Le riviste sostenitrici
Italies | 2013/2014 | N. 17-18
Anno 2013/2014 – N. 17-18
A cura di Perle Abbrugiati
Titolo articolo: Brigitte Urbani. Un voyage dans l’Université
Presentazione della carriera accademica della Professoressa Brigitte Urbani in questo numero monografico di “Italies” a lei dedicato e relativo al tema del viaggio.
Lingua: FrancesePag. 5-8
Etichette: Urbani Brigitte, Presentazione, Carriera accademica,
Titolo articolo: Travaux et publications de Brigitte Urbani
Bibliografia dei saggi e delle recensioni di Brigitte Urbani divisi in varie sezioni: teatro del Settecento, teatro del Novecento, letteratura di viaggio, rapporti tra pittura e scrittura, poeti del Novecento, scrittura al femminile, metamorfosi, figura di Ulisse nella cultura e nella letteratura italiana.
Lingua: FrancesePag. 9-19
Etichette: Urbani Brigitte, Bibliografia, Fo Dario, Rame Franca, Arte, Commedia, Critica letteraria, Figura mitologica, Letteratura di viaggio, Letteratura femminile, Metamorfosi, Pittura, Settecento, Novecento, Satira, Teatro,
Titolo articolo: Introduction. Vrais voyages et voyages de papier
Introduzione al numero tematico di “Italies” in omaggio alla professoressa Brigitte Urbani e dedicato al tema del viaggio.
Lingua: FrancesePag. 21-27
Etichette: Urbani Brigitte, Introduzione, Omaggio, Viaggio, Letteratura, Pittura, Cinema, Fumetto, Musica, Finzione,
Titolo articolo: Pétrarque, ou de l’écriture comme odyssée
Questo contributo analizza la figura di Ulisse in Petrarca, vista come una possibile metafora della scrittura. Una scrittura che, confondendosi con la vita e il suo stesso movimento (di cui Ulisse è l’eroe emblematico), è viaggio incessantemente ripreso, esperienza esistenziale senza altra conclusione che la morte, ma anche ricerca infinita di conoscenza (intesa anche come conoscenza di sé). Vengono ripercorse qui, alla luce dell’attività di scrittura, le modalità di questa odissea errante, delle sue fluttuazioni, della sua irrequietezza, per giungere alla conclusione che gli stessi “Rerum vulgarium fragmenta” potrebbero essere interpretati come viaggio attraverso l’oceano dei segni, per esprimere ciò che incessantemente sfugge.
Lingua: FrancesePag. 31-57
Etichette: Petrarca Francesco, Rerum vulgarium fragmenta, Viaggio, Ulisse, Trecento,
Titolo articolo: Le regard du voyageur dans la formation politique du citoyen. L’exemple de Francesco Vettori
Attraverso il suo “Viaggio in Alamagna”, testo ibrido ispirato alla sua missione diplomatica presso l’imperatore Massimiliano, Francesco Vettori illustra una delle problematiche centrali degli ultimi anni della repubblica fiorentina, quella della dialettica tra soggettività e collettività. Materializzando, attraverso percorsi individuali, la necessità di formarsi grazie ad una investigazione diretta del mondo, Vettori prefigura un modello politico nuovo, fondato sull’esperienza personale piuttosto che collettiva, sull’esaltazione delle qualità soggettive piuttosto che sull’appartenenza ad un gruppo sociale. Annuncia dunque e anticipa il processo di professionalizzazione del personale politico che si sviluppa nei decenni seguenti.
Lingua: FrancesePag. 59-75
Etichette: Vettori Francesco, Machiavelli Niccolò, Viaggio in Alamagna, Racconto, Trattato, Cinquecento, Firenze, Germania,
Titolo articolo: Il viaggio settentrionale di Francesco Negri
Nato nel 1623, Francesco Negri è considerato il primo turista ad aver raggiunto Capo Nord per pura sete di conoscenza. Si spinse in quelle regioni aspre quando la moda riteneva che l’esotico si trovasse nell’Estremo Oriente o nel Nuovo Mondo e che i popoli mediterranei fossero il centro della cultura, a discapito di quelli nordici, riscoperti solo in seguito dal romanticismo. Grazie al valore scientifico del suo resoconto egli divenne internazionalmente conosciuto e la sua testimonianza è servita in parte a fondare il mito dei popoli nordici. Si presenta il viaggio mettendolo in relazione con la cultura scientista del secolo, con alcuni testi scientifici che avevano parlato della zona artica, e infine con la relazione di un viaggio quasi coevo, quello del francese Jean-François Regnard.
Lingua: ItalianoPag. 77-96
Etichette: Negri Francesco, Trattato, Viaggio, Capo Nord, Lapponia, Seicento, Scheffer Jean, Regnard Jean-François,
Titolo articolo: Giuseppe Gioachino Belli in viaggio verso Milano
I diari scritti, in parte in francese ed in parte in italiano, da Giuseppe Gioachino Belli nei tre viaggi a Milano, compiuti nel 1827, nel 1828 e nel 1829, sono di notevole interesse dal punto di vista della scrittura odeporica italiana del primo Ottocento. Essi documentano inoltre l’importanza che ebbe la città di Milano per la storia intellettuale di Belli, il quale poté conoscere un centro culturale molto più dinamico e vivace di quello di Roma dal quale ricevette una diretta esperienza della poesia dialettale di Carlo Porta. Ma documentano anche situazioni, incontri, riflessioni, che poi troveranno espressione sia nei sonetti romaneschi sia nei componimenti in italiano, anche scritti a distanza di parecchi anni.
