Intersezioni | 2010 | N. 1

Il saggio propone un’analisi sociologica delle posizioni assunte dalla Chiesa in materia di bioetica sui temi di inizio e fine vita (‘caso Eluana’, ‘caso Welby’, fecondazione assistita). Si esamina in particolare l’habitus religioso italiano, soffermandosi sulle strategie di penetrazione dei precetti ecclesiastici nell’opinione pubblica contemporanea.

Si esaminano i punti di contatto tra la biologia aristotelica e gli esiti della biologia evoluzionistica dello sviluppo, nata a metà degli anni Ottanta del Novecento e definita Evo-devo nell’abbreviazione anglosassone. L’analisi comparata verte su alcuni concetti chiave, quali il ‘body plan’, la nozione di zootipo e il concetto di morfospazio.

Il saggio interpreta i capolavori veronesi di Francesco Berni alla luce del dibattito medico rinascimentale sulla nozione di contagio, con cui Girolamo Fracastoro rivoluziona le conoscenze mediche medievali. Nell’incontro tra medicina rinascimentale e poesia burlesca viene evidenziato il ruolo del Berni nell’offrire, in chiave metaforica, una moderna definizione di pestilenza.

Si indaga il rapporto tra la concezione dell’arte del compositore Georg Friedrich Händel (1685-1759) e la nozione di cultura europea moderna, così come è venuta a delinearsi a partire dalla metà del Settecento. Il motto ‘Händel l’europeo’, adottato in occasione del giubileo händeliano del 2009, viene qui interpretato sulla base del discorso filosofico sulla modernità.

Muovendo dalla trasfigurazione caraibica nel poema “Omeros” di Derek Walcott, il saggio prende in esame i molteplici significati metaforici sottesi nella figura di Elena. Nella protagonista creata da Walcott e collocata in un contesto post-coloniale, rivivono infatti l’ambiguità e la complessità dell’ ‘eidolon’ classico di Elena, esito, dai poemi omerici alla tragedia di Euripide, della tradizione letteraria greca.

Si esaminano le tesi espresse da Alberto Burgio nel volume “Per Gramsci. Crisi e potenza del moderno” edito nel 2007, in continuità ideale con “Gramsci storico. Una lettura dei Quaderni dal carcere” pubblicato nel 2002. L’intervento si concentra sull’interpretazione gramsciana della modernità, sul ruolo che in essa assume la nozione di americanismo e sulla riformulazione, in Antonio Gramsci, della ‘teoria della crisi organica’ di derivazione marxiana.

La musica jazz non è soltanto il nucleo tematico del romanzo “Arabian Jazz” con cui viene rappresentato uno spaccato della realtà multiculturale americana, ma anche il modello stilistico che ne determina il linguaggio. Si esamina qui la scrittura di Abu-Jaber, che combinando linguaggio musicale e letterario in un gioco di rielaborazioni tematiche, crea un andamento narrativo poliritmico e sincopato.

L’intervento tratta della proprietà intellettuale in relazione ai diritti dell’uomo, alla luce dei cambiamenti determinati dalla diffusione delle nuove tecnologie di videofonia e considerando la costante evoluzione dei concetti di autore, di opera e di copyright.