Italique | 2003 | N. 6

Anno 2003 – N. 6
A cura di Silvia Zanini

Autore/i articolo: GENDRE, ANDRE’
Titolo articolo: La Pléiade entre Bembo et l’Arioste

André Gendre affronta la questione del petrarchismo nella poesia della ‘Pleiade’ francese. Il lascito di Petrarca viene rintracciato nell’imitazione della poesia italiana del Quattrocento e del Cinquecento, di Pietro Bembo e di Ludovico Ariosto in particolare, da parte di poeti francesi come Du Bellay, Ronsard o Baïf. Bembo, tra i maggiori esponenti del petrarchismo del XVI secolo, offre soprattutto due grandi temi di ispirazione alla ‘Pleiade’, ossia la serenità neoplatonica dell’amore e il ‘pittoresco finemente manierista’. Ariosto, sviluppando il concetto di bellezza femminile ancora medievale elaborata dal petrarchismo, apre alla poesia tematiche amorose più incentrate sulla sensulità e sull’erotismo.

Lingua: Francese
Pag. 9-36
Etichette: Bembo Pietro, Ariosto Ludovico, analisi stilistica, intertestualità,

Autore/i articolo: COMBONI, ANDREA
Titolo articolo: Piccolomini, Braccesi e Achillini: dal latino al volgare, dalla prosa al verso

L’articolo mette in luce le relazioni tra un ternario dal titolo “Prestantissima sopra ogni altra donna” di Giovanni Filoteo Achillini (la cui opera elegiaca è stata scoperta solo in anni recenti) ed una lettera tratta dalla celebre “Historia de duobus amantibus” di Enea Silvio Piccolomini (poi papa Pio II), in particolare quella di Eurialo a Lucrezia. L’epistola amorosa del Piccolomini, in latino, sembra essere stata volgarizzata in terza rima dall’Achillini, stando all’analisi dettagliata dell’ordine e dello svolgimento degli argomenti. Eppure si avanza una nuova ipotesi per cui l’Achillini avrebbe fatto riferimento, piuttosto che alla fonte diretta, al ‘volgarizzamento-rifacimento’ della “Historia” ad opera di Alessandro Braccesi, probabilmente nel tentativo di celare la vera fonte da cui la sua elegia deriva.

Lingua: Italiano
Pag. 37-51
Etichette: Piccolomini Enea Silvio, Braccesi Alessandro, Giovanni Filoteo Achillini, elegia, analisi stilistica, intertestualità,

Autore/i articolo: SIGNORINI, STEFANIA
Titolo articolo: Da Maria a Lucrezia. Su due rime giovanili di Pietro Bembo

La lettera dedicatoria degli “Asolani” di Pietro Bembo, destinata a Lucrezia Borgia (allora sposa di Ercole d’Este, in terze nozze) rappresenta la conclusione di un momento biografico ed insieme artistico di Bembo, dove la vicenda amorosa diventa tema letterario da cui traspaiono, tuttavia, suggestioni di sentimenti profondamente vissuti. Si tratta di un carteggio del giovane Bembo con una misteriosa ‘Madonna G’, proseguito poi con Maria Savorgnan e concluso, infine, con Lucrezia Borgia. Questo carteggio rappresenta un percorso in cui il poeta incrocia arte e vita, storia e poesia, fino a far sfumare, idealizzandola, la realtà in letteratura.

Lingua: Italiano
Pag. 53-76
Etichette: Bembo Pietro, epistolario, analisi stilistica,

Autore/i articolo: GORNI, GUGLIEMO
Titolo articolo: I tempi dell'”Olive”

Si esaminano in parallelo l'”Olive” di Joachim du Bellay ed il “Canzoniere” di Petrarca, mostrando come in apparenza l’una si ispiri alla seconda, ma in realtà – ad un’analisi attenta – se ne discosti in modo decisivo. Innanzitutto diversa è la scelta della forma metrica che, nel primo caso, è costituita da decasillabi, mentre il “Canzoniere” comprende canzoni e sonetti. Diversa è la lunghezza, pari a meno di un terzo per l'”Olive”; ma anche la storia è differente, perchè Olive, a differenza di Laura, non muore; inoltre, la scansione temporale è praticamente capovolta rispetto al modello petrarchesco, che inizia il venerdì santo con l’incontro e l’innamoramento di Laura: in du Bellay l’innamoramento avviene a Natale e termina il venerdì santo. Viene anche proposta una lettura astrologica, che affida significati astrali ai vari giorni dell’anno e, quindi, agli accadimenti. Infine, si rintracciano altri modelli, al di là del “Canzoniere”, nell’opera di Orazio, Virgilio, Ronsard, soprattutto nel corso della redazione della seconda versione dell'”Olive”. Si intende dimostrare, insomma, che i poeti transalpini abbiano elaborato una poetica che, partendo dal modello italiano, finisce per costituire un’esperienza letteraria a se’ stante, cui anzi gli stessi italiani si ispireranno.

Lingua: Italiano
Pag. 77-105
Etichette: Petrarca Francesco, Canzoniere, du Bellay Joachim, Olive, analisi stilistica, intertestualità,