La parola del testo | 2004 | N. 2

Anno 2004 – Annata: VIII – N. 2
A cura di Marina Dattola

Autore/i articolo: MARTÍN DE RIQUER
Titolo articolo: Giuseppe Edoardo Sansone

Martín de Riquer ricorda brevemente l’impegno incondizionato di Giuseppe Edoardo Sansone nello studio della letteratura, sottolineando la capacità di saper non solo investigare, ma anche creare attraverso la poesia.

Lingua: Italiano
Pag. 285
Etichette: Sansone Giuseppe Edoardo, Novecento,

Autore/i articolo: NULLO MINISSI
Titolo articolo: Il simbolismo laico: Giuseppe E. Sansone

L’intervento permette di confrontare i contenuti delle principali opere di Giuseppe E. Sansone: “I Segni Infranti”, “L’inquieta relazione”, “Parabolare”, “Uomo in mare”, “Discanto”. Sansone può essere considerato un filologo che utilizza lo studio dei grandi autori per giungere ad una visione personale della poesia e, ad esempio, evidenti sono i legami con Murilo Mendes. Anche i suoni assumono sempre una valenza particolare perchè servono per esprimere i vari stati d’animo dell’uomo. Per questo motivo si parla di una poesia atta a comprendere e che rifiuta le intromissioni della ragione umana.

Lingua: Italiano
Pag. 287-295
Etichette: Sansone Giuseppe Edoardo, Intertestualità, Novecento,

Autore/i articolo: MARIA LUISA MENEGHETTI
Titolo articolo: Giuseppe E. Sansone al lavoro: la traduzione della sestina di Arnaut

Maria Luisa Meneghetti propone una traduzione della sestina di Arnaut Daniel elaborata da Giuseppe E. Sansone. L’autrice stava preparando un’antologia commentata della lirica volgare medievale e Sansone, stimolato da diversi incontri-confronti, decise di offrirle una traduzione inedita e personale del componimento.

Lingua: Italiano
Pag. 298-303
Etichette: Sansone Giuseppe Edoardo, Arnaut Daniel, Letteratura medievale, Trovatore, Novecento,

Autore/i articolo: ANTONIO PIOLETTI
Titolo articolo: Del cronòtopo e dell’alterità nella narrativa romanza medievale

Partendo da una definizione più generale del cronòtopo, il lettore ha la possibilità di comprendere i vari livelli spazio-temporali che possono esistere nei testi letterari in genere e in quelli romanzeschi nello specifico. I generi presi in considerazione nell’intervento sono il romanzo antico, l’epica romanza e il romanzo arturiano, mentre i tre livelli temporali descritti (orizzontale di questo mondo, verticale di quel mondo e della letteratura) si intrecciano nel presente per giungere ad una reversibilità del testo stesso.

Lingua: Italiano
Pag. 306-316
Etichette: Bachtin Michail Michajlovic, Intertestualità, Letteratura medievale,

Autore/i articolo: PETER T. RICKETTS
Titolo articolo: Deux textes en occitan médiéval du ms. Londres, British Library, Add. 17920, les “Miracles de Notre Dame” et le “Mariage des neuf filles du Diable”

L’intervento propone la trascrizione integrale di due testi, “Miracles de Notre Dame” e “Mariage des neuf filles du Diable”, conservati presso la British Library di Londra. Si tratta di manoscritti di grande valore linguistico soprattutto perché hanno fornito spunti considerevoli per la stesura della “Concordance de l’occitan médiéval”.

Lingua: Francese
Pag. 317-332
Etichette: Manoscritto, British Library, Letteratura medievale,

Autore/i articolo: ISABEL DE RIQUER
Titolo articolo: Amor (motivo da ‘mala cansó’)

Molto rapidamente si diffuse nella letteratura dei trovatori il tema dell’abbandono da parte dell’uomo della donna amata per rivolgere le proprie attenzioni ad una donna considerata migliore. Si tratta della così detta ‘chanson de change’ o ‘mala cansó’ che apportò varie modifiche all’ideologia della lirica cortese, come la possibilità di interrompere il rapporto con la donna amata o perché non si era ricambiati o perché si era stati ingannati con un altro uomo. Sono presenti degli esempi delle varie componenti fondamentali della cansó, degli autori più significativi e delle opere prese in esame.

Lingua: Spagnolo
Pag. 333-348
Etichette: Canzone, Trovatore, Letteratura provenzale,

Autore/i articolo: JEAN CH. VEGLIANTE ET ALII
Titolo articolo: La chanson de la “louange”, manifeste du ‘dolce stil novo’ (“Vita nova”, § 10)

Vari autori offrono una nuova traduzione in francese della canzone di Dante “Donne ch’avete intellecto d’amore”, lavoro che rientra in un progetto più ampio e collettivo di traduzione di testi (CIRCE).

Lingua: Francese
Pag. 349-354
Etichette: Alighieri Dante, Donne ch’avete intellecto d’amore, Stilnovo, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: GAETANO LALOMIA
Titolo articolo: La rappresentazione del conflitto nel “Llibre de les bèsties” di Ramon Llull

All’interno del grande progetto narrativo del “Llibre de meravelles”, Ramon LLull produsse un’altra opera importante e significativa: il “Llibre de les bèsties”. Attraverso il racconto l’autore intende dimostrare quali sono le variegate sfaccettature negative della società e come si sia giunti ormai all’assenza di sani principi religiosi. L’uomo appare come la peggiore delle bestie perché privo di carità e bontà. Il testo viene analizzato in ogni sua parte costitutiva così come anche i principali personaggi per sottolineare che, in quest’opera, la parola può essere impiegata per il bene e per il male mentre, nel “Llibre de meravelles”, ha solo un fine positivo perché permette di descrivere le meraviglie del mondo.

