Italian Quarterly | 2007 | N. 171-172

L’autore si interroga sull’assoluta assenza, nel “cantico” francescano, di riferimenti agli animali; dato sorprendente in quanto questi, com’è noto, costituiscono una presenza costante nella vita e nell’opera del Santo di Assisi. Il saggio dimostra tuttavia l’intima coerenza ‘teologica’ e tematica del componimento.

“It started in Naples”, il film distribuito in Italia con il titolo “La baia di Napoli” e realizzato nel 1960 per la regia di Melville Shavelson, grazie all’interpretazione fornita dagli attori protagonisti Clark Gable e Sophia Loren risulta ancora oggi un’opera notevole: soprattutto per la capacità di rappresentare, nella sapiente miscela dei registri comico e drammatico, le condizioni sociali e materiali dell’Italia del dopoguerra.

L’autore si interroga sul motivo della ‘leggerezza’, tema centrale di una delle postume “Lezioni americane” di Italo Calvino ma anche elemento dominante nel “Decameron” di Boccaccio: il testo più esemplare è costituito dalla nona novella della sesta Giornata, incentrata sulla figura di Guido Cavalcanti.

L’intervento ripercorre le varie fasi della produzione cinematografica di Pier Paolo Pasolini il cui vertice viene qui individuato ne “Il Vangelo secondo Matteo” (1964), l’opera in cui con maggiore forza ed evidenza l’autore riuscì ad esprimere con compiutezza la propria visione del mondo. In appendice al saggio tre pagine di inquadrature tratte dai film di Pasolini.

Rassegna critico-bibliografica dei più rilevanti studi sul Fascismo e l’Italia mussoliniana tradotti e pubblicati in edizioni inglesi e americane durante l’ultimo decennio.

Intervista alla scrittrice ungherese di origine ebraica Edith Bruck, nota soprattutto per i romanzi in cui ha più volte rievocato la sua drammatica esperienza nei campi di sterminio nazisti. Nel corso della conversazione vengono toccati nodi importanti, quali l’amicizia con Primo Levi e il difficile rapporto con l’industria editoriale.

Vengono riportati tre componimenti tratti dalla raccolta “Segni dal quotidiano-Signs fron Daily Life”, con testo originale a fronte e versione in lingua italiana di Giuliano Dego e Margaret Straus.

Viene riportato un componimento tratto dalla raccolta “Il ritorno: liriche italiane” (Fasano, Schena, 1992), con testo originale e traduzione inglese di Thomas Van Order.