L’Alighieri | 2005 | N. 26

Anno 2005 – Annata: XLVI – N. 26 Mese: Luglio-Dicembre
A cura di Barbara Manfellotto

Autore/i articolo: GABRIELE MURESU
Titolo articolo: Piccarda e la luna (“Par”. III)

Nei vari paragrafi in cui si articola il suo lungo saggio Muresu ragiona sull’architettura del “Paradiso” dantesco, soffermandosi sulla questione relativa alle influenze dei sette pianeti sulle inclinazioni umane, della Luna in particolar modo, ed interrogandosi parimenti sul problema della “gradazione” di beatitudine delle anime incontrate da Dante nel terzo regno. Dopo aver confutato la tesi delle “presunte carenze” che “infirmerebbero la compiutezza della condizione beatifica degli spiriti lunari” (p. 21), l’attenzione dello studioso è infatti riservata successivamente al personaggio di Piccarda, di cui riconosce, contrariamente ai giudizi critici correnti, la perfetta beatitudine, nonché una indiscussa fermezza caratteriale che la porterebbe ad essere “strutturalmente indisponibile alla timorosità, ai toni nostalgici, ai languidi sospiri” (p. 24).

Lingua: Italiano
Pag. 5-33
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Paradiso III, Poesia, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: HANS-JOST FREY
Titolo articolo: Dantes Stimme

Lo studioso si occupa del significato e del valore della parola dantesca nella “Commedia”, con particolare riguardo al significato assunto da essa nel colloquio tra Dante e Cacciaguida nel XV canto del “Paradiso”.

Lingua: Tedesco
Pag. 35-44
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Poesia, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: ANDREA A. ROBIGLIO
Titolo articolo: Dante ‘bene nato’. Guido Cavalcanti e Margherita Porete in “Par.” V, 115

Precisazione in merito alla probabile connotazione filosofica assunta dall’espressione dantesca “ben nato”, presente all’altezza del verso 115 del canto V del “Paradiso”. L’ipotesi esegetica formulata dall’A. del saggio getta nuova luce sulla controversa questione dei rapporti tra Dante e Cavalcanti nonché sul concetto dantesco di nobiltà.

Lingua: Italiano
Pag. 45-62
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Paradiso V 115, Poesia, Duecento, Trecento, Nobiltà,

Autore/i articolo: SELENE SARTESCHI
Titolo articolo: Ancora in merito all’ “Epistola” XIII a Cangrande della Scala

L’A. propone nuove riflessioni a margine dell’ “Epistola XIII a Cangrande della Scala”, il cui “minimo comun denominatore”, come precisato nell’incipit del saggio, non può che essere la controversa questione attributiva. Questi in sintesi gli argomenti portati dall’A. a sostegno della paternità dantesca dell’opera: la verifica dell’autografia del paragrafo XIII dell’ “Epistola”; il confronto tra essa e gli scritti che appartengono all’ultimo periodo della vita di Dante; la formulazione di ipotesi attinenti a data e luogo di composizione dell’ “Epistola”; la convergenza tra le teorie esposte nel “Monarchia” e nella “Commedia” in relazione ai concetti di giustizia e libero arbitrio e l’analoga centralità conferita a questi argomenti nell’ “Epistola”.

Lingua: Italiano
Pag. 63-96
Etichette: Alighieri Dante, Epistola a Cangrande della Scala, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: MICHELANGELO PICONE
Titolo articolo: Dante nel girone dei superbi (“Purg.” X-XII)

Questo l’argomento del saggio brevemente compendiato dall’A. nell’incipit: “Nella seguente lettura del trittico di canti dedicato alla superbia [“Purgatorio”, X-XII] mi propongo di trattare due problematiche strettamente connesse: la prima è quella della prova che Dante deve affrontare per poter chiamare il suo poema ‘sacro’; la seconda riguarda il confronto che si viene a stabilire in questo punto della “Commedia” fra le varie arti, in particolare tra l’arte della parola (la poesia) e l’arte dell’immagine (la pittura e la scultura)”.

