Le riviste sostenitrici
Italianistica | 2005 | N. 3
Anno 2005 – Annata: XXXIV – N. 3 Mese: Settembre/Dicembre
A cura di Paola Benigni
Titolo articolo: Le rime edite e inedite di Laura Battiferri degli Ammannati
Nel presente articolo Luciana Montanari riporta in auge la figura di Laura Battiferri, letterata tanto osannata dagli intellettuali e artisti del Cinquecento ed, invece, oggi quasi del tutto dimenticata.
L’occasione, a distanza di tanti secoli, per tornare a parlare della poetessa è stata fornita dalla scoperta di alcuni manoscritti autografi, rinvenuti presso l’Università della Pennsylvania dalla studiosa Vittoria Kirkham. Tuttavia nel suo saggio la Montanari non rende solo conto di questa scoperta, bensì ne trae spunto per presentare a tutto tondo la figura e l’opera della Battiferri. Ripercorre pertanto l’intera esistenza della poetessa: dalla nascita, avvenuta ad Urbino il 30 novembre 1522, fino alla morte, che la colse nel novembre 1589, soffermandosi sugli eventi più importanti della sua vita: dal secondo matrimonio con l’artista Bartolomeo Ammannati al trasferimento a Roma e, poi, a Firenze, dove entrò in contatto con gli intellettuali della corte medicea e con i membri della Accademia Fiorentina, tra i quali si legò in particolare a Benedetto Varchi. Naturalmente la Montanari non tralascia di occuparsi direttamente dell’opera della poetessa, le cui rime, a ben guardare, si prestano principalmente a due tipi di analisi: stilistica, nell’ambito del petrarchismo, e religiosa, in quanto la poesia della Battiferri è profondamente venata di inquietudini e oscillazioni, che esprimono la crisi spirituale di un periodo posto tra Riforma e Controriforma. Per tale complessità l’opera di questa poetessa meriterebbe di certo più attenzione in quanto potrebbe aprire squarci interessanti sul tardo Cinquecento.
Pag. 11 – 27
Etichette: Battiferri Laura, Poesia, Cinquecento, Biografia, Inedito, Fortuna, Amicizia, Petrarchismo, Gesuiti, Religiosità, Intertestualità,
Titolo articolo: Il “sistema del mondo”. Calvino e l’eredità di Gadda
A combattere e sradicare il luogo critico, divenuto ormai communis opinio, che Italo Calvino sia uno scrittore ‘camaleontico’, ossia che varia molto da libro a libro, è rivolto lo scritto di Simona Niccolai, la quale sostiene che, invece, Calvino è un autore che “in sostanza varia ben poco”.
Chiarito ciò in via preliminare, l’autrice passa poi ad occuparsi dei rapporti di Calvino con Gadda. Si tratta di un accostamento inedito, certo, in quanto si è portati a identificare Calvino con lo scrittore rimasto “prigioniero nella struttura del cristallo”, mentre Gadda con lo scrittore “vulcanico, tutto gettato nella propria materia”. Tuttavia tale avvicinamento ha una sua ratio ed è, dunque, innegabile che Gadda, almeno dalla fine degli anni Sessanta, abbia agito in modo profondo su Calvino. A sostegno di ciò la Niccolai compie diversi e interessanti paragoni e rimandi intertestuali tra le opere di questi due autori, arrivando così alla conclusione che, naturalmente, Calvino non si può ritenere un semplice “nipotino dell’ingegnere”, in quanto in lui non si ritrova solo una superficiale eredità stilistica gaddiana. Calvino eredita da Gadda l’intero”sistema mondo”, ossia la sua visione dello spazio, del tempo e della conoscenza umana.
