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La modernità letteraria | 2023 | N. 16
Anno 2023 – N. 16
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: «Se dovessi tornare a scrivere quel libro lo farei come l’ho fatto». Le strategie di semplificazione nei Malavoglia
Per bilanciare l’effettiva difficoltà di lettura dei Malavoglia, allo scopo di rendere il romanzo accessibile ai lettori colti ma non professionisti, Verga mette in atto una serie di strategie rappresentative ed espressive fondate sui principi dell’evidenza e della ripetizione ritmica, utilizzando forme semplici e archetipiche come i proverbi, la favola, la leggenda e il mito. Se queste tecniche rimandano all’orizzonte antropologico del pubblico, altri espedienti sono invece sintonizzati con l’immaginario contemporaneo elaborato da protagonisti del positivismo democratico come Paolo Mantegazza, Cesare Lombroso e Angelo Mosso. Una corrispondenza che favorisce la leggibilità dell’opera.
Lingua: ItalianoPag. 11-30
Etichette: Letteratura, Naturalismo, Romanzo, Verismo, XIX secolo, I Malavoglia,
Titolo articolo: Una riscrittura pirandelliana? Il caso di Suo marito
La ricostruzione della storia testuale di Suo marito (1911) sfocia nell’analisi variantistica della riscrittura a cui il romanzo fu sottoposto nella prima metà degli anni Trenta, enucleandone la linea vettoriale nello spostamento del focus narrativo da Silvia a Giustino Boggiòlo. Ma è davvero una riscrittura pirandelliana ? Attraverso l’analisi dei materiali autografi e apografi si dimostra che essa fu opera di Stefano Pirandello, molto più che di Luigi ; e, ripristinando la continuità del testo originario, Suo marito mostra nella sua coerenza di struttura e di scrittura aspetti di sconvolgente modernità.
Lingua: ItalianoPag. 31-47
Etichette: Filologia d’autore, Modernità, Variante, XX secolo,
Titolo articolo: Dessí, la Sardegna e lo spazio del tempo interiore
L’obiettivo è quello di indagare il particolare rapporto che lega nella narrativa di Dessí spazio e tempo: uno spazio misurato su una natura immutabile, e un tempo proiettato all’interno e modulato sul silenzio della natura. La storia e la morte che guidano la vita dei personaggi e del paese (verificati in particolare su alcuni testi esemplari : San Silvano, Il disertore, Paese d’ombre) vengono così a intrecciarsi, costituendo uno sfondo ove percezioni, sentimenti, conoscenza sono guidati dalla fantasia di una leibniziana monadologia, da un de affectibus spinoziano, e accompagnano la necessità di dare un nome a tutto ciò che (montagne, piante, alberi…) si situa nel paesaggio.
Lingua: ItalianoPag. 51-60
Etichette: Paesaggio, Romanzo, Dessì, Sardegna
Titolo articolo: Dante Arfelli e I superflui. Quale superfluità, quale trauma?
Il più importante romanzo di Arfelli, I superflui (1949), premiato, e tradotto in America, narra di un giovane disadattato, Luca, che arriva a Roma dalla provincia in cerca di fortuna. Ma la sorte sua (nella sua abulia), della prostituta Lidia che si innamora di lui, e di altri ‘superflui’ che vivono la loro marginalità, sarà una serie di mortificazioni e umiliazioni; solo Lidia sarà capace, per il suo sentimento, di sacrificare la propria vita languente per lasciare a Luca i pochi soldi che le restano. Realismo o neorealismo che sia, il racconto asciutto e senza speranza di Arfelli è non trascurabile e anzi singolare.
Lingua: ItalianoPag. 61-75
Etichette: Guerra, Neorealismo, XX secolo, Dante Arfelli, I superflui,
Titolo articolo: «Dell’anima ben poco». Note su ontologia e poetica di Cristina Campo
L’articolo propone una lettura delle questioni di relazione ontologica tra l’Io e il dato della morte nell’ambito della poetica di Cristina Campo in Passo d’addio. Il tema è stato affrontato con un approccio comparatistico, oltre che critico-filosofico, volto a porre in luce i punti di coincidenza – e divergenza – tra il lavoro di Campo e quello di Corrado Alvaro nella sua opera prima, Poesie grigioverdi. Il rapporto con Alvaro, centrale per Campo negli anni di composizione di Passo d’addio, mostra infatti una vicinanza non solo affettiva, ma scandita anche nell’espressione della concezione ontologica nel frangente della composizione poetica d’esordio. È stato inoltre approfondito in chiave critica il rapporto con la concezione kafkiana – riferimento fondamentale nell’ambito della teoria filosofica e poetica del Novecento relativa alla tematizzazione estetica della morte, della trascendenza e del rapporto con l’alterità spirituale. Si è così inteso proporre una lettura critica focalizzata su un particolare aspetto di una questione di più ampio respiro come quella dell’ontologia campiana, centrale per la comprensione dell’opera poetica e saggistica dell’intellettuale, alla vigilia dei cento anni dalla sua nascita che il presente contributo intende ricordare ai lettori.
Lingua: ItalianoPag. 77-85
Etichette: Poetica, XX secolo, Corrado Alvaro, Cristina Campo, Franz Kafka,
Titolo articolo: Le Maschere nude del 1932-1939: un’ultima volontà d’autore?
Avviate nel 1932, ma concluse dopo la morte dell’autore, le Maschere nude mondadoriane sono state l’edizione di riferimento per lettori e critici, che vi hanno visto il sigillo d’autore a livello micro e macrotestuale. Le ricerche condotte nell’archivio della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e nella Biblioteca Museo “Luigi Pirandello”, avviate in occasione dell’Edizione Nazionale dell’opera dell’agrigentino, hanno però riaperto la questione, mettendo in discussione quasi un secolo di editoria pirandelliana.
Lingua: ItalianoPag. 89-95
Etichette: Editoria, XX secolo, Luigi Pirandello, Umberto Mauri, Helicon, Liolà, Maschere nude,
Titolo articolo: Preistoria del codice siciliano. Stefano D’Arrigo poeta
Presentando testimonianze epistolari inedite di Stefano D’Arrigo a Gianvito Resta e a Libero De Libero, documentando l’iter genetico della prima raccolta di versi Codice siciliano e indagando nella biblioteca reale le letture di poesia risalenti ai primi anni Quaranta, il contributo intende ricostruire la formazione letteraria dello scrittore siciliano che negli anni universitari risulta alimentata da assiduo studio dei testi dell’Ermetismo, in modo particolare nel suo versante meridionale : De Libero, Alfonso Gatto e Leonardo Sinisgalli, ai quali si aggiungono i Maestri, Montale, Ungaretti, Quasimodo. Il contributo è accompagnato da un’appendice di inediti : versi giovanili, una poesia scritta nel 1954 e una lettera a De Libero dello stesso anno.
Lingua: ItalianoPag. 97-120
Etichette: Poesia, XX secolo, Stefano D'Arrigo,
Titolo libro/articolo recensito: La scrittura autoriflessiva. “Una vita” di Svevo e altri saggi
Edizioni: Metauro, Pesaro – 2021
Lingua: Italiano
Pag. 123-126
Recensore/i: Nicola Merola
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A cura di: Anna Dolfi
Edizioni: Feltrinelli, Milano – 2021
Lingua: Italiano
Pag. 126-127
Recensore/i: Nicola Turi
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