Lingua: ItalianoPag. 97-114
Etichette: Belli Gioacchino, Viaggio, Diario, Ottocento, Milano,
Titolo articolo: L’itinerario siciliano di un viaggiatore francese della prima metà dell’Ottocento
Il conte Auguste de Forbin compose i suoi “Souvenirs de la Sicile” tra il 1821 e il 1822 e l’anno successivo li editò per i torchi dell’Imprimerie Royale di Parigi, ma i ricordi del suo viaggio sono stati tradotti in italiano soltanto nel 2005, pubblicati dalla Lussografica a cura di chi scrive. Egli si rivela un osservatore misurato, colto, attento a cogliere con esattezza le coordinate sociali, culturali, antropologiche dell’isola, nel delicato periodo di transizione punteggiato dalle rivolte antiborboniche che di lì a quarant’anni sarebbero sfociate nell’Unità d’Italia. Il conte volle liberare il suo resoconto dalle incrostazioni ‘pittoresche’ e dalle alterazioni della realtà – che a suo parere caratterizzavano le cronache troppo magniloquenti e falsificate del Grand Tour stilate dai viaggiatori-disegnatori che lo avevano preceduto.
Lingua: ItalianoPag. 115-126
Etichette: Forbin Auguste de, Souvenirs de la Sicile, Viaggio, Relazione, Ottocento, Sicilia,
Titolo articolo: En passant par la Crimée (été 1855)
L’articolo è corredato dalla pubblicazione di due lettere inedite. Questi due inediti, che richiamano il rimbombo dei cannoni e il canto di monaci poco ben disposti verso i soldati, testimoniano delle meraviglie intraviste, delle sofferenze quotidiane, della minaccia del colera, della differenza tra propaganda e realtà vissuta nel campo.
Lingua: FrancesePag. 127-132
Etichette: Ricasoli Vincenzo, Epistolario, Guerra di Crimea, Ottocento,
Titolo articolo: De Florence à Dijon (1870-1871). La France vue par un garibaldien
L’articolo presenta al pubblico francese il racconto che fa Ettore Socci del suo viaggio in Francia e del suo soggiorno a Digione, dopo aver raggiunto Garibaldi nel gennaio del 1871. Si tenta dapprima di determinare quando Socci redasse le sue memorie e perché l’opera non fa quasi per nulla allusione alla Comune. Si cerca poi di verificare l’autenticità dei fatti riferiti. La conclusione è che la testimonianza di Socci è fedele alla realtà storica e che la sua descrizione delle città di Marsiglia, Lione e Digione permette di capire lo stato d’animo della provincia francese qualche settimana prima che fosse firmato l’armistizio del 1871. Pur deplorando che i francesi (eccetto i franchi tiratori) abbiano perso la fede repubblicana dei soldati dell’anno II, Socci descrive un paese per nulla scoraggiato, dove si riscontra il sentimento patriottico in tutte le classi sociali e dove le donne hanno un ruolo importante, in particolare nell’organizzazione dell’aiuto ai combattenti e del soccorso ai feriti.
Lingua: FrancesePag. 133-158
Etichette: Socci Ettore, De Florence à Dijon, Viaggio, Relazione, Garibaldi Giuseppe, Digione, Ottocento,
Titolo articolo: Il viaggio al femminile: le donne polacche in Italia tra l’Ottocento e il Novecento
Le numerose iscrizioni degli studenti presso le università italiane mostrano che i Polacchi sono sempre stati un popolo di viaggiatori. Ma fino alla fine del Settecento il viaggio rimane sempre un’attività maschile. Il viaggio ‘al femminile’ inizia nell’Ottocento. Si possono distinguere tre tipi di viaggi di donne polacche in Italia: i viaggi sulla scia della “Corinna” di Mme de Staël, i viaggi turistico-politici e i viaggi culturali e letterari. La maggior parte di questi spostamenti appartiene alle scrittrici dell’Ottocento: Maria Wirtemberska ‘de domo’ Czartoryska, Anna Potocka-Wąsowicz, Wanda Odrowąż, Maria Konopnicka, ai primi del Novecento Zofia Sokołowska. Le viaggiatrici polacche che visitarono l’Italia tra Otto e Novecento danno un rilevante contributo alla promozione dell’Italia all’estero.
Lingua: ItalianoPag. 159-176
Etichette: Viaggio in Italia, Viaggio al femminile, Racconto, Relazione, Polonia, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: “Il cristiano errante”. L’élégie coloniale d’Edoardo Scarfoglio
L’articolo analizza “Il cristiano errante” di Edoardo Scarfoglio, un breve resoconto di viaggio – pubblicato nel 1893 nella rivista “La Nuova Rassegna” – che riporta una parte del viaggio compiuto in Etiopia nel 1891. Questo testo si distingue da altri esempi di letteratura coloniale italiana della stessa epoca che avevano intenzioni enciclopediche e informative. Qui il viaggio, senza descrivere in modo preciso il mondo africano, fornisce un pretesto per la rappresentazione della soggettività del narratore. D’altronde la presenza della morte e della malattia, scolpite nel paesaggio naturale e umano dell’Africa, così come nel corpo del viaggiatore stesso, conduce l’autore a descrivere questo viaggio seguendo i toni dell’elegia. La scelta stilistica è funzionale alla condanna della politica coloniale condotta fino ad allora dall’Italia.
Lingua: FrancesePag. 177-199
Etichette: Scarfoglio Edoardo, Il cristiano errante, Viaggio, Letteratura coloniale, Ottocento, Colonia, Etiopia,
Titolo articolo: Le reportage de voyage chez Gadda, Linati, Savinio et Bacchelli
Nel XX secolo il reportage di viaggio, sottogenere del genere reportage, si distanzia in modo assoluto dalla tradizione della ‘travel literature’ e assume caratteristiche proprie. L’articolo compara i reportages di viaggio di Carlo Emilio Gadda con quelli di Carlo Linati, di Alberto Savinio e di Riccardo Bacchelli, tre autori che Gadda stimava e che, ad eccezione di Savinio, aveva conosciuto personalmente.