Pag. 29 – 43
Etichette: Calvino Italo, Gadda Carlo Emilio, Narrativa, Novecento, Eredità, Mondo, Intertestualità,
Titolo articolo: Intervista ad Alberto Bevilacqua sui nomi
L’intervista ad Alberto Bevilacqua sui nomi, di Andrea Brendler e Francesco Iodice, del 17 gennaio 2003, è qui riprodotta allo scopo di far emergere quale ruolo abbiano i nomi nel tessuto narrativo dello scrittore e in base a quale principio essi vengano scelti. L’autore chiarisce immediatamente la natura impegnata della sua produzione letteraria e, di conseguenza, appare ovvio che la scelta dei nomi dei suoi personaggi non è casuale ma bensì ponderata. Ricordando, poi, di aver avuto in passato problemi con la censura, Bevilacqua rivela di aver trovato una soluzione ricorrendo all’utilizzo dei nomignoli e ne porta diversi esempi tratti dalle sue opere. Interessante è notare come l’autore tiri in ballo, a tale proposito, la questione del luogo d’origine: “io sono di una terra dove il gergo è molto diffuso e dove più che i nomi si usano nomi di battaglia”, asserisce infatti. Ed ecco allora individuato il principio che sottostà alle scelte ‘nominali’ dell’autore, per le quali egli attinge ben poco a liste di nomi, dizionari d’onomastica ed elenchi telefonici, in quanto per lui la scelta di un nome non è mai casuale, contenendo già in sé la sorte del personaggio.
Lingua: ItalianoPag. 47 – 52
Etichette: Bevilacqua Alberto, Narrativa, Duemila, Intervista, Nome, Titolo, Intertestualità,
Titolo articolo: Intervista a Raffaele La Capria sui nomi
L’articolo ripropone un’intervista a Raffaele La Capria sui nomi che due studiosi, Andrea Brendler e Francesco Iodice, hanno realizzato a Roma il 9 settembre 2003. Da essa emerge bene come per lo scrittore sia di fondamentale importanza la scelta dei nomi da assegnare ai suoi personaggi, poiché anche per lui vale il detto latino “nomen atque omen”, cioè che in un nome può essere scritto un destino. A tale proposito offre diversi esempi tratti dalle sue opere dai quali si comprende come, anche per La Capria, sia di fondamentale importanza il ricorso ai diminutivi.
Seguono poi altre domande con le relative risposte dello scrittore inerenti la scelta dei titoli e dei nomi stranieri presenti nelle sue opere.
Pag. 53 – 58
Etichette: La Capria Raffaele, Narrativa, Duemila, Intervista, Nome, Titolo, Intertestualità,
Titolo articolo: Carlomagno e Gano di Maganza: annotazioni sopra un incunabolo ritrovato
Nella Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia è conservato un incunabolo, “in ottavo, di otto carte senza segnature”, contenente il primo canto di un poema cavalleresco, che ha per protagonisti Carlomagno e Gano di Maganza. A tale frammento dedica, in questo saggio, particolare attenzione Anna Montanari, conducendo una serie di confronti filologico-testuali, atti a dimostrare come quest’incunabolo faccia parte di un cantare ritenuto cinquecentesco: “Il tradimento di Gano contra Rinaldo”.
Lingua: ItalianoPag. 61 – 72
Etichette: Carlomagno, Gano di Maganza, Poema cavalleresco, Cinquecento, Incunabolo, Intertestualità,
Titolo articolo: Il “disquarto” di Atteone. Riformulazione di un mito negli “Eroici furori” di Giordano Bruno
Ornella Gonzales y Reyero si occupa, nel presente saggio, di analizzare che funzione e quale importanza abbia il mito di Atteone nella produzione di Giordano Bruno, e più in particolare negli “Eroici Furori” (1585), dove – come ben rileva l’autrice – “il mito è riformulato per dar voce al problema gnoseologico” e per offrire una lettura allegorica “in cui la vicenda di Atteone e Diana diventa quella del furioso eroico alla ricerca del sommo bene”. Nella parte finale dello scritto la studiosa si spinge fino ad identificare nel “furioso eroico” lo stesso Giordano Bruno che, sotto le spoglie di Atteone, mostra ai lettori l’itinerario che conduce alla luce della verità.
