Le riviste sostenitrici
Italianistica | 2019 | N. 2-3
Anno 2019 – N. 2-3
A cura di Chiara Portesine
Titolo articolo: Una poesia di Davide De Camilli
Si propone, in apertura del volume dedicato alla memoria di Davide De Camilli, una poesia dell’autore che verte sul tema del ritorno a casa e sull’attesa dei propri cari – preceduta da un breve ricordo biografico relativo alla personalità di De Camilli.
Lingua: ItalianoPag. 11-12
Etichette: Poesia, XX secolo, XXI secolo,
Titolo articolo: Dedication’s switching. Riflessioni su una pratica letteraria di Niccolò Machiavelli
Il contributo si propone di studiare le dediche e, in particolare, i mutamenti di dedicatario intervenuti nella diffusione delle opere di Niccolò Machiavelli, riservando un’attenzione specifica al passaggio di dedica del “Principe” – da Giuliano de’ Medici a Lorenzo di Piero de’ Medici.
Lingua: ItalianoPag. 15-24
Etichette: Encomio, Letteratura rinascimentale, Scrittura, XVI secolo, Giuliano de' Medici, Lorenzo di Piero de' Medici, Niccolò Machiavelli, Il principe,
Titolo articolo: Sfondo storico, politico, politico, ideologico, poetico della cultura napoletana nella seconda metà del Seicento
L’autrice ricostruisce il contesto ideologico, sociale e poetico della città di Napoli, all’indomani della rivolta di Masaniello (1647) e dell’epidemia di peste scoppiata nel 1656. Mentre i poeti, di fronte alle calamità naturali e all’emergenza del ceto popolare sulla scena politica, perseguirono uno stile classicista, la vera innovazione fu segnata dal pensiero scientifico galileiano. Verrà indagata, ad esempio, l’affermazione del pensiero di Cartesio e la lettura equivoca dell’opera di Torquato Tasso – basi sulle quali si impiantò la trasformazione graduale della cultura nel Regno di Napoli, preannunciando il secolo dei lumi napoletano.
Lingua: ItalianoPag. 25-44
Etichette: Filosofia, Natura, Scienza, Società, XVII secolo, Galileo Galilei, Renato Cartesio, Torquato Tasso, Campania, Napoli
Titolo articolo: Sentimentale, romanzesco, politico. “Werther” e “Ortis” tra passione e ragione
Il saggio propone un’analisi del romanzo foscoliano a partire dalle considerazioni scritte dall’autore nella “Notizia bibliografica” (1816). In particolare, il confronto con i modelli stranieri consente a Foscolo di riflettere sull’identificazione del lettore con il protagonista e di mettere in risalto il carattere al tempo stesso sentimentale e politico della storia narrata.
Lingua: ItalianoPag. 45-54
Etichette: Ideologia, Politica, Stile, Storia, XIX secolo, XVIII secolo, Johann Wolfgang von Goethe, Ugo Foscolo, I dolori del giovane Werther, Ultime lettere di Jacopo Ortis,
Titolo articolo: Voci del deserto: Foscolo e Leopardi
L’autore si propone di indagare la funzione che l’immagine del deserto riveste nelle opere di Ugo Foscolo e Giacomo Leopardi – in particolare, rispettivamente nei “Sepolcri” e nei “Canti”. Per Foscolo, infatti, il deserto diventa il simbolo della distruzione di tutte le cose umane, in una visione del tempo che annienta qualsiasi forma di vita. Rispetto a una simile premessa nichilista, la poesia si pone come sfida più sublime rispetto a una legge generale di natura. Per Leopardi, invece, il deserto si presenta come l’immagine generale della condizione umana, ma la ginestra – che ne abita lo spazio nell’omonima poesia – non pretende di sconfiggere la natura. Al contrario, patisce la desolazione che la circonda, accettando il suo destino.
Pag. 55-64Etichette: Deserto, Natura, Poesia, Simbolo, XIX secolo, XVIII secolo, Giacomo Leopardi, Ugo Foscolo, Canti, Sepolcri,
Titolo articolo: Carlo Porta nelle “Note azzurre” di Carlo Dossi
Pietro Gibellini analizza la presenza di Carlo Porta nella formazione e nella produzione critica di Carlo Dossi, il quale si occupa del maestro sia come personaggio sia come poeta, stabilendo parallelismi con i classici latini e volgari, con i letterati stranieri, con altri autori dialettali e, in particolare, con gli esponenti della tradizione letteraria lombarda.
