articolo: Tu non pensavi ch’io fisico fossi! Una questione attributiva nella “Commedia” (“Purg.” V, 109-11)

Nell’episodio di Buonconte da Montefeltro di “Purg.” v, desta perplessità l’allocuzione di contenuto meteorologico dei vv. 109-11, che il personaggio rivolge al poeta interrompendo la narrazione in terza persona. Il presente lavoro propone un’interpretazione inedita della terzina, con la quale essa risulta meglio integrata nel contesto e poeticamente più efficace. Viene poi esaminata la questione del significato di «intento» al v. 117: «e ‘l gel [v. l. «ciel»] di sopra fece intento». In base all’esame delle concezioni meteorologiche medievali, in particolare di Alberto Magno, il significato da riconoscere alla parola è quello di ‘concentrato’, ‘intenso’, e la variante da preferire è indubbiamente «gel».

Lingua: Italiano
Pag. 117-134
Etichette: Trecento, Dantismo, Letteratura,

Autore/i libro/articolo recensito: CLAIRE E. HONESS, MATTHEW TREHERNE
Titolo libro/articolo recensito: Reviewing Dante’s Theology
Edizioni: Peter Lang, Bern – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 135-140
Recensore/i: Giulia Gaimari
Etichette: Trecento, Dantismo, Teologia, Letteratura,

Titolo libro/articolo recensito: Nature and Art in Dante
A cura di: Daragh o’Connell, Jennifer Petrie
Edizioni: Four Courts Press, Dublin – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 140-143
Recensore/i: Anna Gabriella Chisena
Etichette: Trecento, Dantismo, Letteratura,

Autore/i libro/articolo recensito: KARLHEINZ STIERLE
Titolo libro/articolo recensito: Dante Alighieri. Dichter im Exil, Dichter der Welt
Edizioni: C.H. Beck, Muenchen – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 143-147
Recensore/i: Mirjam Mansen
Etichette: Trecento, Dantismo, Letteratura,

Autore/i libro/articolo recensito: MANUELE GRAGNOLATI
Titolo libro/articolo recensito: Amor che move. Linguaggio del corpo e forma del desiderio in Dante, Pasolini e Morante
Edizioni: Il Saggiatore, Milano – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 147-150
Recensore/i: Annarita Zazzaroni
Etichette: Trecento, Dantismo, Letteratura,

Autore/i libro/articolo recensito: NICOLA LONGO
Titolo libro/articolo recensito: Letture e ricognizioni dantesche
Edizioni: UniversItalia, Roma – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 150-153
Recensore/i: Elena Pederzoli
Etichette: Trecento, Dantismo, Letteratura,

Autore/i libro/articolo recensito: MARCO ARNAUDO
Titolo libro/articolo recensito: Dante barocco. L’influenza della “Divina commedia” su letteratura e cultura del Seicento italiano
Edizioni: Longo, Ravenna – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 153-157
Recensore/i: Francesco Ferretti
Etichette: Trecento, Seicento, Dantismo, Letteratura barocca,