Italianistica | 2007 | N. 1-2

Anno 2007 – Annata: XXXVI – N. 1-2 Mese: Gennaio / Agosto
A cura di Irene Baccarini

Autore/i articolo: ENZO NOÈ GIRARDI
Titolo articolo: “Le due culture” nella Milano dell’Ottocento

Enzo Noè Girardi riprende una relazione fatta in occasione del bicentenario dell’Istituto Lombardo, dal titolo “La storia e la critica letteraria nel primo secolo dell’Istituto”, per chiarire il rapporto tra lettere e scienze, le due culture appunto, nel contesto milanese e lombardo dell’Ottocento. Affermando che “gli scienziati e i letterati dell’Istituto sono stati gli interpreti di un’unica cultura, di un nuovo ‘umanesimo’”, lo studioso delinea il profilo delle personalità più interessanti, sia per quanto riguarda il suddetto rapporto lettere e scienze, sia in rapporto alla funzione della letteratura nel Risorgimento. Dopo Giulio Carcano e Cesare Cantù, Girardi pone l’attenzione sulla figura di Londonio, di cui sottolinea l’attualità di pensiero.

Lingua: Italiano
Pag. 15-23
Etichette: Ottocento, Cultura, Scienza, Risorgimento, Milano,

Autore/i articolo: RUGGIERO STEFANELLI
Titolo articolo: Note sul lessico dei “Sepolcri”

Un’approfondita analisi del codice binario che caratterizza il lessico dei “Sepolcri” – che lo studioso aveva già messo in evidenza in un precedente intervento – viene presentata da Ruggiero Stefanelli, il quale vede in questa binarietà l’espressione del neoclassicismo del Foscolo e, al tempo stesso, la consapevolezza da parte sua della necessità di rinnovamento della lingua italiana. Lo studio si fa particolarmente interessante nel momento in cui l’autore, dal verso 165 e in particolare dal 173 del poema foscoliano, individua l’interruzione di questa binarietà, a vantaggio di un unico codice, che porterebbe ad una “levitazione epico-lirica progressivamente crescente” dell’opera. L’intera analisi si sviluppa attraverso scrupolosissime comparazioni lessicali, che dimostrano l’esistenza del doppio registro e supportano quindi la tesi dell’autore.

Lingua: Italiano
Pag. 25-34
Etichette: Foscolo Ugo, I Sepolcri, Poesia, Ottocento, Lessico,

Autore/i articolo: FRANCESCO SBERLATI
Titolo articolo: Longobardi e lessicografi. Filologia e storia in Manzoni

Il saggio di Sberlati si divide in due parti: nella prima, “Lingua e Nazione”, l’autore esplora alcuni momenti della riflessione linguistica del Manzoni, soprattutto attraverso l’analisi del trattato “Della lingua italiana”, non mancando però di fare riferimento anche alla corrispondenza dello scrittore con il Furiel. Gli interessi linguistici del Manzoni vengono così delineati in tutte le loro direzioni: l’ambito sociolinguistico come quello filologico, la riflessione sul dialetto e il confronto con il contesto francese, e altro ancora. Nella seconda parte, invece, “Una scienza della storia”, Sberlati esamina la concezione storiografica manzoniana a partire dalla lettura del “Discorso sur alcuni punti della storia longobardica in Italia”, dimostrando infine come la riflessione sulla storia abbia un riscontro anche nella produzione creativa del Manzoni.

Lingua: Italiano
Pag. 35-57
Etichette: Manzoni Alessandro, Della lingua italiana, Discorso sur alcuni punti della storia longobardica in Italia, Trattatistica, Ottocento, Filologia, Lingua, Dialetto, Storiografia,

Autore/i articolo: STEFANO VERDINO
Titolo articolo: Il poeta vincolato: Felice Romani tra rifacimenti e abbozzi. In appendice il frammento inedito dello “Spartaco”

L’articolo di Stefano Verdino si concentra sulla figura del librettista Felice Romani: mettendo in luce gli elementi di derivazione metastasiana dell’arte di Romani, l’autore individua anche delle “calibratissime inserzioni romantiche”, che provano l’originalità dello scrittore e la sua capacità di congiungere sapientemente parole e musica. A questo proposito viene preso in considerazione il rapporto tra Romani e Bellini e la profonda conoscenza che il librettista ebbe del teatro francese. L’autore riesce quindi bene a mettere in evidenza tutti gli elementi che caratterizzano la grandezza di Romani e che trovano piena espressione nella formula “Tragedia lirica”, di cui il frammento inedito dello “Spartaco”, posto in appendice, è sicuramente la dimostrazione più efficace.

