Le riviste sostenitrici
Italies | 2023 | N. 27
Anno 2023 – N. 27
Numero monografico: La médecine des femmes
A cura di Perle Abbrugiati
Titolo articolo: Introduction
Introduzione al fascicolo.
Lingua: FrancesePag. 5-17
Etichette: Donne, Grafica, Immaginario, Letteratura, Malattia, Medicina, Storia, Stregoneria, XI secolo, XIV secolo, XIX secolo, XV secolo, XVI secolo, XVII secolo, XVIII secolo, XX secolo,
Titolo articolo: Le mediche antiche
Il legame donna-medicina è antico come la notte dei tempi: fin dalla preistoria erano le donne che si occupavano di coltivare le erbe che ritenevano essere utili per la guarigione, e rimanendo a casa mentre gli uomini erano a caccia, badavano alla salute del proprio gruppo di appartenenza. È un connubio che fa parte della funzione della donna di prendersi cura della propria famiglia e della propria comunità. Per la stragrande maggioranza delle donne, l’ambito a loro riservato era quello delle cure femminili, ginecologia e ostetricia, anche se più di una, fin dall’antichità, è riuscita a farsi apprezzare come medico a tutto campo; nel testo illustro la situazione nelle società greca, romana e celtica di Gallia.
Lingua: ItalianoPag. 21-34
Etichette: Classicità greca, Classicità romana, Donne, Magia, Medicina,
Titolo articolo: La météorologie, un nouvel accès à la médecine pour les femmes ?
Angela Borgo è una meteorologa amatoriale oggi sconosciuta. Partecipò tuttavia alla rete meteorologica di Giuseppe Toaldo alla fine del 1700, divenendo sicuramente la seconda donna ad osservare a proprio nome. Per mantenere la parola data al suo amico, Angela deve verificare la teoria astrometeorologica di Toaldo come tutti gli altri membri della rete. Riabilita quindi la figura della donna-guaritrice e divinatrice, per le previsioni individuali, e consente l’emergere della donna-meteorologa, per le previsioni generali.
Lingua: FrancesePag. 35-48
Etichette: Amicizia, Donne, Medicina, XVIII secolo, Italia
Titolo articolo: L’exercice illégal de la médecine. Histoire d’une somnambule lucide
Anna d’Amico è stata una delle sonnambule più famose dell’Italia fin de siècle. A lei in tanti si rivolgevano per avere « chiarimenti » in merito a malattie e rimedi utili alla guarigione. Pur lodato da molti, il suo operato non mancò di destare perplessità e timori. Per questo lei finì più volte in tribunale costretta a rispondere, tra le altre, all’accusa di « esercizio abusivo dell’arte salutare medica ». Se ne ricostruirà la storia e se ne analizzeranno le ricadute sul tessuto sociale dell’epoca.
Lingua: FrancesePag. 49-60
Etichette: Donne, Malattia, Medicina, XIX secolo, Italia
Titolo articolo: Streghe, fattucchiere e medicina contadina. Donne curatrici e leggende regionali nella cronaca dei Misteri d’Italia di Dino Buzzati
Il contributo analizza le complesse figure delle donne guaritrici, soffermandosi in particolare sulla loro categorizzazione come streghe, attraverso l’esame di brevi reportage di Dino Buzzati raccolti nel volume postumo I misteri d’Italia (1978). Il libro raccoglie varie leggende regionali, inizialmente pubblicate nel Corriere della Sera, presentate come casi misteriosi, paranormali e inspiegabili. Le narrazioni di Buzzati giornalista fanno del fatto di cronaca il fulcro della storia e alcune di queste si focalizzano su figure di donne, guaritrici e veggenti, prodotti di quello che Francesco Orlando chiama inspiegabile soprannaturale, entità che oscillano tra realtà e credenza popolare, folclore e fatto di cronaca. L’analisi mira a investigare quanto la figura della strega, donna con capacità psichiche storicamente malvista dalla società alta ma in cui la gente del popolo ha sempre trovato conforto, sia radicata nel territorio italiano e nella cultura contadina ancora nell’Italia postbellica e in particolare nelle regioni del centro.
