Italianistica | 2022 | N. 2

Anno 2022 – Annata: LI – N. 2
A cura di Paolo Perilli

Autore/i articolo: Franco D’Intino
Titolo articolo: Lo Zibaldone e il «nuovo mondo». Riflessioni sul Leopardi ‘americano’

Il saggio indaga i rapporti tra lo Zibaldone e la cultura americana. Nella prima parte si studiano le premesse otto-novecentesche della fama di Leopardi negli Stati Uniti e la conoscenza della sua opera (soprattutto i Canti e le Operette morali) da parte di scrittori e traduttori americani. Nella seconda parte si legge lo Zibaldone alla luce di temi e autori (principalmente Tocqueville) che potrebbero servire da mediatori tra il pensiero di Leopardi e la cultura americana. Nella terza parte si riflette sull’accoglienza riservata da intellettuali e recensori americani alla traduzione integrale dello Zibaldone, uscita nel 2013.

Lingua: Italiano
Pag. 17-26
Etichette: Traduzione, XXI secolo, Giacomo Leopardi, Zibaldone, Stati Uniti d'America

Autore/i articolo: Diego Bertelli
Titolo articolo: Lo Zibaldone e le Note azzurre come paradigmi del Novecento

Il saggio propone un’interpretazione dello Zibaldone di Giacomo Leopardi e delle Note azzurre di Carlo Dossi sulla base delle riflessioni novecentesche dei concetti di inedito e di incompiuto. Uscite postume in una forma «finita ma non terminata», volendo parafrasare un’espressione utilizzata da Ugo Foscolo per il carme su Le grazie, le Note azzurre e lo Zibaldone rappresentano una novità nel contesto storico-letterario del xix secolo. Dossi e Leopardi, con le loro ‘opere non opere’ anticipano le estetiche contemporanee del non finito e la distinzione fra opera e testo, e quella fra autore/scrittore e autore/lettore al centro del dibattito delle moderne teorie della ricezione. In particolare, Le note azzurre e lo Zibaldone rappresentano non soltanto una prima forma di ipertesto, così come lo intendiamo oggi alla luce dello sviluppo dei motori di ricerca per il web, ma la loro struttura è tale da evidenziare un sistema di pensiero complesso – fondato in ambo i casi su una forma di scetticismo della ragione che trae dal dubbio la propria verità –, grazie al quale i significati che possiamo t ratte da un testo sono, in realtà, potenziati e non compromessi dalla sua forma frammentaria.

Lingua: Italiano
Pag. 27-42
Etichette: XIX secolo, XX secolo, Carlo Dossi, Giacomo Leopardi, Note azzurre, Zibaldone,

Autore/i articolo: Claudia Crocco
Titolo articolo: Leopardi e lo Zibaldone nella generazione vociana: i casi di Boine e Sbarbaro

L’articolo fa parte di uno studio più ampio sulla diffusione e l’eredità dello Zibaldone fra gli scrittori italiani della prima metà del Novecento. In queste pagine vengono presentati due esempi: Giovanni Boine e Camillo Sbarbaro. Per quanto riguarda Boine, l’influenza della prosa di Leopardi viene indagata a partire dall’epistolario; successivamente viene analizzato uno dei frammenti postumi, Varsavia. Il leopardismo di Sbarbaro, invece, viene ricostruito soprattutto a partire da Trucioli, attraverso una comparazione fra frammenti di quest’opera e passi dello Zibaldone. Nella parte conclusiva del saggio viene sottolineato il recupero della componente filosofica dell’opera di Leopardi da parte sia di Boine sia di Sbarbaro.

Lingua: Italiano
Pag. 43-58
Etichette: Poesia, XX secolo, Camillo Sbarbaro, Giovanni Boine, Zibaldone,

Autore/i articolo: Raoul Bruni
Titolo articolo: Una solitudine metafisica: Leopardi negli scritti saggistici di Bontempelli

Il saggio è incentrato sulla ricezione di Leopardi negli scritti saggistici di Massimo Bontempelli. Nell’Avventura novecentista (1938), dove Leopardi è citato molte volte, possiamo trovare forme di scrittura riconducibili al modello dello Zibaldone. Importante, in questo contesto, è il noto saggio Leopardi l’«uomo solo» (1937), ricco di interessanti intuizioni critiche. Leopardi continua a essere un riferimento costante per Bontempelli anche negli scritti del dopoguerra, come si vede nel volume postumo Il Bianco e il Nero (1987), composto sul modello dei Pensieri.