Lingua: Italiano
Pag. 59-74
Etichette: Romani Felice, Spartaco, Libretto d’opera, Ottocento, Musica, Canto, Intertestualità,

Autore/i articolo: PIETRO GIBELLINI
Titolo articolo: L’infelicità umana dalla lingua al dialetto: Marino riscritto da Mattei e da Belli

Il breve studio di Pietro Gibellini affronta un interessante caso di intertestualità all’interno del panorama poetico italiano. Infatti, dopo aver tracciato dei parallelismi biografici tra i poeti dialettali Loreto Mattei, reatino, e Gioacchino Belli, romano, mette a confronto le loro diverse ‘riscritture’ del sonetto “Indelicate umana” di Marino. L’autore non ci offre solo una panoramica degli studi e delle ipotesi avanzate sull’argomento, ma accosta al “dittico delle traduzioni dialettali” anche la versione del poeta napoletano Niccolò Capasso, aggiungendo un nuovo elemento all’interno del repertorio antologico-critico. Dopo aver analizzato queste diverse espressioni in relazione al poeta del Seicento, lo studioso si sofferma sull’originalità della ‘riscrittura’ del Belli.

Lingua: Italiano
Pag. 75-82
Etichette: Belli Giuseppe Gioacchino, Marino Giovan Battista, Mattei Loreto, Seicento, Settecento, Ottocento, Sonetto, Poesia dialettale, Intertestualità,

Autore/i articolo: STEFANO LAZZARIN
Titolo articolo: L’altro, l’esotico e il perturbante nell’ “Alfier nero” (1867) di Arrigo Boito

Stefano Lazzarin ci propone una lettura quanto mai interessante del racconto di Arrigo Boito l’ “Alfier nero”, inserito nel panorama europeo del racconto fantastico. Partendo proprio dall’analisi dell’ ‘incipit’ del racconto, l’autore sottolinea come il tema dell’altro, “un negro, un vero etiopico”, abbia dei precisi legami storici con il colonialismo; tuttavia proprio questo sguardo sull’altro, e la descrizione che ne viene fatta, diventa espressione del dualismo di fondo che caratterizza la poetica di Boito e che nel testo, attraverso un’ “immaginazione binaria”, penetra a tutti i livelli. Mediante un’attenta analisi delle opposizioni simboliche che possono essere rintracciate nell’opera, Lazzarin dimostra come in Boito lo schema dualistico non sia così fisso, proprio perché deve riflettere, in una dimensione di incontro e scontro, il processo di conoscenza dell’altro.

Lingua: Italiano
Pag. 83-96
Etichette: Boito Arrigo, Alfier nero, Narrativa, Ottocento, Esotico, Alterità, Colonialismo,

Autore/i articolo: RICCARDO SCRIVANO
Titolo articolo: Il Petrarca di De Sanctis dalle “Lezioni Zurighesi” al “Saggio critico”

Il breve articolo di Riccardo Scrivano ripercorre la riflessione critica del De Sanctis sulla poesia del Petrarca, dalle lezioni che il critico tenne nel periodo in cui si trovava Zurigo, alla stesura del “Saggio critico”. In questo percorso, l’autore non manca di sottolineare come già nelle “Lezioni zurighesi” il De Sanctis ponga l’accento sulla netta distinzione tra l’opera del Petrarca e il petrarchismo. Illustrando le “Lezioni” in tutta la loro struttura, Scrivano non ci mostra solamente l’articolazione del pensiero del grande critico, ma riesce anche a farci comprendere quanto il “Saggio” debba al contesto che aveva alimentato tutta riflessione precedente, cioè quello zurighese.