Lingua: ItalianoPag. 73 – 82
Etichette: Bruno Giorano, “Eroici Furori”, Narrativa, Cinquecento, Allegoria, Mito, Verità, Intertestualità,
Titolo articolo: Una fuga in terra straniera? Travestimenti esterofili della letteratura giovanile italiana
Sulle problematiche e gli interessi non solo culturali, bensì anche e soprattutto economici, gravitanti nell’orbita della letteratura per ragazzi, è incentrato l’articolo di Orsetta Innocenti. Lo studio di presenta suddiviso in tre paragrafi: nel primo si trova il resoconto delle travagliate vicende editoriali del libro ‘per ragazzi’ di Silvio D’Arzo “Penny Wirton”, travagliate in quanto l’editore Vallecchi ne ostacolò la pubblicazione per un problema di “indirizzo”: non lo ritenne, infatti, adatto né ad un pubblico di adolescenti né di adulti. Nel secondo paragrafo l’autrice istituisce un paragone tra D’Arzo e Fenoglio, atto a dimostrare come possano considerarsi entrambi “vittime” della loro anglofilia, che li ha condotti a scrivere opere considerate “ibride”, ma solo entro i confini italiani. Nell’ultimo paragrafo, invece, l’Innocenti sottolinea come nell’epoca attuale, ormai, anche nel campo della letteratura giovanile italiana si sia verificato un rovesciamento di priorità e valori: quella produzione, al tempo di D’Arzo e Fenoglio tanto ‘snobbata’ dall’editoria italiana, è divenuta business a tal punto che oggi l’editore si trova ad affiancare l’autore di letteratura alta che scrive per ragazzi. Di qui i grandi successi anche in Italia, sul solco del britannico Harry Potter, di opere come “Geronimo Stilton”, le cui avventure sono pubblicate dalla case editrice Piemme, che non si dimostra certo sprezzante nei confronti di quella vernice anglofona che tanto concorre a rendere il topolino Geronimo un vero e proprio “caso di successo editoriale”.
Lingua: ItalianoPag. 83 – 94
Etichette: D’Arzo Silvio, Fenoglio Beppe, Narrativa, Novecento, Letteratura per ragazzi, Polemica, Travestimento, Anglofilia, Editoria, Intertestualità,
Titolo articolo: Das Petrarkische in Pasolini
È possibile rintracciare echi e stilemi petrarcheschi nella produzione in versi di Pasolini? In realtà quando si pensa a Pasolini poeta viene subito in mente Dante ed, invece, a sorpresa Flavio Santi in questo suo articolo dimostra come l’autore di Casarsa ha attraversato Petrarca, tanto che si può persino parlare di un ‘petrarchismo pregrammaticale’ di Pasolini.
Naturalmente a supporto di questa sua teoria lo studioso fornisce una serie di esempi, costituiti da precisi rimandi testuali e contenutistici oltre che stilistici.
L’autore individua, inoltre, in modo certo e preciso anche la stagione petrarchesca di Pasolini, in quella del soggiorno friulano e pertanto le raccolte “Poesie a Casarsa” e “La meglio gioventù” costituirebbero i “Rerum vulgarium fragmenta” pasoliniani. Con l’arrivo a Roma dell’autore, intorno agli anni Cinquanta del Novecento, ha invece inizio la fase dantesca, quella più nota e commentata e sulla quale, perciò, Santi non si sofferma.
Nella parte finale lo studioso rende conto anche del giudizio critico di Pasolini su Petrarca, riflettendo su come, a tale proposito, il pensiero del letterato si presenti fortemente contraddittorio, in quanto egli pur avendo attinto a piene mani dal poeta trecentesco gli rimane tuttavia ostile. La motivazione di tale opposizione è, però, presto svelata, avendo essa una sua intrinseca ratio di natura non estetico-letteraria, bensì chiaramente ideologica: Pasolini continua a vedere, infatti, in Petrarca il poeta dell”ideologia’ e non della ‘passione’, reo di aver fondato, dunque, una lingua da èlite colta, operante dentro l’ambito del potere, conservativa e museale.
Pag. 97 – 102
Etichette: Pasolini Pier Paolo, Poesia, Novecento, Petrarchismo, Dantismo, Intertestualità,
Titolo articolo: La fucina di “Orgia” di Pier Paolo Pasolini
Nel presente scritto Irina Possamai rivolge la sua attenzione dapprima al teatro pasoliniano in generale, ricordando – sulla scia degli studi di Fusillo – quanto esso sia debitore al teatro greco e ai suoi miti; miti che l’autore eredita sì, ma poi rielabora e rende propri grazie alla psicanalisi ed in particolare a Freud, Jung e Lacan. La Possamai si sofferma, inoltre, a chiarire l’importanza e la conseguente funzione che Pasolini attribuisce ai cori dei suoi drammi, ai quali affida un ruolo essenzialmente metateatrale: quello di chiamare in causa, interpellare lo spettatore e provocarlo.
