L’Alighieri | 2004 | N. 23

Anno 2004 – Annata: XLV – N. 23 Mese: Gennaio-Giugno
A cura di Barbara Manfellotto

Autore/i articolo: ALFONSO MAIERÙ
Titolo articolo: Dante di fronte alla fisica e alla metafisica

Scopo dichiarato dell’autore del saggio è quello di riconsiderare il ruolo della Fisica e della Metafisica nel sistema dantesco delle scienze, “evocando vari elementi che possono aver influenzato il contesto in cui si colloca la posizione dantesca”. I nodi esegetici principali affrontati sono la comparazione delle due discipline teoretiche ad un unico cielo, l’ottavo, e la sovraordinazione della Morale alla Metafisica, entrambe teorizzate in “Convivio” II.

Lingua: Italiano
Pag. 5-27
Etichette: Alighieri Dante, Poesia, Duecento, Trecento, Fisica, Metafisica, Etica, Scienza,

Autore/i articolo: SELENE SARTESCHI
Titolo articolo: Considerazioni intorno a “Convivio” II. i., 4

Selene Sarteschi commenta il passo del “Convivio” (II. i., 4) relativo all’enunciazione dantesca dei quattro sensi della scrittura (letterale, allegorico, morale ed anagogico), proponendo un’ipotesi di integrazione della lacuna testuale situata in corrispondenza della spiegazione del “senso letterale”.

Lingua: Italiano
Pag. 29-45
Etichette: Alighieri Dante, Convivio, Trattatistica, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: GUGLIELMO GORNI
Titolo articolo: Due note su “Paradiso” XI

Le due “note” cui si allude nel titolo del saggio si riferiscono, rispettivamente, all’esegesi delle terzine 43-48 di “Paradiso” XI, in cui Dante illustra il luogo di nascita di Francesco d’Assisi, ed al confronto sinottico tra i canti XI e XII della medesima cantica, accomunati dalla presenza delle orazioni parallele di Tommaso e Bonaventura, qui definite “panegirici” per via delle loro peculiarità contenutistiche e stilistico-formali.

Lingua: Italiano
Pag. 47-56
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Paradiso XI, Paradiso XII, Poesia, Duecento, Trecento, Panegirico,

Autore/i articolo: ANNALISA TEGGI
Titolo articolo: “Questo tuo grido farà come vento…”: la voce di Dante per le strade di New York

Nel contributo sono delineati alcuni momenti significativi della ricezione dantesca negli Stati Uniti, con particolare riferimento ad autori come Henry Wadsworth Longfellow e Ralph Waldo Emerson. Pur tardivo, in quanto successivo alla scoperta di altri autori nostrani tra i quali, ad esempio, Petrarca e Metastasio, il progressivo avvicinamento degli Stati Uniti all’opera di Dante ha assunto in seguito, come fu notato da Gino Capponi, il carattere di una vera e propria “conquista”. Attualmente, osserva in conclusione l’autrice del saggio, “gli studi danteschi americani sono testimonianza e conferma di ciò che intuì Theodore Koch nel 1896: ‘Dante came last, but seems destined to stay longest'”.

Lingua: Italiano
Pag. 57-74
Etichette: Alighieri Dante, Poesia, Duecento, Trecento, Stati Uniti,

Autore/i articolo: MICHELANGELO PICONE
Titolo articolo: Il “dolce stil novo” di Dante: una lettura di “Purgatorio” XXIV

Articolata lectura del canto XXIV del “Purgatorio”, di cui vengono messi in evidenza aspetti strutturali e tematici. Questi gli argomenti affrontati in sequenza nella limpidissima esegesi del testo dantesco: varietà ed unità del canto; segmentazione interna dello stesso; significato politico e culturale del peccato della gola; identificazione del personaggio femminile di Gentucca; esegesi di uno dei loci critici più discussi della “Commedia”, i vv. 49-63 inerenti alla presunta superiorità dantesca sui poeti suoi predecessori ed alla lirica iniziale della “Vita Nova”, intesa come manifesto della teoria amorosa dello Stilnovo.

Lingua: Italiano
Pag. 75-95
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Purgatorio XXIV, Poesia, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: FEDERICO TURELLI
Titolo articolo: “Ché perder tempo a chi più sa più spiace” (“Purg.” III, 78): ” A chi più sa” o “A chi più sal”?