Lingua: FrancesePag. 201-219
Etichette: Gadda Carlo Emilio, Linati Carlo, Savinio Alberto, Bacchelli Riccardo, Viaggio, Relazione, Novecento,
Titolo articolo: Carlo Levi nella letteratura di viaggio del Novecento. Alcuni appunti
Carlo Levi è autore di libri di viaggio, ma anche scrittore e saggista che integra il tema del viaggio nei suoi scritti. In senso stretto, sono da prendere in considerazione il “Viaggio in India”, “Le parole sono pietre. Tre giornate in Sicilia”, “Il futuro ha un cuore antico. Viaggio nell’Unione Sovietica”, “La doppia notte dei tigli” (viaggio nella Germania Occidentale), “Tutto il miele è finito” (viaggio in Sardegna) – senza dimenticare i due volumi pubblicati dalla Fondazione Carlo Levi di Roma, “Le mille patrie. Uomini, fatti e paesi d’Italia”, e “Il pianeta senza confini. Prose di viaggio”. Nel situare Carlo Levi nel panorama della letteratura di viaggio, Elvio Guagnini propone una riflessione sulla letteratura odeporica che è anche strumento metodologico.
Lingua: ItalianoPag. 221-235
Etichette: Levi Carlo, Letteratura di viaggio, Saggistica, Novecento,
Titolo articolo: “Ritorno sul Don” de Mario Rigoni Stern. Un voyage de retour entre mémoire et réconciliation
Tutti i racconti di Mario Rigoni Stern sono un invito al viaggio, abbiano essi per cornice le montagne natali o i paesaggi che hanno segnato in modo indelebile la storia di tutta una generazione di giovani mandati sul fronte russo. I viaggi della memoria occupano così un posto centrale nell’opera dell’autore e sono, a questo titolo, parte integrante di quel dovere di far memoria di cui si sente investito. Ritorno sul Don, viaggio-pellegrinaggio verso quella Russia la cui evocazione è onnipresente nell’opera rigoniana, segna il ritorno del sergente verso quei luoghi di guerra alla ricerca del suo passato e in un’ottica introspettiva che lo riconcilia con quella terra non più agognata e finalmente ritrovata.
Lingua: FrancesePag. 237-244
Etichette: Rigoni Stern Mario, Ritorno sul Don, Letteratura di viaggio, Guerra, Memoria, Novecento,
Titolo articolo: L’étrange voyage de Teresa Noce à Rieucros. Regards croisés sur l’enfermement et l’exclusion
Questo contributo si propone di mettere a confronto due percezioni del primo campo di internamento femminile in Francia. Il racconto di Teresa Noce analizza i meccanismi dei poteri, le strategie di resistenza e di sopravvivenza che fanno di questo soggiorno la prima tappa di un lungo viaggio nei luoghi di internamento. Il documentario di Chiara Cremaschi sorprende lo sguardo di alcune donne sulla Storia, sulla loro storia e riesce ad evocare il confinamento e l’esclusione in un caleidoscopio di immagini poetiche. L’articolo è corredato dalla riproduzione di fotografie e disegni.
Lingua: FrancesePag. 245-284
Etichette: Noce Teresa, Rivoluzionaria professionale, Cremaschi Chiara, Indesiderabili, Racconto, Documentario, Novecento, Viaggio, Campo d’internamento, Rieucros, Francia,
Titolo articolo: ‘La più bella di tutte le città del mondo’. Vittorini e Pasolini a Scicli
L’articolo mette a confronto la descrizione di Scicli fatta da Vittorini ne “Le città del mondo”, una Scicli vissuta, e quella fatta da Pasolini, che ci vede o cerca un’essenza primigenia, in un articolo del 1959 pubblicato nel periodico “Vie nuove” col titolo “La loro coscienza è già nel domani”. Vittorini e Pasolini, dunque, in una virtuale conversazione in Sicilia.
Lingua: ItalianoPag. 285-291
Etichette: Vittorini Elio, Le città del mondo, Pasolini Pier Paolo, Viaggio, Relazione, Novecento, Sicilia, Scicli,
Titolo articolo: Mario Soldati voyageur dans “La messa dei villeggianti”
Sono presi in esame i testi appartenenti alla raccolta “La messa dei villeggianti”, pubblicata da Mario Soldati all’età di cinquantadue anni. Occasione di volta in volta di riferimenti artistici, pellegrinaggi letterari, ricordi gastronomici e anche reminiscenze di seduttore mancato, questi racconti di viaggio lasciano filtrare gli stati d’animo di uno scrittore che si considera ormai vecchio e s’interroga sul significato della propria vita.
Lingua: FrancesePag. 293-309
Etichette: Soldati Mario, La messa dei villeggianti, Viaggio, Racconto, Novecento,
Titolo articolo: Voyager vers le temps retrouvé. Vittorio Sereni en Sicile: “Vingt-six”
Yannick Gouchan presenta la sua traduzione inedita del racconto di viaggio compiuto in Sicilia, da Trapani a Palermo, dal poeta Vittorio Sereni alla fine degli anni Sessanta. Il testo, in prosa, evoca il ritorno sui luoghi in cui l’autore fu soldato, fatto prigioniero e incarcerato nel 1943, ventisei anni dopo i fatti accaduti – da cui il titolo del testo. In “Ventisei”, la descrizione dei luoghi, gli incontri, i sentimenti provati si intrecciano a considerazioni più generali sulla memoria e la scrittura. Il testo, pubblicato per la prima volta nel 1970, non è stato mai tradotto in francese. La sua versione francese inedita è qui accompagnata da una presentazione analitica.
Lingua: FrancesePag. 311-329
Etichette: Sereni Vittorio, Ventisei, Traduzione, Racconto di viaggio, Memoria, Novecento,
Titolo articolo: Tra le dune d’Egitto e la proda di Versilia. Piero Bigongiari in viaggio
Piero Bigongiari (1914-1997), uno dei maggiori poeti italiani del Ventesimo secolo, definiva se stesso ‘un sedentario che si sposta’. Il presente saggio illustra i suoi due viaggi alle origini della civiltà occidentale, compiuti negli anni Cinquanta alla volta dell’Egitto e della Grecia, e la sua fedeltà alla Versilia, dove trascorse numerose estati a stretto contatto con l’ambiente culturale del ‘Quarto Platano’ di Forte dei Marmi.
