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Italianistica | 2018 | N. 2
Anno 2018 – Annata: XLVII – N. 2 Mese: maggio/agosto
A cura di Chiara Portesine
Titolo articolo: Premessa
Gli autori introducono e contestualizzano il tema del numero monografico della rivista, incentrato sulla fortuna di Luciano di Samosata nell’Europa del Quattrocento e del Cinquecento – frutto dei contributi presentati al convegno organizzato a Pisa il 5-6 ottobre 2017 e poi edito in due volumi. Nella “Premessa” vengono riassunte le linee guida isolate dagli autori e il profilo metodologico e tematico comune agli studiosi.
Lingua: ItalianoPag. 11-14
Etichette: Luciano, Quattrocento, Cinquecento, Fortuna editoriale, Classicità greca,
Titolo articolo: Luciano e la storiografia umanistica
Il saggio si concentra sul ruolo che il trattato “Πῶς δεῖ ἱστορίαν συγγράφειν” di Luciano ricoprì all’interno della riflessione sull’essenza della storia maturata nel corso dell’Umanesimo, influenzando la rifondazione della storiografia e la nascita della trattatistica sull'”ars historica” tra xv e xvi secolo. L’autrice contestualizza la ricezione del trattato lucianeo nel quadro complessivo della riscoperta degli storici antichi, che determina una svolta rispetto alla storiografia medievale e la nascita della storiografia scientifica moderna. Viene illustrata specificamente l’influenza del modello lucianeo nella trattatistica storiografica d’esordio del xv secolo (da Salutati e Guarino agli storici della corte napoletana dei re d’Aragona, Valla, Facio e Pontano, fino alla “Praelectio” svetoniana di Poliziano, che riprende da vicino i fondamenti e gli stessi “exempla” del trattato di Luciano). L’analisi giunge, infine, ai “Dialoghi della historia” di Francesco Patrizi da Cherso.
Lingua: ItalianoPag. 17-40
Etichette: Luciano, Quattrocento, Cinquecento, Classicità greca, Fortuna editoriale, Storiografia, Storia, Umanesimo, Rinascimento, Trattato,
Titolo articolo: Angelo Poliziano lettore di Luciano
Il saggio si propone di puntualizzare la centralità di Luciano tra gli autori greci cari ad Angelo Poliziano, evidenziando i testi lucianei letti sicuramente dall’autore e da lui citati o sfruttati nei suoi scritti (in particolare, l'”Adversus indoctum”, il “De saltatore” e gli spurii “Amores”). L’autore si avvale di una raccolta di estratti – finora inesplorata – contenuta nel manoscritto II 1 99 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (risalente al 1479-1480), che si rivelano provenienti dalle quattro raccolte dei “Dialoghi” lucianei.
Lingua: ItalianoPag. 41-48
Etichette: Poliziano Angelo, Luciano, Lingua greca, Lingua latina, Inedito, Manoscritto, Dialogo, Citazione,
Titolo articolo: Echi lucianei nel “Momus” e nelle “Intercenales”
A partire da un confronto fra “Momus” e “Iuppiter tragoedus”, l’autore analizza l’influenza di Luciano sulla produzione ‘umoristica’ di Leon Battista Alberti, evidenziando come Alberti abbia fatto proprio il modello di Modo “collusor” (ossia complice divino della critica epicurea alla provvidenza) e seguendo la trasformazione del protagonista da semplice spettatore a cortigiano-calunniatore. Si analizzano, inoltre, le analogie e le divergenze con lo “Spaccio della bestia trionfante” di Giordano Bruno, e viene esaminata dettagliatamente l’ispirazione lucianea nell’intercenale “Defunctus”. In conclusione, viene esaminata la presenza di “Menippus”, “Icaromenippus” e “Vera historia” nelle interinali in cui è più evidente la critica alla religione tradizionale.
Lingua: ItalianoPag. 49-66
Etichette: Quattrocento, Alberti Leon Battista, Bruno Giordano, Umorismo, Umanesimo, Parodia, Epicureismo,
Titolo articolo: Luciano, Alberti e…Petrarca: “ekphrasis” e personificazione nella tradizione testuale e nelle arti figurative
Il saggio analizza la struttura e la funzione della “Personifikationsallegorie”, ossia della personificazione a cui viene assegnata una dimensione allegorica tramite l’integrazione delle figure personificate in una narrazione che suggerisce un senso ulteriore del narrato che oltrepassa il significato primario e consueto delle personificazioni. Questo procedimento risulta centrale tanto per la famosa ecfrasi di un quadro di Apelle che Luciano presenta nel testo “Calunmnia non temere credendum”, quanto per la concezione di un’azione narrata pittoricamente che Leon Battista Alberti sviluppa con riferimento esplicito a Luciano. Inoltre, questo tipo di personificazione si trova alla base della macrostruttura narrativa dei “Trionfi” di Petrarca (con una determinante influenza di Giotto) e della loro ricezione nell’arte figurativa.