Lingua: Italiano
Pag. 97-103
Etichette: De Sanctis Francesco, Petrarca Francesco, Saggistica, Ottocento, Petrarchismo, Zurigo,

Autore/i articolo: GIORGIO CAVALLINI
Titolo articolo: “Cose” e non “parole”. Un’esperienza del giovane Francesco De Sanctis tra il Collegio della Nunziatella e il caffè del Gigante

In questo saggio viene preso in esame il capitolo XV del frammento autobiografico “La giovinezza” di Fancesco De Sanctis. Questo capitolo, dal titolo “Il collegio militare e il caffè del Gigante”, si riferisce al periodo in cui il De Sanctis aveva ricevuto la nomina di professore nel “Real collegio militare” della Nunziatella ed è articolato in due parti: nella prima il critico racconta la sua esperienza, dapprima difficile, di insegnante, ed ha quindi un interesse pedagogico; nella seconda rievoca il momento emozionante della lettura delle adunanze parlamentari, che veniva fatta al suddetto caffè, ed ha un interesse più umano e culturale. Riportando questi passi autobiografici, Cavallini riesce a mettere in evidenza la “felice fusione di scuola e vita”, determinante per la formazione del De Sanctis.

Lingua: Italiano
Pag. 105-111
Etichette: De Sanctis Francesco, La giovinezza, Autobiografia, Ottocento, Cultura, Pedagogia,

Autore/i articolo: MARIA GABRIELLA RICCOBONO
Titolo articolo: Echi di Turgenev in Verga

Maria Gabriella Riccobono illustra, con estrema attenzione ai particolari, come all’interno dei romanzi di Giovanni Verga appartenenti al periodo fiorentino, soprattutto in “Eros”, si possano cogliere nuclei tematici, parallelismi tra i personaggi e rinvii evidenti ai romanzi di Turgenev. L’autrice, infatti, apre il saggio sottolineando l’influenza dello scrittore russo sulla narrativa del Verga, considerando però anche il fatto che lo scrittore siciliano lesse nello stesso periodo Turgenev e Flaubert. Proprio per questo motivo la studiosa, dopo aver individuato una fitta trama di corrispondenze, arriva alla definizione di “bovarismo verghiano”.

Lingua: Italiano
Pag. 113-120
Etichette: Verga Giovanni, Turgenev Ivan Sergeevic, Narrativa, Ottocento, Intertestualità,

Autore/i articolo: GUIDO BALDI
Titolo articolo: Le ambivalenze della “Lupa”: moralismo e fascino del ‘diverso’

Partendo dal alcune considerazioni sul ruolo e sulla tipologia del narratore all’interno della novella di Verga “La Lupa”, Guido Baldi riesce ad analizzare in tutti i suoi risvolti interpretativi l’emblematica figura della protagonista. Viene sottolineata l’identificazione della voce narrante con la voce del ‘coro’, quale effetto del procedimento narrativo verghiano e da questa affermazione, il critico trae lo spunto per individuare la posizione ambivalente dell’autore di fronte al personaggio femminile protagonista. La “Lupa”, infatti, la donna sessualmente libera, da una parte è soggetta al giudizio moralistico dell’autore, ma dall’altra esercita sull’autore stesso un estremo fascino, che genera all’interno della novella, come Baldi suggerisce, una forte tensione.

Lingua: Italiano
Pag. 121-127
Etichette: Verga Giovanni, La Lupa, Narrativa, Ottocento, Donna, Erotismo, Moralismo,

Autore/i articolo: MARCELLO CICCUTO
Titolo articolo: Le immagini ‘avverse’ alla storia (scheda per Verga fotografo)

Il breve contributo di Marcello Ciccuto si sofferma sull’attività di fotografo di Giovanni Verga: l’autore insiste nell’affermare che questa attitudine dello scrittore siciliano vada considerata non solo nella prospettiva del principio di documentazione, ma anche in quella di una vera e propria esperienza estetica. L’opera fotografica verghiana, afferma infatti Ciccuto, risulta come una “strutturazione più metafisica che storica della percezione”.

Lingua: Italiano
Pag. 129-131
Etichette: Verga Giovanni, Ottocento, Fotografia,

Autore/i articolo: RAFFAELE GIGLIO
Titolo articolo: La critica d’arte minore di Salvatore Di Giacomo

Questo saggio di Raffaele Giglio si concentra sulla critica d’arte di Salvatore Di Giacomo, che fu poeta, novelliere, giornalista, storico, e che fondò e diresse con Benedetto Croce la rivista “Napoli Nobilissima”. Una personalità interessante quindi, che ebbe un dialogo profondo, duraturo e fruttuoso con gli artisti napoletani dell’epoca. Lo studioso si concentra soprattutto sugli articoli di critica d’arte che Di Giacomo scrisse tra il 1880 e i primi del Novecento. Attraverso la sua indagine, Giglio sottolinea l’acume del critico nel recensire i molti pittori e scultori napoletani dell’epoca; ma d’altra parte scorge un ulteriore elemento, che emerge da questa assidua frequentazione degli ateliers da parte di Di Giacomo. Il sentimento, infatti, appare essere la categoria centrale della critica d’arte di Di Giacomo e al tempo stesso il principio che alimenta la sua stessa arte.

