Le riviste sostenitrici
La parola del testo | 2020 | N. 1-2
Anno 2020 – Annata: XXIV – N. 1-2
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: Inf. IV 36. Sulla impromovibilità della lezione porta
Il saggio si propone di ripristinare, a Inf. iv 36, la lezione parte, recata unanimemente dalla tradizione manoscritta, contro la congetturata variante porta, già introdotta dalla Crusca e ufficializzata nel secolo scorso dall’Edizione Nazionale. Irricevibile, pertanto, l’avallo petrocchiano per il quale il termine è da preferirsi in forza della citazione canonica “porta dei sacramenti”, designante il battesimo, una volta dimostrato che quest’ultimo (docet la non meno documentata espressione pars fidei) è appunto uno dei dodici “articoli” della fede cristiana.
Lingua: ItalianoPag. 31-41
Etichette: Manoscritto, Variante, XIV secolo, La Divina Commedia,
Titolo articolo: Una proposta correttiva a Inf. x 133: A favore della variante volse
Il saggio ha per oggetto il verso di Inf. x 133 di cui viene proposta la lezione volse anziché mosse, oggi ufficiale e avallata, il secolo scorso, da Petrocchi, pur sulla base di una ristretta attestazione manoscritta. In forza invece delle molte testimonianze “entro” e “fuori l’antica vulgata”, quivi tutte debitamente esibite, la variante accolta trova, inoltre, conferma nei più antichi commentatori nonché negli importanti postillati cinquecenteschi. Viene, altresì, dimostrata l’improponibilità della lectio attuale, sulla base di ragioni sia di senso – esprimendo il verbo volgere cambio di direzione di cui alla precisazione del sintagma «a man sinistra» – sia di collocazione all’interno del canto, giusta anche il pressoché speculare rimando a Inf. ix 132.
Lingua: ItalianoPag. 43-48
Etichette: Manoscritto, Variante, XIV secolo, La Divina Commedia,
Titolo articolo: La topica dell’Oppositore/Aiutante nella Commedia: applicazione e reinterpretazione allegorica
Integrando il modello attanziale di Greimas con il quadrato semiotico da lui teorizzato si otterrà uno schema topico, detto dell’Oppositore/Aiutante, che verrà adoperato come strumento esegetico di alcune scene cardine della Commedia. Al fine di mostrare come Dante abbia rielaborato in una dialettica allegorica tale archetipico paradigma contrastivo si ricorrerà poi alla pratica di lettura della vertical reading con la quale si metteranno a confronto Inf. IX e Purg. IX.
Lingua: ItalianoPag. 49-64
Etichette: Allegoria, XIV secolo, Dante Alighieri,
Titolo articolo: Ermetica dantesca
Dopo la breve comparazione dell’ermeneutica e dell’ermetica dantesca, l’articolo, per circoscrivere e definire il tema, sceglie i seguenti approcci: la teologia dei limiti delle capacità umane (rifiutando le tesi dei “velamisti”), l’analisi del ruolo organizzativo dei numeri come elementi formali di una filosofia morale, e pone la domanda se potessimo supporre la validità di una crittografia eterodossa. Dimostra i diversi atteggiamenti danteschi nelle tre cantiche.
Lingua: ItalianoPag. 65-81
Etichette: Ermetismo, Numero, Simbolismo, XIV secolo, La Divina Commedia,
Titolo articolo: «Quale asino dà in parete, tal riceve». Funzione metapoetica di una frase proverbiale del Decameron
Il proverbio dell’asino, cui è attribuibile un senso paradigmatico per l’arte narrativa di Boccaccio, compare in tre punti diversi del Decameron. Tenendo presente questa notevole figura retorica, si osserva il fatto strutturale che i tre passi dividono l’intero corpus delle cento novelle in quattro parti disuguali. Partendo da queste premesse, si sostiene la tesi che i quattro segmenti, costituiti dai corrispondenti numeri di testi, formano i cateti di due triangoli rettangoli in cui le aree dei quadrati sulle ipotenuse hanno le seguenti misure di evidente natura autoreferenziale e metapoetica: 1313 (data di nascita del poeta) e 1348 (anno degli eventi raccontati nell’opera). Per convalidare questo risultato, si espone inoltre che un simile ricorso al celebre Teorema di Pitagora è riscontrabile anche nelle opere di Dante e Petrarca.
Lingua: ItalianoPag. 83-98
Etichette: Proverbio, XIV secolo, Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Pitagora, Decameron,
Titolo articolo: Une joute médicéenne
Il saggio dimostra che il Poliziano prese a pretesto la giostra del 29 gennaio 1475 vinta da Giuliano de’ Medici per esaltare, attraverso i ritratti di Iulio (Giuliano) e la sua amata Simonetta, il potere de’ Medici ma anche i valori umanistici, come la virtus, l’amore, la bellezza e la gloria, riconoscendo nello stesso tempo l’onnipotenza della Fortuna, in un’atmosfera di sogno e di mito.