Lingua: ItalianoPag. 65-72
Etichette: Classicità romana, Comico, Dialetto, Intertestualità, Letteratura in volgare, Letteratura latina, Umorismo, XIX secolo, XVIII secolo, XX secolo, Carlo Dossi, Carlo Porta, Note azzurre,
Titolo articolo: Pasquale Paoli nella narrativa di Piazza e di Guerrazzi
Pasquale Paoli, simbolo di libertà e di resistenza contro l’oppressione del suo popolo, è subito diventato una figura romanzesca, sviluppata da Antonio Piazza (“Amor tra l’armi”, 1773) a Francesco Domenico Guerrazzi, che un secolo dopo l’ha reso eroe eponimo di un romanzo (1860) preceduto da altre due narrazioni di ambientazione corsa – “La torre di Nonza” (1857) e “Storia di un moscone” (1858). L’articolo ricostruisce puntualmente questa linea narrativa irredentistica, contestualizzandola nell’ambito della riscoperta dei costumi locali operata dai romantici.
Lingua: ItalianoPag. 73-88
Etichette: Eroismo, Impegno politico, Romanticismo, XIX secolo, XVIII secolo, Antonio Piazza, Francesco Domenico Guerrazzi, Pasquale Paoli, Amor tra l'armi, La torre di Nonza, Storia di un moscone,
Titolo articolo: L’ultima fase del dantismo di Pascoli (1903-1911)
Il contributo prende avvio dalla constatazione che, a partire dal 1903, Giovanni Pascoli riduce notevolmente i suoi sforzi come interprete di Dante. Oltre a questi chiari segni di distanziamento, tuttavia, se ne colgono pure numerosi che indicano la volontà di completare diversi aspetti rimasti in sospeso – in particolare quello dell’ispirazione dantesca nello scrivere il suo poema, e, in secondo luogo, l’insegnamento etico da esso ancora ricavabile a favore del rinnovamento d’Italia.
Lingua: ItalianoPag. 89-98
Etichette: Citazione, Dantismo, Impegno politico, Intertestualità, XIV secolo, XIX secolo, XX secolo, Dante Alighieri, Giovanni Pascoli,
Titolo articolo: Nota su Pirandello, l’esordio poetico e uno strano commiato
Il focus dell’articolo riguarda la pubblicazione, annunciata dal giovane Pirandello in una lettera del 1888, di una raccolta di poesie allegre e componimenti tristi intitolata “Malgiocondo”. L’autore del contributo indaga alcuni temi presenti nella silloge, come le disillusioni d’amore o la visione amara della piccolezza della società del tempo, mettendoli in stretta connessione con la futura rappresentazione della vita esplicitata nella produzione narrativa più matura. La seconda sezione del saggio riguarda l’ultima raccolta poetica licenziata da Pirandello con il titolo programmatico “Fuori di chiave”, pubblicata presso l’editore Angelo Fortunato Formiggini e caratterizzata da una scrittura ‘bassa’ e umoristica.
Lingua: ItalianoPag. 99-110
Etichette: Poesia, Umorismo, Angelo Fortunato Formiggini, Luigi Pirandello, Fuori di chiave, Malgiocondo,
Titolo articolo: La retorica in scena nel “Fu Mattia Pascal”. Aspetti e figure
Il saggio propone una riflessione su alcuni aspetti della retorica messa in campo nel “Fu Mattia Pascal”, in cui alcune figure del discorso assumono una precisa funzione stilistica, in parallelo all’intenso lavorio teorico di Pirandello. Si trovano, infatti, sdoppiamenti, inversioni, sospensioni in grado di erodere i paradigmi mimetici di fine Ottocento. Nei capitoli incipitari del romanzo si può osservare come la figura del chiasmo risulti, ad esempio, funzionale a un’idea di narrazione flessibile e aperta – alla cui costruzione cooperano aspetti come la forma saggio, il taglio novellistico e l’aspetto metonimico del dettaglio. Vengono a crearsi così scene capaci di creare ambivalenze ed effetti umoristici.
