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Italianistica | 2023 | N. 3
Anno 2023 – N. 3
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: Alte uniformi, giri di valzer, tappeti orientali nel Carteggio di Cristina Campo e Alessandro Spina
Il Carteggio di Cristina Campo e Alessandro Spina, completo delle lettere dell’una e dell’altro, dal 1961 al 1975, nasce dalla lettura campiana di Giugno’40, racconto pubblicato da Spina (Basili Shafik Khouzam, nato a Bengasi nel 1927 e morto a Rovato nel 2013) su «Paragone» nel 1960. Il «racconto» militare è «perfetto» per la sua «qualità musicale» (Chopin, soprattutto), condivisa dalla scrittrice. Campo non nasconde all’amico fraterno la propria impotenza, tanto più turbata dopo la morte dei genitori, di fronte alla scrittura. Il consiglio di Spina è quello di «amministrarsi» specialmente nei dialoghi epistolari e nei saggi, il migliore genere campiano. Entrambi sono coinvolti dalla passione per le Mille e una notte e, in particolare, per la Città di rame. Leggendo Il Flauto e il tappeto (1971) Spina ricambia l’ammirazione di Cristina, da cui ha preso avvio il Carteggio, vedendosi in ginocchio sul libro-tappeto dell’amica, la sua opera più consona alla tradizione orientale, tra «maestri di flauti, di nodi, di sprezzature».
Lingua: ItalianoPag. 19-32
Etichette: Racconto, Alessandro Spina, Cristina Campo, Carteggio, Il flauto e il tappeto,
Titolo articolo: L’eco di Dante nell’esperienza di Cristina Campo: sondaggi epistolari
L’articolo intende aprire una prospettiva sul rapporto di Cristina Campo con il modello dantesco rintracciando la presenza del Poeta nell’epistolario della scrittrice. Al centro di questo sondaggio sono le lettere a Remo Fasani (1951-1954) e il carteggio con Alessandro Spina (1961- 1975), quale testimonianza, le une, della fase aurorale della formazione della scrittrice, e l’altro, della sua piena maturità di pensiero. A partire dall’importanza delle relazioni di Cristina Campo con i suoi amici e corrispondenti epistolari, e del ruolo di mediazione che esse svolgono nelle sue letture, specialmente messa in rilievo negli studi e nelle testimonianze dell’amica prediletta, Margherita Pieracci Harwell, e dello stesso Alessandro Spina, e in mancanza di saggi dell’autrice a tema specificatamente dantesco, l’indagine, tenuti in considerazione gli spunti offerti dalle ricerche di Simone Magherini e di Monica Farnetti, vorrebbe altresì contribuire a tratteggiare le modalità di accostamento di Cristina Campo alla poesia di Dante, che si riverbera sullo sviluppo della personale esperienza e riflessione poetica della scrittrice.
Lingua: ItalianoPag. 33-50
Etichette: Cristina Campo, Dante Alighieri, Carteggio,
Titolo articolo: Lessico dantesco ne Gli imperdonabili di Cristina Campo
La memoria di Dante percorre la scrittura di Cristina Campo come imprescindibile sottotesto, che viene attivato da richiami espliciti, da un diffuso e condiviso immaginario e da riprese lessicali puntuali. Il contributo nasce dalla volontà di indagare la presenza dantesca nella prosa della scrittrice: grazie al Vocabolario dantesco, strumento lessicografico che, alla luce delle più moderne acquisizioni in ambito filologico e linguistico e dei più recenti strumenti di analisi, consente di analizzare approfonditamente il lessico della Commedia, si indaga la presenza ne Gli imperdonabili dei vocaboli danteschi, specialmente legati alla dimensione divina, e di esplicite riprese che manifestano con forza la propria valenza, confermando che la memoria di Dante è uno dei modelli più importanti di questa scrittura.
Lingua: ItalianoPag. 51-61
Etichette: Lessico, Lessicografia, Lingua italiana, Linguistica, Cristina Campo, Dante Alighieri, Gli imperdonabili,
Titolo articolo: Cristina Campo e il tempo giusto delle cose: il culto della perfezione tra parola, silenzio, tormento
Cristina Campo rappresenta un importante capitolo di storia della cultura e delle idee, con il suo culto autentico per la tradizione, illuminato da un profondo itinerario di ricerca interiore. Nascono così, sotto la sua penna, testi di estrema raffinatezza contenutistica e formale, attenti al senso giusto di parole, cose, relazioni.