Naturalmente tutto ciò si verifica anche in “Orgia”, oggetto privilegiato d’indagine da parte dell’autrice in questo saggio, poiché di tale opera si conservano diversi manoscritti lo studio dei quali rivela, di volta in volta, mutamenti importanti nelle parti corali. Queste modifiche, come nota acutamente la studiosa, non sono però superficiali, bensì sostanziali ed per questo che sono studiate in modo approfondito. I risultati di tale rigorosa indagine non fanno altro che ribadire quanto forte sia il legame nell’opera di Pasolini tra antropologia e teatro.
Pag. 103 – 112
Etichette: Pasolini Pier Paolo, Orgia, Teatro, Novecento, Mito, Antropologia, Psicanalisi, Manoscritto, Coro, Tragedia, Intertestualità,
Titolo libro/articolo recensito: Marginalia figurati nei codici di Petrarca
Edizioni: Leo S. Olschki, Firenze – 2005
Lingua: Italiano
Pag. 115 – 116
Recensore/i: Marcello Ciccuto
Etichette: Petrarca Francesco, Trecento, Manoscritto,
Titolo libro/articolo recensito: Un amico del Petrarca: Senuccio del Bene e le sue rime
Edizioni: Antenore, Roma-Padova – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 116 – 117
Recensore/i: Paola Baioni
Etichette: Senuccio del Bene, Trecento,
A cura di: Giancarla Periti
Edizioni: Ashgate, Aldershot – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 117 – 118
Recensore/i: Marcello Ciccuto
Etichette: Rinascimento,
Titolo libro/articolo recensito: L’ambiguo primato. L’Europa e il Rinascimento italiano
Edizioni: Carocci, Roma – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 119 – 121
Recensore/i: Federico Della Corte
Etichette: Rinascimento, Europa,
Titolo libro/articolo recensito: Biografia e storia nel Rinascimento italiano
Edizioni: Gedit, Bologna – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 121 – 124
Recensore/i: Vincenzo Caputo
Etichette: Rinascimento, Biografia, Storia,
Titolo libro/articolo recensito: Diporti
A cura di: Donato Pirovano
Edizioni: Salerno, Roma – 2005
Lingua: Italiano
Pag. 124 – 125
Recensore/i: Marcello Ciccuto
Etichette: Parabosco Girolamo, Borgogni Gherardo, Cinquecento,
A cura di: Giorgetto Giorgi
Edizioni: Honoré Champion, Paris – 2005
Lingua: Italiano
Pag. 125 – 127
Recensore/i: Marcello Ciccuto
Etichette: Fornari Simon, Giraldi Cinzio Giovanbattista, Pigna Giovanbattista, Cinquecento,
A cura di: Susanna Burghartz
Edizioni: Schwabe Verlag, Basel – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 126 – 128
Recensore/i: Marcello Ciccuto
Etichette: Letteratura di viaggio, Cinquecento, Seicento,
Titolo libro/articolo recensito: Pitture del Doni Academico Pellegrino
A cura di: Sonia Maffei
Edizioni: La stanza delle scritture, Napoli – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 128 – 130
Recensore/i: Vincenzo Caputo
Etichette: Doni Anton Francesco, Cinquecento,
Titolo libro/articolo recensito: La tradizione e l’ingegno
Edizioni: Interlinea, Novara – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 130 – 132
Recensore/i: Jleana Cervai
Etichette: Tradizione,
Titolo libro/articolo recensito: L’Arcadia in Brenta
A cura di: Quinto Marini
Edizioni: Salerno, Roma – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 132 – 133
Recensore/i: Marcello Ciccuto
Etichette: Arcadia, Settecento, Brenta,
Titolo libro/articolo recensito: Parini ludens
Edizioni: Laterza, Bari – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 133 – 135
Recensore/i: Corrado Belluomo Anello
Etichette: Parini Giuseppe, Settecento,
Titolo libro/articolo recensito: Un allievo della rivoluzione. Ugo Foscolo dal “noviziato letterario” al “nuovo classicismo” (1795-1806)
Edizioni: CLUEB, Bologna – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 135 – 137
Recensore/i: Marcello Ciccuto
Etichette: Foscolo Ugo, Classicismo, Settecento, Ottocento,
