Le riviste sostenitrici
La parola del testo | 2005 | N. 2
Anno 2005 – Annata: IX – N. 2
A cura di Marina Dattola
Titolo articolo: “Autra vetz fui a parlamen” (BdT 305.7). Analisi ed edizione critica di un componimento del Monge de Montaudon
Monge de Montaudon fu uno dei trovatori che riscosse maggior successo tra i suoi contemporanei e tra i vari componimenti prodotti degno di nota è “Autra vetz fui a parlamen”. Si tratta delle lamentele avanzate dalle statue contro le donne che, con il loro abuso, fanno aumentare il prezzo del trucco. La decisione finale spetta a Dio che condanna le donne perchè, attraverso il trucco, cercano di ingannare le leggi della natura. Il livello è quello della parodia visto che come punizione viene stabilito che il trucco verrà lavato via dall’acqua facilmente. Oltre alla discussione stemmatica troviamo l’intero testo del componimento, la traduzione e le note.
Lingua: ItalianoPag. 215-245
Etichette: Monge de Montaudon, Trovatore,
Titolo articolo: Per l’edizione dell'”Atre Périlleux”
L'”Atre Périlleux” è un romanzo arturiano noto perché esistono tre manoscritti che ne tramandano la conoscenza. L’intervento si prefige di dimostrare che quello del XIII secolo, denominato con la sigla N1, non può essere considerato come il più attendibile tra i tre e che la soluzione migliore sta nel puntare ad un raggruppamento stemmatico tra le tre diverse versioni. In tutti i casi, comunque, troviamo degli errori che dimostrano la derivazione da un archetipo comune. È presente il confronto diretto tra le opere, analizzate verso per verso, cercando di capire il perché della scomparsa di alcuni episodi.
Lingua: ItalianoPag. 247-283
Etichette: Atre Périlleux, Romanzo, Intertestualità,
Titolo articolo: Un testo francescano ‘multimediale’: lettura del “Miles armatus / Cavalier armat” di Pierre de Jean Olieu
Pierre de Jean Olieu può essere considerato un importante esegeta, ma anche uno scrittore devozionale, cioè impegnato nell’elaborazione di testi atti a guidare il popolo e gli strati più umili della società. Più volte contrastate dall’Inquisizione, le sue opere vennero spesso riviste e riproposte in una nuova versione. Tra i diversi opuscula spicca il “Miles armatus / Cavalier armat” dove torna il paragone con la ‘militia’, consentendo all’autore di delineare la figura del cavaliere perfetto che deve contrapporsi alla cavalleria profana. Nella seconda parte del romanzo troviamo l’elenco dei significati associati alle caratteristiche che deve avere la guida ideale di quest’ordine religioso-militare. L’obiettivo era sempre quello di stimolare il fedele per permettere l’elaborazione di una propria idea di perfezione religiosa.
Lingua: ItalianoPag. 285-306
Etichette: Pierre de Jean Olieu, Religione, Duecento,
Titolo articolo: ‘Al più bello de tuti’: esercizi in volgare in un frammento grammaticale comense
Presso la Biblioteca Comunale di Como è conservato un quaderno del Quattrocento che è una raccolta di scritti grammaticali. Si tratta sicuramente di un testo scolastico all’interno del quale si alternano teoria e pratica, in linea con la tradizione educativa dell’epoca. L’insegnamento della lingua si basava su due strumenti fondamentali: la tavola dell’alfabeto e il salterio. Successivamente si passava allo studio della grammatica analitica di Elio Donato, citato nel nostro quaderno attraverso la formula ‘Donateli hic est’. Non era insolito, col tempo, utilizzare il volgare nelle varie fasi dell’insegnamento e passare dallo studio degli autori minori a quelli considerati maggiori. La trascrizione vera e propria del testo è composta dal trattato, dalle definizioni e dalle frasi offerte agli allievi per esercitarsi nella traduzione. Alla fine dell’intervento è presente una nota bibliografica sul mondo dell’insegnamento nel Medioevo.
Lingua: ItalianoPag. 307-356
Etichette: Elio Donato, Grammatica, Medioevo,
Titolo articolo: Una traduzione italiana delle “Fables” di Marie de France (ms. Firenze, Biblioteca Mediceo-Laurenziana, Ashburnam 649)
Per tutto il Medioevo le raccolte di favole vennero utilizzate come strumento fondamentale nelle scuole perché permettevano di apprendere i rudimenti del latino, ma consentivano anche di perfezionare le tecniche oratorie. In Francia fu Marie de France a produrre un’ottima raccolta caratterizzata da varie descrizioni, anche a livello psicologico. Diverse sono le traduzioni in italiano a disposizione, più o meno corrispondenti al testo francese. La versione qui proposta è quella conservata presso la Biblioteca Mediceo-Laurenziana di Firenze e, oltre la nota al testo, troviamo l’intera trascrizione della raccolta.
Lingua: ItalianoPag. 357-418
Etichette: Marie de France, Favola, Medioevo,
Titolo libro/articolo recensito: Il Purgatorio di san Patrizio
A cura di: Giosuè Lachin
Edizioni: Carocci, Roma – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 419-427
Recensore/i: Sonia Barillari
Etichette: Marie de France, Tractatus de Purgatorio sancti Patricii, Medioevo,
A cura di: Paolo Maninchedda
Edizioni: CUEC-Centro di Studi Filologici Sardi, Cagliari – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 427-432
Recensore/i: Giulio Cura Curà
Etichette: Filologia, Novecento,