Lingua: Italiano
Pag. 59-69
Etichette: Critica letteraria, XX secolo, Giacomo Leopardi, Massimo Bontempelli, Zibaldone,

Autore/i articolo: Gilda Policastro
Titolo articolo: Zibaldoni novecenteschi: il Mestiere di vivere di Pavese e il Diario di Morselli

Il saggio si propone di individuare nello Zibaldone leopardiano l’idealtipo di due diari novecenteschi: Il mestiere di vivere di Cesare Pavese e il Diario di Guido Morselli. Le affinità individuate si concentrano in prima istanza sugli aspetti formali (la natura non sistematica, la valenza di tavolo di laboratorio e di palinsesto delle opere a venire), per arrivare al cuore della coincidenza tematica, che si evidenzia nelle riflessioni comuni (di cui in diversi casi è ricostruibile la derivazione genetica) sulla condizione ontologica di tutti i viventi, analogamente sottoposti a uno stato di souffrance .

Lingua: Italiano
Pag. 71-81
Etichette: Intertestualità, XX secolo, Zibaldone,

Autore/i articolo: Alberto Roncaccia
Titolo articolo: Ceronetti lettore di Leopardi, critica e poetica

Alla fine degli anni ’60, Ceronetti suggerisce la presenza in Leopardi di collegamenti allo gnosticismo, in seguito esplorati dalla critica e in particolare da Cesare Galimberti. Ceronetti legge Leopardi senza separare il poeta dal filosofo e, in sintonia con la propria poetica di scrittore, ne sottolinea la visione scettica e anti-idealistica. Fin dagli anni giovanili, l’attrazione filosofica verso Leopardi si configura come un tratto fondativo della formazione intellettuale dell’autore di Difesa della luna, legata anche, già da quegli anni, alla lezione di Giuseppe Rensi. Guardando alla scrittura e allo stile, la prosa leopardiana delle Operette e dello Zibaldone fornisce a Ceronetti, come a quella che Manganelli definisce la «prosa instabile» del ’900, un paradigma conoscitivo che opta per la frammentarietà e per la digressione saggistica.

Lingua: Italiano
Pag. 83-93
Etichette: Saggio, XX secolo, XXI secolo, Giacomo Leopardi, Giuseppe Rensi, Guido Ceronetti, Sergio Quinsio,

Autore/i articolo: Ewa Nicewicz
Titolo articolo: «La più bella e fortunata età dell’uomo». Gianni Rodari lettore di Giacomo Leopardi

Gianni Rodari (1920-1980), considerato oggi il più grande scrittore italiano per bambini del Novecento, è stato anche giornalista prolifico, studioso di problemi educativi, un intellettuale impegnato che si rivolgeva al pubblico adulto intrecciando nelle sue riflessioni numerosi richiami intertestuali impliciti ed espliciti. Sin dall’inizio della sua carriera uno dei più significativi modelli e punti di riferimento è stato per lo scrittore di Omegna proprio Giacomo Leopardi. Il seguente saggio mira a portare alla luce l’interessante e per certi versi originale forma di leopardismo rodariano, prendendo in considerazione soprattutto l’attività giornalistica, saggistica e politico-sociale di Rodari – comunista al contempo biasimato e lodato – e soffermandosi su alcune specifiche tematiche p resenti in entrambi gli autori.

Lingua: Italiano
Pag. 95-107
Etichette: XX secolo, Giacomo Leopardi, Gianni Rodari, Zibaldone,

Autore/i articolo: Alberto Comparini
Titolo articolo: Lo «Zibaldone» di Alberto Caracciolo: tra teoria e filosofia

Il saggio rintraccia nello Zibaldone di Giacomo Leopardi uno dei principali ipotesti teoretici della filosofia di Alberto Caracciolo. In particolare, attraverso un’analisi testuale e comparata di alcuni passi dedicati al nichilismo, si dimostrerà come il nulla leopardiano costituisca per Caracciolo un momento di fondazione dell’essere, teso alla realizzazione sintetica del rapporto dialettico da parte del soggetto conoscente tra poiesis e noesis, tra il nulla religioso e l’imperativo dell’eterno.

