Italies | 2003 | N. 7

Anno 2003 – N. 7
A cura di Perle Abbrugiati

Autore/i articolo: PERLE ABBRUGIATI
Titolo articolo: Introduction: Les ‘Operette morali’, livre définitif, livre insaisissable

Presentazione del volume dedicato alle “Operette morali” di Giacomo Leopardi.

Lingua: Francese
Pag. 5-8
Etichette: Leopardi Gaicomo, Operette morali, Trattatistica, Ottocento,

Autore/i articolo: ANTONIO PRETE
Titolo articolo: Apparenza, finitudine, leggerezza. Sulle ‘Operette morali’

Antonio Prete definisce per prima cosa le “Operette morali” come il luogo del sorriso del pensiero tragico, dove la conoscenza della sofferenza umana si fa conoscenza poetica e rappresentazione del dolore. In esse viene espresso un pensiero interrogativo che indaga sui propri limiti, e, nello stesso tempo, una poetica dell’impossibile, che conferisce voce e ritmo a ciò che non è, al non-essere. In una scrittura della distanza il pensiero diventa spensieratezza, una gaia scienza in cui intervengono grazia e leggerezza. Solitudine e finitudine inquadrano tuttavia tale sospensione, come appare dalla lettura che Antonio Prete fa del Coro delle Mummie, tratto dal Dialogo di Federico Ruysch e delle sua mummie. Questo coro illustra anche la drammaturgia fantasmatica che mette in scena dei “simulacri”, apparenze date a un teatro della finitudine in una rappresentazione dell’assenza.

Lingua: Italiano
Pag. 9-22
Etichette: Leopardi Giacomo, Operette morali, Trattatistica, Ottocento,

Autore/i articolo: ANNA DOLFI
Titolo articolo: Sul principio di non contraddizione. Qualche nota aggiunta su una dialettica improgressiva

Partendo dalla brutale interruzione dello “Zibaldone”, Anna Dolfi insiste sul “fastidio della parola” che rappresenta l’ultima tappa del discorso leopardiano. Dopo aver sottolineato le contraddizioni insite nell’universo, nell’animo umano, e nel secolo, Leopardi sostituisce all’affermazione del vero il silenzio che lo denuncia tanto quanto la rivolta. Elimina il conflitto aperto dal suo iniziale negativismo a vantaggio del “silenzio altissimo” che chiude il “Cantico del Gallo silvestre”, e conclude in generale l’insieme delle “Operette morali”, sempre più invase dalla “fatica” di parlare.

Lingua: Italiano
Pag. 23-32
Etichette: Leopardi Gaicomo, Operette morali, Zibaldone, Trattatistica, Ottocento,

Autore/i articolo: PASCAL GABELLONE
Titolo articolo: “La noia è come l’aria”. Expérience et pensée de l’Ennui chez Leopardi

La Noia, a monte della defondazione che caratterizza la poesia moderna, è, per Leopardi, esperienza del Nulla. Esperienza paradossale, poiché annienta ogni dolore in quanto dolore essa stessa. Una “passione” sterile che è “pura sensazione di esistere” e nel complesso un “morire” permanente. La Noia invade tutti i vuoti – il vuoto fondamentale lasciato dall’impossibilità moderna dell’illusione creatrice. Data la sua inattualità, la poesia è l’unica illusione cui la Noia lascia spazio. Pascal Gabellone ne conclude che l’esperienza della Noia si trasforma paradossalmente in pensiero sublime.

Lingua: Francese
Pag. 33-44
Etichette: Leopardi Giacomo, Operette morali, Zibaldone, Trattatistica, Ottocento,

Autore/i articolo: DENIS FERRARIS
Titolo articolo: Leopardi: du bon usage des illusions

Le “Operette morali” si costruiscono sulla distanza tra l’infinito del desiderio e la finitudine del piacere. Solo l’illusione sembra in grado di colmare tale distanza, ed è questo il tema della Storia del genere umano in apertura del volume. Denis Ferraris si chiede assieme a Leopardi se le illusioni siano benefiche o malefiche, aumentino o diminuiscano il piacere. Attraverso lo studio di numerose Operette, Ferraris mostra la complessità di tale questione e ricorda che per Leopardi l’illusorietà determina ogni analisi del mondo e ogni riflessione estetica. L’importanza accordata all’errore induce Leopardi a creare il concetto di “errore magnanimo”, in contrasto con la verità che è sterile e uccide – uccide il bambino, l’immaginario, le virtù e l’arte. L’articolo si conclude sulla convergenza dell’illusione e del “vago”, ambedue declinazioni di un medesimo valore insostituibile nella sua indeterminazione.