Lingua: ItalianoPag. 331-349
Etichette: Bigongiari Piero, Saggio, Viaggio, Novecento, Egitto, Grecia, Versilia,
Titolo articolo: De Charybde en Scylla et retour. La littérature sicilienne à l’épreuve du détroit
Scissi fra il desiderio di esiliarsi per sfuggire a una condizione esistenziale avvertita, da Verga sino a Consolo, come un’autentica maledizione, e la nostalgia della loro isola che li fa ritornare continuamente a un passato tanto mitificato quanto maledetto, gli scrittori siciliani hanno compiuto andate e ritorni costanti fra i confini entro cui si sentivano relegati e un centro letterario e culturale nazionale in cui hanno spesso faticato a riconoscersi e integrarsi. Per molti di loro il viaggio di ritorno si è compiuto attraverso la memoria visuale e soprattutto sonora e, nella maggior parte dei casi, il passaggio dello stretto ha rappresentato una ricerca di materiali linguistici e generici provenienti dal tessuto letterario nazionale – salvo poi allontanarvisi o superarli – affinché la Sicilia potesse infine rompere il suo isolamento spaziale ed esistenziale ma anche entrare nella storia senza cadere nelle grinfie di Scilla per sfuggire a quelle di Cariddi.
Lingua: FrancesePag. 351-366
Etichette: Letteratura siciliana, Viaggio, Esilio, Memoria, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: Voyage au bout de l’Occident. “Il canto del diavolo” de Walter Siti
Quest’articolo studia il racconto del viaggio che Walter Siti compie nell’ottobre del 2008 negli Emirati Arabi Uniti, e di cui fornisce il rendiconto nel travelogue dal titolo “Il canto del diavolo”, pubblicato nel 2009. Si tratta di un viaggio nel cuore di un duplice genocidio: quello della cultura locale, celebrato sbrigativamente e senza rimpianti, e quello della cultura occidentale, ridotta a un semplice stereotipo da esportare. Secondo la nostra ipotesi lo scrittore, grande specialista di Pasolini, costruisce la sua narrazione in un dialogo a distanza con il racconto di viaggio che Pasolini fece in India all’inizio degli anni Sessanta. L’analisi di questo palinsesto e delle sue ramificazioni ci permette di cogliere diversamente il senso dell’odissea narrata da Siti attraverso i sette emirati.
Lingua: FrancesePag. 367-383
Etichette: Siti Walter, Il canto del diavolo, Pasolini Pier Paolo, Novecento, Viaggio, Relazione, Emirati arabi,
Titolo articolo: Voyage aller-retour entre Universel et Particulier. Emplois en discours et sémantèses de ‘andare’ et ‘venire’
L’articolo intende render conto della polisemia dei verbi italiani ‘andare’ e ‘venire’, riferendo i diversi significati che presentano nel discorso al tempo operativo della loro semantesi nella lingua. L’analisi si sofferma sul legame tra i valori modali espressi dagli ausiliari (obbligo, scomparsa progressiva o azione in corso, abitudine) e i significati di movimento dei verbi pieni ‘andare’ e ‘venire’. L’articolo presenta i movimenti di pensiero – particolarizzazione e generalizzazione – che permettono la produzione della materia e della forma. Questa ricerca, al contempo pratica e teorica, è illustrata attraverso esempi tratti dall’italiano contemporaneo e da molte altre lingue romanze (catalano, spagnolo, francese e rumeno).
Lingua: FrancesePag. 385-407
Etichette: Linguistica, Lingua romanza, Grammatica, Verbo,
Titolo articolo: Le panneau dit de Berlin (1477). Appareillage pour l’imaginaire
La “Veduta di città” o “Tavola di Berlino” (1477) si differenzia dal tradizionale topos figurativo rinascimentale della città ideale per la singolarità enigmatica del suo punto di fuga atemporale ed infinito, che si apre nello sfondo sull’orizzonte marino, in contrasto con l’imperiosa geometrizzazione dello spazio storico e terrestre in primo piano. L’articolo suggerisce che questa contrapposizione iconografica indica allo spettatore la necessità di fare rotta verso l’universo simbolico e immaginario dell’utopia. L’articolo è corredato dalla riproduzione di immagini.
Lingua: FrancesePag. 411-428
Etichette: Martini Francesco di Giorgio, Veduta di città ideale, Pittura, Quattrocento, Viaggio, Immaginario, Utopia,
Titolo articolo: Le voyage selon Giorgio De Chirico. L’immobilité du départ et la vanité du retour
In Giorgio De Chirico (1888-1978), il tema del viaggio è presente ad ogni tappa della sua lunga carriera, come un’ossessione. Nello spazio ‘metafisico’ dei suoi quadri aleggia un’impressione di silenzio, di vuoto e di angoscia – con l’idea ricorrente di una partenza, di un’attesa o di un ritorno. Il viaggio, evocato più che reale, è la metafora di un’esistenza compiuta invano, da cui non si può aspettare nulla. De Chirico, perso nelle inquietudini e progressivamente protetto dall’umorismo e dall’autoderisione, appare nella sua opera come il viaggiatore intrepido della propria immobilità. L’articolo è corredato da riproduzioni di immagini.
Lingua: FrancesePag. 429-436
Etichette: De Chirico Giorgio, Pittura, Novecento, Viaggio, Metafisica,
Titolo articolo: Allers simples. Représentation de l’émigration par le cinéma italien
Il cinema italiano ha affrontato il fenomeno dell’emigrazione solo in pochissimi film e senza risultati notevoli. Sono molto rari i casi in cui i cineasti si sono davvero interessati alla realtà della situazione degli emigranti oltre il confine. In quei pochi film, la rappresentazione dell’emigrante corrisponde di fatto ad un’elaborazione mitica dell’immaginario collettivo, di cui si fanno carico le mode cinematografiche del momento, le scuole, i generi, le poetiche degli autori, nonché gli stessi attori. In tal modo, i film rafforzano gli stereotipi peraltro raramente lusinghieri.