Lingua: Italiano
Pag. 109-118
Etichette: Esistenzialismo, XX secolo, Giacomo Leopardi, Zibaldone,

Autore/i articolo: Federica Barboni
Titolo articolo: Lo Zibaldone e il problema del male: Sanguineti lettore di Leopardi

L’articolo si occupa di ripercorrere le letture critiche che Edoardo Sanguineti ha dedicato a Leopardi e in particolare allo Zibaldone. La riflessione si sviluppa a partire dal saggio raccolto nel Chierico organico, Il nulla in Leopardi, in cui Sanguineti commenta le pagine zibaldoniane dedicate al problema del male e alla metafora del jardin de souffrance (19-22 aprile 1826). L’analisi del saggio di Sanguineti intende verificare come la sua rilettura sposti la prospettiva del male dal piano ontologico a un livello più propriamente sociale. Successivamente, l’articolo procede a verificare come l’esperienza del critico dialoghi con quella del poeta nel riflettere sulla filosofia negativa di Leopardi; viene dunque proposta l’analisi di alcuni testi poetici in cui questo particolare nodo del pensiero leopardiano riemerge, rielaborato dall’ideologia e dallo stile di Sanguineti.

Lingua: Italiano
Pag. 119-131
Etichette: Intertestualità, XX secolo, Edoardo Sanguineti, Giacomo Leopardi, Zibaldone,

Autore/i articolo: Francesco Brancati
Titolo articolo: L’immagine e l’assillo. Fortini e Leopardi

Il saggio ripercorre le principali tappe della ricezione dell’opera di Leopardi nella produzione saggistica di Franco Fortini. A partire dal primo contributo pubblicato sul «Politecnico» e attraverso il momento di centrale definizione costituito dal Passaggio della gioia, l’autore ricostruisce la funzione svolta da Leopardi e dalla sua vicenda critica nella costruzione dell’autorialità critica e poetica di Fortini, dal periodo post bellico fino ai primi anni novanta. Una particolare attenzione viene riservata al dialogo tra Fortini e Luigi Blasucci, ai corsi leopardiani degli anni settanta e ottanta, nonché ai contributi pubblicati su quotidiani e settimanali.

Lingua: Italiano
Pag. 133-148
Etichette: Critica letteraria, Franco Fortini, Giacomo Leopardi, Canti, Zibaldone,

Autore/i articolo: Małgorzata Ślarzyńska
Titolo articolo: Un lento avvicinamento: letture polacche dello Zibaldone

L’articolo ha come obiettivo quello di ripercorrere la ricezione dello Zibaldone leopardiano nella cultura polacca, alla luce della recente traduzione antologica curata da Stanis.aw Kasprzysiak nel 2016. Passando in rassegna varie tipologie di commenti, non solo specialistici, ma anche filosofici (Tatarkiewicz, Elzenberg), poetici (Grze.czak) e giornalistici, si vedra come lo Zibaldone fosse unfopera nota a un gruppo ristretto di intellettuali gia dall’inizio del Novecento. Sebbene Leopardi sia conosciuto in Polonia soprattutto come autore delle Operette morali e dei Canti, negli ultimi anni si e potuto registrare un lento cambiamento che, grazie anche alla traduzione del 2016, ha avvicinato allo Zibaldone una cerchia piu vasta di lettori.

Lingua: Italiano
Pag. 149-163
Etichette: Traduzione, XXI secolo, Giacomo Leopardi, Zibaldone, Polonia

Autore/i articolo: Giuliana Petrucci
Titolo articolo: Sui Pensieri ai quattro venti di Luigi Blasucci
Lingua: Italiano
Pag. 167-172
Etichette: XX secolo, XXI secolo, Luigi Blasucci,