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La lingua italiana | 2023 | N. 19
Anno 2023 – N. 19
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: I versi ravennati e l’ipotesi siciliana: questioni linguistiche, metriche ed esegetiche
Recenti indagini paleografiche e linguistiche sulla canzone ravennate Quando eu stava collocano il testo nell’àmbito della versificazione della corte federiciana. In questa sede si tenta di dimostrare che l’endecasillabo può essere l’unico metro della canzone, di cui si fornisce un’edizione critica coerente; inoltre si distingue il testo B come posticcio frutto di sperimentazione.
Lingua: ItalianoPag. 9-26
Etichette: Italiano antico, Lingua italiana, Origini,
Titolo articolo: Pietre, laterizi, legno e malta: le spese per la costruzione di una casa
Nel saggio si pubblica un antico rendiconto in volgare veneziano, contenente le spese per la costruzione di una casa di civile abitazione. Il dispositivo, pur nella sua brevità, offre uno spaccato del complesso mondo dell’edilizia storica lagunare e offre sia indicazioni sul funzionamento di un cantiere edile-tipo, sia novità sul costo dei materiali da costruzione e del loro trasporto. Il largo impiego del lessico tecnico dell’edilizia testimonia inoltre il forte sviluppo di questo settore produttivo a Venezia, secondo solo a quello della cantieristica navale, e fornisce interessanti spunti sul livello di alfabetizzazione della committenza.
Lingua: ItalianoPag. 27-43
Etichette: Alfabetizzazione, Medioevo,
Titolo articolo: Note sulla prosa della Comedia delle ninfe fiorentine
La prima parte dell’articolo contiene una descrizione del prosimetron Comedia delle ninfe fiorentine, detta anche Ninfale d’Ameto (1341-1342), di Giovanni Boccaccio e varie note riguardanti le fonti dell’opera nonché confronti con altre opere dell’autore (Filocolo, Decameron). La seconda parte è un’analisi della sintassi e dello stile della prosa dell’opera, dedicata particolarmente all’ordine delle parole, alla struttura del periodo complesso e a vari aspetti della subordinazione.
Lingua: ItalianoPag. 45-71
Etichette: Sintassi, Stile, Boccaccio, Comedia delle ninfe fiorentine,
Titolo articolo: I rozzi al torchio. Campagne correttorie e vicende linguistiche delle commedie rusticali senesi del Cinquecento
L’articolo indaga da un punto di vista filologico e linguistico la tradizione del teatro dei Rozzi, gruppo di artigiani senesi riunitisi in Congrega nell’ottobre del 1531. Dopo una breve panoramica sugli autori, sulle commedie e sugli editori in questione, ci si concentra sugli interventi tipografici delle edizioni successive alle principes, a partire da quelle degli anni ’50 del Cinquecento, caratterizzate soprattutto da ripuliture grafico-fonetiche e ortografiche. Particolare attenzione è accordata alle edizioni tarde (1571-1630), confezionate da Luca Bonetti e dai suoi eredi della Loggia del Papa. La prassi tipografica dell’editore veneziano è esaminata in duplice direzione: 1) formale, con l’analisi della serie di aggiustamenti fonomorfologici che depurano i testi da eccessivi localismi e rusticalismi senesi e che si aprono alle prescrizioni bembesche ; 2) sostanziale, con lo studio della ricca sequela di varianti sintattico-lessicali stilisticamente più tiepide che si inquadrano a pieno nel pesante clima censorio instaurato dalla Controriforma.
Lingua: ItalianoPag. 73-97
Etichette: Censura, Letteratura dialettale, Luca Bonetti, Siena
Titolo articolo: Per lo studio dei segnali discorsivi nel teatro del Cinquecento
Il contributo analizza la presenza e gli usi dei segnali discorsivi nella commedia cinquecentesca, un genere che, non rientrando interamente né nello scritto né nel parlato, si pone in una posizione intermedia tra questi due poli e nel quale i segnali discorsivi raggiungono una frequenza più alta e una varietà di forme maggiore rispetto a quanto si riscontra negli altri generi letterari coevi. L’analisi distingue tra segnali interazionali, che indicano i ruoli degli interlocutori all’interno del dialogo, s. metatestuali, usati per evidenziare l’articolazione delle varie parti del testo o il cambio dell’argomento e s. cognitivi. Confronti sono istituiti con la favola pastorale e la tragedia dello stesso secolo.
Lingua: ItalianoPag. 99-129
Etichette: Commedia, Lingua, Teatro, XVI secolo,
Titolo articolo: “Tenere” con valore possessivo nella storia del romanesco (seconda parte)
Scopo di questo contributo è ricostruire e descrivere l’uso di tenere come verbo possessivo nella storia del romanesco. Tenendo presenti i processi di indebolimento semantico e grammaticalizzazione che nell’italoromanzo meridionale e nell’area iberoromanza hanno portato alla sostituzione dei continuatori di habēre con quelli di tenēre, si esaminerà la distribuzione funzionale di avere e tenere nel dialetto di Roma dalle origini ai nostri giorni. Oggetto di analisi saranno i diversi tipi di relazione possessiva espressi dal secondo verbo in un campione di testi rappresentativi, con una particolare attenzione agli autori del xix secolo, presso i quali il fenomeno, regredito nel corso del Novecento, emerge con maggior evidenza. In questa seconda parte dell’articolo ci occuperemo segnatamente dei contemporanei del Belli e del periodo che va dall’Unità d’Italia ad oggi.