Titolo libro/articolo recensito: Il poeta, la morte e la fanciulla e altri capitoli leopardiani
Edizioni: Liguori, Napoli – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 137 – 141
Recensore/i: Laura Melosi
Etichette: Leopardi Giacomo, Ottocento,
Titolo libro/articolo recensito: Tra etica e storia. La “storia della colonna infame” di Alessandro Manzoni
Edizioni: Graphis, Bari – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 141 – 143
Recensore/i: Giorgio Cavallini
Etichette: Manzoni Alessandro, Storia della colonna infame, Trattatistica, Ottocento,
Titolo libro/articolo recensito: Ginevra o l’orfana della Nunziata
A cura di: Nunzia D’Antuono
Edizioni: Millennium, Bologna – 2005
Lingua: Italiano
Pag. 143 – 146
Recensore/i: Lucia Bertolini
Etichette: Ranieri Antonio, Ottocento,
Titolo libro/articolo recensito: L’utopia nella storia. Uomini e riviste del Novecento
Edizioni: Studium, Roma – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 147 – 148
Recensore/i: Guglielmina Rogante
Etichette: Periodico, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Canti Orfici e altre poesie
A cura di: Renato Martinoni
Edizioni: Einaudi, Torino – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 148 – 149
Recensore/i: Giuseppe A. Camerino
Etichette: Campana Dino, Poesia, Ottocento,
Titolo libro/articolo recensito: Studi e Umanità da Dante all’Alfieri; L’eterno lavoro del Manzoni e altre suggestioni ottocentesche; Critici del metodo storico
Edizioni: Mauro Baroni, Viareggio-Lucca – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 149 – 153
Recensore/i: Enrica Mezzetta
Etichette: Manzoni Alessandro, Critica letteraria, Ottocento,
Titolo libro/articolo recensito: L’imaginaire médiéval dans le cinéma occidental
Edizioni: Honoré Champion, Paris – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 153 – 155
Recensore/i: Marcello Ciccuto
Etichette: Medioevo, Cinema, Immaginario,
Titolo articolo: Ville romane
Marcello Ciccuto presenta la guida di Donatella Mazzoleni, “Domus: Wall Painting in the Roman House”, uscita nel 2005, in cui vengono descritte alcune ville romane nei pressi di Pompei, Ercolano e zone limitrofe, appartenenti ad un periodo compreso tra II e I s. a C. Di tali ville sono illustrati i complessi architettonico-pittorici da diversi autori, tra i quali Ciccuto menziona: Donatella Mazzoleni, il cui saggio è posto ad incipit della guida, e Umberto Pappalardo.
Lingua: ItalianoPag. 159
Etichette: Mazzoleni Donatella, Domus: Wall Painting in the Roman House, Arte,
Titolo articolo: Un fisiologo volgare
L’uscita di una edizione, commentata e tradotta, del “Physiologus” di Christian Schröder (“Der Millstätter Physiologus. Text, Übersetzung, Kommentar”) è resa nota da Marcello Ciccuto. Si tratta di un importante testimone alto-tedesco derivato dal bestiario greco-latino, ma arricchito da nuove fonti anche se non ancora completo e decisivo.
Lingua: ItalianoPag. 159 – 160
Etichette: Schröder Christian, Der Millstätter Physiologus. Text, Übersetzung, Kommentar, Wiener Physiologus, Bestiario,
Titolo articolo: Temi religiosi e profani nel ‘500
L’importante studio di Thomas Noll dedicato all’artista Albrecht Altdorfer, “Albrecht Altdorferin seiner Zeit. Religiöse und profane Themen in der Kunst um 1500”, è presentato, in modo più che dettagliato, da Marcello Ciccuto. L’autore della recensione ha, infatti, cura di indicare come nella prima parte il volume affronti temi più legati alla funzione delle immagini in epoca tardo medievale, per poi giungere, gradualmente, ad evidenziare l’intero sostrato teologico e tipologico della pittura di Altdorfer. Nella seconda parte dell’opera si prende, invece, in considerazione la produzione profana dell’artista, le cui linee finiscono per fondersi inevitabilmente con quelle religiose.