Lingua: Italiano
Pag. 133-140
Etichette: Di Giacomo Salvatore, Critica d’arte, Ottocento, Pittura, Napoli,

Autore/i articolo: ANGELO R. PUPINO
Titolo articolo: Un romanzo “comico-umoristico”

L’articolo di Angelo R. Pupino intende analizzare alcune dinamiche del romanzo di Luigi Pirandello “Il Turno”. In apertura lo studioso, considerando le diverse edizioni dell’opera, affronta la questione se se ne possa parlare in termini di romanzo o novella. Successivamente, penetrando nella trama dell’opera, attraverso le descrizioni dei personaggi e attraverso attente considerazioni sulla modalità con cui lo scrittore tratta la materia, Pupino arriva alla definizione del romanzo come “comico-umoristico”.

Lingua: Italiano
Pag. 143-152
Etichette: Pirandello Luigi, Il Turno, Romanzo, Narrativa, Verismo, Comico, Umorismo,

Autore/i articolo: PASQUALE MARZANO
Titolo articolo: Norvegia di carta: nomi e soprannomi nella novella pirandelliana “Lontano”

Pasquale Marzano dedica il suo studio alla novella pirandelliana “Lontano”, in cui si manifesta un certo gusto per l’onomastica. Dopo aver delineato la trama dell’opera, l’autore affronta un’analisi onomastico-letteraria: vengono così presi in esame i nomi e i soprannomi, che assumono una forte valenza simbolica e che alimentano la polisemia della novella, ma anche l’ “uso allocutivo” che Pirandello fa degli stessi nomi. La puntuale analisi onomastica serve a chiarire, da punti di vista diversi, il tema centrale di tutta l’opera, ossia il tema del “forestiere della vita”, figura-immagine cara a Pirandello.

Lingua: Italiano
Pag. 153-165
Etichette: Pirandello Luigi, Lontano, Novella, Ottocento, Novecento, Onomastica, Toponomastica,

Autore/i articolo: BRUNO PORCELLI
Titolo articolo: Stratificazione di miti e topoi nell’ “Uomo nel labirinto” di Alvaro

In questo suo saggio Bruno Porcelli si sofferma sul romanzo di Corrado Alvaro “L’uomo nel labirinto”, affermando ‘in primis’ che l’opera non possa essere ascritta in modo riduttivo alla narrativa meridionalista. Molto di più preme all’autore inserire il romanzo nel panorama della letteratura italiana ed europea coeva. Analizzando prima di tutto le linee principali della poetica di Alvaro, che voleva tenersi distante tanto dal “classicismo prezioso” quanto dalla tradizione toscana di Papini, Soffici e Prezzolini, Porcelli passa a definire il particolare classicismo dello scrittore, la cui opera si presenta come un “affollato mosaico di miti e motivi antichi e moderni”. Il critico mette quindi in evidenza i richiami all’ “Inferno” dantesco e quelli all’episodio biblico della Torre di Babele, il ‘topos’ di derivazione petrarchesca del calendario liturgico e i riferimenti al mito di Teseo e Arianna, e infine altri motivi, che non solo danno ragione alla tesi sostenuta dallo studioso, ma offrono anche spunti validi per una nuova valorizzazione dell’opera di Alvaro all’interno della letteratura italiana del Novecento.