Lingua: ItalianoPag. 67-86
Etichette: Luciano, Alberti Leon Battista, Petrarca Francesco, Trecento, Ecfrasi, Personificazione, Allegoria,
Titolo articolo: Pontico Virunio e Luciano
Il contributo individua e commenta, a partire dal ms. B 3471 della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna, un’esperienza di scuola del giovane umanista Pontico Virunio alle prese con la “Muscae laus” di Luciano di Samosata – legato probabilmente al tirocinio presso Giorgio Valla nei primi anni dell’insegnamento dell’umanista a Venezia (1485-1488). Inoltre, il nome di Pontico compare in alcune stampe lucianee (due versioni di dialoghi lucianei precedute da una “Luciani vita”), talvolta anche a sproposito – dal momento che gli vengono attribuite traduzioni di dialoghi lucianei, in realtà, di mano di altri umanisti.
Lingua: ItalianoPag. 87-106
Etichette: Luciano, Virunio Pontico, Quattrocento, Cinquecento, Manoscritto, Valla Giorgio, Umanesimo, Traduzione, Lingua latina,
Titolo articolo: Da “alter Lucianus” a “vero Modo”. Il riuso erasmiano del corpus lucianeo
Il saggio individua e problematizza quattro diverse fasi nella produzione lucianea di Erasmo da Rotterdam, prendendo in considerazione le opere comprese tra le traduzioni lucianee del 1506 e la penultima edizione dei “Colloquia” del 1531, sottolineando l’evoluzione nei rapporti tra Erasmo e i giovani umanisti tedeschi suoi sodali (progressivamente attratti dalla figura di Martin Lutero). L’analisi prende l’avvio dalla dedica della traduzione dell'”Alexander” in cui Erasmo individua due registri comici nell’opera di Luciano – uno violento e aggressivo, derivante dalla satira menippea (“sales nigri”) e uno urbano ed elegante (“sales candidi”).
Lingua: ItalianoPag. 109-123
Etichette: Erasmo da Rotterdam, Umanesimo, Lutero Martin, Stile, Comico, Cinquecento,
Titolo articolo: “Et Luciani quoque facetiis ac lepore capiuntur”, ovvero del successo della satira antica nell’isola di Utopia e nell’Europa moderna
Lo studio si propone di indagare la presenza dei motivi e delle strategie della satira di Luciano di Samosata all’interno dell'”Utopia” di Thomas More, con una particolare attenzione riservata alla figura di Raffaele Itlodeo – che sembra mostrare alcuni tratti propri dell’eroe satirico lucianeo (tra Parresiade, Licino, Menippo e lo stesso Luciano in veste di personaggio nella “Storia Vera”).
Lingua: ItalianoPag. 125-137
Etichette: Erasmo da Rotterdam, Cinquecento, Luciano di Samosata, Satira, Eroe, Utopia, Personaggio,
Titolo articolo: Lucian in the classroom: two 16th century manuscripts (Rome, Biblioteca Angelica 239 and Brussels, Bibliothèque Royale, 14626)
A partire dall’analisi di due manoscritti del XVI secolo che contengono la traduzione latina (con commento) di alcune opere di Luciano di Samosata (Roma, Biblioteca Angelica 239 – Bruxelles, Bibliothèque Royale, 14626), l’autore tenta di determinare l’identità del traduttore nonché di ricostruire la relazione tra le due versioni manoscritte del “Somnium siue Vita Luciani”. Il contributo giunge alla conclusione che le traduzioni e i commenti sono stati fatti entrambi da Giacinto Arpino, probabilmente mentre si trovava a Milano, per le sue lezioni di greco elementare (1506-1511), e che erano confezionati per essere usati assieme a una “Opera omnia” in greco.
Lingua: InglesePag. 139-160
Etichette: Luciano di Samosata, Cinquecento, Manoscritto, Traduzione, Lingua latina, Commento, Arpino Giacinto,,
Titolo articolo: Delle molteplici trasformazioni di Luciano nel Cinquecento: “La vita de cortigiani di Luciano filosofo”
L’intervento mira a compiere una disamina completa del primo volgarizzamento del “De mercede conductis” (intitolato “La vita de cortigiani di Luciano filosofo” – Venezia, 1542). L’autrice indaga le precedenti traduzioni della stessa opera, in latino (soprattutto quella di Erasmo) e in francese, nonché le modalità in cui l’originale è stato reso in volgare. Si tenta di risalire, inoltre, alla figura del misterioso traduttore – avanzando la proposta di identificazione con Giovanni Antonio Clario –, evidenziando infine la tradizione tematica in cui si inserisce il volgarizzamento (il filone della letteratura anti-cortigiana).
Lingua: ItalianoPag. 161-179
Etichette: Cinquecento, Luciano di Samosata, Clario Giovanni Antonio, Erasmo da Rotterdam, Aretino Pietro, Volgarizzamento, Corte, Fortuna editoriale, Traduzione, Lingua volgare,