Lingua: ItalianoPag. 99-107
Etichette: Rinascimento, Umanesimo, XV secolo, Medici, Firenze
Titolo articolo: La poetica novellistica di Matteo Bandello e il magistero boccacciano
Sfruttando la struttura antologica del suo novelliere, Matteo Bandello rende proprio l’epistola dedicatoria e i cappelli introduttivi ai vari racconti i luoghi privilegiati in cui disseminare i punti salienti della sua poetica novellistica. I principî che egli enuncia esplicitamente non esauriscono, tuttavia, la ricchezza delle sfaccettature della sua personale “teoria della novella”: alcuni di essi sono ricavabili dai commenti o dalle critiche che l’autore o i suoi novellatori avanzano in merito al Decameron. Da un lato, il saggio prende in considerazione l’uso strumentale di tre personaggi boccacciani, Agilulf, Nastagio e ser Ciappelletto; dall’altro, analizza la proposta bandelliana di una nuova tipologia di beffa comica, che si discosta dal modello decameroniano. Si suggerisce che Bandello abbia chiamato in causa Boccaccio in punti strategici del novelliere per valorizzare informazioni significative in grado di completare la sua “teoria della novella”, sfruttando così il confronto-scontro con il Certaldese per integrare sul versante teorico la sua proposta di scrittura novellistica.
Lingua: ItalianoPag. 109-125
Etichette: XVI secolo, Boccaccio, Matteo Bandello,
Titolo articolo: Alla corte del re Plutone: assemblee infernali tra Vida, Tasso, Marino e i poemi del Seicento
Questo articolo prende in esame uno dei topoi più comuni nei poemi del Cinquecento e del Seicento, costituito dal concilio infernale. Seguendo un percorso che va dai grandi modelli di Vida e Tasso, l’analisi si estende alla ricca produzione di poemi del XVII secolo, evidenziando i tratti di continuità e le differenze rispetto alla tradizione precedente.
Lingua: ItalianoPag. 127-142
Etichette: XVII secolo,
Titolo articolo: Una burla (e tre sonetti inediti?) di Luigi Pirandello
All’interno del carteggio Pirandello-Spezi, conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, il manoscritto ARC 46 AS Pirandello 13, reca tre sonetti ancora inediti dell’autore agrigentino. Si tratta di tre sonetti giocosi composti da Pirandello nel corso della villeggiatura che ebbe sul Monte Cavo nel 1893, poi trascritti da Spezi. Si dà conto dei sonetti e dell’occasione in cui essi furono composti.
Lingua: ItalianoPag. 143-148
Etichette: Inedito, Sonetto, XIX secolo, Luigi Pirandello,
Titolo articolo: Sgretolamento del personaggio-maschera e ricomposizione dello smascheramento-persona: la giara e il “riso decomposto”
Il saggio tenta di analizzare il percorso esecutivo di morte-resurrezione del “manufatto” (giara)-uomo-maschera all’interno della complessa poetica pirandelliana. Lo studio convoca gli elementi portanti del genoma narrativo (personaggio-persona) esposti nella ricostruzione accurata dei percorsi dialogici della novella e delle intense riflessioni poetiche sfocianti nell amaro riso che l’Autore, in alta sintesi ricreatrice, compone e decompone di continuo, come i cocci della “sua” giara.
Lingua: ItalianoPag. 149-163
Etichette: Maschera, Novella, Riso,
Titolo articolo: Sibilla Aleramo: verso la poesia (1911-1914)
Il presente articolo ha come obiettivo quello di indagare il passaggio dalla scrittura in prosa a quella lirica di Sibilla Aleramo. Si intende procede ripercorrendo gli anni che vanno dal 1911 al 1914, in quanto ritenuti cruciali per il suo cambiamento di stile e per la maturazione della sua idea di poesia.
Lingua: ItalianoPag. 165-177
Etichette: Poesia, XX secolo, Sibilla Aleramo,
Titolo articolo: Due sogni in prestito: ancora sul parallelo Ungaretti-Borges
Questo articolo mira a promuovere uno studio comparativo della poesia di Jorge Luis Borges e Giuseppe Ungaretti. Poetica, stile, punti di vista filosofici e ideologici, persino tratti biografici invitano a svolgere questo compito, già intrapreso una volta alcuni anni fa. Un uso profondo e accurato delle rispettive concordanze poetiche, supportato da altre fonti (prosa, lettere, interviste), ha confermato tale obiettivo, ottenendo risultati interessanti (non solo in ambito lessicale) diffusi in tutta la loro produzione letteraria e rivelando un’impressionante trama comune di letture condivise.
Lingua: ItalianoPag. 179-190
Etichette: Letteratura, Sogno, XX secolo, Giuseppe Ungaretti, Jorge Luis Borges,
Titolo articolo: L’impeccabile precisione di John Lindon (1940-2018)
John Lindon è stato uno dei maggiori italianisti inglesi del secolo scorso. Ha dato studi importanti su Alfieri, Foscolo, Manzoni, Dante. Ha sempre dimostrato volontà di documentarsi instancabilmente sugli autori cui ha dedicato le sue forze migliori. Amava la cultura italiana, alla conoscenza della quale ha dedicato la sua vita operosa.
Lingua: ItalianoEtichette: XX secolo, XXI secolo, Alessandro Manzoni, Dante Alighieri, John Lindon, Ugo Foscolo, Vittorio Alfieri,
Titolo articolo: Bartolo Anglani narratore
Bartolo Anglani fa di professione lo studioso di letteratura: ha insegnato in università italiane e straniere. Ama dedicarsi anche alla narrativa. Nei suoi racconti e romanzi offre una rappresentazione satirica della società contemporanea e un pessimismo profondo. Ma salva la cultura e la conoscenza, unici baluardi della nostra vita.
Lingua: ItalianoPag. 197-198
Etichette: Narrativa, Satira,
A cura di: Gianluca Montinaro
Edizioni: Olschki, Firenze – 2019
Lingua: Italiano
Pag. 201-203
Recensore/i: Thea Picquet
Etichette:
Edizioni: Olschki, Firenze – 2017
Lingua: Francese
Pag. 203-204
Recensore/i: Thea Picquet
Etichette: