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Italies | 2021 | N. 25
Anno 2021 – N. 25
Numero monografico: Utopies
A cura di Perle Abbrugiati
Titolo articolo: Introduction
Introduzione al fascicolo e breve presentazione del suo contenuto.
Lingua: FrancesePag. 5-14
Etichette: Utopia, XIV secolo, XIX secolo, XV secolo, XVI secolo, XVII secolo, XX secolo, XXI secolo,
Titolo articolo: « Ben puoi veder che la mala condotta è la cagion che ’l mondo ha fatto reo […] ». Le XVIe chant du Purgatoire entre le mythe de Rome et l’idéal de l’Ecclesia spiritualis. Une utopie ?
Nell’articolo si vuole analizzare la teoria politica dei « due soli » di Purgatorio
XVI alla luce delle fonti teologiche francescane del xiii secolo prodotte all’interno della
fazione degli Spirituali. Si focalizzerà l’attenzione soprattutto su alcune opere giuridiche e
teologiche del teologo Pietro di Giovanni Olivi per comprendere come il francescanesimo
possa aver influito sull’elaborazione della separazione del potere spirituale dal potere
temporale che Dante auspica nel canto centrale del Purgatorio. Il punto di partenza sarà
la nuova concezione di persona umana e giuridica che nasce durante la disputa sulla
povertà evangelica del xiii secolo. Essa ci permetterà di elaborare alcune ipotesi di lavoro
al fine di comprendere come questo retaggio giuridico-teologico possa essere stato
ripreso nel canto XVI della seconda cantica. Si vorrà soprattutto comprendere come
il retaggio francescano influisce sulla visio politica di Dante e se il progetto politico del
poeta poteva apparire, all’epoca in cui Dante poneva mano al Purgatorio, alla stregua di
una mera utopia o di un disegno politico legittimo e pienamente realizzabile.
Pag. 17-35
Etichette: Chiesa, Mito, Utopia, XIV secolo, Dante Alighieri, Purgatorio, Roma
Titolo articolo: Utopia dell’antico, distopia del presente. Le Guerre d’Italia e la crisi dell’esemplarità di Roma
Partendo dall’incipit del De urbe Roma, in cui Bernardo Rucellai si interroga
sulla legittimità di iniziare un testo storico con il mito delle origini divine di Roma,
il presente contributo si propone di ragionare sugli usi della storia antica prodotti a
Firenze durante le Guerre d’Italia. L’ipotesi è che lo sconvolgimento bellico avesse
messo in crisi alcuni presupposti della storiografia umanistica, fondata sulla necessità di
imitazione dell’antico, trasformando la storia romana in una sorta di utopia realizzata:
un modello posto ormai al di là di una frattura non risarcibile, di cui andava predicata –
contemporaneamente – l’esemplarità e l’irriproducibilità.
Pag. 37-50
Etichette: Guerra, Mito, Storiografia, Umanesimo, Utopia, XV secolo, XVI secolo, Bernardo Rucellai, De bello italico, De urbe Roma, Firenze, Italia, Roma
Titolo articolo: Utopia e paradosso in Anton Francesco Doni e Ortensio Lando
Il saggio si concentra sulla ricezione nell’Italia di metà Cinquecento
dell’Utopia di Tommaso Moro attraverso l’analisi delle opere di due letterati “irregolari”,
Anton Francesco Doni e Ortensio Lando. A partire dalla lettura del Mondo savio e
pazzo di Doni e del Commentario di Lando, l’articolo riflette sulla riappropriazione
del modello inglese attuata dai due autori nelle forme del serio-ludere e della scrittura
paradossale: il genere dell’utopia (seppure con modalità diverse nei due scritti) viene
rimaneggiato con intenti parodici alla luce dei contenuti erasmiani dell’Elogio della
follia, in una prospettiva volta a mostrare l’intercambiabilità di pazzia e di saggezza e la
relatività dei punti di vista.
Pag. 51-63
Etichette: Parodia, Utopia, XVI secolo, Anton Francesco Doni, Erasmo, Ortensio Lando, Tommaso Moro, Commentario, Elogio della follia, Mondo savio e pazzo, Utopia, Inghilterra, Italia
Titolo articolo: « ma la spada del Ciel per me lavora ». L’utopia di Tommaso Campanella
Intento dell’articolo è rilevare i rapporti intertestuali tra la Scelta di alcune
poesie filosofiche di Tommaso Campanella e La Città del Sole, scritta negli stessi anni in
varie redazioni. Nessi utili a mettere in luce il valore che lo scrittore dà alla sua idea di
utopia e come essa si configura.
Pag. 65-75
Etichette: Intertestualità, Utopia, XVI secolo, XVII secolo, Tommaso Campanella, La Città del Sole, Scelta di alcune poesie filosofiche, Italia
Titolo articolo: « Lei! Sempre lei! ». Utopia e paradosso nel discorso della Scapigliatura democratica
Con la proclamazione del Regno d’Italia sembrerebbe realizzarsi l’utopia
di una patria comune per tutti gli italiani. Eppure, appena qualche anno più tardi, un
gruppo di giovani scrittori e giornalisti conosciuto sotto il nome di Scapigliatura, decide
di rifugiarsi nell’utopia di un’Italia repubblicana. Attraverso l’analisi di uno dei giornali
più rappresentativi della Scapigliatura politica, il Gazzettino rosa (1867-1873), il saggio
si propone di mostrare le specificità di questo discorso utopico, sia sul piano politico che
su quello letterario.
Pag. 77-90
Etichette: Patria, Politica, Scapigliatura, Utopia, XIX secolo, Gazzettino rosa, Italia, Milano
Titolo articolo: I progetti federalisti del Borgese americano. Utopie conservatrici e di matrice religiosa
Antifascista, critico letterario e autore del romanzo di successo Rubè (1921),
Giuseppe Antonio Borgese emigra negli Stati Uniti nel 1931. Qui un po’ alla volta i suoi
interessi culturali cambiano. Dopo aver militato nelle file interventiste nel 1914-1915,
dopo aver avuto un ruolo chiave nelle scelte della linea politica estera del Corriere della
Sera nel biennio 1916-1918, e dopo essere stato scosso dall’esperienza del nazi-fascismo
e dall’uso della bomba atomica, Borgese si orienta con strenua abnegazione verso la
stesura di una costituzione per un governo federale mondiale. Il suo obiettivo è quello
di portare la pace tra le nazioni. A Chicago è il leader di due gruppi federalisti-pacifisti
cui partecipano soprattutto intellettuali americani o emigrati negli Stati Uniti. Alla fine
degli anni 1940, una di queste due esperienze approda alla stesura di una costituzione
federale mondiale, i Preliminary Drafts of a World Constitution.
Pag. 91-105
Etichette: Antifascismo, Intellettuale, Pace, Politica, Utopia, XX secolo, Giuseppe Antonio Borgese, Preliminary Drafts of a World Constitution, Italia, Stati Uniti
Titolo articolo: Utopies carcérales dans l’Italie du deuxième biennio rosso
La riflessione sulla questione carcerale appare, in Italia, alla fine degli anni
Sessanta e diventa un tema di dibattito tra gli intellettuali e in tutta la società. La lotta
che gli studenti, gli operai, i militanti e i gruppi extra-parlamentari conducono contro
uno Stato in cui non si riconoscono più si allarga allo spazio paradossalmente chiuso
e aperto allo stesso tempo che è il carcere. Esso, in origine riluttante ad ogni forma
di novità, diventerà, a poco a poco, un luogo di rivoluzione a tutti i riguardi, come la
scuola e l’università nel 1968, e la fabbrica nel 1969 dell’Autunno Caldo. Attraverso un
percorso all’interno dell’universo carcerale, vogliamo mostrare come i detenuti riescano
ad esistere nel contesto delle lotte italiane, e come il loro movimento diventerà un
elemento centrale del braccio di ferro tra la società in subbuglio e lo Stato. Studieremo
il tentativo, che si rivelerà utopico, di riformare il carcere nel 1975. Chiuderemo la
nostra analisi con una tabella dei saggi sulla questione carcerale pubblicati in Italia nello
stesso periodo, includendo una letteratura specializzata fatta di fascicoli di detenuti, di
opuscoli interni di alcune prigioni e di ricerche sociologiche e giuridiche che offrono
uno squarcio su un movimento poco noto degli anni della ribellione.
Pag. 107-121
Etichette: Politica, Prigione, Società, Stato, Utopia, XX secolo, Italia
Titolo articolo: Voyage en utopie(s). Stefano Benni à la Biennale Democrazia « Utopico ? Possibile »
Se molti testi di Stefano Benni propongono mondi distopici nei quali pochi
giovani guerrieri tentano di resistere alla violenza e alla paura, è l’intera opera sua che
può essere definita come utopica nel senso che, sotto la sua penna, utopia è sinonimo
di fantasia. Una fantasia che deve portare al risveglio delle coscienze e all’azione.
Parallelamente alla sua produzione letteraria, Benni è sempre stato coinvolto nella
società e ha animato diverse manifestazioni culturali di impatto sociale. Nel 2013 ha
partecipato alla Biennale Democrazia la cui tematica era centrata sulla nozione d’utopia.
Attraverso una scelta di testi, film e musiche che commenta, vedremo quali significati
dà Benni all’utopia che snida in contesti sorprendenti.
Pag. 123-137
Etichette: Politica, Società, Utopia, XX secolo, XXI secolo, Stefano Benni, Italia
Titolo articolo: Maurizio Pallante ou l’utopie pragmatique de la Decrescita felice
Maurizio Pallante è l’uno dei principali difensori della « decrescita felice ».
Si prova in questo articolo di sintetizzare i suoi argomenti a favore di un cambiamento
di paradigma per contrastare il disastro ecologico e il vicolo cieco economico che
caratterizzano la nostra epoca, con le loro conseguenze psicologiche, culturali,
antropologiche, filosofiche. La sua difesa della « rilocalizzazione » economica e politica
è esaminata con una domanda sottostante: si può parlare di « utopia pragmatica », e che
cosa pensare di tale ossimoro?
Pag. 139-151
Etichette: Economia, Politica, Società, Utopia, XXI secolo, Maurizio Pallante, Italia
Titolo articolo: Utopie et ponctuation. La colonia felice de Carlo Dossi
Il contributo intende proporre una nuova indagine sul racconto lungo, o
romanzo breve, di Carlo Dossi, La colonia felice (1875, 1895), un testo sottotitolato
dal medesimo autore come « utopia » nel quale convivono diversi generi letterari, dal
racconto alla teatralizzazione, dalla declamazione alla teoria politica. Tra le particolarità
artistiche di questo testo spicca l’impiego di un nuovo segno d’interpunzione – le
due-virgole – creato e giustificato dall’autore in un’apposita Nota grammaticale. Due
aspetti appaiono di particolare rilievo nella circolazione di quest’operetta del Dossi: la
presenza, a partire dalla quarta edizione del 1883, di una Diffida che introduce il testo
rinnegandone al tempo stesso i presupposti ideologici e artistici; e la probabile ripresa
della vicenda da parte di Pirandello per la composizione del primo dei suoi drammi
dedicati al tema del mito.
Pag. 155-166
Etichette: Politica, Racconto, Utopia, XIX secolo, Carlo Dossi, La colonia felice, Italia
Titolo articolo: Les utopies scientifiques en Italie entre XIXe et XXe siècle. Les visages multiples d’un rêve prométhéen
Si studieranno tre utopie scientifiche pubblicate tra l’ultimo Ottocento
e l’inizio del Novecento: Nel 2073 ! Sogno di uno stravagante (1874), dell’avvocato e
scrittore cattolico Agostino della Sala Spada ; Nel Tremila. Sogno (1897) dell’antropologo
Paolo Mantegazza e Orkinzia o Terra del « radium ». Visione di un lavoratore del libro
(1908), del tipografo socialista Amos Giupponi. La specificità di tali utopie risiede
nell’importanza che conferiscono alla scienza. Costituiscono dunque un punto di vista
privilegiato per ricostruire l’immaginario scientifico dell’epoca, tanto più diverso nei tre
romanzi quanto più diversa è l’ideologia dei tre autori. Vedremo dunque come fanno
evolvere il genere alquanto codificato che è l’utopia, e quale sia lo scopo – diverso per
ognuno di loro – della loro scrittura utopica.
Pag. 167-184
Etichette: Fantascienza, Scienza, Utopia, XIX secolo, XX secolo, Agostino della Sala Spada, Amos Giupponi, Paolo Mantegazza, Nel 2073! Sogno di uno stravagante, Nel Tremila. Sogno, Orkinzia o Terra del «radium». Visione di un lavoratore del libro, Italia
Titolo articolo: La memoria come utopia
Il saggio mira a percorrere, sia pure per campioni, il rapporto che passa
tra memoria e invenzione in alcuni passaggi nodali della letteratura del Novecento,
inquadrando il tutto in un più ampio panorama di riferimento che parte da Proust
per giungere a Orwell, non senza chiudere con il folgorante e profetico rapporto tra
memoria e utopia che culmine con il finale della Coscienza di Zeno di Svevo.
Pag. 185-195
Etichette: Letteratura, Memoria, Utopia, XX secolo, George Orwell, Italo Svevo, Marcel Proust, Francia, Inghilterra, Italia
Titolo articolo: Epica e utopia in Dopo Campoformio di Roberto Roversi
Fin dalle sue origini, una delle costanti con cui si è definita la poesia epica è
consistita nello stabilire uno specifico rapporto con i dati storici e geografici : la poesia
epica ha infatti bisogno di fondare rigorosamente su dati reali il proprio cronotopo,
per traslitterarne però immediatamente le coordinate attuali in valori universali. Nel
nostro contributo analizzeremo la tenuta di questa funzione utopica in un tentativo di
epos novecentesco, il poema Dopo Campoformio (1962, 1965) di Roberto Roversi. La
capacità del dettato poetico di tradurre i propri riferimenti storici e geografici concreti
in un messaggio universale permette di stabilire il grado di avvicinamento all’epica, e
vedremo in che senso l’engagement di Roversi designi uno spazio intellettuale utopico.
Pag. 197-210
Etichette: Poesia epica, Utopia, XX secolo, Roberto Roversi, Dopo Campoformio, Italia
Titolo articolo: L’utopie du retour à la « pure vie » dans Il pianeta irritabile de Paolo Volponi, Dissipatio H.G. de Guido Morselli et Il re del magazzino d’Antonio Porta
L’articolo tenterà di mettere in luce ciò che, nei tre romanzi spesso analizzati
attraverso la loro dimensione apocalittica (pars destruens), potrebbe rimandare a una
dimensione utopica (pars construens). Uno attento studio comparativo consentirà di
spiegare perché Il pianeta irritabile può essere letto come la realizzazione di un’utopia
anti-antropocentrista e post-umanista, mentre i protagonisti di Porta e Morselli
falliscono in un tentativo simile. Le condizioni di tale successo risiedono nella natura
ibrida del personaggio centrale di Volponi, il nano Mamerte, che gli consente di
rimettere in questione i confini ontologici tra umano e animale e di accedere a una forma
di vita “pura”, essenzialmente corporea, non mediata dall’intelletto e dal linguaggio,
inserendosi in un mondo unificato dalla materialità universale che mette a fuoco la
scrittura visionaria di Volponi.
Pag. 211-223
Etichette: Romanzo, Utopia, XX secolo, Antonio Porta, Guido Morselli, Paolo Volponi, Dissipatio H.G., Il pianeta irritabile, Il re del magazzino, Italia
Titolo articolo: Per un « neocristianesimo a sfondo disattivistico e copulatorio ». Le utopie erotico-anarchiche di Luciano Bianciardi tra speranza e disillusione
L’articolo propone uno studio della componente utopica variamente
presente nella scrittura di Luciano Bianciardi, dalla Vita agra (Rizzoli, 1962) fino
all’ultimo esempio di Aprire il fuoco (Rizzoli, 1969). Tale studio, a partire dall’analisi
delle singole utopie descritte, ne indaga il senso e il ruolo rispetto all’ideologia dello
scrittore e alla creazione del suo immaginario letterario, ne individua i debiti filosofici e,
quindi, dà conto della parabola attraversata da questa peculiare soluzione narrativa nella
produzione bianciardiana, motivandola anche alla luce del contesto socioeconomico
italiano in cui si inserisce.
Pag. 225-237
Etichette: Ideologia, Immaginario, Utopia, XX secolo, Luciano Bianciardi, Aprire il fuoco, La vita agra, Italia
Titolo articolo: Distopia, disillusione, disgregazione. L’universo imploso de Le venti giornate di Torino di Giorgio De Maria
Vero e proprio romanzo maledetto della letteratura italiana più recente, Le
venti giornate di Torino di Giorgio De Maria è un’opera disturbante, onirica, paranoica
in cui echi lovecraftiani e distopici legano la disillusione personale e la disgregazione
sociale dipingendo un paesaggio umano alienato e mostruoso. Una dimensione sociale e
politica soffocante e deformata che non può non portare al delirio e all’oblio, esattamente
come accaduto al proprio autore, morto di pazzia e consunzione.