Lingua: Italiano
Pag. 97-110
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Purgatorio X-XII, Poesia, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: EDOARDO FUMAGALLI
Titolo articolo: “Par.” XVIII, 88-114, l’enigma del giglio e la sapienza di Salomone

L’A. reca nuovi argomenti a sostegno della tesi offerta un secolo fa da Ernesto Giacomo Parodi in merito al reale significato assunto dai versi 88-114 del canto XVIII del “Paradiso”. La proposta di lettura avanzata dall’A. è quella secondo cui il passo nebuloso della “Commedia” che descrive il singolare movimento delle anime del cielo degli spiriti giusti (che si disporrebbero in una fase intermedia a formare un giglio) sta in realtà a significare che le anime che si ingigliano e alla fine formano l’aquila sono da identificarsi in quelle dei francesi “che hanno creduto in buona fede alla sovranità del loro Paese, e per questo non sono dannate, ma una volta in paradiso hanno capito, finalmente, l’errore commesso […]” (p. 120).

Lingua: Italiano
Pag. 111-125
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Paradiso XVIII 88-114, Poesia, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: MASSIMO SERIACOPI
Titolo articolo: Chiose da due commenti inediti del Trecento all’ “Inferno”

L’esegesi di alcuni luoghi della cantica infernale si arricchisce nel saggio di fecondi spunti di riflessione e di approfondimento. Seriacopi indirizza infatti l’attenzione su alcune interessanti chiose ai canti dell’ “Inferno” che compongono due inediti commenti trecenteschi alla “Commedia”, reperiti dallo studioso nei codici laurenziani Pluteo XL. 23 e Redi 41.

Lingua: Italiano
Pag. 127-138
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Inferno, Poesia, Duecento, Trecento, Commento, Manoscritto,

Autore/i articolo: DANIELE MARIA PEGORARI
Titolo articolo: Il pane dei borghesi ‘non sa di sale’. Dantismo e profezia in P. P. Pasolini

L’A. censisce gli intertesti danteschi di Pasolini, allo scopo di dimostrare come lungo l’arco della sua produzione letteraria, a partire dalla svolta degli anni Cinquanta, Pasolini sia spesso “soccorso dal paradigma dantesco”, e dal decennio seguente non più soltanto “per una facile analogia fra le lacerazioni sociali contemporanee e il crudo scenario infernale, ma per l’intimo riconoscimento nella vicenda stessa del poeta medievale, l’intellettuale che, dinanzi al bivio del comodo conformismo o dell’ostilità rispetto al proprio tempo, sceglie la seconda e più dolorosa via (inverando la nozione evangelica dell’inaccettabilità del profeta) e sconta, dunque, il suo necessario esilio dalla città, pena la morte violenta dentro le sue mura un tempo protettive” (p. 142).

Lingua: Italiano
Pag. 139-147
Etichette: Alighieri Dante, Pasolini Pier Paolo, Divina Commedia, Poesia, Narrativa, Duecento, Trecento, Novecento, Intertestualità,

Autore/i libro/articolo recensito: SERGIO CRISTALDI
Titolo libro/articolo recensito: Occasioni dantesche
Edizioni: Salvatore Sciascia Editore, Caltanisetta-Roma – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 149-152
Recensore/i: Anna Pegoretti
Etichette: Alighieri Dante, Ungaretti Giuseppe, Duecento, Trecento, Ottocento, Novecento,

Titolo libro/articolo recensito: Dante in lettura
A cura di: Giuseppe De Matteis
Edizioni: Longo, Ravenna – 2005
Lingua: Italiano
Pag. 152-157
Recensore/i: Giuseppina Giunta
Etichette: Alighieri Dante, Poesia, Duecento, Trecento, Quattrocento, Umanesimo,

Autore/i libro/articolo recensito: PAOLA PACCHIONI-BEKER
Titolo libro/articolo recensito: Matelda e il Paradiso terrestre nella “Commedia” di Dante Alighieri
Edizioni: Peter Lang, Frankfurt – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 157-160
Recensore/i: Ilaria Tufano
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Paradiso, Poesia, Duecento, Trecento,

Autore/i libro/articolo recensito: ANDREA MAZZUCCHI
Titolo libro/articolo recensito: Tra “Convivio” e “Commedia”. Sondaggi di filologia e critica dantesca
Edizioni: Salerno Editrice, Roma – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 160-161
Recensore/i: Claudia Di Fonzo
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Poesia, Duecento, Trecento,