Lingua: FrancesePag. 437-449
Etichette: Cinema italiano, Novecento, Emigrazione, Stereotipo,
Titolo articolo: Exotisme à l’italienne. De l’émigration au tourisme
Nel panorama del cinema italiano, dagli anni Trenta fino all’inizio degli anni Sessanta, il tema del viaggio all’estero assume delle forme diverse: dalla propaganda al realismo, dal dramma alla commedia, dall’emigrazione al turismo, dalla finzione al documentario. Se i film, complessivamente, prendono in esame vari modelli sociali e comportamentali, e recano elementi utili alla conoscenza di altre culture, sono anche, di riflesso, una preziosa testimonianza sull’Italia e sull’evoluzione della società italiana. Privilegiando il punto di vista e le reazioni degli italiani in viaggio lontani da casa o espatriati, questi film registrano generalmente uno stato di incomprensione o di disadattamento, se non addirittura di fallimento individuale o collettivo nell’ambito dell’immigrazione. L’articolo è corredato da riproduzioni di immagini.
Lingua: FrancesePag. 451-470
Etichette: Cinema italiano, Novecento, Viaggio, Emigrazione, Immigrazione,
Titolo articolo: Voyage imaginaire dans les arts de l’image. “Le voyage de Giuseppe Mastorna” de Fellini-Manara
Si analizza qui l’avventura di un film abortito di Fellini, il “Viaggio di Giuseppe Mastorna”. Nato nel 1965 dalla matita di Fellini, che lavora ad una sceneggiatura che non riuscirà a girare, quel viaggio diventerà nel 1992, in collaborazione con Fellini, un fumetto di Milo Manara, intitolato “Il viaggio di Giuseppe Mastorna detto Fernet” e pubblicato sulla rivista “Il Grifo”. Secondo le parole di Fellini, ‘il viaggio di G. Mastorna detto Fernet rimane un film, ma in veste di fumetto’.
Lingua: FrancesePag. 471-486
Etichette: Fellini Federico, Manara Milo, Il viaggio di Giuseppe Mastorna, Cinema italiano, Fumetto, Novecento,
Titolo articolo: Vinicio Capossela entre voyage, flânerie et cosmopolitisme
Parlare di viaggio avvicinandosi all’opera di Vinicio Capossela sfiora la tautologia. Il viaggio è innanzitutto l’emigrazione dei suoi genitori irpini verso Hannover, poi quello del ritorno in Italia. Ma i viaggi di Capossela avvengono anche e soprattutto attraverso i generi musicali e artistici, nell’ambito di storie dove si incontrano il reale e il fantastico, passando per la moltitudine di atmosfere e riferimenti letterari che popolano la sua opera. Se l’inizio della globalizzazione ha immerso l’uomo nell’era cosiddetta postmoderna, in cui le nozioni di spazio e tempo sono in crisi e da ridefinire, l’opera di Capossela esprime perfettamente l’instabilità di quest’epoca. Le sue canzoni vanno e vengono in mille direzioni, eppure il loro scopo è di non portare da nessuna parte.
Lingua: FrancesePag. 487-501
Etichette: Capossela Vinicio, Canzone, Viaggio, Novecento,
Titolo articolo: Objectif lune: les voyages d’Astolphe de l’Arioste au ‘dramma per musica’ vénitien
Nei canti XXXIV e XXXV dell’ “Orlando Furioso” dell’Ariosto (1532), il paladino Astolfo si reca sulla luna grazie all’ippogrifo per ritrovare il senno perduto del cavaliere Orlando. Nelle riscritture dell’epopea per i libretti d’opera, questo viaggio potrà permettere l’apparizione della spettacolarità. L’analisi di quest’episodio in tre drammi per musica veneti del Seicento, “La pazzia d’Orlando” di Prospero Bonarelli (1647), “Bradamante” di Pietro Paolo Bissari (1650), “Carlo il grande” di Adriano Morselli (1688), ci permette di cogliere il genere nel momento in cui esso prende forma per diventare uno dei paradigmi dell’opera italiana del Settecento.
Lingua: FrancesePag. 507-530
Etichette: Ariosto Lodovico, Orlando Furioso, Bonarelli Prospero, Bissari Pier Paolo, Morselli Adriano, Melodramma, Dramma per musica, Viaggio sulla luna, Pazzia, Seicento, Settecento,
Titolo articolo: Le voyage dans la nouvelle du Cinquecento entre réalisme et fantastique
Si delinea qui la cartografia del viaggio nella novella del Cinquecento a partire dalle coordinate del realismo e del fantastico. Si prendono in esame le mete preferite, i mezzi di trasporto, le peripezie, i riflessi di un momento storico, le incursioni del soprannaturale. Dal viaggio d’affari dei mercanti al viaggio di piacere o d’esilio, fino a quello di un diavolo sulla terra, il tema del viaggio si rivela un mezzo narrativo per descrivere la società o per allontanarsene.
Lingua: FrancesePag. 531-550
Etichette: Viaggio, Novella, Cinquecento,
Titolo articolo: Utopies vénitiennes. À propos de “La Repubblica di Lesbo” de Vincenzo Sgualdi
Nel Seicento, il mito politico di Venezia, seppur in declino, si manifesta ancora in molti racconti, epopee o trattati utopistici che ridanno vita, in particolar modo, al mito dell’Atlantide. L’abate Vincenzo Sgualdi, accademico ‘Incognito’, pubblica diversi testi politici nei quali difende l’ideale aristocratico, ereditato, tra l’altro, dal modello platonico. Lo studio si concentra su “La Republica di Lesbo”, viaggio utopistico verso l’isola greca reinventata, retta da un governo perfetto dietro il quale si nasconde, in tutta trasparenza, il modello della Serenissima. Si tratta inoltre di illustrare i legami che questo testo, importante ma poco studiato – una delle numerose imitazioni della “Città felice” – mantiene con la tradizione utopistica iniziata nel Rinascimento.