Lingua: ItalianoPag. 61-74
Etichette: Donne, Folklore, Medicina, Stregoneria, XX secolo, Dino Buzzati, I misteri d'Italia, Italia
Titolo articolo: Les guérisseuses de Benni. Parcours de soins au féminin
Sempre in contatto con la società contemporanea, Stefano Benni affronta in alcuni testi la sfera della malattia e delle cure. I malati fanno parte degli emarginati che l’autore ama, mentre i medici sono messi in cattiva luce. Incarnano una medicina-business solo maschile che perde di vista i pazienti e la guarigione. Benni intende mostrare la potenza delle donne guaritrici, anche loro emarginate, e partecipa a suo modo alla riabilitazione di un’altra forma di medicina, un altro approccio al dolore, di cui le donne sembrano essere depositarie.
Lingua: FrancesePag. 75-90
Etichette: Donne, Malattia, Medicina, XX secolo, XXI secolo, Stefano Benni, Italia
Titolo articolo: Trotula de’ Ruggiero e la Scuola medica salernitana. Una pioniera della medicina per le donne fatta da una donna
Questo contributo getta luce sulla figura di Trotula, una delle donne medico della celebre Scuola di Salerno dell’xi secolo, tra storia e leggenda. Il pensiero medico salernitano venne recepito profondamente da Trotula, la quale, nell’esercizio della sua professione di medichessa e di magistra, si distinse per i trattati da lei scritti o a lei attribuiti come il De passionibus mulierum e il De ornatu mulierum che hanno avuto larga diffusione in Europa e offerto un contributo fondamentale allo sviluppo degli studi di ginecologia, ostetricia, medicina generale, puericultura e cosmesi. La modernità di Trotula consiste nel fatto di essere stata una donna medico, o meglio “la prima ginecologa” del Medioevo europeo, laica, senza pregiudizi, complice, in senso buono, delle donne, che credeva nella bellezza e nell’armonia del corpo umano e nella simmetria tra i sessi, senza escludere il piacere fisico. Ella ha saputo raccogliere i segreti delle donne e imporsi in un mondo maschile soverchiante, divenendo una figura di spicco, un’autorità della Scuola medica di Salerno grazie al suo magistero luminoso che si prolungherà nei secoli.
Lingua: ItalianoPag. 93-106
Etichette: Donne, Medicina, Medioevo, Università, XI secolo, XII secolo, Italia, Salerno
Titolo articolo: Santa Caterina degli ospedali. Una mistica nell’assistenza sanitaria genovese del xv secolo
Caterina Fieschi (1447-1510), nobile genovese, personalmente incline alla vita religiosa ma costretta al matrimonio dalla famiglia, dopo una visione mistica decide di dedicare l’intera esistenza agli ultimi e agli ammalati, trascinando col suo esempio di rigore morale anche il marito, che sceglierà di affiancarla nelle sue attività caritative ed assistenziali presso l’ospedale di Pammatone, di cui poi lei stessa assumerà la gestione amministrativa, l’Ospedale degli Incurabili e il Lebbrosario di San Lazzaro.
Lingua: ItalianoPag. 107-117
Etichette: Donne, Medicina, Mistica, Ospedale, Religione, XV secolo, Genova, Italia
Titolo articolo: Scrittura e medicina da campo. Jessie White Mario, infermiera garibaldina
Jessie White, giornalista di origine inglese, sposò Alberto Mario, patriota italiano. A metà degli anni Cinquanta dell’Ottocento si trasferisce in Italia per sostenere la causa risorgimentale. Scrive sui giornali e vorrebbe fare il medico: è sul campo di battaglia col marito e Garibaldi nelle vesti di infermiera e sarà la prima biografa di Garibaldi e Mazzini. Il contributo intende analizzare testi e materiali d’archivio che documentano l’attività di Jessie White Mario, giornalista e scrittrice italiana d’adozione, negli ospedali da campo negli anni del Risorgimento.