Lingua: ItalianoPag. 111-122
Etichette: Retorica, Romanzo, Umorismo, XIX secolo, XX secolo, Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal,
Titolo articolo: Un romanzo “tutto nuovo” nelle tessere del rapporto fra Pirandello e Tozzi
Nella sua attività di recensore, Pirandello dedica ampio spazio ai romanzi, verso i quali adotta criteri di valutazione che accompagnano l’elaborazione della poetica dell’umorismo – con rilievi critici e giudizi spesso negativi sugli autori. Gli unici due romanzi a ricevere giudizi totalmente favorevoli sono “Il marchese di Roccaverdina” di Luigi Capuana e “Con gli occhi chiusi” di Federigo Tozzi. Su questo secondo parere critico si concentrerà il presente contributo, dal momento che Pirandello, assieme a Borgese, è l’unico a riconoscere il pieno valore innovativo di questo romanzo nell’anno stesso della pubblicazione.
Lingua: ItalianoPag. 123-134
Etichette: Critica letteraria, Modernismo, Modernità, Poetica, Romanzo, Saggio, Umorismo, XIX secolo, XX secolo, Federigo Tozzi, Luigi Capuana, Luigi Pirandello, Con gli occhi chiusi, Il marchese di Roccaverdina,
Titolo articolo: Croce, la critica letteraria, il Novecento, l’Europa. Antiche e nuove prospettive di ricerca
L’articolo si propone di ricostruire dettagliatamente la storia e la geografia della ricezione del pensiero crociano, avvalendosi degli archivi e dei nuovi dispositivi digitali disponibili in rete. L’autrice delinea alcune linee guida che si dipanano intorno al nucleo teorico più interessante, ossia il raccordo fra storia e racconto. I riscontri novecenteschi (da Sapir a Ricoeur, da Jolles a Kracauer) attestano l’attualità e la resistente dimensione europea della figura di Croce – l’ultimo umanista totale della storia occidentale, secondo le conclusioni del contributo.
Lingua: ItalianoPag. 135-156
Etichette: Archivio, Archivio letterario, Critica del testo, Critica letteraria, Digital humanities, Estetica, Ricezione, XX secolo, Benedetto Croce,
Titolo articolo: 1947: intersezioni pavesiate fra biografia e letteratura
Il saggio si concentra su due testi – “Il compagno” e “Dialoghi con Leucò” – usciti nel 1947, a pochi mesi di distanza. Entrambi i libri sono legati alla relazione con Bianca Garufi e testimoniano un’urgenza esistenziale e letteraria di chiarezza e di ordine, secondo prospettive – come quelle del mito e dell’impegno politico – conflittuali e alternative, che nel “Mestiere di vivere” Pavese proverà ad armonizzare in una sintesi più o meno equilibrata, anche se sbilanciata verso l’adesione ideologica alla storia e all’engagement.
Lingua: ItalianoPag. 157-168
Etichette: Biografia, Filosofia, Impegno politico, Mito, XX secolo, Bianca Garufi, Cesare Pavese, Friedrich Nietzsche, Dialoghi con Leucò, Il compagno, Il mestiere di vivere,
Titolo articolo: “Semplicemente il nostro misterioso destino”. Riscritture dell'”Inferno” dantesco nel fantastico italiano del Novecento
L’autore studia il tema e la struttura narrativa del viaggio nell’Oltretomba, di matrice dantesca, all’interno di un corpus di testi fantastici del Novecento italiano: “Oltretomba americano” di Alberto Moravia (nella raccolta “I sogni del pigro”, 1940), “Viaggio agli inferi del secolo” di Dino Buzzati (nel “Colombre”, 1966), “Dall’inferno” di Giorgio Manganelli (1985), “Il quinto stato” e “La vita eterna” di Ferdinando Camon (1970 e 1972).