Lingua: FrancesePag. 551-572
Etichette: Sgualdi Vincenzo, La Repubblica di Lesbo, Seicento, Viaggio, Utopia, Venezia,
Titolo articolo: Giacomo Leopardi. Une temporalité du voyage
L’analisi della nozione di viaggio nell’opera leopardiana lascia trasparire una coerenza nuova se viene considerata sotto una prospettiva temporale. Emerge allora una visione ambivalente del concetto di viaggio. Il viaggio non ancora realizzato è idealizzato e legato, in modo sistematico, a nozioni positive. Il momento che fa seguito al viaggio ne presenta invece una visione opposta: passata la tappa decisiva della conoscenza, il viaggio è evocato solo per essere intimamente associato all’idea di delusione, diventando così metafora della triste condizione umana. L’unica eccezione sarà l’operetta, ‘cruciale’ da un punto di vista temporale, nella quale si esplora il momento stesso del viaggio: “Il dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez”.
Lingua: FrancesePag. 573-592
Etichette: Leopardi Giacomo, Canti, Operette morali, Ottocento, Viaggio,
Titolo articolo: Il volo e la discesa agli inferi di Leccafondi: quasi un viaggio nel tempo
L’articolo si propone di mettere in luce gli elementi che fanno del volo e della discesa agli inferi del topo Leccafondi un singolare viaggio ‘nel’ tempo. In una cornice straniante che si nutre della rievocazione di epoche storiche lontane, di spettacolari fenomeni naturali e delle terre vergini del mito, Leopardi mette in scena l’azione corrosiva del tempo da una prospettiva ‘in fieri’. L’esausto disfacimento che impera nell’eliso, dove della materia vivente non resta che un terrifico simulacro, offre invece uno scorcio sulla caducità da una dimensione di eternità statica ‘al di là’ del tempo.
Lingua: ItalianoPag. 593-611
Etichette: Leopardi Giacomo, Paralipomeni della Batracomiomachia, Ottocento, Viaggio, Tempo, Inferno,
Titolo articolo: Nievo voyageur sentimental
Ci proponiamo di dimostrare che il testo d’apertura del “Novelliere campagnuolo” d’Ippolito Nievo, che non è una novella bucolica alla Sand, bensì il racconto di un viaggio in campagna, è un ipertesto del “Sentimental Journey through France and Italy” di Laurence Sterne, che Nievo aveva avuto modo di leggere nella celebre versione di Foscolo intitolata “Viaggio sentimentale di Yorick”. Il testo di Nievo riproduce la specificità strutturale della traduzione di Foscolo, la struttura frammentaria del racconto dello scrittore britannico, come pure alcuni precisi elementi del contenuto narrativo che si articolano intorno alla tematica del viaggio. Inoltre, appare evidente che Nievo riprende, dal “Viaggio” sterniano, anche la specifica disposizione filosofica, ‘sentimentale’, da ‘viaggio del cuore’, dal momento che nella raccolta viene continuamente valorizzata l’apertura ad altri autori e ad altri orizzonti.
Lingua: FrancesePag. 613-632
Etichette: Nievo Ippolito, Novelliere campagnuolo, Foscolo Ugo, Sterne Laurence, Ottocento, Viaggio sentimentale,
Titolo articolo: La meta e il viaggio. Osservazioni su “Corto viaggio sentimentale” di Italo Svevo
Per il signor Aghios, protagonista di “Corto viaggio sentimentale” di Italo Svevo, il viaggio è soprattutto un’avventura della mente. Non conta la meta, quanto piuttosto il movimento in sé. Partire è una maniera per dare intensità alla vita. Le abitudini, che la soffocano e la rendono somigliante alla morte, si interrompono. Attraverso il viaggio comincia una nuova esperienza, che permette di riassaporare il gusto delle cose. Questo viaggio della coscienza non deve mai arrestarsi. La sua conclusione, infatti, equivale ad arrendersi alla ripetizione delle abitudini. Pieno di divagazioni, che allontanano il lettore dal centro della trama, il racconto di Svevo mostra, nella sua stessa fisionomia, la curiosità di un personaggio, che sembra prolungare l’atteggiamento di Zeno verso l’esistenza.
Lingua: ItalianoPag. 633-647
Etichette: Svevo Italo, Corto viaggio sentimentale, Novecento, Viaggio,
Titolo articolo: Au creux de l’éternité. “Le voyage terrestre et céleste de Simone Martini” de Mario Luzi
Attraverso i secoli, nell’incontro tra un poeta e un pittore, questo “Viaggio” disegna un cammino spirituale nel corso del quale – attraverso la trasmutazione operata dalla parola poetica – la materialità del mondo si coniuga alla sacralità dell’esistenza. Infatti, il viaggio di ritorno che Simone Martini avrebbe compiuto da Avignone a Siena non è la semplice espressione di una nostalgia per la sua città natale, ma la scoperta che l’Altrove è proprio qui, dove si mescolano eterno ed effimero, immanenza e trascendenza, essere e divenire.
Lingua: FrancesePag. 649-665
Etichette: Luzi Mario, Martini Simone, Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini, Novecento, Poesia, Pittura, Siena,
Titolo articolo: Le mythe de ‘l’Estero’ dans “Menzogna e sortilegio” d’Elsa Morante
Reclusa da tre lustri nella sua stanza e preda di incessanti fantasticherie aventi per protagonisti i suoi familiari e ascendenti, nobilitati dalla sua immaginazione e elevati al rango di personaggi illustri, la narratrice di “Menzogna e sortilegio” ravvede nella demistificazione delle proprie origini e nella stesura della vera storia familiare dettatale dai parenti defunti – le cronache veridiche di una povera famiglia piccolo-borghese – l’unica possibilità di guarigione dal ripiegamento autistico di cui soffre. Il mito dell”Estero’, ricorrente nei racconti, nei viaggi immaginari progettati dagli ascendenti e nella loro corrispondenza fittizia, diventa allora strumento della spietata ‘reductio ad minus’ operata da Elisa e, in ultima istanza, mezzo a cui la narratrice ricorre allo scopo di viaggiare per interposta persona, senza uscire dalla propria stanza, continuando così ad alimentare, sotto altra forma, le familiari leggende.