Lingua: ItalianoPag. 119-130
Etichette: Donne, Guerra, Medicina, Ospedale, Risorgimento, XIX secolo, Italia
Titolo articolo: Gina Lombroso e la rivista Archivio di psichiatria. Profilo e scritti di un’intellettuale dentro e fuori i confini nazionali
Figlia dell’antropologo e criminologo Cesare Lombroso, Gina Lombroso si laurea in Medicina nel 1891 con una tesi su I vantaggi della degenerazione. Partecipa al dibattito culturale e scientifico sui concetti di “degenerazione”, “atavismo”, “delinquenza”, “stimmate psicologiche”, ecc.; e prende attivamente parte al discorso emancipazionista sulla donna. Teorizza “l’alterocentrismo” (altruismo come senso femminile innato) e si oppone al concetto di sudditanza congenita e irrevocabile del proprio sesso, definendo la condizione della donna come drammatica. Il presente contributo si concentra sull’analisi di passaggi di alcuni scritti che la mostrano attenta alle trasformazioni della sua epoca. Si considereranno le critiche espresse e i meriti a lei riconosciuti e si metterà in risalto l’uso di un certo tipo di iconografia con cui Gina Lombroso e, con lei molte altre intellettuali dell’epoca, vengono presentate.
Lingua: ItalianoPag. 131-145
Etichette: Donne, Emancipazione femminile, Medicina, Psichiatria, Psicologia, XIX secolo, XX secolo, Gina Lombroso, Archivio di psichiatria, Italia
Titolo articolo: Patriota e cosmopolita. L’impegno di Sita Camperio con la Croce Rossa
L’articolo indaga il pionieristico contributo di Sita Camperio alla formazione delle crocerossine in Italia e alla valorizzazione del ruolo sociale delle donne, ricostruendo la sua figura alla luce del suo peculiare contesto familiare, patriottico e cosmopolita, in particolare attingendo ai suoi scritti autobiografici e analizzando carte e fonti iconografiche custodite nell’archivio Camperio di Villasanta. Fondatrice della prima Scuola per infermiere volontarie in Italia e dell’Ospedale-scuola Principessa Jolanda per infermiere professionali, durante la Prima guerra si occupa anche dell’assistenza ai feriti al fronte. Nel 1933 le viene assegnata la medaglia Florence Nightingale.
Lingua: ItalianoPag. 147-168
Etichette: Donne, Medicina, Ospedale, Prima guerra mondiale, Scuola, XX secolo, Italia
Titolo articolo: Dal diario di una Samaritana e dalle Vigilie (1914-1918) di Antonietta Giacomelli
Antonietta Giacomelli (1857-1949) fu attiva quale infermiera volontaria durante il primo conflitto mondiale. L’intervento punta l’attenzione sul romanzo Vigilie (1914-1918) (1919), in cui confluirono sezioni di Dal diario di una Samaritana (1917). L’esperienza dell’autrice fu trasfigurata nella vicenda di Nicoletta, protagonista dei precedenti romanzi Sulla breccia (1894) e A raccolta (1899). Emerge l’infaticabile opera delle donne negli ospedali durante la guerra, con un identikit di tali figure (infermiere, volontarie e suore) e riflessioni su quanto l’impegno per i soldati si estendesse talora alla predisposizione di spazi di apprendimento, definiti “ritrovo-scuola”.
Lingua: ItalianoPag. 169-181
Etichette: Donne, Medicina, Ospedale, Prima guerra mondiale, XX secolo, Antonietta Giacomelli, Dal diario di una samaritana, Vigilie, Italia
Titolo articolo: « Voi schifate la mia arte perché giovane e femina sono ». Donne che curano nella prosa di Boccaccio
Depositario della tradizione olistica della cura, Boccaccio ha affidato alle donne l’ambiziosa responsabilità – scampato il rischio epidemico – di sradicare gli effetti mortiferi della peste « dalla fronte » (e quindi dalla mente) di chi come lui l’aveva vissuta. La prospettiva della morte ha svolto una funzione socialmente “livellante” e Boccaccio non manca di registrarlo mediante figure come quella di Giletta di Nerbona, protagonista della novella inserita nella terza giornata del Decameron che racconta in filigrana la trama di tale alterazione sociale. Si tratta dell’insolita vicenda di una donna che, ereditato dal padre l’esercizio della medicina, riesce a dare prova delle sue abilità riuscendo a guarire perfino il re di Francia, ma già l’esperta Sinedecchia del Ninfale Fiesolano incarnava a pieno l’armonica fusione di tutte le peculiarità ascrivibili agli archetipi femminili della cura.