Pag. 239-251
Etichette: Alienazione, Utopia, XXI secolo, Giorgio De Maria, Le venti giornate di Torino, Italia
Titolo articolo: Sur deux heureuses apocalypses. Zabriskie point et Il mondo salvato dai ragazzini ou l’utopie comme parodie
La frontiera che divide utopia e illusione viene spesso pensata come un
fatto ideologico, più raramente viene studiata dal punto di vista formale. Proponiamo
allo studio due opere coeve di Elsa Morante e di Michelangelo Antonioni (Il mondo
salvato dai ragazzini e Zabriskie point) che hanno in comune la rappresentazione dei
« ragazzi » degli anni del ‘68, delle loro aspirazioni, contraddizioni, fino alle immagini
fantasmatiche di un rinnovamento apocalittico del mondo. Rifletteremo allo statuto
delle immagini utopiche con particolare attenzione alla nozione di « parodia » come
definita da Giorgio Agamben in Categorie italiane.
Pag. 253-269
Etichette: Apocalisse, Parodia, Utopia, XX secolo, Elsa Morante, Michelangelo Antonioni, Il mondo salvato dai ragazzini, Zabriskie point, Italia
Titolo articolo: Le doux rêvolutionnaire. Modalités du jeu calvinien comme discours utopique dans Marcovaldo
Questo articolo propone di mostrare come vedere nella raccolta calviniana
Marcovaldo una retorica utopica tramite il gioco. Ricordata la sensibilità di Calvino
per lo spazio visto come medium, vi si sottolinea il modo in cui Marcovaldo vive lo
spazio della città moderna, simbolo del capitalismo crescente degli anni sessanta. La
violenza con la quale il personaggio calviniano subisce lo spazio urbano e l’ingenuità
che dimostra contrapponendovi una campagna fantasticata risultano in un rapporto
ludico che consiste nel creare uno spazio alternativo, uno spazio potenziale. Tramite
il gioco costruttivo di Marcovaldo e quello distruttivo dei suoi figli, Calvino discute la
legittimità dello spazio della città e, per estensione, del modello che essa rappresenta.
Marcovaldo funge così da intermedio ludico tra la realtà pragmatica dell’autore e il
mondo narrativo che attraversa.
Pag. 271-286
Etichette: Città, Gioco, Sogno, Utopia, XX secolo, Italo Calvino, Marcovaldo, Italia
Titolo articolo: L’île, la révolte et le vent. Trois utopies de Piero d’Ostra et leur auto-traduction
La prima delle utopie di Piero d’Ostra è quella dell’autotraduzione. La
maggior parte delle sue opere poetiche è trasferita dall’autore nella sua seconda lingua:
un caso di biculturalità affermata e costantemente in atto. Ma si verifica che Piero
d’Ostra si dedica a una riscrittura della propria opera piuttosto che a una traduzione
letterale, come lo ha fatto per i suoi adattamenti di Brassens in italiano (PUP, 2021).
L’utopia è qui presente anche come tema: si studiano tre testi che costituiscono tre tipi
di utopie – utopia idillica, utopie politica, utopia come idea perenne. Questi tre testi
sono stati oggetti di “traduzioni” nell’altra lingua (verso il francese o verso l’italiano) e
il nostro articolo attua quindi diversi obiettivi: presentare degli inediti; confrontare le
versioni nelle due lingue; proporre una tipologia dell’utopia attraverso i contenuti di
queste tre (o piuttosto sei) poesie. La figura di Piero d’Ostra si delinea come un uomo
dalle sfide serenamente ironiche, che tranquillamente scrive e “ricomincia se stesso”,
provoca l’ordine stabilito, e considera con autoderisione le proprie utopie.
