Italianistica | 2009 | N. 3

Anno 2009 – Annata: XXXVIII – N. 3 Mese: Settembre/Dicembre
A cura di Irene Baccarini

Autore/i articolo: MARCELLO CICCUTO
Titolo articolo: Figurabilità delle “imagines agentes” nel viaggio greco di “Maia”

L’autore del presente contributo sottolinea da subito come dato fondamentale della poetica dannunziana la ricerca da parte del poeta “della mitica funzione iconica della parola” e l’esigenza “di una prosa plastica e sinfonica, ricca d’immagini. Da questo punto passa ad analizzare il caso specifico di “Maia”, primo libro delle “Laudi”, in cui il ricordo e il racconto del viaggio in Grecia compiuto dall’io del poeta viene reso “con parole potenziate dall’esperienza vitale”.

Lingua: Italiano
Pag. 11-19
Etichette: D’Annunzio Gabriele, Maia, Laudi, Poesia, Ottocento, Novecento, Viaggio, Grecia,

Autore/i articolo: GIULIANA PIERI
Titolo articolo: D’Annunzio ed Edward Burne-Jones: il mito di Psiche tra prearffaellitismo e decadenza

Giuliana Pieri, all’interno della ricezione dei Preraffaelliti nella cultura italiana, individua in Gabriele D’Annunzio un momento particolare. Il poeta italiano, infatti, fu uno dei primi a comprendere tutte le potenzialità del gusto preraffaellita, interpretandolo in chiave estetica e decadente. Qui ci si sofferma nello specifico sulla poesia “Psiche giacente”, contenuta nella sezione “Hortus Larvarum” del “Poema paradisiaco”, che si ispira esplicitamente al pittore preraffaellita Edward Burne-Jones. Secondo la studiosa questo componimento si caratterizza come “iconotesto”, in cui si sviluppa in modo decisivo la relazione tra parola e immagine. La Pieri sottolinea questo interesse di D’Annunzio per le arti figurative come elemento centrale per capire appieno la dimensione creativa del poeta.

Lingua: Italiano
Pag. 21-29
Etichette: D’Annunzio Gabriele, Poema paradisiaco, Poesia, Ottocento, Novecento, Mito, Arte, Preraffaelliti,

Autore/i articolo: GIORGIO PATRIZI
Titolo articolo: Parola e immagine: le ragioni e le origini delle avanguardie novecentesche

“Il Novecento è anche, in modo rilevante, in questo rapporto privilegiato tra parola e immagine”. Questa è l’affermazione che chiude il saggio di Giorgio Patrizi, a cui l’autore arriva sviluppando la sua indagine sulle esperienze delle avanguardie del secolo scorso e sul modo di impostare i rapporti tra i codici espressivi portati avanti da queste. Nell’articolo trovano posto personalità come Carlo Dossi, ma anche i futuristi e altre correnti protagoniste della “modernità novecentesca”.

Lingua: Italiano
Pag. 31-39
Etichette: Novecento, Avanguardia, Modernità, Parola, Immagine,

Autore/i articolo: EMILIA DAVID
Titolo articolo: Le serate futuriste e le “soirées” Dada, il teatro futurista e le esibizioni dadaiste: modelli somiglianti

All’interno del complicato panorama delle avanguardie novecentesche e dei rapporti nati tra queste, un discorso a parte meritano il futurismo e il dadaismo, i due movimenti più dirompenti dei primi decenni del Novecento. Emilia David esamina somiglianze e divergenze tra le due poetiche, per poi arrivare ad una più attenta analisi comparativa delle serate teatrali organizzate da entrambi i movimenti, attraverso cui la studiosa dimostra come il dadaismo abbia ripreso e arricchito tematiche inventate dal futurismo.

Lingua: Italiano
Pag. 41-55
Etichette: Futurismo, Dadaismo, Novecento, Avanguardia, Teatro,

Autore/i articolo: NICOLETTA MAINARDI
Titolo articolo: “Il Quadro incompiuto” di Arturo Loria

Nicoletta Mainardi si ferma ad analizzare il racconto di Arturo Loria “Il Quadro incompiuto”, iniziato nel 1938, portato a termine nel 1949 e poi confluito nella raccolta “Il compagno dormiente” del 1960. Il racconto si incentra sullo scontro tra un padre e un figlio, entrambi pittori. Il padre, pittore ottocentista, lascia in eredità al figlio il suo studio, i suoi quadri non venduti e anche un quadro incompiuto, che, nonostante le idee di arte così diverse dei due, verrà portato a termine proprio dal figlio. Attraverso l’analisi di questo scontro generazionale, che si risolve in modo così paradigmatico, Loria racconta, a detta dell’autrice, “il mistero perenne della creazione artistica”.