Lingua: Italiano
Pag. 167-178
Etichette: Alvaro Corrado, L’Uomo nel labirinto, Narrativa, Novecento, Mito, Intertestualità,

Autore/i articolo: SARAH ZAPPULLA MUSCARÀ
Titolo articolo: Stefano Pirandello giornalista e novelliere

Sarah Zappulla Muscarà dedica il presente articolo alla emblematica figura di Stefano Pirandello, “intellettuale raffinato, ombroso, schivo […]”. L’autrice sottolinea il continuo freno per l’autore rappresentato dall’ingombrante figura paterna, ma soprattutto si concentra sul percorso formativo del giovane Pirandello. Un’attenzione particolare è riservata all’intensa attività giornalistica, cui Stefano non sembrava dare un grande valore. Questa attività verrà abbandonata quando l’autore si dedicherà totalmente a quella drammaturgica, eppure all’autrice va il merito di aver posto l’attenzione sulla eterogeneità dell’esperienza giornalistica di Stefano Pirandello, anche per rileggere i rapporti padre-figlio.

Lingua: Italiano
Pag. 179-187
Etichette: Pirandello Stefano, Giornalismo, Novella, Epistolario, Novecento, Narrativa,

Autore/i articolo: GIULIA DELL’AQUILA
Titolo articolo: Via Rugabella come Montparnasse: intersezioni tra arti diverse nei racconti di Domenico Cantatore

Il presente saggio offre un’interessante analisi dei racconti che il pittore pugliese Domenico Cantatore (Ruvo di Puglia 1906-Parigi 1998) compose tra il 1935 e il 1938 a Milano. Il tema centrale, che ricorre in tutti i racconti, è “il legame affettivo con la propria terra, luogo di spensieratezza e divertimento nei ricordi d’infanzia e, dunque, paradiso perduto”. Paradiso perduto verso cui tornare con la memoria, che si presenta come linfa vitale di tutta l’opera, sia scrittoria che pittorica, dell’artista. La memoria è infatti, secondo l’autrice, il filo rosso che lega non solo le diverse fasi della pittura di Cantatore, ma anche l’esperienza della scrittura con la sua pittura più riuscita.

Lingua: Italiano
Pag. 189-203
Etichette: Cantatore Domenico, Racconto, Novecento, Pittura, Memoria, Narrativa,

Autore/i articolo: LEONARDO TERRUSI
Titolo articolo: “Il nome del paese era scritto su un muro…”. Dove si svolge “Conversazione in Sicilia”

“La Sicilia […] è solo per avventura Sicilia; solo perché il nome Sicilia mi suona meglio del nome Persia o Venezuela”: Leonardo Terrusi parte da questa “Nota” finale del romanzo “Conversazione in Sicilia”, aggiunta da Vittorini dopo la prima pubblicazione, per sviluppare un’analisi sull’aspetto geografico-simbolico dell’opera. Proprio la nota appare infatti come il tentativo di accentuare il valore simbolico del romanzo. L’autore si sofferma su un aspetto poco inquadrato dalla critica quale la toponomastica: nella sua indagine Terrusi mette in evidenza come Vittorini non crei nuovi toponimi, ma arricchisca quelli preesistenti di una “funzionalizzazione poetica e psicologica”. Questo procedimento non vale però per il toponimo più importante del romanzo “Neve”, il cui significato viene analizzato attraverso un attento esame delle varianti. Uno studio, quindi, che nella sua novità, offre nuovi spunti di comprensione dello scrittore siciliano.

Lingua: Italiano
Pag. 205-212
Etichette: Vittorini Elio, Conversazione in Sicilia, Narrativa, Novecento, Toponomastica, Geografia,

Autore/i articolo: MARTA CHINI
Titolo articolo: L’ “aperto riscrivere” di Sciascia

L’ “aperto riscrivere” vuole indicare l’arte della citazione così come è rintracciabile nella narrativa del grande scrittore siciliano; Marta Chini lo definisce proprio come “la cifra caratterizzante della poetica di Sciascia”. L’autrice mette in luce tutti i richiami intertestuali ravvisabili in alcuni romanzi polizieschi in esame e ne chiarisce il significato. La citazione ha infatti in Sciascia una pulifunzionalità e va osservata soprattutto in rapporto e dall’angolatura del lettore, per il quale costituisce, al tempo stesso, un aiuto e un ostacolo; il lettore stesso diventa quindi un investigatore. L’analisi della Chini è particolarmente interessante perché, da un lato, mostra la novità e la “corrosione che Sciascia compie nei confronti dello schema poliziesco classico”, dall’altro, proprio attraverso le citazioni, accosta i romanzi polizieschi sciasciani ad alcuni autori inquadrabili nello stesso genere, quali Carlo Emilio Gadda, Agatha Christie e Edgar Allan Poe.