Pag. 287-321
Etichette: Isola, Poesia, Traduzione, Utopia, XXI secolo, Pietro di Ostra, Francia, Italia
Titolo articolo: Carlo Michelstaedter lettore di Leonardo da Vinci fra utopia del presente e utopia della conoscenza
Questo studio ha preso forma dalla profonda somiglianza che lega l’incipit
della Persuasione e la rettorica, apparsa postuma nel 1913, e una pagina leonardiana
del Manoscritto A (f. 35r) dedicata alla scientia de ponderibus. Se Leonardo teorizza,
in una prospettiva ancora neo-platonica, il « desiderio » che il peso ha di scendere,
Mischelstaedter risemantizza questa stessa immagine in un orizzonte esistenzialista:
benché il peso, per essere tale, debba pendere senza mai toccare il suolo, il suo desiderio
è di cadere costantemente. Così facendo, l’autore di Gorizia mette in scena il paradosso
fra un infinito che ci sfugge e un finito che non può soddisfarci. Attraverso uno
studio filologico dei quaderni di Michelstaedter, abbiamo potuto ricostruire la portata
dell’influenza leonardiana sul giovane filosofo la quale, lungi dal limitarsi alla sopradetta
immagine, si allarga al concetto stesso di conoscenza.
Pag. 325-340
Etichette: Conoscenza, Utopia, XV secolo, XX secolo, Carlo Michelstaedter, Leonardo da Vinci, Manoscritto A, Persuasione et la rettorica, Gorizia, Italia
Titolo articolo: Utopie, architecture et réflexions sur deux projets urbanistiques. Scampia et l’EUR
L’obiettivo del presente articolo mira a sollevare alcuni elementi problematici
sul tema dell’utopia architettonica. C’è un aspetto onirico in progetti urbanistici come
il Corviale (Mario Fiorentino, 1975) a Roma (secondo palazzo di abitazioni più lungo
del mondo). Ma, a Roma o a Napoli (Le Vele, Francesco Di Salvo, 1975), il fallimento
di tale utopia è evidente. Perché? Le Vele, progetto incompiuto e snaturato dopo il
terremoto del 1980, sono una squallida periferia. D’altra parte, per quali ragioni il
quartiere utopistico di Mussolini (EUR, 1937) appare ancora oggi come progetto
architettonico grandioso? Progetto incompiuto per ragioni politiche, esso ignora, in un
modo diverso, la dimensione umana.
Pag. 341-353
Etichette: Architettura, Urbanistica, Utopia, XX secolo, Francesco Di Salvo, Mario Fiorentino, Italia, Napoli, Roma
Titolo articolo: Utopia e illusione in immagine nella letteratura di Italo Calvino
Per Italo Calvino l’utopia non è sistemica né teleologica, non consiste in
un modello completo e ideale da perseguire in un altrove “assoluto”, bensì piuttosto
discontinua e pulviscolare, fatta della stessa materia della realtà. A partire da queste
considerazioni, rintracciabili nelle pagine che Calvino dedica all’utopista Charles
Fourier, si cerca in questo intervento di evidenziare come per lo scrittore ligure la vera
utopia consista nella possibilità della (propria) scrittura di esaurire il reale nella sua
complessità e totalità. La rappresentazione artistica è secondo Calvino sempre parziale
e frammentata, in prospettiva, straniata, oltre che inevitabilmente mediata. Grazie
alla riflessione metaletteraria, all’esposizione degli strumenti del mestiere, Calvino
medita su come la visione del mondo (l’autore) e la sua rappresentazione (l’opera)
siano compartecipi della sostanza stessa del mondo. La distanza visuale necessaria
all’osservazione e alla rappresentazione rende la letteratura al tempo stesso schermo e
specchio del reale; essa dunque non può che essere ironica, illusoria, labirintica.