Lingua: ItalianoPag. 160
Etichette: Altdorfer Albrecht, Thomas Noll, Cinquecento, Albrecht Altdorferin seiner Zeit. Religiöse und profane Themen in der Kunst um 1500, Arte, Pittura,
Titolo articolo: Salvator Rosa in Gran Bretagna
Marcello Ciccuto rende conto di una mostra, allestita nella primavera de 2005 da Susan Jenkins, nella dimora di Compton Verney (Warwickshire), dedicata alle opere di Salvator Rosa. Il successo di tale esposizione e del relativo catalogo: “Salvator Rosa Wild Landscapes”, dimostrano quanto l’autore napoletano sia apprezzato in terra anglosassone per la sua multiforme espressività.
Lingua: ItalianoPag. 161
Etichette: Rosa Savator, Arte, Seicento, Pittura, Mostra, Catalogo, Gran Bretagna,
Titolo articolo: Intrecci su Hogarth
Quanto le opere di William Hogarth abbiano pesato sul dibattito estetico in Germania è il tema trattato da Jochen Bedenk nel suo libro: “Verwicklungen. William Hogarth und die deutsche Literatur des 18. Jahrhunderts (Lessing, Herder, Schiller, Jean Paul)”, qui recensito da Marcello Ciccuto. Nell’opera viene, naturalmente, ben analizzata dapprima la modalità e la sostanza della ricezione germanica del pensiero speculativo horgarthiano, per poi procedere ad un confronto con le posizioni dei massimi pensatori tedeschi.
Lingua: ItalianoPag. 161 – 162
Etichette: Hogarth William, Bedenk Jochen, Verwicklungen. William Hogarth und die deutsche Literatur des 18. Jahrhunderts (Lessing, Herder, Schiller, Jean Paul), Estetica, Germania, Intertestualità,
Titolo articolo: Un nuovo libro su Ungaretti
Alberto Casadei dà notizia di uno studio di Rosario Gennaro, autore già di un’importante indagine su Ungaretti e il Belgio, dal titolo: “Le patrie della poesia. Ungaretti, Bergson e altri saggi”. In quest’opera lo studioso, oltre naturalmente a dar conto del rapporto tra “testi e contesti”, mette in chiaro anche gli influssi ambientali e culturali dei componimenti ungarettiani e l’influenza che su di essi ha avuto il pensiero bergsoniano.
Lingua: ItalianoPag. 162
Etichette: Ungaretti Giuseppe, Gennaro Rosario, Le patrie della poesia. Ungaretti, Bergson e altri saggi, Poesia, Novecento, Intertestualità,
Titolo articolo: Il romanzo del Settecento e le macchine
Alberto Casadei presenta il libro di Simona Corso dal singolare titolo: “Automi, termometri e fucili”, che pur essendo dedicato prevalentemente all’analisi del romanzo inglese e francese del Settecento, offre tuttavia agli italianisti spunti per affrontare anche lo studio del romanzo nel XIX secolo.
Lingua: ItalianoPag. 162
Etichette: Corso Simona, Automi, termometri e fucili, Narrativa, Settecento, Inghilterra, Francia, Italia, Intertestualità,
Titolo articolo: Un’antologia di scritti di Renato Serra
Alcuni scritti di Renato Serra sono stati riuniti, recentemente, in un’antologia curata da Marino Biondi, dal titolo “Le lettere e la storia”. Si tratta di un lavoro ben svolto, a giudizio di Alberto Casadei, che apprezza tra l’altro anche i cappelli introduttivi ai testi antologizzati, l’utile Nota bibliografica e il dettagliato Indice analitico.
Lingua: ItalianoPag. 162 – 163
Etichette: Serra Renato, Biondi Marino, Le lettere e la storia, Critica, Novecento, Antologia, Intertestualità,
Titolo articolo: Il movimento nazareno
Marcello Ciccuto dà notizia di un’avvenuta esposizione e, conseguentemente, dell’uscita del relativo catalogo: quella delle opere dei pittori nazareni, allestita presso la Schirn Kunsthalle di Francoforte. I Nazareni furono innanzi tutto degli intellettuali-polemisti, che alle soglie dell’Ottocento promossero una critica radicale alla visione meccanicistica affermatasi con l’Illuminismo. Chiaramente la loro arte fu diretta espressione di tale opposizione e da Vienna la esportarono anche in Italia, dove numerosi pittori del gruppo ebbero fortuna, divenendo professori o direttori di accademie artistiche.