Lingua: FrancesePag. 667-681
Etichette: Morante Elsa, Menzogna e sortilegio, Romanzo, Novecento, Viaggio immaginario, Romanzo familiare,
Titolo articolo: Le voyage en orbite de Sisyphe. “Cancroregina” de Landolfi
In “Cancroregina”, pubblicato nel 1950, Tommaso Landolfi sperimenta la fantascienza e riprende il filone del viaggio cosmico per scrivere un’opera unica in cui la riflessione sulla scrittura, sul senso della vita, sulla morte e sull’al di là si intersecano, producendo differenti tipi di viaggio. L’angoscia profonda di cui è impregnata tutta la produzione di Landolfi si ritrova in questo periplo verso la luna in cui un uomo stanco di vivere si lascerà sedurre dalla follia di uno sconosciuto. Mostreremo in che modo l’autore intreccia i differenti percorsi di questi due personaggi per offrire un’immagine della scrittura come pena eterna che rinchiude nel suo seno l’autore, Sisifo sofferente e condannato a perpetuare in eterno la sua opera.
Lingua: FrancesePag. 683-711
Etichette: Landolfi Tommaso, Cancroregina, Racconto, Viaggio, Fantascienza, Novecento,
Titolo articolo: Il viaggio di Johan Padan. L’affabulazione di un giullare per un mondo nuovo
Nel monologo “Johan Padan a la descoverta de le Americhe” portato sulla scena teatrale da Dario Fo nel dicembre 1991, il protagonista eponimo narra il suo viaggio e la sua scoperta dissacrante delle Americhe. Grazie ad un’affabulazione pittorica, Johan produce immagini mentali nello spettatore invitato al rispetto delle altre culture, denuncia la Storia ufficiale creatrice di menzogne e proclama una religione laica e solidale. L’articolo è corredato da riproduzioni di immagini.
Lingua: ItalianoPag. 713-730
Etichette: Fo Dario, Johan Padan a la descoverta de le Americhe, Teatro, Novecento, Viaggio, America,
Titolo articolo: “Tante idee dell’India”. Un dialogo tra Antonio Franchini e Antonio Tabucchi, due viaggiatori ‘inconsapevoli’
Il contributo parte da un confronto tra due narrazioni di viaggio uscite nel 2010, “Signore delle lacrime” di Antonio Franchini e “Viaggi e altri viaggi” di Antonio Tabucchi. Tabucchi, tornando a riflettere sulla genesi del romanzo “Notturno indiano” (1984), afferma che non l’avrebbe scritto con la quantità di informazioni sull’India raccolte nel frattempo e che è proprio l’inconsapevolezza il suo ‘salvacondotto’ davanti all’ignoto. Anche Franchini, alla fine del suo viaggio-meditazione lungo il Gange, raggiunge uno stato di inconsapevolezza. Ma ci sono delle differenze fondamentali. Mentre il paradosso della molteplicità per Tabucchi è una verità alla quale si può fingere di credere, e dunque l’inconsapevolezza è una costruzione, il paradosso di Śiva insegna a Franchini che l’imperfezione fa parte della creazione e dunque che l’inconsapevolezza è un ‘modus vivendi’ immanente. In ambedue i casi il viaggio è prima di tutto una riflessione sulla morte che permette di ristabilire il contatto tra vivi e morti.
Lingua: ItalianoPag. 731-747
Etichette: Tabucchi Antonio, Viaggi e altri viaggi, Franchini Antonio, Signore delle lacrime, Relazione, Duemila, Viaggio, Morte, India,
Titolo articolo: Le voyage formatif et cognitif de Casaubon dans “Le Pendule de Foucault” d’Umberto Eco
In “Il pendolo di Foucault”, il narratore, Casaubon, ricostruisce sulla base dei suoi ricordi alcuni eventi, con l’intento di capirli meglio. Il suo racconto retrospettivo si configura allora come un viaggio cognitivo attraverso la memoria, poiché egli rivive mentalmente questi episodi e tenta di chiarirli in modo critico. Attraverso il tempo, poiché egli evoca fatti che sono avvenuti in un lasso di tempo che va dal 1968 al 1984, ma che risale fino ai Templari. Attraverso lo spazio, poiché l’azione romanzesca si svolge in diverse nazioni, città e luoghi che, ciascuno a suo modo, occupano un ruolo importante nel viaggio di formazione del protagonista. Mostreremo che tutto il racconto è in verità solo un lungo e problematico viaggio del suo sapere che, rileggendo la storia del pensiero occidentale, gli permette di condurre a termine il suo percorso formativo, il suo ‘Bildungsroman’.
Lingua: FrancesePag. 749-767
Etichette: Eco Umberto, Il pendolo di Foucault, Romanzo Novecento, Viaggio, Bildungsroman,
Titolo articolo: De la poésie nationale au prisme du roman d’exil. “Madre piccola” de Cristina Ali Farah
L’articolo si propone di esplorare il rapporto paradossale che l’autrice italo-somala Cristina Ali Farah intrattiene con la poesia nazionale somala nel suo primo romanzo “Madre piccola”, scritto in italiano. Lo studio analizzerà in particolare il prologo di quest’opera nel quale la narratrice dichiara la sua appartenenza somala utilizzando le parole del poema “Soomaali baan ahay / Io sono un Somalo”, del poeta Cabdulqaadir Xirsi Siyaad ‘Yamyam’, pur rivisitando il valore di questa poesia nazionalista partendo dalla sua posizione di donna meticcia, e dalla sua condizione particolare di essere in diaspora.
Lingua: FrancesePag. 769-809
Etichette: Ali Farah Cristina, Madre piccola, Romanzo, Poesia, Novecento, Meticciamento, Diaspora, Somalia,
Titolo articolo: Des voyages créatifs
Breve testo di presentazione dell’ultima sezione del volume dedicata a una serie di racconti di viaggio inediti scritti in omaggio alla professoressa Brigitte Urbani.
