Le riviste sostenitrici
Italica | 2005 | N. 3-4
Anno 2005 – N. 3-4 Mese: luglio-dicembre
A cura di Paola Zito
Titolo articolo: Angela da Foligno’s “Memoriale”: The male Scribe, the Female Voice, and the Other
L’esperienza dell’estasi, più volte vissuta da Angela da Foligno come, tre secoli dopo, da Maria Maddalena de’ Pazzi, si sostanzia di “mistica passione”. Pura passività, irriducibile alla comunicazione. Eppure, la rigia dell’Ordine francescano esige che l’indicibile unione di Angela con Dio venga non solo narrata, ma addirittura scritta. Un libro senza titolo viene tratto dai suoi racconti, che il suo confessore è incaricato di vergare. Omissioni e lacune della trascrizione vengono giustificate con la “fretta” con la quale la donna narra, il sovrabbondare di un’emozione che la penna stenta ad assecondare.
Lingua: InglesePag. 339-355
Etichette: Angela da Foligno, Mistica, Scrittura, Duecento, Trecento,
Titolo articolo: Alan de Lille and Dante: Questions of Influence
Non pochi gli studiosi che hanno sottolineato l’influenza, diretta o indiretta, esercitata dall'”Anticlaudianus” di Alain de Lille sulla Commedia dantesca. Gli autori focalizzano la loro attenzione sul canto VII dell’Inferno, laddove viene evocata la figura di Cariddi. Non fonti letterarie della classicità ne veicolano la suggestione, ma – come già notava il Rinucci – il mitico mostro assume valenze geografiche e simboliche, del tutto affini all’uso metaforico ricorrente in più punti dell’opera del filosofo francese.
Lingua: InglesePag. 356-365
Etichette: Alighieri Dante, Alain de Lille, Intertestualità, Duecento, Trecento,
Titolo articolo: Petrarch’s “Epistole”
Duratoura fortuna arrise – come è noto – all’Epistolario di Francesco Petrarca, concepito sul filo di un’intima consonanza al grande modello oraziano. Per pervenire a delineare un armonico itinerario autobiografico, coerente al suo interno, con ampi squarci dedicati alla realtà socio-politica e culturale dell’epoca, il poeta sottopone i materiali ad una rigorosa revisione, che investe tanto i contenuti quanto lo stile. Vengono qui adombrati alcuni dei motivi che hanno ispirato più versi del “Canzoniere”, destinati a costituire autentici ‘topoi’ della letteratura cinquecentesca.
Lingua: InglesePag. 366-379
Etichette: Petrarca Francesco, Epistolario, Trecento,
Titolo articolo: Amore e donne innamorate nel “Morgante”
Su fisionomia e peculiarità delle donne del “Morgante” ritorna l’autore, la cui analisi è volta a dimostrare che non si tratta di pallidi stereotipi, omologabili in una casistica tutto sommato priva di articolazione, ma piuttosto di figure ben disegnate, protagoniste di storie d’amore non sempre convenzionali. Nella disparità delle loro scelte e dei loro destini, Forisena, Meridiana e Antea – dunque, non solo Florinetta, come era stato in precedenza rilevato – mostrano carattere e temperamento, sullo sfondo della ‘vis comica’ che pervade l’intero poema.
Lingua: ItalianoPag. 380-389
Etichette: Pulci Luigi, Morgante, Amore, Quattrocento,
Titolo articolo: Prisca aetas. Eros e paradosso nella cultura letteraria del Cinquecento
Almeno duplice la valenza delle più antiche origini dell’umanità nella tradizione mitografica dall’età classica al Cinquecento: ‘aetas aurea’ o stadio violento e incivile, nel segno di una durissima lotta per la sopravvivenza. Tracce della seconda versione, sulla scorta di Orazio, di Ovio, di Giovenale, ma soprattutto di Lucrezio, si ritrovano in Ariosto, in Berni e nell'”Encomium” erasmiano. Solitamente affrontata in chiave ludica, venata di ironia, emerge ora l’idea l’idea di un eros primordiale, scevro dal tormento d’amore, tutto edonistico, basato sulla mera spontaneità del desiderio. Una sessualità ‘libera’ che, adobrata in alcuni significativi esiti degli anni ’30-40, era destinata, nel volgere dei decenni successivi, ad ampi e complessi sviluppi.
Lingua: ItalianoPag. 390-407
Etichette: Eros, Letteratura, Mito, Libertinismo, Cinquecento,
Titolo articolo: La prassi bibliografica degli inquisitori romani di ancien régime: l”Index librorum prohibitorum’ nel XVI secolo
La capillare diffusione di idee eterodosse, che una ormai consolidata industria tipografica consentiva e potenziava, assume per i tutori dell’ortodossia romana le sembianze di una autentica epidemia, dal contagio pressoché inarrestabile. Nel 1559, al compimento di più prove preliminari, a corroborare gli sforzi degli Inquisitori, viene promulgato l’Index librorum prohibitorum, articolato in tre classi, efficacissimo strumento nell’esercizio del divieto. La successiva edizione, edita cinque anni dopo, al termine dei lavori conciliari, ne mitica solo in parte il rigore. Ulteriore scandaglio, curato da un’apposita Congragazione nel frattempo istituita, emerge dalla versione clementina, del 1596. L’approssimazione nelle descrizioni bibliografiche, talvolta lacunose, talvolta ipertrofiche, tradisce l’ansia di raggiungere gli esiti di una produzione la cui crescita esponenziale sfuggiva, di fatto, al reale controllo.
