Italianistica | 2022 | N. 3

Anno 2022 – Annata: LI – N. 3
A cura di Paolo Perilli

Autore/i articolo: Graziella Pulce
Titolo articolo: La letteratura: dimora degli inesistenti

Il saggio vuole dimostrare che per tutto l’arco della propria attività letteraria Manganelli si riferisce a una concezione del mondo fondata su un sapere ‘arcaico’, concezione mediata dal pensiero di Ernst Bernhard, dal quale apprende l’importanza del mito e del compito che l’individuo è tenuto a compiere. Questa concezione induce Manganelli a rappresentare la ‘realtà’ di ciò che esiste in forme determinate come qualcosa di falso e costrittivo e a vedere nelle ombre della parola, del mito e della letteratura ciò che è morto ma davvero vivo, inesistente e ‘vero’.

Lingua: Italiano
Pag. 17-31
Etichette: Astronomia, XX secolo, Ernst Bernhard, Giorgio Manganelli,

Autore/i articolo: Luca Zipoli
Titolo articolo: L’enigma del saltimbanco: Giorgio Manganelli lettore di Luigi Pulci

L’articolo intende approfondire il rapporto tra Giorgio Manganelli e il Morgante di Luigi Pulci, analizzando sia la rilettura radiofonica del poema che l’autore offrì nel 1972 per il Programma Nazionale Rai (Radio Uno) sia le riflessioni che depositò negli scritti teorici e critici successivi. L’obiettivo è quello di dimostrare che l’incontro tra Manganelli e Pulci non fu soltanto occasionale, meramente dettato dalla contingenza della commissione della Rai, ma come, al contrario, l’autore del Morgante fu un punto di riferimento costante per Manganelli: il Pulci che viene da lui delineato, infatti, appare come un esponente della Neoavanguardia ante litteram, un precursore nella sperimentazione letteraria promossa in quegli anni dal Gruppo ’63 e un’utile pietra di paragone per definire la poetica postmoderna.

Lingua: Italiano
Pag. 33-50
Etichette: Postmoderno, XX secolo, Giorgio Manganelli, Luigi Pulci, Il Morgante,

Autore/i articolo: Paolo Marini
Titolo articolo: Manganelli lettore vagabondo del Cinquecento italiano

A partire dalla ricostruzione della polemica che nella primavera del 1985 contrappone Giorgio Manganelli a Leonardo Mondadori in merito al destino della prestigiosa collana editoriale dei Classici italiani, si attraversano i 16 scritti di ambito cinquecentesco raccolti nel 1986 in Laboriose inezie. Le costanti della critica manganelliana, dalla passione per gli irregolari come Pietro Aretino, all’estrema sensibilità per i valori di lingua e stile, alla militanza di una prosa che tende a ricondurre al profilo tormentato dell’autore temi e personaggi della letteratura rinascimentale, vengono osservate alla luce del complesso corpo a corpo con la Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis.

Lingua: Italiano
Pag. 51-63
Etichette: Classicismo, Critica letteraria, XVI secolo,

Autore/i articolo: Clizia Carminati
Titolo articolo: Manganelli e la letteratura italiana del Seicento

Prendendo spunto dalle recensioni di argomento secentesco presenti in Laboriose inezie e in Concupiscenza libraria, il contributo riflette sulla lettura manganelliana di autori e opere del Seicento, uno dei secoli d’elezione dello scrittore. Una centralità ribadita nelle diciannove recensioni considerate, dove le voci dell’età barocca – con i diletti Marino e Bartoli ma anche Segneri, Magalotti, Pona, Ciro di Pers, Accetto, Buonanni – sono salutate con trasporto e indicate a modello di una letteratura troppo a lungo trascurata e segnata da quella centralità della retorica e del fantastico nei quali Manganelli ha visto da sempre i tratti fondamentali della sua e di ogni letteratura.