Lingua: ItalianoPag. 131-142
Etichette: Dialetto, Grammatica, Sintassi, Roma
Titolo articolo: Per la storia del vocalismo finale pugliese. Le lettere di Angelo di Bari (1415-1420)
Le lettere di Angelo di Bari a Lorenzo Acciaioli, databili tra il 1415 e il 1420, sono molto interessanti dal punto di visto pragmatico e testuale in quanto produzione di uno scrivente semiletterato, ma possono anche fornire qualche informazione sul sostrato dialettale dello scrivente e, per questa via, arricchire la nostra conoscenza assai imperfetta del pugliese antico. Lo spoglio delle vocali finali sembra mostrare un sistema con quattro timbri ancora distinti fonologicamente (/i e a o/), ma esposti nel discorso a confusione fonetica.
Lingua: ItalianoPag. 143-151
Etichette: Dialetto, Epistolario, Puglia
Titolo articolo: Lo sviluppo dei suffissi latini -ĬCIU e -ĪCIU nell’Italoromània
Il trattamento dello sviluppo dei suffissi gemelli -ĭciu e -īciu nelle grammatiche storiche romanze lascia molto a desiderare. Come primo tassello di uno studio comprendendo tutta la Romània il presente articolo offre per la prima volta una descrizione completa degli usi dei molteplici discendenti di questi suffissi nell’Italoromània. Oltre alla lingua standard un’attenzione particolare è stata rivolta ai dialetti, che mostrano sviluppi di grande interesse per capire l’evoluzione dei suffissi nelle altre lingue romanze. Per ognuno degli usi ho cercato di identificare il punto di partenza latino così come i meccanismi del cambiamento responsabili per le innovazioni italoromanze.
Lingua: ItalianoPag. 153-192
Etichette: Lingua, Lingua italiana, Lingua latina, Origini, Parola,
Titolo articolo: Le funzioni della presupposizione nel testo normativo: un’analisi di testi del diritto federale svizzero in lingua italiana
L’articolo analizza le funzioni della presupposizione in diversi tipi di testo normativo appartenenti al diritto federale svizzero in lingua italiana (Costituzione federale, leggi federali, ordinanze del Consiglio federale). Dal punto di vista metodologico, il lavoro adotta le tecniche di esplicitazione dell’implicito proposte dagli studi di Marina Sbisà e la tipologia di funzioni delle presupposizioni elaborata su basi cognitive da Edoardo Lombardi Vallauri. L’analisi, sorretta da una ricca batteria di esempi, mostra che i tre tipi cognitivi di presupposizione correlano con funzioni in larga parte legate alle caratteristiche del genere normativo : (i) le presupposizioni di contenuti noti servono alla gestione di aspetti fisiologici del testo, in particolare della coesione testuale ; (ii) le presupposizioni di contenuti nuovi marginali partecipano alla costruzione di uno sfondo sfaccettato e multidimensionale delle disposizioni normative ; (iii) le presupposizioni di contenuti nuovi discutibili introducono in maniera episodica alcune tracce di persuasione tra le pieghe del diritto esplicito.
Lingua: ItalianoPag. 193-213
Etichette: Comunicazione, Lingua italiana, Linguaggio, Svizzera
Titolo articolo: Appunti sulla lingua di Cesare Beccaria economista
Il presente contributo offre una panoramica generale sulla lingua del Beccaria economista, concentrandosi in particolare sul principale trattato che il grande illuminista dedicò alla materia economica (Elementi di economia pubblica). Lo studio, fondandosi sulla moderna edizione critica (2014) curata da G. Gaspari, si concentra anzitutto sulle differenze linguistiche osservabili fra le varie redazioni dell’opera, la cui gestazione fu piuttosto complessa e giunse solo a una pubblicazione postuma. Segue un’analisi dei principali aspetti linguistici, messi in relazione con quelli che gli studiosi hanno osservato nella maggiore opera di Beccaria (Dei delitti e delle pene), nonché in opere coeve di altri autori. La sezione finale del saggio, in particolare, è dedicata a un’analisi del lessico economico, che in questa fase si avvia, anche grazie ai fertili contatti con la Francia, a un sostanziale rinnovamento in direzione moderna.
Lingua: ItalianoPag. 215-243
Etichette: Economia, Illuminismo, Lingua italiana, XVIII secolo, Cesare Beccaria, Lombardia
Titolo libro/articolo recensito: La lingua di Antonio Pucci. Indagini su lessico, sintassi e testualità.
Edizioni: Cesati, Firenze – 2022
Lingua: Italiano
Pag. 261-264
Recensore/i: Davide Mastrantonio
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Titolo libro/articolo recensito: Didattica dell’italiano come lingua prima.
Edizioni: Il Mulino, Bologna – 2022
Lingua: Italiano
Pag. 265-268
Recensore/i: Michele Ortore
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