Lingua: ItalianoPag. 185-199
Etichette: Donne, Malattia, Medicina, Medioevo, XIV secolo, Giovanni Boccaccio, Decamerone, Ninfale fiesolano, Italia
Titolo articolo: Teorie, pratiche e rappresentazioni del sapere medico femminile nel Cinquecento
L’articolo intende indagare sotto diversi punti di vista le pratiche e le rappresentazioni del sapere medico femminile nel Rinascimento italiano, partendo da alcune riflessioni introduttive circa la marginalizzazione delle donne dai ranghi delle facoltà di medicina. Si analizzeranno, in seguito, le condizioni materiali e intellettuali che hanno generato nel Cinquecento una visibilità maggiore del sapere medico-pratico delle donne. Si rintracceranno, quindi, le presenze di donne-mediche negli scritti letterari maschili e, infine, si rivolgerà l’attenzione all’utilizzo del sapere medico da parte di due protagoniste della querelle des femmes, Lucrezia Marinelli e Moderata Fonte.
Lingua: ItalianoPag. 201-214
Etichette: Conoscenza, Donne, Medicina, Rinascimento, Scrittore, XVI secolo, Lucrezia Marinelli, Moderata Fonte, Italia
Titolo articolo: Di padre in figlia. Fertilità, cura del parto e nobiltà delle donne in due testi cinquecenteschi
Si indaga il rapporto tra medicina – nella fattispecie la ginecologia – e la letteratura, mettendo allo specchio le opere di Giovanni Marinelli (Le medicine partenenti alle infermità delle donne) e di sua figlia Lucrezia (La nobiltà et l’eccellenza delle donne, co’ difetti et mancamenti de gli huomini). Se Marinelli padre, medico, intende dare risposte cliniche relativamente alle patologie muliebri legate alla gravidanza, nel secondo si evidenzia con forza quasi apologetica la nobiltà fisica delle donne, segno dell’importanza crescente che viene data nel Rinascimento al corpo femminile nelle cure e nei medicamenti, decisamente disgiunti da ogni forma parascientifica al limite con la stregoneria.
Lingua: ItalianoPag. 215-224
Etichette: Donne, Medicina, Patologia, Rinascimento, XVI secolo, Giovanni Marinelli, Lucrezia Marinelli, La nobiltà et l’eccellenza delle donne, Le medicine partenenti alle infermità delle donne, Italia
Titolo articolo: Donne, medicina ed assistenza medica e sociale. Il caso italiano fra Grande guerra e primo dopoguerra
Partendo dalle più recenti analisi storiografiche relative alla storia medica del primo conflitto mondiale, questo articolo intende studiare il ruolo delle donne nella Grande guerra utilizzando il punto di vista dell’esperienza degli invalidi di guerra, un aspetto meno praticato dalla storiografia. In particolare verranno approfonditi l’intraprendenza delle donne nella organizzazione di enti dedicati all’assistenza sanitaria e sociale agli invalidi e ai mutilati; l’attivismo femminile nella costituzione di associazioni finalizzate all’assistenza delle vedove di guerra o delle madri dei soldati al fronte o caduti; il ruolo assistenziale negli ospedali e nelle famiglie. Verranno pertanto analizzate le vicende di donne che, pur non facendo parte del sistema medico del nostro paese, si trovarono a svolgere un importante ruolo nell’ambito dell’assistenza ai reduci. I documenti e le pubblicazioni dei Comitati di Assistenza e dell’Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra (ANMIG) costituiscono la base documentale di questo articolo.