Lingua: Italiano
Pag. 57-63
Etichette: Loria Arturo, Il Quadro incompiuto, Racconto, Novecento, Pittura,

Autore/i articolo: PIETRO GIBELLINI
Titolo articolo: Descrivere un paesista: Arturo Tosi, per Linati e Gadda

Pietro Gibellini parte dal rapido accenno al pittore Arturo Tosi che Gadda fa nel “Disegno milanese” intitolato “Quando il Girolamo ha smesso”, per poi fare un discorso molto più ampio sui rapporti tra i due, ritrovando delle consonanze tra la prosa gaddiana e la pittura materica di Tosi. Nel gioco di equilibrio tra espressionismo e realismo che vede partecipi lo scrittore e il pittore, Gibellini chiama in causa anche Carlo Linati, che ugualmente colse l’arte lombarda di Tosi.

Lingua: Italiano
Pag. 65-68
Etichette: Gadda Carlo Emilio, Adalgisa, Prosa, Linati Carlo, Tosi Arturo, Novecento, Lombardia, Pittura, Paesaggio,

Autore/i articolo: GIOVANNI MARCHESI
Titolo articolo: “Parodia di un gioco di ombre”. L’esperienza cinematografica di Enrico Roma

Nel 1919 Enrico Roma, scrittore, attore, regista e giornalista, pubblica un romanzo intitolato “La repubblica del silenzio”, che ha per argomento l’ambiente cinematografico. Pur nella debolezza della sua trama, il testo appare interessante ad una rilettura odierna perché contiene molte osservazioni sul cinema di quegli anni. L’autore del contributo, nella lettura che fa del romanzo, mette in luce sia il modo in cui Roma riesce a ritrarre alcuni fenomeni tipici del mondo del cinema, sia lo sguardo moralistico con cui li giudica, che rende il romanzo il testamento spirituale di un intellettuale in crisi nella nascente civiltà mediatica.

Lingua: Italiano
Pag. 69-79
Etichette: Roma Enrico, La repubblica del silenzio, Romanzo, Novecento, Cinema, Mass Media,

Autore/i articolo: ELENA LENCIONI
Titolo articolo: Tra cinema e romanzo: fenomeni di scrittura filmica di “Uomini e no”

L’autrice del contributo parte dalla definizione del romanzo di Vittorini “Uomini e no” come di un’opera in bianco e nero: definizione che trova la sua prova anche nel numero di occorrenze degli aggettivi bianco, nero e grigio riscontrabili nel romanzo. Questa scelta stilistica viene suggerita a Vittorini da un certo tipo di cinema. La studiosa dimostra quindi l’influenza che il nuovo tipo di arte ebbe sulla prosa dello scrittore siciliano, soprattutto all’interno di una riflessione sulle strategie narrative e di una rivalutazione del concetto stesso di realismo.

Lingua: Italiano
Pag. 81-96
Etichette: Vittorini Elio, Uomini e no, Romanzo, Novecento, Cinema, Realismo,

Autore/i articolo: GIUSEPPE LUPO
Titolo articolo: Ipotesi di un romanzo scenico. “Le città del mondo” al bivio tra narrativa e cinema

In questo contributo Giuseppe Lupo si sofferma sulle due versioni dell’opera di Elio Vittorini “Le città del mondo”: il romanzo, uscito postumo nel 1969 a cura di Vito Camerano, e il testo filmico, uscito nel 1975 con il sottotitolo “Una sceneggiatura”. Nonostante in entrambe si possa individuare una “predisposizione all’affresco reso alla maniera dantesca”, tuttavia la versione filmica presenta delle caratteristiche che rendono più difficoltosa l’individuazione del genere di appartenenza. Attraverso un confronto tra le due versioni, l’autore, all’interno del discorso sulla cultura visuale, analizza questo caso di “romanzo scenico”.

Lingua: Italiano
Pag. 97-113
Etichette: Vittorini Elio, Le città del mondo, Romanzo, Novecento, Sceneggiatura,

Autore/i articolo: MICHELA BALDINI
Titolo articolo: Le arti figurative all’ “Approdo”. Carla Lonzi allieva dissidente di Roberto Longhi

Michela Baldini ricostruisce le interessanti vicende della rivista letteraria e rubrica radiofonica “L’approdo”, che videro protagonisti Roberto Longhi, la sua allieva Carla Lonzi e Carlo Betocchi, il quale dal 1958 divenne redattore unico. La studiosa si sofferma in particolare sulle rassegne della Lonzi, riportate anche in appendice al saggio, e sui punti che portarono alla rottura tra la giovane critica d’arte e il suo maestro Roberto Longhi. È soprattutto in merito alla riflessione sul ruolo dell’arte nella società che le posizioni dei due si trovarono maggiormente in disaccordo. Il contributo è interessante perché dipinge il quadro di un ambiente culturale vivo e fecondo.