Lingua: ItalianoPag. 408-425
Etichette: Censura, Libri, Eresia, Cinquecento,
Titolo articolo: Serenità e ambiguità nella “Relazione” di Antonio Pigafetta
Curata da Mario Pozzi, risale al 1994 l’edizione, in due volumi, della “Relazione” di viaggio del Pigafetta, secondo il Ms. L 103 Sup. della Biblioteca Ambrosiana, dal quale viene tratto anche l’interessante corredo iconografico. Originariamente un diario dell’avventurosa spedizione guidata da Magellano (1519), poi rivisto e ampliato in prospettiva della pubblicazione sotto l’égida di Clemente VII, il testo appare denso di riferimenti ad una ‘spontanea’ ricettività degli indigeni nei confronti del messaggio evangelico. Ciò nonostante, la lettura dell’autore coglie in più punti sfumature ironiche e notazioni, che tradirebbero un dissenso di fondo rispetto ad ideologia ed etica cattoliche.
Lingua: ItalianoPag. 426-450
Etichette: Pigafetta Antonio, Viaggi, Cinquecento,
Titolo articolo: Per una storia della poesia di Giovanni Della Casa
A partire dall’edizione critica del 1978, il corpus poetico del Della Casa è stato investito di rinnovato interesse critico e filologico. Fondamentale anello di trasmissione nella tradizione del petrarchismo cinquecentesco da Bembo a Tasso, la lunga stagione creativa, dai “Capitoli” ai “Carmoina”, è permeata fin dalle origini dall’ansia di superare i modelli, in una energica proiezione verso il ‘moderno’. Un ‘canzoniere’ in gran parte agevolmente databile, accoglie le tappe di una parabola autobiografica, intercalate a spunti d’occasione, dove l’approdo catartico alla redenzione non esclude temi laici di matrice umanistica.
Lingua: ItalianoPag. 451-471
Etichette: Della Casa Giovanni, Poesia, Cinquecento,
Titolo articolo: Dialogue or Dispute? Two Jewish Documents of the Early Century in Italy
Sullo sfondo del primo quarto del Seicento, in un clima ormai pienamente ‘normalizzato’ nei canoni postridentini, si collocano due ‘dialoghi’ quanto mai significativi, “La maravigliosa rappresentazione spirituale … con un dialogo di un romito e di un ebreo” (Venezia, Rampazetto, 1610) e la disputa ferrarese tra don Alfonso Caracciolo e il coltissimo rabbi Azrit Alatini (1617), edita oltre duecentocinquant’anni dopo. Se quest’ultimo difende brillantemente le ragioni di una cultura ‘altra’, il giudeo del testo veneziano, inchiodato dalle argomentazioni dell’interlocutore, come il mercante shakespeariano, non trova di meglio che dilazionare nel tempo l’eventuale conversione.
Lingua: InglesePag. 472-489
Etichette: Dialogo, Religione ebraica, Seicento,
Titolo articolo: Secondo Lancellotti: le concordanze delle storie e gli errori degli antichi
‘Hoggidianesimo’ ebbe a definire il Calcaterra l’impostazione delle riflessioni del Lancellotti, l’inquieto Olivetano di Perugia che abbozzò la difesa dei suoi tempi dall’accusa di costituire il peggio della storia. Era il 1623 quando la sua opera appariva a Parigi, contemporaneamente all'”Adone” e a “Il Saggiatore”. Mali morali e mali naturali vengono separatamente vagliati, nell’economia di una sequenza di ‘disinganni’ che, nel gioco di costanti e variabili, enfatizza le prime rispetto alle seconde, smantellando il mito di una passata età dell’oro.
Lingua: ItalianoPag. 490-509
Etichette: Lancellotti Secondo, Antichi, Errori, Seicento,
Titolo articolo: Note sulle edizioni de “La lucerna” di Francesaco Pona
Circolava manoscritta fin dal 1622, fra Verona e Venezia, “La lucerna di Eureta” di Francesco Pona, allora giovane medico allievo del Cremonini, imbevuto di idee pitagoriche e non insensibile alla tentazione libertina. Dal 1625, anno in cui appare l'”editio princeps” al ’33, l’operetta viene ripubblicata almeno cinque volte, nonostante i moniti della Congregazione dell’Indice. Nel ventennio successivo, l’attività intellettuale del Pona guadagna con zelo crescente l’area di una piena adesione all’ortodossia, sul filo di una palinodia, costellata di scritti agiografici, che culmina nella “Antilucerna”, esplicita sconfessione degli ‘errori’ giovanili.
