La nuova ricerca | 2000-2001 | N. 9-10

L’A. ripercorre le stagioni della fortuna critica di Manzoni presso scrittori dell’Otto Novecento.

L’A. ripercorre l’opera di F. Milizia, sottolineando lo sforzo di conciliare le tradizionali posizioni illuministe intorno al teatro con la più prossima sensibilità neoclassica.

L’A. ripercorre tutta l’opera di Levi, sottolineando lo sforzo costante di non cedere a un sentimento storico di angoscia.

La studiosa sottolinea la consapevole ricerca onomastica (giocata a livello simbolico, ironico, grafico, fonico) che accompagna la poesia di Gozzano.

De Stefano rintraccia nello scritto saggistico di Quasimodo una forzatura di posizioni, un salto alla ricerca di giustificazioni storico-politiche, che fanno del “Discorso … ” un testo a posteriori dell’opera poetica e inferiore alla ricerca lirica.

L’A., lavorando sulle fonti di Masuccio Salernitano, fa luce su una strategia narrativa che se non rinuncia a rimandare a un dato reale, storico (i personaggi di volta in volta presi di mira che presuppongono un referente storico), d’altra parte ricorre a tutto l’armamentario novellistico-retorico per comporre quel dato in un universo prettamente letterario.

La studiosa analizza le posizioni antidantesche espresse da Paolo Beni nel “Cavalcanti …”, in cui la critica della “Commedia” si salda a un’apertura poetica verso il poema eroico, in particolare la “Gerusalemme” tassiana.

L’A. fornisce un completo profilo bio-bibliografico dell’intellettuale meridionale.

A partire dali versi manzoniani, composti a ridosso dell’omonima lirica di Baggesen, l’autrice sottolinea la presa di distanza del lombardo dalla tradizione idillica sette-ottocentesca, che prelude già agli esiti degli “Inni Sacri”. Il contributo si chiude con l’edizione dei versi manzoniani.

Attraverso la trama del romanzo, Schirosi indaga il sostrato autobiografico (in quello sforzo volontaristico che si compone in un universo di santità dal quale però il Dio è assente) presente nel personaggio della protagonista.

Introduce, riflettendo sulla fortuna di Marino, l’edizione di alcuni sonetti di Brugueres tratti dal codice 2100 della Biblioteca Nacional di Madrid.

Prosegue l’edizione del Lemmario di Carpentras, relativamente alle lettere B e C.