Lingua: ItalianoPag. 169-182
Etichette: Dantismo, Fantastico, Morte, Viaggio, XIV secolo, XX secolo, Alberto Moravia, Dante Alighieri, Dino Buzzati, Ferdinando Camon, Giorgio Manganelli,
Titolo articolo: Inquiete percezioni. Celati e i linguaggi della critica
Partendo dalla constatazione dell’importanza della critica letteraria nella produzione di Gianni Celati, il contributo si concentra, in primo luogo, su “Finzioni occidentali”, in cui Celati analizza quegli autori che, come Beckett, hanno spostato l’attenzione dallo sviluppo delle trame narrative al farsi della scrittura. Nei più recenti “Studi di affezione per amici e altri”, leggere un testo diventa perdersi nei movimenti della pagina, al punto da farne emergere il disegno (quello di uno scarabocchio o di una grafia orientale). L’esito di tale operazione è una radicale messa in discussione della nozione stessa di letteratura e una ridefinizione dei linguaggi della critica.
Lingua: ItalianoPag. 183-192
Etichette: Antropologia, Critica del testo, Critica letteraria, XX secolo, Gianni Celati, Finzioni occidentali, Studi di affezione per amici e altri,
Titolo articolo: “Is unus bibliotheca magna”: considerazioni a margine del volume “Antonio Magliabechi nell’Europa dei saperi”
Il saggio sviluppa alcuni spunti di riflessione offerti dal volume “Antonio Magliabechi nell’Europa dei saperi” (2017), che ha presentato sotto una nuova luce la figura del letterato – ‘savant’ cosmopolita capace di mettere in circolazione testi e di promuovere iniziative pur senza allontanarsi mai dalla sua città natale. Lo spessore dell’erudizione magliabechiana, oltre a richiamare intellettuali provenienti da tutta Europa, abbracciò anche temi filosofico-scientifici e storico-politici al centro di accesi dibattiti: la tolleranza religiosa, la ricezione del newtonianismo e la periodizzazione storica.
Lingua: ItalianoPag. 183-192
Etichette: Biblioteca, Epistolario, Erudizione, Filosofia, Religione, XVII secolo, XXI secolo, Antonio Magliabechi, Antonio Magliabechi nell'Europa dei saperi,
Titolo articolo: Machiavelli: i nomi del diavolo nella “Favola” di Belfagor
A partire dall’unica novella di Machiavelli tramandata – “Belfagor arcidiavolo”, definita in un manoscritto “Favola” –, il contributo analizza questo testo come una sorta di parodia omerica e dantesca, in cui vengono mescolate le culture religiose a partire dai nomi dei personaggi coinvolti (Dio, i giudici infernali Minos e Radamanto, Plutone, e così via). Viene approfondita la figura di Belfagor, inviato sulla terra sotto le spoglie di Rodrigo da Siviglia, e poi manifestatosi nella vera identità che l’autore ha voluto sotterraneamente attribuirgli: quella di Rodrigo Borgia, divenuto in seguito papa Alessandro VI.
Lingua: ItalianoPag. 207-218
Etichette: Favola, Mito, Mitologia, Parodia, Religione, XV secolo, XVI secolo, Niccolò Machiavelli, Roderigo da Siviglia, Rodrigo Borgia, Belfagor arcidiavolo,
Titolo articolo: Il “Battistino Barometro” di Silvio Pellico: un modello onomastico per “Fermo Spolino” e “Renzo Tramaglino”?
Il contributo analizza il sistema onomastico del racconto “Breve soggiorno in Milano di Battistino Barometro”, pubblicato nel 1819 da Silvio Pellico sul “Conciliatore”, mettendo in evidenza alcuni spunti – come l’adozione di un cognome professionale di origine dialettale per il personaggio principale, che potrebbe aver ispirato le analoghe scelte manzoniane riguardo al nome del protagonista maschile dei “Promessi sposi”.
Lingua: ItalianoPag. 210-228
Etichette: Citazione, Dialetto, Intertestualità, Onomastica, XIX secolo, XVIII secolo, Alessandro Manzoni, Silvio Pellico, Battistino Barometro, Promessi Sposi,
Titolo articolo: Margherita, la morte e il diavolo. Storia di un nome letterario
L’autrice indaga la correlazione tra il nome Margherita e la sua storia onomastica; associato, fin dai primi secoli dell’era cristiana, alla leggenda della santa di Antiochia, il nome è stato messo in relazione con la figura del diavolo e con l’auspicio che anche l’essere più indifeso, se animato dalla fede, possa sfidare la morte e il maligno. La letteratura e le arti hanno accolto questa immagine, variandone la simbologia attraverso i secoli. Il contributo prende in considerazione testi come “L’aratore di Boemia” di Johannes von Saaz (1400), il “Faust” di Goethe (1808), “Il diavolo nell’arte” di Fanny Lewald (1842), “La regina Margot” di Alexandre Dumas padre (1845), “La signora delle camelie” di Alexandre Dumas figlio (1848), “La traviata” di Giuseppe Verdi (1853), “Il Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov (1966-1967) e “Fuga di morte” di Paul Celan (1944-1945).