Lingua: ItalianoPag. 225-236
Etichette: Donne, Medicina, Ospedale, Seconda guerra mondiale, XX secolo, Italia
Titolo articolo: « Prime al lavoro, senza tregua mai ». Le Crocerossine dell’Ospedale territoriale di Bari
Durante la Grande Guerra a Bari, sede dell’XI Corpo d’armata territoriale, fu creato un ospedale della Marina, in cui circa 50 infermiere della Croce Rossa furono impiegate nell’assistenza ai militari infermi. Dall’Archivio storico CRI sono emerse testimonianze inedite sull’organizzazione dei servizi, sull’industria per la confezione d’indumenti militari avviata nell’ospedale, sui rapporti col direttore e soprattutto sull’aperta diffidenza che la loro presenza suscitò tra la popolazione civile.
Lingua: ItalianoPag. 237-250
Etichette: Archivio, Donne, Medicina, Ospedale, Patriarcato, Prima guerra mondiale, XX secolo, Italia
Titolo articolo: La donna e la medicina nella fiaba
Il presente contributo si propone di esplorare il territorio delimitato dall’intersezione delle parole “medicina”, “malattia”, “cura” e “donna” nei testi delle Fiabe italiane di Italo Calvino alla luce della prospettiva indicata dalla “medicina narrativa” e attraverso la lettura dei testi in cui è riconosciuto esplicitamente un ruolo di rilievo alle figure femminili in relazione alla malattia, alla medicina, alla cura e alla guarigione. La rappresentazione della malattia nella fiaba, il ruolo che essa ricopre nella narrazione e il valore – paradigmatico o meno – del percorso di terapia e guarigione sono le aree di interesse di quest’incursione nelle lande fiabesche.
Lingua: ItalianoPag. 253-266
Etichette: Donne, Fiaba, Folklore, Leggenda, Magia, Medicina, Narrativa, Stregoneria, XIV secolo, XX secolo, Italo Calvino, Fiabe italiane, Italia
Titolo articolo: « Delle qualità e degli officii della buona commare ». Le rappresentazioni della levatrice nei trattati di ostetricia italiani tra xvi e xviii secolo
L’articolo si propone di analizzare la figura della levatrice tramite lo studio dei trattati di ostetricia editi in Italia tra il xvi e il xviii secolo. Queste opere mediche sono fondamentali per poter ricostruire il profilo della levatrice ideale nei secoli indicati, in quanto i saperi dell’« arte del levare » sono stati trasmessi in buona parte oralmente e questi trattati rappresentano dunque una preziosa fonte di informazioni. Queste fonti storiche si riveleranno inoltre utili per mettere in evidenza il punto di vista dei medici sulla disciplina ostetrica.
Lingua: ItalianoPag. 267-280
Etichette: Donne, Medicina, Trattato, XVI secolo, XVII secolo, XVIII secolo, Scipione Mercurio, Sebastiano Melli, Italia
Titolo articolo: Cristina Trivulzio di Belgiojoso entre care, nursing et médecine
Il saggio ripercorre dapprima il contributo storico alla storia dell’assistenza infermieristica di Cristina Trivulzio di Belgiojoso in quanto « direttrice generale delle ambulanze militari » durante la Repubblica romana del 1849. In particolare sottolinea i rapporti esistenti tra i suoi provvedimenti, le sue idee e i principi del nursing stabiliti da Florence Nightingale. In un secondo tempo vengono prese in esame le figure di donne mediche nei ricordi del viaggio in Oriente e nei racconti turchi. Lo scopo è di definire quale immagine simbolica vuole trasmetterne la Principessa alla nuova società occidentale. Così viene delineata la figura di una donna naturalmente indirizzata al care in tutti e due i significati di curare e prendersi cura di, cui la società dovrebbe dare l’importanza e il posto che le spetta.