Pag. 355-380
Etichette: Illusione, Letteratura, Utopia, XX secolo, Charles Fourier, Italo Calvino, Le città invisibili, Lezioni americane, Palomar, Italia
Titolo libro/articolo recensito: L’Odissea di Ulisse nella cultura italiana. Un insolito pellegrinaggio in sette tappe
Edizioni: Cesati, Firenze – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 383-385
Recensore/i: Stefania Bernardini
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: Scritti su Dante
Edizioni: Carocci, Roma – 2021
Lingua: Francese
Pag. 385-387
Recensore/i: Ettore Maria Grandoni
Etichette:
A cura di: Giuseppe Crimi e Massimiliano Malavasi
Edizioni: Carocci, Roma – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 387-392
Recensore/i: Marianna Liguori
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Titolo libro/articolo recensito: Books, People, and Military Thought. Machiavelli’s Art of War and the Fortune of the Militia in Sixteenth-Century Florence and Europe
Edizioni: Brill, Leiden – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 392-396
Recensore/i: Raffaele Ruggiero
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Titolo libro/articolo recensito: I Gaddi da pittori a uomini di governo. Ascesa di una famiglia nella Firenze dei Medici, a cura della Deputazione di Storia patria per la Toscana
Edizioni: Leo S. Olscki Editore, Firenze – 2019
Lingua: Francese
Pag. 396-397
Recensore/i: Théa Picquet
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A cura di: Massimiliano Traversino Di Cristo
Edizioni: Classiques Garnier, Paris – 2021
Lingua: Francese
Pag. 397-399
Recensore/i: Perle Abbrugiati
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Titolo libro/articolo recensito: Compendio di Storia naturale, con l’aggiunta del Saggio di chimica e storia naturale del 1812
A cura di: Gaspare Polizzi e Valentina Sordoni
Edizioni: Mimesis, Milano/Udine – 2021
Lingua: Francese
Pag. 399-401
Recensore/i: Andrea Natali
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: Senso et autres nouvelles vénitiennes
A cura di: Marguerite Bordry
Traduttore: Marguerite Bordry
Edizioni: Sorbonne Université Presses, Paris – 2020
Lingua: Francese
Pag. 401-404
Recensore/i: Brigitte Urbani
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: Lottare per il diritto. Ritratti di giuristi umanisti del Novecento
Edizioni: Ronzani, Vicenza – 2020
Lingua: Francese
Pag. 404-408
Recensore/i: Raffaele Ruggiero
Etichette:
A cura di: Federica G. Pedriali
Edizioni: Franco Cesati, Firenze – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 409-411
Recensore/i: Stefano Magni
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: Una donna moderna del secolo trascorso: Marise Ferro giornalista,
Edizioni: Aracne, Roma – 2020
Lingua: Francese
Pag. 411-414
Recensore/i: Brigitte Urbani
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Titolo libro/articolo recensito: Carteggio 1949-1970
A cura di: Anna Grazia D’Oria
Edizioni: Edizioni di storia e letteratura – Università degli Studi di Firenze, Roma – 2021
Lingua: Italiano
Pag. 415-417
Recensore/i: Antonio Resta
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Titolo libro/articolo recensito: Petrolini e Dario Fo. Drammaturgia d’attore
Edizioni: Fermenti Editrice, Roma – 2020
Lingua: Francese
Pag. 417-420
Recensore/i: Brigitte Urbani
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Titolo libro/articolo recensito: Un autre monde est-il possible ?
Edizioni: Quodlibet, Macerata – 2019
Lingua: Italiano
Pag. 420-421
Recensore/i: Gerardo Iandoli
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Titolo libro/articolo recensito: Ideologia e rappresentazione. Percorsi attraverso la fantascienza italiana
Edizioni: Mimesis, Milano/Udine – 2020
Lingua: Francese
Pag. 422-423
Recensore/i: Anna Chiara Palladino
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Titolo libro/articolo recensito: Et dans l’air immobile tonnent les météores. Poétique des signes dans l’œuvre de Salvatore Quasimodo
Edizioni: L’Harmattan, Paris – 2020
Lingua: Francese
Pag. 423-426
Recensore/i: Andrea Bongiorno
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Titolo libro/articolo recensito: Ormai è sicuro, il mondo non esiste. La poesia di Patrizia Cavalli. 1974-1992
Edizioni: Progedit, Bari – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 426-427
Recensore/i: Sara Vergari
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: Sulle orme dei poeti. Letteratura, turismo e promozione culturale
Edizioni: Pàtron Editore, Bologna – 2019
Lingua: Francese
Pag. 428-431
Recensore/i: Yannick Gouchan
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: Il romanzo global
Edizioni: Biblion, Milano – 2018
Lingua: Francese
Pag. 431-434
Recensore/i: Gerardo Iandoli
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A cura di: Gloria Paganini e Walter Zidarič
Edizioni: Mimesis, Milano/Udine – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 434-436
Recensore/i: Greta Gribaudo
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Titolo libro/articolo recensito: Piero d’Ostra. Réécrire Brassens ?
Edizioni: Presses universitaires de Provence, Aix-en-Provence – 2021
Lingua: Francese
Pag. 436-438
Recensore/i: Claude Imberty
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Titolo libro/articolo recensito: Quatorze secondes. L’art réfléchi dans un sonnet
Edizioni: Presses universitaires de Provence/Maison Laurentine, Aix-en-Provence – 2021
Lingua: Francese
Pag. 438-439
Recensore/i: Ilaria Splendorini
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