Lingua: ItalianoPag. 229-244
Etichette: Cristianesimo, Letteratura, Onomastica, XIX secolo, XV secolo, XX secolo, Alexandre Dumas, Giuseppe Verdi, Johann Wolfgang von Goethe, Michail Bulgakov, Paul Celan, Faust, Il Maestro e Margherita, La Traviata, La signora delle camelie,
Titolo articolo: Metamorfosi onomastiche pascoliate: da “Gianni Schicchi” a “Ianus Nemorinus”
L’autore passa in rassegna i diversi pseudonimi adottati da Giovanni Pascoli nel corso della sua vita, fornendone l’interpretazione e seguendone gli usi, privati e pubblici. Negli anni universitari, quando gli allievi di Carducci inventavano reciprocamente soprannomi scherzosi, utilizzò “Gianni Schicchi” – attribuitogli da Severino Ferrari – e “Dioneo” per firmare articoli, racconti e versi. Più avanti, invece, per le brevi poesie latine dedicate a colleghi e amici, trasformerà il suo nome, secondo l’uso umanistico, prima in “Janus Nemorinus” poi in “Janus Nemorensis”
Lingua: ItalianoPag. 230-244
Etichette: Onomastica, XIX secolo, XX secolo, Giovanni Pascoli,
Titolo articolo: “Il nome io l’ho nel viso”
L’autore si interroga sulle ragioni delle frequenti nominazioni mancate nella produzione in versi di Ada Negri, dal suo proclamarsi senza nome al riconoscersi vicina ad altri ‘innominati’, dall’avvertire nella burocrazia anagrafica una forma di oppressione alla proposta di santificazione del nome di chi ha ben meritato e soprattutto del nome di Dio, in adesione a un disegno già riconoscibile nella natura.
Lingua: ItalianoPag. 259-264
Etichette: Onomastica, Poesia, XIX secolo, XX secolo, Ada Negri,
Titolo articolo: “Gattopardo” nome proprio: motivi della scelta
L’autore del contributo propone di interpretare la creazione onomastica del “Gattopardo” come un nuovo nome proprio ispirato all’obsoleto nome comune utilizzato per i felini e documentato, oltre che nella lingua letteraria, anche in alcuni dialetti, tra cui il siciliano. Il saggio si interroga sui motivi di questa scelta, dalle ragioni contenutistiche, legate all’animale araldico della casata descritta nel romanzo (il leopardo) – ridotto a dimensioni più modeste nella figura del gattopardo –, a ragioni più propriamente stilistiche – lo zoonimo, infatti, è un composto eufonico e si inserisce pienamente nel lirismo della prosa di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Lingua: ItalianoPag. 265-274
Etichette: Fonetica, Ironia, Onomastica, Prosa, Romanzo, Simbolismo, Stile, XX secolo, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Gattopardo,
Titolo articolo: Il “Canto di Ulisse”, il nome di Sansone e “Il Versificatore” di Primo Levi
Il saggio presenta e mette a confronto le diverse versioni del “Versificatore” di Primo Levi, pubblicate in rivista o trasmesse per radio e per televisione dal 1960 agli anni Settanta, con un’attenzione particolare per il rapporto tra il testo di Levi e la diffusione in Italia dei primi calcolatori. L’autore si concentra soprattutto sulla prima composizione poetica prodotta dalla macchina, che mette in discussione l’assunto centrale del “Canto di Ulisse” di Dante, ossia la salvazione dell’uomo attraverso la conoscenza. In questo contesto l’eroe biblico Sansone è coinvolto strumentalmente, attraverso il suo nome, in un lieto fine soltanto apparente. Il saggio si chiede se questo testo abbia un carattere essenzialmente scherzoso o se riveli una reale crisi di valori solo parzialmente rimossa attraverso il filtro dell’ironia
