Italica | 2003 | N. 3

Gli autori intendono sottolineare l’incidenza sugli studi di italianistica negli Stati Uniti di “The Making of the Canzoniere and other Petrarchan Studies”, opera complessa e impegnativa di Ernst Hatch Wilkins. Il volume consente di ripercorrere la genesi e la stratificazione testuale del capolavoro petrarchesco, sulla base di testimoni manoscritti e a stampa. Dal testo al contesto, prende corpo il tessuto dell’interpretazione, sempre attenta a non prevaricare il dato concreto. Egli non ha inoltre trascurato di indagare produzione e diffusione dei codici, lettori e committenti del poeta di Laura. Una lezione di metodo ancora valida ad oltre mezzo secolo di distanza.

Di estrema incisività il ricorso di Machiavelli a metafore attinte al mondo animale, scrupolosamente ‘catalogato’ dai tanti bestiari di ascendenza medioevale. Bestie che presentano profilo e caratteristiche pressoché inquivocabilmente note al lettore dell’epoca, introdotte però nel contesto argomentativo come vive ed autentiche componenti della natura umana. Parti dell’io, cui perfettamente si addice la maschera zoomorfa.

Omero ed Aristotele costituivano i modelli esplicitamente dichiarati nella lettera dedicatoria all’imperatore Carlo V che introduce l’edizione romana del 1547 de “L’Italia liberata dai Goti”, poema epica di Giovan Giorgio Trissino. Egli si mostra attento lettore della “Poetica” – e delle comlesse implicazioni ermeneutiche che la sua ricomparsa aveva allora suscitato -, ma altrettanto sensibile al magistero stilistico di Orazio e di Virgilio.

“Il Consiglio d’Egitto”, ma anche molti altri testi della produzione di Sciascia tematizzano il putuale ritornare di una giustizia ingiusta, terribilmente miope, incapace di cogliere l”altro’ aspetto connaturato a ogni vicenda. un difetto interpretativo, prima che morale, che sottintende la grande lezione relativista di Luigi Pirandello.

In non poche delle trame di racconti e novelle calviniane filtra ampiamente scetticismo e dissenso per l’ottimismo dilagante sul ‘miracolo economico’ italiano degli anni Sessanta. Complesse – come è noto – le implicazioni sul costume, sulla morale e sul gusto, che trovano nelle ‘avventure’ de “Gli amori difficili” altrettanti specchi implacabilmente fedeli, nel loro riverbero ironico.

Pur tratteggiando con il consueto impegno lo sfondo civile e sociale, e senza distogliere l’attenzione dal fondamentale problema etico, il Tabucchi di “Si sta facendo sempre più tardi” sembra privilegiare i toni intimistici e introspettivi. Ruolo-chiave nel tessuto narrativo occupa il fallimento generazionale, una sorta di frustrazione diffusa, che diviene spesso nota dominante della coscienza.

Chiarezza e semplicità del linguaggio, raffinatezza e incisività dei contenuti, caratterizzano la produzione dei fratelli Taviani, la cui lunga attivià di regia ha certamente contribuito in maniera notevole a qualificare il cinema italiano. La disamina del presente, così attenta alle sfumature dei grandi avvenimenti politico-sociali, trae vigore e autorevolezza interpretativa da un serrato confronto col passato, analizzato assecondando “la pressione della storia” (p.407), senza nostalgia e senza sentimentalismi.