Lingua: FrancesePag. 813
Etichette: Presentazione, Viaggio,
Titolo articolo: Voyager dans un fauteuil d’orchestre
Breve racconto di viaggio inedito.
Lingua: FrancesePag. 815-833
Etichette: Ulysse Georges, Racconto inedito, Viaggio, Duemila,
Titolo articolo: Camminare, divagare, andare dritti alla meta. Jean-Jacques Rousseau, Sören Kierkegaard, Wu Ming 2 e me
Breve racconto di viaggio inedito.
Lingua: ItalianoPag. 835-846
Etichette: Milanesi Claudio, Racconto inedito, Viaggio, Duemila,
Titolo articolo: La lettera
Breve racconto di viaggio inedito.
Lingua: ItalianoPag. 847-867
Etichette: Basso Chiara, Racconto di viaggio, Inedito, Duemila,
Titolo articolo: Ferries for Procida
Breve racconto di viaggio inedito.
Lingua: ItalianoPag. 869-871
Etichette: Marignani Alessandro, Racconto di viaggio, Inedito, Duemila,
Titolo articolo: Tre viaggiatori
Breve racconto di viaggio inedito.
Lingua: ItalianoPag. 873-877
Etichette: Tarani Tommaso, Racconto di viaggio, Inedito, Duemila,
Titolo articolo: Cara Calipso
Breve racconto di viaggio inedito.
Lingua: FrancesePag. 879-882
Etichette: Abbrugiati Perle, Racconto di viaggio, Inedito, Duemila,
A cura di: Andrea Giannetti
Edizioni: Edizioni dell’Orso, Alessandria – 2012
Lingua: Francese
Pag. 885-888
Recensore/i: Sylvain Trousselard
Etichette: Giannetti Andrea, Libro dei sette savi di Roma, Ciclo narrativo, Medioevo,
Titolo libro/articolo recensito: Ruggieri Apugliese, Rime
A cura di: Francesca Sanguineti
Edizioni: Salerno Editrice, Roma – 2013
Lingua: Francese
Pag. 888-891
Recensore/i: Sylvain Trousselard
Etichette: Ruggieri Apugliese, Sanguineti Francesca, Poesia giullaresca, Trecento, Siena,
Titolo libro/articolo recensito: Alcune questioni di metodo nella critica dei testi volgari
Edizioni: Fiorini, Verona – 2012
Lingua: Francese
Pag. 891-895
Recensore/i: Sylvain Trousselard
Etichette: Zaccarello Michelangelo, Filologia, Ecdotica, Vulgata, Manoscritto,
Titolo libro/articolo recensito: Leopardi. Les “Petites Œuvres morales”
Edizioni: PUF, Parigi – 2012
Lingua: Francese
Pag. 895-897
Recensore/i: Mélinda Palombi
Etichette: Audegean Philippe, Leopardi Giacomo, Operette morali, Prosa, Ottocento,
Titolo libro/articolo recensito: L’Unité italienne racontée
A cura di: Laura Fournier-Finocchiaro / Jean-Yves Frétigné
Rivista: Transalpina, fascicolo n. 15/16
Edizioni: Presses universitaires de Caen, Caen – 2012-2013
Lingua: Francese
Pag. 897-899
Recensore/i: Yannick Gouchan
Etichette: Risorgimento, Unità italiana, Celebrazione, Storiografia, Critica letteraria, Pittura patriottica, Musica risorgimentale,
Titolo libro/articolo recensito: Giuseppe Mazzini. Un intellettuale europeo
Edizioni: Liguori, Napoli – 2013
Lingua: Francese
Pag. 899-902
Recensore/i: Yannick Gouchan
Etichette: Fournier-Finocchiaro Laura, Mazzini Giuseppe, Saggio, Risorgimento, Unità d’Italia,
Titolo libro/articolo recensito: La tinta uniforme del romanzo. Il ciclo verghiano dell’eros
Edizioni: Giorgio Pozzi Editore, Ravenna – 2012
Lingua: Francese
Pag. 903-904
Recensore/i: Edwige Comoy Fusaro
Etichette: Verga Giovanni, Novecento, Ottocento,
Titolo libro/articolo recensito: Ungaretti
Edizioni: Salerno Editrice, Roma – 2012
Lingua: Francese
Pag. 904-907
Recensore/i: Laure Guglielmi
Etichette: Ungaretti Giuseppe, Biografia, Poesia, Critica stilistica, Indagine,
Titolo libro/articolo recensito: L’ordre animal des choses
Traduttore: Danièle Robert
Edizioni: Les éditions chemin de ronde, Cadenet – 2013
Lingua: Francese
Pag. 907-910
Recensore/i: Yannick Gouchan
Etichette: Prete Antonio, L’ordine animale delle cose, Traduzione,
Titolo libro/articolo recensito: Il poeta sotto esame (con due importanti inediti di Dino Campana)
Edizioni: Passigli editori, Firenze – 2012
Lingua: Francese
Pag. 910-912
Recensore/i: Yannick Gouchan
Etichette: Maccari Paolo, Campana Dino, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Narrazioni contese. Vent’anni di scritture italiane della migrazione
Edizioni: Carrocci, Roma – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 912-918
Recensore/i: Anna Proto Pisani
Etichette: Mengozzi Chiara, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Le parole a piedi
Edizioni: sito ‘Succedeoggi’, e-book –
Lingua: Francese
Pag. 918-921
Recensore/i: Daniela Vitagliano
Etichette: Perrella Silvio, Le parole a piedi, Racconto di viaggio, Reportage, Cavallini Roberto, Fotografia,
A cura di: Giovanna Zaganelli
Edizioni: Fausto Lupelli editore, Bologna – 2013
Lingua: Francese
Pag. 922-925
Recensore/i: Ottavio Sellitti
Etichette: Zaganelli Giovanna, Università per stranieri di Perugia, Biblioteca, Mostra, Copertina, Critica letteraria, Semiotica, Grafica,