Lingua: Francese
Pag. 45-59
Etichette: Leopardi Giacomo, Operette morali, Trattatistica, Ottocento,

Autore/i articolo: GIUSEPPE SANGIRARDI
Titolo articolo: Profilo di Leopardi prosatore

La vecchia e superata gerarchizzazione tra un Leopardi poeta e un Leopardi prosatore trova una giustificazione nello stesso Leopardi, il quale afferma il primato del linguaggio poetico, se non addirittura la sua egemonia. Ma, se Leopardi intrattiene un’asimettria prosa/poesia, in pratica la prosa, nella sua opera, occupa molto più spazio e rinvia ad opere di natura estremamente diversa. Il panorama della prosa leopardiana è quindi multiforme. Cercare il profilo di tale prosa porta a individuare come, costantemente, prosa e poesia si ritrovino in una relazione dialettica. Le frontiere tra i due campi sono molto più sfumate di quanto non lasci pensare la dicotomia espressa Leopardi. Giuseppe Sangirardi, basandosi in particolare su numerosi brani tratti dalla corrispondenza, dallo “Zibaldone”, dal “Discorso intorno alla poesia romantica” e dalle “Operette morali”, dimostra come, pur permanendo una polarizzazione profonda, Leopardi prende comunque atto, nell’evoluzione del suo discorso e nella sua pratica, che poesia e prosa sono due spazi legati tra loro. La linea di separazione appare in fine meno una differenza di ispirazione o un carattere formale che un rapporto diverso con l’intimità di chi scrive.

Lingua: Italiano
Pag. 61-88
Etichette: Leopardi Giacomo, Operette morali, Trattatistica, Ottocento,

Autore/i articolo: PERLE ABBRUGIATI
Titolo articolo: Leopardi entre désir de sens et désir de bonheur

Nel considerare l’intera opera leopardiana sotto il segno del desiderio, Perle Abbrugiati suggerisce in quest’articolo come, soprattutto nelle “Operette morali”, il desiderio di felicità e il desiderio di senso si completino ed entrino in conflitto. L’opera leopardiana verrà definita come il luogo della coesistenza incompatibile tra un materialismo rigoroso e un desiderio permanente di finalità, un’opera in cui desiderio e disillusione si nutrono reciprocamente e la cui scrittura è determinata da tre principi che si compenetrano: un principio di derisione derivante dalla frustrazione del desiderio di senso ; un principio di nostalgia, il quale comporta che ogni filosofia sia una nostalgia di un’illusione di senso, e, da ultimo, un principio di giovinezza, in virtù del quale vengono rigettate sia l’immaturità che la rassegnazione. Questi tre principi si combinano tra loro per intensificare quel desiderio che, contemporaneamente, viene dichiarato impossibile in quanto tale.

Lingua: Francese
Pag. 89-96
Etichette: Leopardi Giacomo, Operette morali, Trattatistica, Ottocento,

Autore/i articolo: MATTEO PALUMBO
Titolo articolo: Fisica e metafisica nel ‘Copernico’

Matteo Palumbo, dopo aver ricordato la sospensione di questo testo, troppo provocatore per essere incluso nelle prime edizioni delle “Operette morali”, lo definisce una cerniera tra l’insieme della raccolta e le sue conclusioni ultime. L’operetta riassume tutti i temi abbordati in precedenza e conserva le connotazioni fantastiche e satiriche dei testi più vivaci. Ma sistematizza il discorso sulla “nullità del genere umano” e sistematizza anche la teatralità delle operette organizzandosi in quattro scene. La critica dell’antropocentrismo diventa in tal modo critica del pensiero umano e affermazione della cecità dell’uomo rispetto ad una Natura antiprovvidenziale. Copernico appare come la figura emblematica dell’irreversibilità della presa di coscienza leopardiana. Matteo Palumbo, la cui analisi è ricca di rinvii ad altre critiche di questo testo, mostra il ricorrere dell’immagine copernicana in Leopardi (nelle “Operette”, nei “Paralipomeni”, nella “Ginestra”, per non parlare dello “Zibaldone”), nonché la filiazione di questa visione dell’umanità fino a Pirandello.