Lingua: Italiano
Pag. 355-368
Etichette: LLull Ramon, Llibre de meravelles, Llibre de les bèsties, Intertestualità, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: MATTEO MILANI
Titolo articolo: “Aloes es caut e sec …”: edizione di un erbario occitano (Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Palatino 586)

Il manoscritto 586 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze nasce come manuale d’uso indirizzato ad un pubblico di medio livello e risale molto probabilmente al XIV secolo. La prima parte (Aforismi e Erbario) forse venne realizzata da un illustratore preveniente dalla Provenza, mentre le Miniature fanno pensare ad un artista appartenente alla scuola francese di Jean Pucelle. Sicuramente la principale fonte deve essere stata il “Tractatus de herbis” facente parte dei “Secreta Salernitana”. L’opera venne probabilmente abbandonata e ripresa da un secondo artista che la completò visto che due mani sono indubbiamente riconoscibili. È presente una bibliografia specifica sul manoscritto, la trascrizione delle 168 voci presenti nell'”Erbario” e una breve appendice fotografica.

Lingua: Italiano
Pag. 369-391
Etichette: Manoscritto, Quattrocento,

Autore/i articolo: MARGHERITA SPAMPINATO BERETTA
Titolo articolo: La traduzione-riscrittura della novella di Tancredi e Ghismonda (“Decameron”, IV, 1) ne “La Cité des dames” di Christine de Pizan (libro secondo, LIX)

Partendo dalla novella IV, 1 del “Decameron” iniziò a diffondersi nella letteratura europea occidentale un tipo di racconto basato sostanzialmente sull’ambiguità e sull’allusione. Per questo motivo l’opera del Boccaccio venne più volte rivista e modificata come nel caso della novella inserita ne “Le livre de la Cité des Dames” di Christine de Pizan. Tra gli esempi proposti per comprendere le similitudini e le divergenze è possibile citare la completa eliminazione del dettaglio della grotta come luogo degli incontri tra i due amanti, accuratamente descritta dal Boccaccio, ma abolita da Christine. L’intento sembra quello di ‘diserotizzare’ la storia eliminando tutti i dettagli relativi al piacere. Diversa è l’interpretazione che viene proposta dell’intero episodio: nel “Decameron” il racconto serve per esaltare l’amore, nella “Cité des dames” simboleggia, invece, la punizione per l’errore compiuto.

Lingua: Italiano
Pag. 393-405
Etichette: Boccaccio Giovanni, De Pizan Christine, Decameron, Le livre de la Cité des Dames, Intertestualità, Trecento, Quattrocento,

Autore/i articolo: ANNA CORNAGLIOTTI
Titolo articolo: Il “Lamento di Costantino” di Ignoto Veneto

Nel corso del XV secolo iniziarono ad aver ampio successo i cosiddetti ‘lamenti storici’ e tra questi degno di nota è il “Lamento di Costantino” , composizione originale di un autore veneto. Attraverso un’analisi dell’opera è possibile constatare che si tratta sicuramente di un uomo colto, che conosceva l’ambito descritto e che aveva adeguate conoscenze storiche e letterarie per giungere all’elaborazione di un’opera di tale livello. È presente l’intera trascrizione del lamento seguita dall’apparato critico.

Lingua: Italiano
Pag. 407-441
Etichette: Lamento di Costantino, Letteratura medievale, Quattrocento,

Autore/i articolo: ANNAMARIA ANNICHIARICO
Titolo articolo: L’edizione critica delle “Faules” mitologiche di Joan Roís de Corella: bilanci, sondaggi, proposte

L’insieme delle “Faules” mitologiche di Joan Roís de Corella merita ancora, ad oggi, studi più approfonditi perché solo negli ultimi dieci anni ci si è concentrati sull’analisi dei contenuti testuali presenti nelle opere. Come chiarisce lo stesso autore, l’intervento è suddiviso in cinque parti: la prima dà indicazione sulla situazione dei manoscritti delle “Faules”; la seconda spiega lo stato degli studi corelliani; la terza tira le somme e introduce la sezione operativa; la quarta riguarda lo spoglio concreto del materiale e la quinta raccoglie varie proposte di lettura.

Lingua: Italiano
Pag. 443-466
Etichette: De Corella Joan Roís, Faules, Quattrocento,

Autore/i articolo: LUCREZIA LORENZINI
Titolo articolo: Le due edizioni a stampa dell’opera su Corrado Confalonieri di Girolamo Puglisi

L’intervento ripercorre la vita di san Corrado Confalonieri attraverso, soprattutto, le opere scritte da Girolamo Puglisi. Si tratta di una ricerca attraverso la storia della Chiesa in Sicilia per trovare traccia del culto dei santi e di figure religiose, considerate come esempi di perfezione spirituale da imitare. Le due edizioni vengono affiancate e confrontate in modo tale da poter cogliere, in maniera immediata, differenze e similitudini.

Lingua: Italiano
Pag. 467-483
Etichette: Confalonieri Corrado, Puglisi Girolamo, Religione, Duecento, Trecento,