Lingua: ItalianoPag. 163 – 164
Etichette: Nazareni, Arte, Mostra, Catalogo, Ottocento, Illuminismo, Polemica,
Titolo articolo: Un paesaggista tra romanticismo e impressionismo
Della retrospettiva che l’Albertina Museum di Vienna ha dedicato al pittore austriaco Rudolf von Alt nel primo centenario della morte, dà notizia Marcello Ciccuto, ripercorrendo brevemente la biografia dell’artista e soffermandosi sulle sue tappe artistiche più significative, che naturalmente il lettore più interessato può agevolmente ritrovare nel catalogo della mostra.
Lingua: ItalianoPag. 164
Etichette: Von Alt Rudolf, Arte, Pittura, Mostra, Catalogo,
Titolo articolo: Gaetano Previati in Liguria
Nella città di Lavagna, in Liguria, nella bella villa seicentesca Grimaldi-Gentile lo scorso anno (aprile-giugno 2005) è stata allestita una mostra su Gaetano Previati, artista morto nel 1922. Alcune sue tele, per volontà testamentaria dell’autore, furono donate a Gabriele d’Annunzio e sono a tutt’oggi conservate nel “Vittoriale degli Italiani”.
Lingua: ItalianoPag. 165
Etichette: Previati Gaetano, Arte, Pittura, Novecento, Catalogo, Mostra,
Titolo articolo: Carlo Levi e la costruzione della realtà
Lo studio di Rosalba Galvagno su Carlo Levi: “Carlo Levi, Narciso e la costruzione della realtà”, è descritto e recensito positivamente da Marcello Ciccuto. Si tratta di un’indagine ambiziosa che partendo dalla figura di Narciso nel Cristo si è fermato ad Eboli intende risalire alle più profonde determinazioni etiche e poetiche ispiratrici della cosiddetta “costruzione della realtà” nell’opera dello scrittore torinese.
Lingua: ItalianoPag. 165 – 166
Etichette: Levi Carlo, Galvagno Rosalba, Carlo Levi, Narciso e la costruzione della realtà, Narrativa, Novecento, Mito, Realtà, Intertestualità,
Titolo articolo: Una nuova edizione dei “Racconti di Murano” di Svevo
I “Racconti di Murano” di Italo Svevo noti sì, ma non troppo studiati e approfonditi dalla critica, sono stati di recente oggetto di ricerca di Luigi Fontanella (“Racconti di Murano e altri racconti”). Lo studioso oltre a fare il punto sull’interpretazione di tali racconti, nota Alberto Casadei, ha condotto anche un’accurata analisi testuale e intertestuale, giungendo ad importanti precisazioni come quella, ad esempio, riguardante il rapporto di Svevo con Schnitzler.
Lingua: ItalianoPag. 166 – 167
Etichette: Svevo Italo, Fontanella Luigi, Racconti di Murano, Narrativa, Novecento, Intertestualità,
Titolo articolo: Movimento Arte Concreta
L’opera di Giorgio Maffei, “M.A.C. Movimento Arte Concreta. Opera editoriale”, è segnalata e lodata da Marcello Ciccuto, che oltre al rigore documentario ne apprezza soprattutto l’itinerario per figuras, a suo giudizio tra i più originali e meno effimeri del Novecento. Nel volume si trova illustrata, infatti, gran parte dell’opera a stampa che qualificò il Movimento Arte Concreta, promosso sulla fine del 1948, nella Milano della ricostruzione, da Dorfles, Monnet, Munari e Soldati, in aperta opposizione al formalismo idealista allora imperante.
Lingua: ItalianoPag. 167
Etichette: Movimento Arte Concreta, Maffei Giorgio, M.A.C. Movimento Arte Concreta. Opera editoriale, Novecento, Arte, Editoria,
Titolo articolo: Gli amici di Giorgio Morandi
Del catalogo edito da Mazzotta, relativo a due esposizioni svoltesi a Firenze e a Cremona, nel quale sono ripercorse e ricostruite le vicende della parabola artistica di Giorgio Morandi, dà informazioni dettagliate Marcello Ciccuto. Si tratta di un volume nel quale storiografia e arte si intrecciano continuamente e, pertanto, alle immagini si affiancano le storie, soprattutto quelle relative ai rapporti di Morandi con “Amici, critici e collezionisti” dell’ambiente fiorentino entre-deux-guerres.