Lingua: ItalianoPag. 63-93
Etichette: Letteratura, Tradizione,
Titolo articolo: Musica esiliata. Per un ascolto di Cristina Campo
L’articolo tenta di indagare in alcuni luoghi della produzione letteraria di Cristina Campo la presenza tematica, strutturale e suggestiva dei riferimenti musicali. In particolare, vengono posti in dialogo alcuni passi tratti da opere e progetti di scrittura tra loro differenti, e tuttavia uniti dal tentativo di formalizzare e di ridefinire la musica come rispondenza nascosta dello scrivere, e talvolta come via all’ascesi e al silenzio meditativo. L’ascolto dei madrigalisti, di Chopin, di Beethoven e di altri musicisti, indubbiamente favorito da una consuetudine familiare con la composizione musicale, costituisce per l’opera di Cristina Campo una sorta di contrappunto, di polo di confronto, che muove la fantasia metaforica e il sistema degli affetti dell’autrice, parallelamente in vari generi di scrittura, dalla lettera al saggio all’opera in versi. L’ascolto non resta dunque una semplice metafora di comodo, ma diviene un metodo di avvicinamento ai testi: a quelli da leggere e da scrivere, così come a quelli da tradurre. E la specificità del codice musicale appare decisiva per la formazione della poetica di Cristina Campo, in tutte le forme concrete che la compongono.
Lingua: ItalianoPag. 95-103
Etichette: Musica, Poetica, Alberto Savinio, Arturo Benedetti Michelangeli, Chopin, Cristina Campo, Guido Guerrini, Marius Schneider,
Titolo articolo: Poesia, liturgia e il demonio della modernità nel pensiero di Cristina Campo
Il saggio studia i legami tra poesia, liturgia e i valori moderni nell’opera di Cristina Campo. Se poesia e liturgia furono da sempre il fulcro del suo pensiero, fu tuttavia solo dopo la metà degli anni ’60 che entrambe divennero per lei i segni più eloquenti della dissoluzione – causata dal compimento dei valori moderni – sia della Chiesa cattolica in particolare che della civiltà europea in generale. La Campo scorse una relazione causale tra la decadenza della poesia e l’abbandono della liturgia tradizionale portata avanti dalla Chiesa dopo le riforme che seguirono alla chiusura del Concilio Vaticano II. In questo contributo si studia, in primo luogo, lo statuto metafisico della poesia e della liturgia come archetipi del destino; in secondo luogo, il ruolo storico e sociale dei poeti e dei preti come esorcisti del mondo – moderno e non solo; in terzo luogo, il modo in cui l’implementazione della tecnologia ha modificato l’essenza sia della poesia che della liturgia. Gli ultimi due capitoli sono dedicati alla valutazione positiva da parte di Cristina Campo della forma – poetica e liturgica – come protezione contro i principî intrinsecamente caotici della modernità che non a caso trovarono la loro espressione più perfetta nelle folle urbane.
Lingua: ItalianoPag. 105-117
Etichette: Liturgia, Modernità, Poesia, Cristina Campo,
Titolo articolo: L’imperfezione della preghiera. Un’ipotesi sulla poesia di Cristina Campo
Il presente contributo propone un’ipotesi di lettura della poesia di Cristina Campo fondata su una dialettica dirimente fra il rilievo che ha, nella poetica dell’autrice, la riflessione sulla ‘perfezione’ e la consapevolezza che la via alla poesia, alla letteratura, non può essere che ricerca, o meglio quête, in cui precipitano e si ricompongono le diverse tessere di un’esistenza che non smette di guardare oltre il proprio orizzonte terrestre, senza trascurarne tuttavia il valore fondante, aprendosi a un ‘mondo-altro’.
Lingua: ItalianoPag. 119-130
Etichette: Letteratura, Liturgia, Poesia, Sacro, Cristina Campo,
Titolo articolo: Cristina Campo mistica della fiaba. Storia della Noce d’oro
In ragione della propria caratura autobiografica, il racconto La noce d’oro costituisce un unicum nell’opera di Cristina Campo. Questo contributo ne ricostruisce la storia compositiva attraverso l’epistolario campiano e ne analizza i contenuti e lo stile, riconnettendolo, più in generale, alla poetica e alla riflessione dell’autrice sulla fiaba.
Lingua: ItalianoPag. 131-144
Etichette: Autobiografia, Fiaba, Mistica,