Lingua: Italiano
Pag. 65-75
Etichette: Retorica, XVII secolo, XX secolo, Giorgio Manganelli,

Autore/i articolo: Giorgio Patrizi
Titolo articolo: Il testo come stemma. Manganelli lettore della letteratura italiana tra Otto e Novecento

Il contributo prende in considerazione le recensioni manganelliane relative agli autori italiani dell’Ottocento e del Novecento, da Monti ai prediletti Dossi, Savinio e Landolfi. Autori e opere che lo scrittore legge alla luce delle considerazioni critiche consegnate nel 1982 al Discorso dell’ombra e dello stemma, tutte risolte tra l’assoluto della teoria e quello della retorica, tra l’inutilità e la libertà della parola letteraria, tra Jung e sophia gnostica. Da quelle considerazioni discende nel Manganelli lettore e recensore la possibilità di perseguire una scrittura critica segnata da un pervicace nomadismo critico e storiografico che lo porta a proclamare l’indifferenza per il senso e con ciò a sottrarsi alle funzioni ermeneutiche tradizionali.

Lingua: Italiano
Pag. 77-85
Etichette: Retorica, XX secolo, Giorgio Manganelli,

Autore/i articolo: Mariarosa Bricchi
Titolo articolo: Gadda, Manganelli e i periodi lunghi: un esercizio di comparazione

La cognizione del dolore (1963) di Gadda e Hilarotragoedia (1964) di Manganelli sono accomunati da una sintassi complessa, ma non dinamica: molti periodi lunghi di entrambi i liberi non segnano una progressione narrativa o argomentativa, ma stanno fermi; o spesso si riagganciano, dopo laboriose divagazioni, al punto di partenza. Tale aspetto, insieme alla vicinanza cronologica, ha incoraggiato l’accostamento delle due forme di scrittura, indagato fino a oggi soprattutto sul piano lessicale e retorico. Questo saggio propone un confronto ravvicinato fra i due libri in prospettiva sintattica. Ne emerge una serie di caratteri oppositivi, che riconducono a due situazioni ben distinte: architetture periodiche che, se pur tese al limite estremo, rispettano le strutture periodiche della tradizione in Gadda; un consapevole processo di disgregazione sintattica in Manganelli.

Lingua: Italiano
Pag. 87-96
Etichette: Filologia d’autore, XX secolo, Carlo Emilio Gadda, Giorgio Manganelli,

Autore/i articolo: Andrea Cortellessa
Titolo articolo: Disfazioni della similvita. Manganelli nei suoi specchi rovesciati

La raccolta delle recensioni di Giorgio Manganelli, dette «Concupiscenze» dal loro curatore Salvatore Silvano Nigro, permette una serie di considerazioni non sugli autori «complici» che Manganelli ammirava, bensì su quelli «rovesciati», stroncando i quali l’autore ci fa comprendere meglio, in negativo, alcuni dei suoi presupposti. Sono qui analizzati i ‘casi’ di Pier Paolo Pasolini, del primo Italo Calvino e soprattutto di Cesare Pavese.

Lingua: Italiano
Pag. 97-107
Etichette: XX secolo, Cesare Pavese, Giorgio Manganelli, Italo Calvino, Pier Paolo Pasolini,

Autore/i articolo: Francesco Muzzioli
Titolo articolo: Allegorie su allegorie

Il saggio indaga sulla presenza della figura dell’allegoria nell’opera di Manganelli, sia nei testi narrativi che in quelli critici, riscontrando una certa frequenza. Potrebbe trattarsi semplicemente di una fra le varie ‘antichità’ recuperate nella scrittura ipermanieristica dell’autore, ma c’è qualcosa di più profondo: l’allegoria come luogo di astrazioni ben si presta all’ambiente irrealistico manganelliano e inoltre va a contribuire, nel complesso, a un testo allegorico inteso in senso moderno come enigma.

Lingua: Italiano
Pag. 109-115
Etichette: Allegoria, XX secolo,

Autore/i articolo: Filippo La Porta
Titolo articolo: Una furia di rivelazioni troncate. La letteratura per Manganelli e Pasolini, recensori letterari tra loro incompatibili e sorprendentemente affini

Un parallelo – azzardato ma forse non privo di fondamento – tra Giorgio Manganelli e Pier Paolo Pasolini recensori letterari. Nemici irriducibili, distanti tra loro per biografia, psicologia, carattere, gusti, poetica, perfino destino. Però entrambi critici-scrittori straordinari e senza metodo, con una idea di critica come genere letterario, conversazione, saggio personale, autobiografia e ‘critica della vita’. Fanno critica militante trattando i classici come contemporanei, viaggiano per il mondo scrivendone splendidi reportage, diffidano della speranza e sono attratti dal tragico. Entrambi coltivano una venerazione per la figura dell’ossimoro. Sfiorati da Dioniso, il dio più barbarico, che rimanda a una natura metamorfica, ambigua, inafferrabile del reale stesso, ne ricavano lezioni opposte. Propendono per una divinità umile, vicina alle piccole cose e alla concretezza del quotidiano. Infine: propendono, sia pure in forme diverse, per una ‘astensione dalla vita’ (in Man ganelli più pronunciata), un apparente disimpegno che in realtà è solo alterità verso il potere.