Lingua: ItalianoPag. 168
Etichette: Morandi Giorgio, Arte, Pittura, Novecento, Amicizia,
Titolo articolo: Da Rodin a Beuys
Una grande esposizione è stata allestita a Francoforte, tra settembre e novembre 2005, presso la Schirn Kunsthalle, intesa a valutare la produzione grafica e scultorea di Joseph Beuys in rapporto al suo modello prediletto: Auguste Rodin. Sui risultati raggiunti, ripercorrendo a ritroso vita e opere dell’artista, informa i lettori Marcello Ciccuto.
Lingua: ItalianoPag. 168 – 169
Etichette: Beuys Joseph, Arte, Scultura, Novecento, Modello, Esposizione, Intertestualità,
Titolo articolo: Letteratura e pubblicità
Alberto Casadei presenta un agile volumetto di Francesco Ghelli nel quale viene affrontato il tema, assai controverso, del rapporto tra letteratura e pubblicità. L’argomento è trattato dall’autore dapprima in modo teorico, successivamente è, invece, esaminato in modo concreto facendo particolare attenzione all’apporto della letteratura alla pubblicità, sia in chiave nobilitate che parodica.
Lingua: ItalianoPag. 169 – 170
Etichette: Ghelli Francesco, Letteratura e pubblicità, Novecento, Pubblicità,
Titolo articolo: La collana Electa “I secoli dell’arte”
Marcello Ciccuto annuncia una nuova iniziativa editoriale: l’avvio di una collana di Electa Editrice “I secoli dell’arte”. Si tratta di una serie di volumi che non intendono seguire un criterio tematico o iconografico, ma vogliono ripercorre la storia dell’arte occidentale esplorando principalmente luoghi, artisti e opere, simulando una “visita guidata virtuale”.
Lingua: ItalianoPag. 170
Etichette: Electa, I secoli dell’arte, Arte, Novecento, Collana, Editoria, Viaggio,
Titolo articolo: Nuove pubblicazioni dell’editore Joker
Delle pubblicazioni più recenti della casa editrice Joker di Novi Ligure fa menzione Alberto Casadei, che nota come quest’editore stia riservando in maniera sempre più crescente spazio e attenzione alla poesia contemporanea. Sono così usciti ‘a marchio Joker’ già diversi validi volumi tra cui spicca, ad esempio per il 2005, quello dal titolo: Uno sguardo sulla realtà, di Vittoria Surliuga dedicato alla poesia di Giampiero Neri.
Lingua: ItalianoPag. 171
Etichette: Joker, Novecento, Editoria, Pubblicazione, Poesia contemporanea,
Titolo articolo: Zurigo per Silone
L’uscita del volume degli Atti delle giornate siloniane in Svizzera del 2000, curato da Giovanni Nicoli e Thomas Stein, è annunciata da Alberto Casadei. L’opera si presenta suddivisa in due parti: nella prima è riprodotto un racconto inedito di Ignazio Silone, Die Abenteuer des Tonio Zappa, pubblicato nel 1932 su un quotidiano, e qui riproposto in versione italiana a cura di Alfred Kurella, essendo l’originale di Silone andato perduto. Nella seconda parte si trovano, invece, diversi saggi di esperti siloniani, volti ad indagare aspetti poco noti del periodo zurighese dell’autore.
Lingua: ItalianoPag. 171
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Titolo articolo: Austria per la Biennale
Sull’opera d’arte di Hans Schabus, “L’ultima terra”, realizzata per la Biennale di Venezia, ci informa Marcello Ciccuto. Si tratta di un lavoro monumentale che date appunto le sue enormi dimensioni non è stato possibile ‘contenere’ nel Padiglione ai Giardini; l’unica soluzione è stata quella di trasformare l’opera stessa in un padiglione. “L’ultima terra” si presenta, infatti, come una montagna enorme, appositamente e quasi provocatoriamente donata dall’artista ad una città lagunare, senza montagne, con l’intento – sottolinea acutamente Ciccuto – di voler mostrare “per efficacia di contrasto, che anche l’anima del capoluogo lagunare non nasce né in profondità inquietanti né in luminose altezze, m si pone come una vasta terra”.
Lingua: ItalianoPag. 171 – 172
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