La parola del testo | 2003 | N. 2

Nel saggio si analizzano e si raffrontano le due versioni di “Les Trois dames qui troverent l’anel”, un racconto cosiddetto “à tiroirs” in cui più storie autonome sono raccolte da una cornice.

Nel saggio si analizzano i “Cantici di Santa Maria”, opera di Alfonso X il Saggio.

Il saggio analizza la centralità che il XXVI canto dell'”Inferno” assume nella costruzione complessiva della “Divina Commedia”, in quanto contiene una summa delle fonti, della cultura e dell’esperienza poetica di Dante.

Nel saggio si analizano le sorti della tenzone pseudopetrarchesca “Dimmi, o fonte, donde nasce Amore” enunciandone gli enunciati che più si avvicinano alle teorizzazioni cavalcantiane.

L’autore del saggio propone le sue considerazioni sulla novella “Paradiso degli Alberti” e spiega perchè, a suo avviso, un passo è stato male interpretato dall’editore del testo Antonio Lanza.

Nel saggio si esamina come, attraverso la cultura del “miracolo”, Savonarola portò il suo attacco più efficace alla dottrina e alla pedagogia umanistica. L’articolo si sofferma ad analizare anche altre posizioni nei confronti del tema del miracolo.

Il saggio analizza il corpus dei “Misteri” in lingua occitana, produzione teatrale che testimonia un singolare interesse per i testi religiosi in forma drammatica, composti a beneficio delle comunità di appartenza.

Nel saggio si analizza il canzoniere “Endimione” del poeta Benedetto Gareth detto il Cariteo e la concezione del sogno espressa nell’opera.

Nel saggio si esamina il poema in volgare toscano composto a Messina sulla scia della rapida fortuna dell’Ariosto in Sicilia e incentrato sull’immagine vittoriosa della cristianità nelle imprese antibarbaresche.