Lingua: Italiano
Pag. 117-129
Etichette: Critica letteraria, Polemica, XX secolo, Giorgio Manganelli, Pier Paolo Pasolini,

Autore/i articolo: Marcello Ciccuto
Titolo articolo: Il disegno delle inezie: per Manganelli lettore d’arte

Con questo saggio si tenta la ricostruzione di alcune idee di Giorgio Manganelli – calate anche nel contesto ragionativo di Laboriose inezie – che sono diventate concetti-guida per la più parte degli scritti dell’autore sull’arte. Si tratta dunque di un’analisi attorno alla riflessione manganelliana sui segni pittorici o scultorei, dove una posizione in genere anti-mimetica si precisa in un atteggiamento critico tendente a dare rilievo ai segni più vicini al grado zero dei significati; scegliendo perciò, nella storia della grafica e della pittura nei secoli, proprio i pochi «attimi di squisitezza» che si configurano come tracce e imperfette allusioni a un’immagine invariabilmente schierata, per il gusto di Manganelli, contro gli eccessi del rappresentare o l’inutile grandiosità creativa.

Lingua: Italiano
Pag. 131-136
Etichette: Arte, Disegno, Letteratura, XX secolo, Giorgio Manganelli,

Autore/i articolo: Maurizio Farina, Chiara Portesine
Titolo articolo: Franco Nonnis e il ‘tavolo’ dell’Hilarotragoedia

In questo saggio i due autori, Chiara Portesine e Maurizio Farina, analizzano in modo complementare il lavoro realizzato dall’artista visivo e scenografo romano Franco Nonnis sull’antiromanzo Hilarotragoedia di Giorgio Manganelli (Milano, Feltrinelli, 1964). Farina commenta criticamente i materiali preparatori e le due tavole di Nonnis inquadrandole all’interno della sua produzione dei primi anni sessanta. Portesine, invece, si concentra sul versante strettamente letterario, indagando la dialettica tra il testo originario di Manganelli e le immagini di Nonnis, e isolando anche alcuni aspetti estetici più generali.

Lingua: Italiano
Pag. 137-155
Etichette: XX secolo, Franco Nonnis, Giorgio Manganelli, Hilarotragoedia,

Autore/i articolo: Paolo Procaccioli
Titolo articolo: Cattedra come destino

Prendendo spunto dal rapporto conflittuale di Giorgio Manganelli con la scuola, un rapporto concluso con l’abbandono della cattedra, il contributo propone una riflessione sul magistero letterario esercitato per un quarantennio dallo scrittore. Un magistero svolto senza soluzione di continuità e reso esplicito nel 1986 dall’allestimento di Laboriose inezie, una raccolta di recensioni di letteratura classica e italiana che finisce per presentarsi come una sorta di contro-manuale. In quelle pagine l’autore si faceva carico dei destini di un patrimonio perlustrato con passione secondo prospettive non desanctisiane e del quale si proponeva un attraversamento per exempla finalizzato alla conoscenza e alla tutela – una tutela attiva – di quanto vi era custodito. Era l’approdo di una militanza di lettore condotta sia vestendo quotidianamente i panni del recensore, sia impegnandosi direttamente e per tempo nella denuncia dei limiti di un’industria editoriale che negli anni ottanta con la chiusura delle più importanti collane di classici sembrava rifuggire dalla presa in carico globale e sistematica della tradizione letteraria. Presa in carico che Manganelli – il ‘retore’ Manganelli – intendeva per sé come impegno ci vile e per gli editori come prova di responsabilità pubblica.

Lingua: Italiano
Pag. 157-169
Etichette: Scuola, Storiografia, XX secolo, Giorgio Manganelli,