Le riviste sostenitrici
La parola del testo | 2008 | N. 1
Anno 2008 – Annata: XII – N. 1
A cura di Marina Dattola
Titolo articolo: Monge de Montaudon: “L’autrier fui en Paradis” (Bdt. 305.12)
“L’autrier fui en Paradis” è una pièce del Monge de Montaudon che fa parte di una serie di quattro componimenti ambientati nel Paradiso. Il Monaco viene accusato da Dio stesso di essersi ritirato in un chiostro per complottare, venendo meno ai suoi doveri di poeta nei confronti del protettore Riccardo Cuordileone. Il Monaco risponde con ironia dicendo che in fondo è proprio Dio la causa della prigionia di Riccardo e delle mancanze che ne sono seguite. In sostanza la novità assoluta dell’opera sta nell’utilizzo delle componente parodica che ottenne grande successo e un seguito. Molti sono i riferimenti autobiografici o comunque storici che permettono di datare il componimento nel 1194. Il testo critico, poi, mette a confronto gli otto manoscritti noti dividendo le varianti in due fasce, quelle sostanziali e quelle minori.
Lingua: ItalianoPag. 7-34
Etichette: Monge de Montaudon, L’autrier fui en Paradis, Parodia,
Titolo articolo: Il Barberiniano Latino 3536 e la tradizione italiana del “Tristan en Prose”
Presso la Biblioteca Apostolica Vaticana è conservato il manoscritto Barberiniano latino 3536 che dimostra l’interesse dell’Italia per il “Tristan en prose”. Si tratta, nello specifico, dell’assemblaggio di diversi frammenti, ma che riescono a costituire un unicum autonomo e coerente. Emergono sostanzialmente due aspetti fondamentali e caratteristici: in primo luogo la presenza di mani diverse nella stesura; successivamente le tracce lasciate da colui il quale ha reso l’opera omogenea. Si tratta di un copista-editor capace di modificare la morfologia del testo per giungere all’unità narrativa. Copiato in Italia tra il XIII e XIV secolo, è composto da tre sezioni riordinate agli inizi del Trecento. Gli aspetti della leggenda tristaniana affrontati sono i natali di Tristano, gli anni giovanili e l’arrivo in Cornovaglia, e infine l’episodio del torneo del Loverzep.
Lingua: ItalianoPag. 35-67
Etichette: Tristan en prose, Tristano, Latteratura cavalleresca, Duecento, Trecento,
Titolo articolo: Studio preliminare all’edizione critica dei volgarizzamenti italiani della “Vindicta Salvatoris”
Durante il Medioevo ottenne grande successo, in varie lingue e forme, una leggenda del ciclo di testi non canonici, legati alla storia della passione e risurrezione di Cristo, dal titolo “Vindicta Salvatoris”. Dopo la morte di Gesù Cristo, mentre Pilato continua a governare la Palestina, Tito si ammala e, dopo essere guarito miracolosamente, si converte al Cristianesimo. Decide allora, insieme a Vespasiano, di vendicare la morte di Cristo, punendo gli ebrei. Nello specifico vengono confrontati con l’originale latino quattro traduzioni in volgare. La comparazione viene effettuata su alcuni passi significativi, perché ricorrenti, e cioè l'”Incipit”, la Descrizione dei miracoli fatta da Natan, L’Episodio della madre che si ciba del figlio, la Morte di Archelao e l’Epilogo di Pilato. In conclusione la versione considerata più aderente al testo latino è quella della Biblioteca di Ferrara.
Lingua: ItalianoPag. 69-115
Etichette: Vindicta Salvatoris, Intertestualità, Volgarizzamento, Edizione critica, Medioevo,
Titolo articolo: “La Victuoria de la terra dona lo cielo”: l’interpretazione del metro IV, VII in un volgarizzamento italiano inedito della “Concolatio Philosophiae”
Nella “Consolatio Philosophiae” di Boezio sono presenti tre metri a soggetto mitologico che hanno come protagonisti Orfeo, Ulisse, Agamennone e Ercole. Volutamente è stata inserita una costruzione verticale delle vicende, sia per quanto riguarda i luoghi (si parte dall’inferno per arriva in cielo con Ercole), sia per quanto riguarda la componente morale. Simbolicamente vi è un’ascesa: Boezio stesso riesce a non perdere se stesso grazie alla scoperta della Filosofia, giungendo alla vera beatitudine. Il mito diventa simbolo ricco di contenuto morale. Nell’intervento vengono prima analizzate le principali traduzioni in francese e poi i volgarizzamenti in italiano. Evidenti sono le variazioni con tagli, aggiunte o differenti interpretazioni. L’autrice, poi, analizza riportandolo per esteso, l’inedito conservato nella Biblioteca Academiei Române di Bucarest.
Lingua: ItalianoPag. 117-163
Etichette: Boezio, Consolatio Philosophiae, Volgarizzamento, Medioevo,
Titolo articolo: Un anonimo trattato dei colori (Yale, University Library: Ms. Beinecke 986)
Presso l’University Library di Yale è conservato un manoscritto inedito che spiega alcuni segreti di un maestro miniaturista. Non si tratta di un’opera completa perché le ricette sono riportate in modo disordinato. Nonostante ciò è possibile individuare tre sezioni: la prima è dedicata ai colori, la seconda alla tintura delle pelli e la terza ai rimedi in caso di danni capitati alla carta. Il fatto che non vi sa un ordine, soprattutto nel riportare le ricette dei colori, dimostra che forse si tratta di un quaderno di appunti di un maestro che attingeva in ordine sparso da altri manuali o sotto dettatura di un collega più esperto. Questa conclusione è avvalorata dall’alternarsi del latino e dell’italiano dialettale. Come data di riferimento per motivi paleografici si può parlare degli anni compresi tra il 1431 e il 1450. L’area geografica di riferimento è probabilmente quella bolognese.
Lingua: ItalianoPag. 165-192
Etichette: Manuale, Quattrocento,