Lingua: ItalianoPag. 275-286
Etichette: Bibbia, Dantismo, Ironia, Onomastica, Poesia, Scienza, Tecnologia, XX secolo, Dante Alighieri, Primo Levi, Il Versificatore,
Titolo libro/articolo recensito: Il libro delle imprese dell’Accademia degli Insensati. Ritratti figurati e parlanti
Edizioni: De Luca Editori d’Arte, Roma – 2018
Lingua: Italiano
Pag. 289-291
Recensore/i: Fabrizio Scrivano
Etichette: Accademia, Encomio, Manoscritto, XVI secolo, Cesare Caporali, Ottaviano Aureli, Statilio Paolini,
A cura di: Domenico Falardo
Edizioni: Istituto Italiano per gli Studi Filosofici , Napoli – 2018
Lingua: Italiano
Pag. 291-296
Recensore/i: Alberto Granese
Etichette: Archivio, Edizione critica, Inedito, XIX secolo, XVIII secolo, Giuseppe Maria Galanti,
Titolo libro/articolo recensito: Nievo e Tolstoj. “Le confessioni d’un italiano, Guerra e pace”. Un confronto inedito
Edizioni: Fondazione Mario Luzi Editore , Roma – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 296-298
Recensore/i: Annalisa Giulietti
Etichette: Intertestualità, Romanzo, Stile, Storia, XIX secolo, XX secolo, Ippolito Nievo, Lev Tolstoj, Guerra e pace, Le confessioni d'un italiano,
A cura di: Pietro Gibellini
Edizioni: Marsilio, Venezia – 2018
Lingua: Italiano
Pag. 298-300
Recensore/i: Chiara Portesine
Etichette: Edizione, Edizione critica, Filologia, Inedito, Manoscritto, Variante, XIX secolo, XX secolo, Gabriele d'Annunzio, Alcione, Alcyone,
Titolo libro/articolo recensito: Le autobiografie della Grande Guerra. La scrittura del ricordo e della lontananza
Edizioni: Società Editrice Fiorentina , Firenze – 2019
Lingua: Italiano
Pag. 300-302
Recensore/i: Simone Giorgio
Etichette: Autobiografia, Epistolario, Guerra, Memoria, Scrittura, XX secolo,
Titolo libro/articolo recensito: L’arca di Saba. “I sereni animali che avvicinano a Dio”
Edizioni: Olschki , Firenze – 2018
Lingua: Italiano
Pag. 302-305
Recensore/i: Floriano Romboli
Etichette: Animale, Poesia, Psicoanalisi, XX secolo, Umberto Saba, Canzoniere,
Titolo libro/articolo recensito: Carteggio 1939-1974
A cura di: Sabina Geiser Foglia
Edizioni: Edizioni del Cantonetto, Lugano – 2019
Lingua: Italiano
Pag. 305-306
Recensore/i: Marcello Ciccuto
Etichette: Carteggio, Critica d’arte, Epistolario, Pittura, XX secolo, Emilio Maria Beretta, Piero Bianconi,
Titolo libro/articolo recensito: Goliarda Sapienza. Un’autrice ai margini del sistema letterario
Edizioni: Transeuropea , Massa – 2018
Lingua: Italiano
Pag. 307-308
Recensore/i: Giuseppe Andrea Liberti
Etichette: Biografia, Critica del testo, Critica letteraria, Romanzo, Stile, XX secolo, Goliarda Sapienza, L'arte della gioia,
A cura di: Antonio Sorella, Pierluigi Ortolano
Edizioni: Cesati, Firenze – 2019
Lingua: Italiano
Pag. 309-313
Recensore/i: Daniele Musto
Etichette: Cinema, Letteratura, Letteratura italiana, Romanzo, Stile, Giovanni Boccaccio, Ludovico Ariosto, Luigi Pirandello,
A cura di: Gino Tellini
Edizioni: Società Editrice Fiorentina , Firenze – 2015
Lingua: Italiano
Pag. 313-317
Recensore/i: Floriano Romboli
Etichette: Letteratura italiana, Dacia Maraini, Giovanni Boccaccio, Italo Calvino, Niccolò Machiavelli, Pier Paolo Pasolini,