Lingua: Italiano
Pag. 115-130
Etichette: Longhi Roberto, Lonzi Carla, Betocchi Carlo, Rivista, Novecento, Rassegna, Pittura, Critica d’arte,

Autore/i articolo: GIULIA DELL’AQUILA
Titolo articolo: Cronaca di una visione: Dino Buzzati e Hieronymus Bosch

“Il Maestro del Giudizio Universale”” è il titolo del racconto che Buzzati scrive nel 1966 per presentare l’opera completa di Hieronymus Bosch. L’autrice del contributo individua le somiglianze tra il pittore quattrocentesco e lo scrittore italiano, soffermandosi soprattutto sul modo in cui Buzzati, nel racconto sopracitato, assimila l’universo figurativo del pittore fiammingo. In particolare la studiosa mette in evidenza la dimensione “visionaria” delle strategie narrative di Buzzati, che vogliono essere quasi un omaggio a Bosch.

Lingua: Italiano
Pag. 131-142
Etichette: Buzzati Dino, Il Maestro del Giudizio Universale, Racconto, Novecento, Bosch Hieronymus, Arte, Fantastico,

Autore/i articolo: MARIA FRANCESCA PEPI
Titolo articolo: Italo Calvino e Giulio Paolini. “Idem”: un libro, un quadro

L’autrice del presente contributo inizia considerando la propensione alla scrittura del pittore Giulio Paolini: una scrittura che assume una forma teatrale e che incide profondamente sul fare artistico, delineando i contorni della visione del pittore. Proprio a partire da questa tensione dell’artista genovese verso la scrittura, Maria Francesca Pepi si sofferma su “Idem”, testo di Paolini che appare per l’Einaudi nel 1975. Questo testo è particolarmente interessante soprattutto perché contiene la prefazione di Italo Calvino. Come sottolinea l’autrice, per Calvino l’attenzione al linguaggio di Paolini diventa uno stimolo per rileggere, da un altro punto di vista, anche il proprio lavoro. Questa prefazione, quindi, si presenta come un testo quanto mai importante per entrare in contatto con il linguaggio del pittore e dello scrittore.

Lingua: Italiano
Pag. 143-158
Etichette: Calvino Italo, Paolini Giulio, Idem, Prosa, Novecento, Forma, Linguaggio,

Autore/i articolo: VALERIA GALBIATI
Titolo articolo: Tra letteratura e cinema: Landolfi, Cavazzoni e Fellini

Come raccontò lo stesso Fellini, il suo ultimo lavoro, “La voce della luna”, del 1990, venne ispirato dal romanzo di Ermanno Cavazzoni “Il poema dei lunatici”, apparso nel 1987. Il film, tuttavia, presenta dei legami anche con alcuni motivi della narrativa di Tommaso Landolfi: in particolare, immagine significativamente presente in tutti e tre gli autori è quella della luna. Valeria Galbiati analizza questi fecondi rapporti di intertestualità “tra letteratura e cinema”.

Lingua: Italiano
Pag. 159-166
Etichette: Cavazzoni Ermanno, Il poema dei lunatici, Landolfi Tommaso, Narrativa, Novecento, Fellini Federico, La voce della luna, Cinema, Regia, Intertestualità,

Autore/i articolo: ANNA FOCHI
Titolo articolo: Oltre Eboli: il viaggio di Rosi nell’universo remoto del “Cristo” di Levi

Oggetto del contributo di Anna Fochi è la trasposizione filmica del romanzo di Carlo Levi “Cristo si è fermato ad Eboli” con la regia di Francesco Rosi. L’autrice rimarca prima di tutto la difficile ricezione del romanzo, dagli attacchi della critica marxista all’importante e decisivo giudizio di Asor Rosa, che lo collocava all’interno della “letteratura populista resistenziale”. In secondo luogo si concentra sulla traduzione operata da Rosi e sulle scelte che mossero il regista, considerato da tutti un regista impegnato, verso il testo di Levi. Rosi, nel trasmettere il punto di vista leviano, sceglie di soffermarsi su temi particolari, come quello socio-politico. Nel complesso questa trasposizione si rivela particolarmente fedele.