Lingua: Italiano
Pag. 213-224
Etichette: Sciascia Leonardo, Romanzo poliziesco, Novecento, Citazione, Intertestualità, Narrativa,

Autore/i articolo: RAFFAELE CAVALLUZZI
Titolo articolo: Paradigmi di lettura di un romanzo popolare d’oggi

Nel suo breve articolo Raffaele Cavalluzzi propone una lettura del romanzo contemporaneo di Beppe Lopez “Capatosta”, che narra la storia, ambientata nella realtà barese del pieno Novecento (anni ’20-’60), di una giovane popolana, soprannominata appunto “Capatosta”. Lo studioso pone subito l’attenzione sulla lingua in cui è scritto un romanzo, un idioletto, per definizione dello stesso autore; successivamente si sofferma sulla prospettiva dell’io narrante e sulla forza delle presenze femminili che popolano il romanzo, non mancando infine di fare un confronto, all’interno della prospettiva sociologica del romanzo, con il Pasolini degli anni Cinquanta e Sessanta.

Lingua: Italiano
Pag. 225-229
Etichette: Lopez Beppe, Capatosta, Romanzo, Novecento, Idioletto, Puglia, Intertestualità,

Autore/i articolo: ANDREA RONDINI
Titolo articolo: Camminare come Gary Cooper. “L’estro quotidiano” di Raffaele La Capria

Andrea Rondini ci offre interessanti spunti di lettura dell’opera di Raffaele La Capria “L’estro quotidiano”, scritto nel 2003 e uscito nel 2005. Da subito l’autore sottolinea il carattere diaristico dell’opera e mette in luce i temi ricorrenti, che si inquadrano tutti all’interno della Storia, vista come un ripetersi stereotipato o un insieme di “simboli negativi”. Proprio nella prospettiva diaristica, Rondini non manca di segnalare i modelli testuali di due importanti autori come il Montaigne dei “Saggi” o il Kafka delle lettere. Nel ripercorrere i motivi dell’opera, appare particolarmente interessante e coinvolgente il momento in cui il critico si sofferma ad analizzare una delle pagine più intense, quella dedicata a Gary Cooper in “Mezzogiorno di fuoco”, in cui il cinema diventa, al tempo stesso, schermo della realtà ed emblema utopico. Un articolo che nella sua profondità mette in luce le più sottili sfumature dell’opera.

Lingua: Italiano
Pag. 231-252
Etichette: La Capria Raffaele, L’estro quotidiano, Diario, Contemporaneità, Cinema, Intertestualità,

Autore/i articolo: ALBERTO CASADEI
Titolo articolo: “Occidente per principianti” di Nicola Lagioia: da Bari a Roma all’Italia al mondo

Nel presentare l’opera del giovane scrittore barese Nicola Lagioia (1973), Alberto Casadei ci dice che si tratta di un romanzo generazionale, inquadrabile nella cultura postmodernista. In effetti il protagonista è un trentenne del Sud Italia, giornalista ‘non identificato’, che nella sua vita “constata in modi diversi la solidità del nulla che si nasconde in ogni immagine dell’attuale post-realtà”. Di quest’interessante opera Casadei sottolinea anche il nuovo modo di leggere la tradizione, per cui, nel suo essere un’indagine sulle prospettive dell’Occidente, il romanzo cerca di ricucire i fili di passato e presente in modo nuovo.

Lingua: Italiano
Pag. 253-258
Etichette: Lagioia Nicola, Occidente per principianti, Narrativa, Postmodernismo, Novecento,

Autore/i articolo: MARCELLO CICCUTO
Titolo articolo: Una monografia sul Palazzo Vaticano nel Medioevo

Marcello Ciccuto segnala il volume di Alessio Monciatti, “Il Palazzo Vaticano nel Medioevo”, una completa ed esaustiva esposizione della vicenda del Palazzo pontificio in epoca medievale, che è supportata da un enorme materiale di studio.

Lingua: Italiano
Pag. 261-262
Etichette: Periodico,

Autore/i articolo: MARCELLO CICCUTO
Titolo articolo: Pittura d’altare fra Duccio e Perugino

Marcello Ciccuto ci presenta una mostra, svoltasi presso la Städtische Galerie di Francoforte, sul tema dell’evoluzione della Pala d’altare e della produzione su tavola tra Duecento e tardo Quattrocento.