Lingua: FrancesePag. 281-292
Etichette: Donne, Guerra, Malattia, Ospedale, Risorgimento, Tradizione, XIX secolo, Impero Ottomano, Italia
Titolo articolo: Donne, Madonne e medicina. L’opera del pittore Alfio Rapisardi tra analisi cliniche e cinematografia
Negli anni ’60-’70 del Novecento, a Firenze, il pittore Alfio Rapisardi si lega d’amicizia con il direttore di un noto istituto di analisi, che condivide i suoi costumi maschilisti, in linea con i tempi. Ma l’emancipazione della donna ne richiede la valorizzazione come medico, infermiera, hostess di sala, e Rapisardi stesso intitola dipinti e litografie al tema Donne e medicina, stilizzando moderne madonne fra camici e strumenti scientifici. Del mistero della nuova femminilità tiene conto anche Mario Monicelli per il film Amici miei. Una scena è girata nell’istituto, davanti a una Madonna di Rapisardi che diventa contrappunto al ridicolo esistenziale espresso dai due personaggi maschili sullo schermo.
Lingua: ItalianoPag. 293-310
Etichette: Cinema, Donne, Emancipazione femminile, Medicina, Pittura, XX secolo, Alfio Rapisardi, Mario Monicelli, Amici miei, Italia
Titolo articolo: La Vergine e Lilith. L’immagine erotizzata della donna in camice bianco
A partire dal primo Novecento assistiamo a una rivoluzione dell’immagine della donna in bianco. Negli ospedali i malati erano ancora affidati alle suore-infermiere, mentre la prime donne medico rappresentavano un fenomeno isolato ed erano guardate con estrema diffidenza. Il cambiamento verrà soprattutto con la Grande Guerra e l’improvviso imporsi della figura della crocerossina, angelo dei malati che rimpiazza, in modo spesso ambiguo ed erotizzato, la figura liliale della monaca. Questa erotizzazione della donna in camice bianco continuerà, arrivando poi a quella apertamente sensuale o sfacciatamente pornografica, soprattutto nel cinema-spazzatura a partire dagli anni Settanta. L’analisi porta sull’immagine ambigua di queste donne, dove le capacità reali ed effettive di curante sembrano sovente passare in secondo piano rispetto all’attrazione sensuale che possono suscitare nel paziente. Eros e Thanatos, o un’incapacità societaria di guardate oltre il “ruolo naturale” della donna giovane e attraente?
Lingua: ItalianoPag. 311-335
Etichette: Cinema, Donne, Erotismo, Grafica, Immaginario, Medicina, Pubblicità, XIX secolo, XX secolo, Italia
Titolo articolo: « Il parto? Sulla paglia, un lenzuolo sotto e le bestie accanto ». Les récits d’accouchement dans L’anello forte de Nuto Revelli
Nella raccolta L’anello forte (1985) di Nuto Revelli, le contadine intervistate raccontano esperienze domestiche di parto, quasi esclusivamente femminili, che precedono la medicalizzazione, la tecnicizzazione e la mascolinizzazione della sala parto. I loro racconti riuniscono diverse figure femminili, a volte di indispensabile aiuto, a volte abusive e crudeli: dalla vicina di casa o dalla suocera – la cui assistenza e i cui consigli dipendono da conoscenze limitate ed empiriche – alla levatrice, passando per “la donna pratica” parzialmente avvezza ai gesti tecnici. Dopo un’analisi delle fasi preliminari del parto (accesso alle cure, considerazione della partoriente, preparazione del luogo del parto) nel Cuneese del primo Novecento, la ricerca indaga la memoria, le pratiche e le esperienze legate al parto, concentrandosi sull’ambivalenza degli (auto)ritratti delle donne che circondavano le partorienti.
Lingua: FrancesePag. 337-360
Etichette: Donne, Famiglia, Medicina, XX secolo, Nuto Revelli, "L'anello forte", Italia
Titolo articolo: La prima scienziata della televisione italiana. La rappresentazione di Marie Curie nell’Italia degli Anni Sessanta
La filmografia su Marie Curie, la scienziata più celebrata sugli schermi, vanta numerosissimi titoli dalla nascita del genere biografico sino ai nostri giorni. Tra questi, si annovera anche una produzione italiana, uno sceneggiato realizzato dalla RAI nel 1966. Il presente articolo analizza la rappresentazione della scienza e della scienziata che emerge dal teleromanzo italiano e lo pone in relazione da una parte con il contesto storico e culturale nel quale è stato realizzato, dall’altra con biografie scientifiche precedenti e successive realizzate su Marie Curie, nella cornice più ampia dei biopic che hanno per protagoniste delle donne.