Lingua: ItalianoPag. 510-524
Etichette: Pona Francesco, La lucerna di Eureta, Edizioni, Seicento,
Titolo articolo: Decomposizione tipologica e lingua del testamento di Baldassar Caremo: 11 “Gennaro” 1660 con allegate Avvertenza e Memoria (1627/1637?) ad esso relative
Un testamento risalente al pieno Seicento, la cui esecuzione si imbatte nelle complicazioni di una controversia legale, fornisce all’autore lo spunto per analizzarene strutture linguistiche e concettuali, organizzazione gerarchica dei contenuti introdotti da formule ricorrenti, lessico e morfologia adoperata dall’estentore. Emerge il proflo di una lingua non particolarmente ricca e non particolarmente duttile, dal sapore inequivocabilmente ‘locale’.
Lingua: ItalianoPag. 525-559
Etichette: Testamento, Lingua, Struttura, Seicento,
Titolo articolo: Perché Vico pubblicò un capolavoro incompiuto? Considerazioni a “La scienza nuova”, 1730
‘Work in progress’ definisce Cristofolini “La scienza nuova” di Vico, nella recente edizione critica da lui curata, ‘incompiuta’ ancora alla seconda edizione (1730) per la ricchezza di spunti che l’autore stentava a dominare. Senza esludere questa oipotesi, Costa ne avanza un’altra, relativa agli interventi censori di cui l’opera, a più riprese, fu oggetto. Molti i motivi – fonti materialiste e non osservanza della lettera delle Sacre scritture tra le prime – che indussero il sospetto dei vertici della gerarchia romana, le cui cautele impedirono la progettata edizione veneziana. Non inserita nell’Indice dei libri proibiti, perché troppo caotica e astrusa, considerata, in sostanza, indegna di un provvedimento che, suo malgrado, sui testi colpiti attirava l’attenzione.
Lingua: ItalianoPag. 560-579
Etichette: Vico Gian Battista, La scienza nuova, Censura, Settecento,
Titolo articolo: Giovanni Gherardo De Rossi: un epigono di Goldoni?
Più noto come poeta e favolista, il De Rossi fu molto apprezzato da madame de Stael e da Stenhdal come autore teatrale. La raccolta di sedici commedie apparve, in quattro volumi, tra il 1790 e il ’98: l’edizione a stampa ebbe più successo delle rappresentazioni che, con qualche eccezione, furono accolte dal pubblico con scarso entusiasmo. Testi più adatti alla lettura che alla messa in scena, sono pervasi di una critica intransigente ai costumi dell’epoca, espressa attraverso il profilo di caratteri ‘ingranditi’, più moliereschi che goldoniani, filtrati anche attraverso talune suggestioni del ‘drame bourgeois’.
Lingua: ItalianoPag. 580-592
Etichette: De Rossi Giovanni Gherardo, Teatro, Settecento,
Titolo articolo: Italian-American? American of Italian Origin? The Case of Peter M. Riccio (1898-1990)
Il profilo biografico di Peter M. Riccio (1898-1990), pubblicista e docente di italiano presso la Columbia University, fornisce all’autrice lo spunto per ricostruire l’humus storico sociale della cultura ‘italo-americana’ del ventesimo secolo. Accanto alle tappe maggiormente significative e ad alcuni dei suoi scritti, vengono delineate la sua personalità e la sua statura intellettuale.
Lingua: InglesePag. 593-613
Etichette: Italia, America, Biografia, Novecento,
Titolo articolo: Francesco Jovine: lettore di Palazzeschi
L’apparizione, nel 1934, de “Le sorelle Materassi” venne salutata – come è noto – da grande interesse di critica e da vivo successo di pubblico. Tra gli interventi, decisamente significativo si mostra la recensione di Francesco Jovine edita su “I Diritti della Scuola”. Nonostante le troppo dure riserve sulla seconda parte del romanzo, il breve testo coglie con lucidità ed acume i temi-chiave dell’opera, componendoli in una sintesi sapientemente delineata.
Lingua: ItalianoPag. 614-623
Etichette: Jovine Francesco, Palazzeschi Aldo, Critica letteraria, Novecento,
Titolo articolo: Fiume/fiumi
Viene qui anticipata una delle circa ottocento voci del “Dizionario di temi letterari”, di prossima apparizione per i tipi della UTET, a cura di M. Domenichelli, di P. Fasano e dell’autore. Fiume come realtà geografica ma soprattutto come metafora artistico-letteraria, intensamente frequentata in contesti mitologici, fonte di ispirazione nell’antichità e nel Medio Evo, e, pressoché senza soluzione di continuità, dall’Umanesimo agli autori contemporanei.
Lingua: ItalianoPag. 624-639
Etichette: Fiume, Arte, Letteratura, Quattrocento/Novecento,