Intersezioni | 2015 | N. 1

Anno 2015 – Annata: XXXV – N. 1 Mese: Aprile
A cura di Alfonso Ricca

Autore/i articolo: DOMENICO FERRARO
Titolo articolo: “Sull’asciutta riva”. Petrarca, Boccaccio e il naufragio degli altri

La decisione di Petrarca di trasferirsi a Milano, sotto i Visconti, provocò una dura reazione da parte di Boccaccio. Dopo l’invio di una lettera dettata dall’indignazione del momento, tra i due iniziò una disputa che durò per anni. Tale situazione tuttavia è utile per comprendere non solo la reale situazione dei loro rapporti, ma anche per convalidare quanto detto dalla comune storiografia, in base alla quale il Petrarca era un grande sostenitore della nuova ‘signoria’, mentre Boccaccio era rappresentate di un sorpassato municipalismo. La loro riappacificazione avvenne tramite una mutua rinuncia a ogni tipo di riforma, in quanto ritenevano impossibile un cambiamento in un mondo irrimediabilmente rovinato.

Lingua: Italiano
Pag. 5-34
Etichette: Giovanni Boccaccio, Francesco Petrarca, Biografia, Trecento,

Autore/i articolo: EMMA GIAMMATTEI
Titolo articolo: Idea e figura del Rinascimento fra De Sanctis e Carducci

Si tratta dell’opera del De Sanctis (“Storia della letteratura italiana”) e di quella del Carducci (“Dello svolgimento della letteratura nazionale”), entrambe apparse negli stessi anni, tra il 1868 e il 1871. Questi due modelli di storiografia letteraria, diedero vita a due opposte tradizioni di critica italiana, con una prevalenza del punto di vista del De Sanctis specialmente nel XX secolo e di quello del Carducci nelle ultime decadi del XIX secolo. Qui si vuole evidenziare come questi due testi, all’apparenza opposti, siano in realtà coinvolti in un dialogo riguardo il punto di svolta ‘Umanesimo-Rinascimento’. Le posizioni del De Sanctis e del Carducci, apparentemente divergenti, posso essere viste come complementari e meno in contrasto di quanto i due critici e i loro seguaci credessero.

Lingua: Italiano
Pag. 35-61
Etichette: Giosuè Carducci, Francesco Saverio De Sanctis, Storia della letteratura italiana, Dello svolgimento della letteratura nazionale, Rinascimento, Risorgimento, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: PIETRO GORI
Titolo articolo: Posizioni ottocentesche sul rapporto corpo-mente: Lange, Mach, Nietzsche

La critica di Nietzsche verso il concetto dell’Io come sostanza gioca un ruolo importante nel suo pensiero tardo e può essere propriamente compreso facendo riferimento al dibattito del XIX secolo sulla psicologia scientifica. Friedrich Lange e Ernst Mach diedero un importante contributo a questo dibattito. Nel presente contributo si affronterà il punto di vista di Mach e di Lange sull’Io/anima, nel tentativo di gettare un po’ di luce sul rifiuto dell’‘Io’ in filosofia da parte di Nietzsche.

Lingua: Italiano
Pag. 63-88
Etichette: Friedrich Lange, Ernst Mach, Friedrich Nietzsche, Psicologia, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: ALESSANDRO MARIOTTI
Titolo articolo: Gioventù eroica. Il mito del sacrificio rigenerante nella scuola fascista (1926-1943)

Il mito del sacrificio rigenerante è un mito politico che trasforma la morte del soldato in guerra in un evento mistico, in quanto attribuisce un valore positivo alla morte e alla capacità di ottenere un rigenerazione spirituale e una futura rinascita. Durante il periodo fascista in Italia questo mito trovò il suo perfetto compimento, venendo diffuso dalla propaganda del regime, in primo luogo nelle scuole. Si cerca quindi di analizzare non solo il modo in cui i ragazzi del tempo accettarono e fecero proprio il mito dell’abnegazione ma anche come la scuola era diventata un efficiente strumento per trasformare le persone in soldati pronti al sacrificio.

Lingua: Italiano
Pag. 89-103
Etichette: Fascismo, Morte, Scuola, Novecento,

Autore/i articolo: SIMONA BERTOLINI
Titolo articolo: Un’interpretazione filosofica di Cesare Pavese: Eugene Fink lettore dei “Dialoghi con Leucò”

Nel 1969-1970, Eugene Fink, filosofo contemporaneo e allievo di Husserl, tenne un seminario presso l’Università di Friburgo sui “Dialoghi con Leucò” di Cesare Pavese. Scopo del presente articolo è quello di mettere in evidenza le idee fondamentali del seminario di Fink, basate sulla sua ontologia ‘cosmologica’, e metterle a confronto con la visione antropologica che emerge dai “Dialogi” di Pavese.

Lingua: Italiano
Pag. 105-121
Etichette: Eugene Fink, Cesare Pavese, Dialoghi con Leucò, Antropologia, Novecento,

Autore/i articolo: VALENTINO BALDI
Titolo articolo: L’universo mortifero della “Strada” di Cormac McCarthy

Si discute dell’opera “The Road” (2006) di Cormac McCarthy, considerata come il capitolo finale di un percorso narrativo e filosofico iniziato quaranta anni fa con i suoi primi romanzi. Viene quindi analizzata la carriera letteraria di McCarthy al fine di comprendere la simbologia da lui adottata nelle sue opere, da “Child of God” (1974) sino a “The Sunset Limited” (2006). Usando un approccio interdisciplinare, l’autore studia il significato dei sogni come chiave per interpretare le parti più oscure di “The Road”.

Lingua: Italiano
Pag. 123-144
Etichette: Cormac McCarthy, The Road, Critica letteraria, Novecento,

Autore/i articolo: GIUSEPPE ARMOGIDA
Titolo articolo: Parole intarsiate. Immagine e pensiero in Porfirio e Alciato

Il presente saggio, nel tentativo di stabilire un paragone tra i “Simulacri” di Porfirio e gli “Emblemi” di Alciato, prova a investigare la connessione tra immagine e pensiero. Nelle opere di questi due autori la parola fa vedere-sentire, in quanto essa, prima che parola, è immagine o meglio è parola-immagine che simbolicamente allude a ciò che è inafferrabile dal pensiero.

Lingua: Italiano
Pag. 147-154
Etichette: Andrea Alciato, Porfirio, Emblemi, Simulacri, Critica letteraria,

Autore/i articolo: MAURO DORELLA
Titolo articolo: Kant e il vaiolo. A proposito di una raccolta di testi sulla medicina

Nel presente articolo si discute dell’opposizione di Kant a ogni sorta di prevenzione del vaiolo. Lungi dall’essere originali, le sue obiezioni sono una pedissequa ripetizione delle teorie di Wagstaffe, contrario all’inoculazione, che invece furono confutate da Hume, da De La Condamine e da Verri. L’adesione di Kant a una simile visione antiscientifica sul più importante argomento medico del suo tempo impone una seria riflessione riguardo a un diffuso utilizzo della sua filosofia morale in relazione alla bioetica contemporanea.

Lingua: Italiano
Pag. 155-167
Etichette: Immanuel Kant, Etica, Malattia, Settecento, Ottocento,