Lingua: ItalianoPag. 361-373
Etichette: Biografia, Donne, Medicina, Scienza, Televisione, XX secolo, Guglielmo Morandi, Italia
Titolo libro/articolo recensito: Ricordi
A cura di: a cura di Matteo Palumbo, edizione critica di Giovanni Palumbo e Pierre Jodogne
Edizioni: Einaudi, Torino – 2023
Lingua: Francese
Pag. 377-381
Recensore/i: Raffaele Ruggiero
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Titolo libro/articolo recensito: À la recherche de l’équilibre. De la maladie à la santé : l’histoire de la lieta brigata du Décaméron
Edizioni: Longo Editore, Ravenna – 2022
Lingua: Francese
Pag. 381-384
Recensore/i: Ettore Maria Grandoni
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Titolo libro/articolo recensito: Charles Quint. Un rêve impérial pour l’Europe
Edizioni: Perrin, Paris – 2022
Lingua: Italiano
Pag. 384-388
Recensore/i: Michela Fantacci
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Titolo libro/articolo recensito: Trattato del perfetto cancelliere e altri scritti
A cura di: edizione critica, introduzione e note a cura di Germano Pallini; con una premessa di Jean-Louis Fournel
Edizioni: Aragno, Torino – 2022
Lingua: Italiano
Pag. 388-390
Recensore/i: Ilenia Del Gaudio
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Titolo libro/articolo recensito: La cuisinière de Galilée
Edizioni: Presses universitaires de Provence, Aix-en-Provence – 2022
Lingua: Italiano
Pag. 391-395
Recensore/i: Marianna Liguori
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Titolo libro/articolo recensito: L’œuvre-vie d’Antonio Gramsci
Edizioni: La Découverte, Paris – 2023
Lingua: Francese
Pag. 395-397
Recensore/i: Giacomo Mangelli
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Titolo libro/articolo recensito: « Col rovescio del binocolo ». Montale e il sublime del comico
Edizioni: Carocci, Roma – 2022
Lingua: Francese
Pag. 398-400
Recensore/i: Andrea Bongiorno
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Titolo libro/articolo recensito: Un narratore irregolare. Guido Piovene nel Novecento letterario italiano ed europeo
Edizioni: Edizioni Ets, Pisa – 2022
Lingua: Francese
Pag. 400-402
Recensore/i: Héloïse Moschetto
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Titolo libro/articolo recensito: Modi di deindividuazione. Il soggetto nella lirica italiana di fine Novecento
Edizioni: Mimesis, Milano – 2022
Lingua: Francese
Pag. 402-405
Recensore/i: Andrea Bongiorno
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Titolo libro/articolo recensito: Scritture postsecolari. Ipotesi su verità e spiritualità nella narrativa italiana contemporanea
Edizioni: Franco Cesati, Firenze – 2023
Lingua: Italiano
Pag. 405-408
Recensore/i: Gerardo Iandoli
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A cura di: Monica Biasiolo, Antonella Mauri, Laura Nieddu (a cura di)
Edizioni: LIT, Zürich – 2019
Lingua: Francese
Pag. 408-414
Recensore/i: Chiara Ruffinengo
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A cura di: Giorgio Baroni (a cura di)
Edizioni: Fabrizio Serra, Pisa-Roma – 2022
Lingua: Francese
Pag. 415-418
Recensore/i: Michela Toppano
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Titolo libro/articolo recensito: Maestri. Un alfabeto di civiltà
Edizioni: Edizioni di Storia e Letteratura, Roma – 2021
Lingua: Italiano
Pag. 419-423
Recensore/i: Ilenia Del Gaudio
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Titolo libro/articolo recensito: La macchina fragile
Edizioni: Carocci, Roma – 2022
Lingua: Italiano
Pag. 423-426
Recensore/i: Gerardo Iandoli
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