Come prefigurato dal titolo del saggio, Federico Turelli ragiona intorno alla maggiore o minore pertinenza delle due lezioni adiafore parimenti tradite del testo della “Commedia” riguardanti il verso 78 di “Purgatorio” III. Rispetto alla lectio canonica: “ché perder tempo a chi più sa più spiace”, Turelli ipotizza e documenta come la lezione “ché perder tempo a chi più sal più spiace” possa “adattarsi meglio al narratum della vicenda che si snoda attorno al verso 78” del canto in esame.

Lingua: Italiano
Pag. 97-105
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Purgatorio III 78, Poesia, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: FEDERICO CASARI
Titolo articolo: Oltre il paratesto. Capitoli sanguinetiani

Federico Casari interviene nel vivace dibattito critico seguito alla pubblicazione dell’edizione della “Commedia” curata da Federico Sanguineti (“Dantis Alagherii Comedia”, edizione critica per cura di Federico Sanguineti, Tavarnuzze, Edizioni del Galluzzo, 2001), osservando come il “merito inconscio” dell’autore di questo volume sia la riapertura di un capitolo “delicato degli studi danteschi, con la riaffermazione della necessità di una ‘recensio’ completa sui codici del poema sacro, nella piena coscienza della parzialità e dell’insufficienza dell’edizione del Petrocchi”. Allo stesso tempo, tuttavia, il recensore afferma come l’edizione sanguinetiana della “Commedia” non sia in realtà così “epocale e rivoluzionaria come la Casa Editrice ha voluto far credere”.

Lingua: Italiano
Pag. 107-126
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Poesia, Duecento, Trecento, Edizione critica,

Autore/i articolo: ELISABETTA CREMA
Titolo articolo: “Mentre che i primi bianchi aperser l’ali”: varie vicende di una banalizzazione

Elisabetta Crema ricostruisce un episodio singolare della ricezione e trasmissione testuale della “Commedia” riguardante il verso 26 del canto II del “Purgatorio”: “mentre che i primi bianchi apparver ali”. Col supporto di prove testuali ed anche iconografiche, poste a corredo del saggio, l’autrice illustra come copisti, miniatori, commentatori, postillatori e redattori dei codici abbiano intrecciato le loro competenze “eludendo o rimbalzandosi reciprocamente un fraintendimento, tanto scontato quanto ingannevole”, in relazione al problematico verso dantesco. “Al v. 26 – puntualizza l’A. – la costruzione non ovvia della frase con il predicativo del soggetto, insieme al fatto che i termini utilizzati si prestano, con una variante di poco momento, a una facile banalizzazione, ha fatto sì che un prevedibile errore si ripetesse poligeneticamente in gran parte della tradizione”, sicché in molti codici, “invece della lezione accolta a testo da Petrocchi, si legge ‘mentre che i primi bianchi aperser l’ali'”.

Lingua: Italiano
Pag. 127-139
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Purgatorio II 26, Poesia, Duecento, Trecento, Iconografia,

Autore/i libro/articolo recensito: RUEDI IMBACH
Titolo libro/articolo recensito: Dante, la filosofia e i laici. Edizione italiana a cura di Pasquale Porro
Edizioni: Marietti, Genova-Milano – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 141-145
Recensore/i: Andrea A. Robiglio
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Filosofia,

Autore/i libro/articolo recensito: DOMENICO COFANO
Titolo libro/articolo recensito: La retorica del silenzio nella “Divina Commedia”
Edizioni: Palomar, Bari – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 145-148
Recensore/i: Giuseppe Ledda
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Poesia, Duecento, Trecento, Retorica,

Titolo libro/articolo recensito: Studi sul canone letterario del Trecento. Per Michelangelo Picone
A cura di: Johannes Bartuschat e Luciano Rossi
Edizioni: Longo, Ravenna – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 148-152
Recensore/i: Giuseppe Ledda
Etichette: Alighieri Dante, Boccaccio Giovanni, Petrarca Francesco, Poesia, Duecento, Trecento,

Rivista: “Pensiero Politico Medievale”, fascicolo n. I
Edizioni: Pàtron, Bologna – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 153-156
Recensore/i: Giuseppe Ledda
Etichette: Alighieri Dante, Monarchia, Trattatistica, Duecento, Trecento, Medioevo, Politica,