Lingua: Italiano
Pag. 167-176
Etichette: Levi Carlo, Cristo si è fermato ad Eboli, Romanzo, Novecento, Meridione, Rosi Francesco, Regia,

Autore/i articolo: FRANCESCO GALLUZZI
Titolo articolo: “La jena più ne ha e più ne vuole”. Un progetto cinematografico di Emilio Isgrò

Dopo una rapida rassegna sul panorama culturale degli anni Sessanta, così denso di sollecitazioni per chi si occupi di “visual studies”, e sul carattere della cinematografia sperimentale, che in quel periodo coinvolse quasi tutti gli artisti, Francesco Galluzzi analizza la particolare figura di Emilio Isgrò, poeta, artista visuale e animatore del Gruppo 63, che nel 1969 decise di lavorare ad un progetto di cinema sperimentale con un film dal titolo “La jena più ne ha e più ne vuole”. Il film, la cui trama era una storia di guerra e spionaggio, doveva essere girato e cancellato immediatamente: in questa prospettiva la cancellatura avrebbe assunto una funzione diegetica “come motore del possibile sviluppo di un’altra storia”; l’idea del film cancellato, tuttavia, rientrava anche in altre iniziative del cinema sperimentale di quegli anni.

Lingua: Italiano
Pag. 177-190
Etichette: Isgrò Emilio, Novecento, Cinema,

Autore/i articolo: FABIO SCOTTO
Titolo articolo: La poetica dello sguardo di Bernard Noël

Bernard Noël è uno dei maggiori poeti francesi del Secondo Novecento, al quale dedica la sua attenzione Fabio Scotto. In questo saggio, infatti, lo studioso definisce i termini della poetica dello sguardo di Noël, che caratterizza la sua poesia ma anche la narrativa, in una relazione tra occhi, parola e conoscenza che determina “lo slancio poietico dello sguardo”.

Lingua: Italiano
Pag. 191-205
Etichette: Noël Bernard, Poesia, Romanzo, Novecento, Francia,

Autore/i articolo: ALBERTO CASADEI
Titolo articolo: La distanza e il sistema. Letteratura, pittura e filosofia nelle opere di Emilio Tadini

Dopo alcune considerazioni preliminari sul significato dell’interdisciplinarietà, Alberto Casadei analizza l’opera creativa di Emilio Tadini, che rappresenta un interessante esempio di intreccio tra pittura e letteratura. Dagli anni Sessanta, infatti, Tadini affianca all’attività di pittore quella di scrittore, come se l’autore ‘narrativizzasse’ i problemi sorti al momento della creazione pittorica. Lo studioso, quindi, fa notare come l’intreccio di pittura, letteratura e saggistica contraddistingua nell’insieme la creatività tadiniana.

Lingua: Italiano
Pag. 207-220
Etichette: Tadini Emilio, Novecento, Pittura, Letteratura, Saggistica, Creazione,

Autore/i articolo: RICCARDO DONATI
Titolo articolo: Il corpo risonante. Cinque artisti contemporanei e la poesia di Elisa Biagini

La produzione della poetessa contemporanea Elisa Biagini appare quanto mai interessante per il dialogo che instaura con le arti visive, riuscendo a fondere verso e visione in maniera particolarmente innovativa. Nel suo contributo Riccardo Donati analizza le affinità tra la poetessa fiorentina e cinque artisti contemporanei: Louise Bourgeois, Giuseppe Penone, Mona Hatoum, Kiki Smith e Maurizio Cattelan. Il confronto è basato sull’aspetto che riguarda la rappresentazione del corpo, che appare essere uno dei motivi più centrali della poesia della Biagini.

Lingua: Italiano
Pag. 221-234
Etichette: Biagini Elisa, Poesia, Contemporaneità, Arte, Corpo,

Autore/i articolo: ROSSANA DEDOLA
Titolo articolo: Pinocchio tra sculture e installazioni

Il suggestivo contributo di Rossana Dedola si sofferma su un fenomeno artistico che si è diffuso progressivamente dagli anni novanta ad oggi: la produzione da parte di artisti italiani e stranieri di sculture e installazioni dedicate a Pinocchio, il celebre burattino nato dalla penna di Collodi. Che cosa leggono questi artisti nel romanzo di Collodi, che appare ancora così vitale e si presta a così tante traduzioni? Come viene rappresentato il burattino? E soprattutto, perché Pinocchio attira fortemente l’attenzione di così tanti e diversi artisti? A queste domande cerca di rispondere la studiosa.

Lingua: Italiano
Pag. 235-243
Etichette: Collodi Carlo, Avventure di Pinocchio, Romanzo, Ottocento, Novecento, Arte, Scultura,