Lingua: Italiano
Pag. 97-113
Etichette: Leopardi Giacomo, Operette morali, Trattatistica, Ottocento,

Autore/i articolo: ANTONELLA DEL GATTO
Titolo articolo: Il Tasso rivoluzionario. Note intertestuali sul ‘Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio familiare’

L’identità dei personaggi celebri presenti nelle “Operette morali” non ha solo una funzione allusiva ma ha pure un senso intertestuale: le operette che si costruiscono attorno ad essi rinviano implicitamente alla loro opera. Così, nel caso del Tasso, il dialogo tra Torquato e il Genio si basa su una rilettura in chiave parodistica del dialogo tassiano dal titolo Il Messaggiero. Antonella Del Gatto mostra che il testo opera una decostruzione della sua fonte integrandone tuttavia la tensione come ingrediente precipuo alla scrittura tassiana. Per fare ciò, l’autrice si dedica in particolare allo studio della funzione del Genio, in relazione alle riflessioni dello Zibaldone sulla natura del genio, e in seguito paragona la scrittura argomentativa del dialogo leopardiano con quella del Messaggiero.

Lingua: Italiano
Pag. 115-135
Etichette: Leopardi Giacomo, Operette morali, Trattatistica, Ottocento,

Autore/i articolo: PERLE ABBRUGIATI
Titolo articolo: Les décalages de l’Islandais. Histoire d’un grain de sable

Senza rifare l’analisi della tematica – il braccio di ferro perso per definizione tra uomo e Natura – del testo più noto delle “Operette morali” (“Dialogo della Natura e di un Islandese”), Perle Abbrugiati attira l’attenzione su alcuni fenomeni di scrittura che condizionano il senso globale dell’operetta e che tuttavia sono trattati assai raramente poiché la forza argomentativa di questo dialogo intenso tende ad eclissarli: essenzialmente l’inquadramento narrativo del dialogo e i molteplici effetti di straniamento che relativizzano le giuste ragioni della protesta dell’islandese. Quest’ultimo, grazie a queste proposte di lettura, appare come uno dei personaggi più complessi delle “Operette morali”, poiché è nel contempo portavoce del credo leopardiano e oggetto di derisione da parte del narratore. In questo, il testo in questione sembra il primo vettore del procedimento “antifilosofico” e dell’autoderisione propri alle conclusioni delle “Operette morali”.

Lingua: Francese
Pag. 137-144
Etichette: Leopardi Gaicomo, Operette morali, Trattatistica, Ottocento,

Autore/i articolo: GENEVIÈVE GRANGER-MATHIEU
Titolo articolo: Les ‘Operette morali’ de Tommaso Landolfi

L’opera di Landolfi, mutuata spesso ad altri autori, comporta almeno due citazioni dichiarate di Leopardi. Al di là dell’ammirazione insita in queste citazioni, Landolfi appare vicino a Leopardi, con cui condivide una cultura immensa, un gusto per lo studio della lingua, un’opposizione al mondo contemporaneo e un radicale pessimismo. L’opera narrativa di Landolfi si avvicina in particolare alle “Operette morali”, che le ispirano giochi di forme, un’onniprensente ironia, una virtuosità linguistica, una visione del mondo penetrata dall’idea della morte. Attraverso confronti estremamente precisi tra testi landolfiani e testi leopardiani, che mostrano la padronanza che l’autrice ha degli uni e degli altri, Geneviève Granger-Mathieu dimostra come, per Landolfi, Leopardi rappresenti innegabilmente un maître-à-penser e un maestro di scrittura.

Lingua: Francese
Pag. 145-160
Etichette: Leopardi Gaicomo, Landolfi Tommaso, Operette morali, Narrativa, Ottocento, Novecento, intertestualità,

Autore/i libro/articolo recensito: *
Titolo libro/articolo recensito: Viaggio a Ragusa, Antologia di testi e documenti
Lingua: Italiano
Pag. 163-172
Recensore/i: Chantal Dauxin
Etichette: Letteratura di viaggio, Sicilia, Ottocento,

Autore/i libro/articolo recensito: BARTOLOMEO GAMBA
Titolo libro/articolo recensito: Lettere scritte nel mio viaggio d’Italia e di Sicilia
A cura di: Lisa Cerruti
Edizioni: Biblioteca di cultura mediterranea 11, ed. Lussografica, Caltanissetta – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 173-181
Recensore/i: Chantal Dauxin
Etichette: Letteratura di viaggio, Sicilia, Ottocento,

Autore/i libro/articolo recensito: LUISA RICALDONE
Titolo libro/articolo recensito: E tu Austria. Rappresentazioni di un paese nel Novecento letterario italiano
Edizioni: ed. Milella, Lecce – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 181-189
Recensore/i: Brigitte Urbani
Etichette: Austria, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: HANNA SERKOWSKA
Titolo libro/articolo recensito: Uscire da una camera delle favole. I romanzi di Elsa Morante
Edizioni: Rabib, Cracovie – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 189-193
Recensore/i: Ilaria Splendorini
Etichette: Morante Elsa, Narrativa, Novecento,