Lingua: Italiano
Pag. 262-263
Etichette: Periodico,

Autore/i articolo: MARCELLO CICCUTO
Titolo articolo: Tutto su Bosch

Viene qui segnalata l’importante monografia su Bosch – “Hieronymus Bosch” – curata da Larry Silver e pubblicata dall’editore tedesco Hirmer, che riesce a inquadrare la pittura del grande pittore fiammingo nei suoi elementi originari, nei suoi sviluppi e nell’eredità culturale olandese.

Lingua: Italiano
Pag. 263-264
Etichette: Periodico,

Autore/i articolo: MARCELLO CICCUTO
Titolo articolo: Le feste in laguna di Francesco Guardi

Marcello Ciccuto ci presenta l’interessante studio di Cornelia Friedrichs sulla pittura di Francesco Guardi, che cerca di esporre la storia dell’ ‘ideologia della festa’ nel contesto veneziano settecentesco.

Lingua: Italiano
Pag. 264-265
Etichette: Periodico,

Autore/i articolo: MARCELLO CICCUTO
Titolo articolo: Messerschmidt nella cultura dell’Illuminismo

Marcello Ciccuto segnala la mostra e il relativo Catalogo – a cura di M. Bückling, edito da Hirmer Verlag – dedicati allo scultore moderno Franz Xaver Messerschmidt (1736-1783). I busti e le teste oggetto dell’esposizione alla Liebighaus Skulpturensammlung di Francoforte hanno confermato il recente successo dell’artista.

Lingua: Italiano
Pag. 265-266
Etichette: Periodico,

Autore/i articolo: MARCELLO CICCUTO
Titolo articolo: Il teatro di Pablo Picasso

La breve nota di Marcello Ciccuto è particolarmente interessante perché ci informa di un lato importante della poliedrica personalità di Pablo Picasso. Infatti l’autore ci segnala una mostra tenutasi presso la Schirn Kunsthalle di Francoforte, e la pubblicazione del relativo catalogo: sono state qui raccolte tutte le testimonianze dell’interesse attivo di Picasso per il teatro, che si traduceva in allestimenti scenografici e disegni dei costumi.

Lingua: Italiano
Pag. 266-267
Etichette: Periodico,

Autore/i articolo: MARCELLO CICCUTO
Titolo articolo: Il segno complesso di Henri Michaux

La breve nota di Marcello Ciccuto vuole soffermarsi sull’opera di Margaret Rigaud-Drayton, “Henri Michaux. Poetry, Painting, and the Universal Sign”, che ricostruisce con chiarezza il percorso “pitto-poetico”, come lo definisce Ciccuto, di Michaux ed espone l’originalità della sua produzione sia pittorica che letteraria.

Lingua: Italiano
Pag. 267-268
Etichette: Periodico,

Autore/i articolo: MARCELLO CICCUTO
Titolo articolo: Buzzati racconta

Si informa qui della mostra – e del relativo catalogo, “1906-2006: Buzzati racconta storie disegnate e dipinte”, a cura di M.T. Ferrari – dedicata all’attività pittorica dello scrittore. I dipinti che raccontano delle storie testimoniano una forte corrispondenza tra testi e immagini. Un’iniziativa che non può che aumentare il valore del profilo artistico di Buzzati.

Lingua: Italiano
Pag. 268-269
Etichette: Periodico,

Autore/i articolo: MARCELLO CICCUTO
Titolo articolo: La Letteratura delle due sponde dell’Adriatico

Marcello Ciccuto dà notizia del convegno internazionale dal titolo “La Letteratura delle due sponde dell’Adriatico”, che si è svolto presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, e riporta tutte le relazioni tenute nelle giornate del 7 e 8 Dicembre 2006.

Lingua: Italiano
Pag. 269
Etichette: Periodico,

Autore/i articolo: MARCELLO CICCUTO
Titolo articolo: Con Roland Barthes

In questa breve nota si informa della pubblicazione della raccolta di saggi dedicati a Roland Barthes. I saggi erano stati presentati ad un convegno barese del 2005 e sono stati ora pubblicati dall’editore Meltemi, con il titolo “Con Roland Barthes”. Marcello Ciccuto ci presenta la raccolta in tutti i suoi contributi.

Lingua: Italiano
Pag. 269-270
Etichette: Periodico,