La parola del testo | 2018 | N. 1

L’articolo rende nota la scoperta, presso l’Archivio Nazionale di Modena, di un nuovo manoscritto contenente i Sillogismi di Giandino da Carmignano, mancante della fine. Si tratta di un testo metafisico teologico scritto in italiano, probabilmente fra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo.. Al testo vengono premesse notizie sull’autore e la struttura dell’opera.

Lo studio esamina alcuni passaggi del Purgatorio in cui il linguaggio di Virgilio sembra assumere un tono cristiano, per mostrare come il suo comportamento(così come la sanzione del libero arbitrio di Dante nel canto XXVII) sia il prodotto di un’anima senza carità e virtù infuse. Nell’ultimo paragrafo viene discussa la distinzione fatta dal De Monarchia fra beatitudine mortale , basata sul conseguimento delle virtù cardinali, e beatitudine immortale.

L’articolo intende indagare la presenza di un filo simbolico legato alla tessitura, o al vincolo e alla dissoluzione che dalla tradizione indoeuropea, alla tradizione classica raggiunge la Divina Commedia di Dante. Il vincolo come metafora dell’esistenza appare nella tradizione ebraica e classica. Dante espande l’immagine del tessuto come pensato da Dio.

Lo studio offre una panoramica del pensiero politico di Coluccio Salutati analizzando le sue lettere, private e ufficiali, i trattati e le opere di propaganda al servizio della repubblica fiorentina. In particolare dimostra quanta importanza ebbe il Salutati nel modellare una immagine della città coerente con le sfide politiche che dovette affrontare durante la lunga carriera dell’umanista come cancelliere di Firenze dal 1375 al 1406.

Il saggio propone una ricerca diacronica e descrittiva nella geografia letteraria e iconografica della calunnia. il percorso combina alcuni estratti di Inferno XIII di Dante con la tragedia di Pier delle vigne scritta da Pomponio Torelli, senza trascurare l’apporto de immagini delle allegorie di Botticelli, Vasari e Zuccari e quello della tradizione, costituito dall’opera di Luciano di Samosata.

Il Mondo Creato di Tasso, sintesi tra fonti bibliche patristiche e classiche, è considerato obiettivo finale di un processo di ricerca di simbiosi tra poesia e teologia dopo Dante. Lo studio si focalizza sugli aspetti lessicali, morfologici e sintattici dei versi conclusivi dell’opera e mostra un desiderio insoddisfatto di trascendenza molto vicino alla moderna sensibilità.

Lo studio si focalizza sui rapporti tra Goldoni e Girolamo Medebach, la cui associazione avrebbe portato a ben noti successi fino alla rottura del sodalizio nel 1753. La paricolare attitudine a riconoscere il genio artistico di Medebach lo avrebbe portato a diventare interprete di Alfieri. Documenti inediti custoditi nell’archivio di Stato di Torino, su cui lo studio si fonda, aggiungono informazioni preziose a quanto finora noto sulla rappresentazione della tragedia Cleopatra.

Lo studio fa riferimento alla scoperta nel registro del battesimo del certificato di nascita pertinente a Luigi Clasio, che consente alcuni utili precisazioni relative alla sua biografia.

Lo studio rivela come con l’espressione “nobil Natura” nella leopardiana Ginestra, il poeta non abbia voluto riflettere una figura storica o reale ma solo un mito o un simbolo mitico su cui ha fatto convergere i suoi messaggi profondi sull’infelicità umana. malgrado alcune convergenze, va esclusa ogni imitazione lucreziana.

Lo studio si focalizza su L’eredità Ferramonti, uno dei primi noirs pubblicati dopo l’unità d’Italia, Calvino chiese di ripubblicare la novella nella serie “Centopagine” di Einaudi e Pasolini lo rivide apprezzandolo; nel 1976 fu anche trasformato in un film di grande successo. Ciò è dovuto all’affresco dei mali della nuova società italiana su cui Pasolini basò la sua definizione di Chelli come il più grande scrittore italiano tra Verga e Pirandello.

Lo studio presenta due inediti di Roberto Bracco, una dedicata alla figlia del suo amico Arturo Consiglio, l’altra auna misteriosa dona bionda, nata, forse, da un sogno.

Lo studio si propone due obiettivi: storicizzatre l’opera di pirandello come il più importante romanzo italiano moderno e chiarire le ragioni per cui Pirandello usò la struttura del romanzo storico per spiegare l’emergere in Italia di un modus pensandi modernista volto a sopprimere l’immagine della Storia come processo trasformativo.

L’opera di Govoni è la matura realizzazione di un processo poetico che ha le sue radici nel simbolismo francese e i suoi araldi nei crepuscolari, dove la sperimentazione futurista rafforza una vena creativa avvincente che si traduce in uno stile letterario neo barocco. Compiaciuto della sua capacità di essere colpito da qualsiasi musica da allora profondamente intento nel suo viaggio esplorativo Govoni suggerisce che dovrebbe essere letto dallo specchio della coscienza, stimolato dall’esperienza del dolore e della morte.

Il saggio ha due principali obiettivi: chiarire la relazione tra Carlo Michelstaedter e Tolstoj e condurre uno studio comparativo che inizia con la loro lettura del Vangelo. si analizza l’influenza dello scrittore russo sulle opere di Michelstaedter e successivamente si comparano le letture del Cristo date dai due autori.

Il saggio riassume gli studi di alcuni critici sulle suggestioni esercitate da Proust sulla parola poetica di Montale,con particolare riferimento ad un volume dell’autore del presente saggio, con le recensioni ricevute.

L’articolo illustra il metodo di lavoro di Eduardo De Filippo nella rielaborazione delle due commedie, il suo processo di revisione che arriva a rendere le due Cantate quasi omogenee.

Il testo di Cristo si è fermato a Eboli, non è un diario né una rappresentazione autobiografica. Lo studio indaga le fonti letterarie e filosofiche e delinea l’influenza di Ernst Bloche Guido D’Orso, lo scrittore irpino autore di saggi sui problemi del mezzogiorno.

Scopo del saggio è sottolineare le caratteristiche linguistiche del romanzo di Fenoglio, nella cui scrittura ci sono molti termini stranieri che infrangono la superficie italiana della lingua e creano una connessione linguistica con un sistema culturale diverso di interpretazione del mondo.

Lo studio si focalizza sul volume di Anselmo R. Paolone, mettendo in luce i punti salienti della sua ispirazione.