Le riviste sostenitrici
Intersezioni | 2008 | N. 3
Anno 2008 – Annata: XXVIII – N. 3 Mese: Dicembre
A cura di Samanta Segatori
Titolo articolo: La politica e i suoi rapporti con l’etica nella filosofia pratica aristotelica
Al centro della riflessione proposta dal contributo il filosofare pratico di cui Socrate può essere definito il vero fondatore. Fondamentale, poi, il rapporto tra politica ed etica, dove il bene del singolo è il bene della polis e solo in questo senso la comunità della famiglia va a coincidere con la comunità politica. Per Aristotele, dunque, appare fondante la corrispondenza tra ‘la virtù di chi comanda […] e la virtù di chi obbedisce’. Il ruolo del filosofo risulta essere di primaria importanza poiché ‘l’agire politico e il bene politico sono appannaggio anche dell’attività del filosofo nella misura in cui egli sistematizza, definisce, classifica e in definitiva dà forma “scientifica” alla prassi’.
Lingua: ItalianoPag. 367-390
Etichette: Aristotele, Filosofia, Politica,
Titolo articolo: “Neither can bost the Conquest”: metafora morale e politica degli scacchi nella poesia minore del Rinascimento
Un viaggio nella produzione inglese rinascimentale che tenta di rivalutare ‘una poesia sugli scacchi […] scritta dal medico Edward Lapworth (1574-1636)’ con lo scopo, però, di proporre la tesi secondo cui gli scacchi ‘insegnano qualcosa di edificante’ e per questo ‘le “gesta” dei cortigiani somiglierebbero alla morale degli scacchi’, i cui pezzi rappresenterebbero emblematicamente i rapporti di forza, i ruoli, le funzioni e i delicati equilibri della corte elisabettiana di quegli anni.
Lingua: ItalianoPag. 391-423
Etichette: Scacchi, Metafora, Poesia, Cinquecento,
Titolo articolo: Le “note” nascoste di Carlo Dossi
Un Carlo Dossi quasi nascosto, quello presentato nel contributo che attraverso scritti minori come “Note Azzurre” propone ‘il valore della Pittura, della Musica e della Scrittura come arti sorelle’.
Lo scrittore percepisce la presenza di un vincolo assai forte tra pittura e scrittura; pittura e musica insieme, poi, contribuiscono in maniera fondamentale alla ‘composizione della scrittura di un testo’. L’elemento musicale accanto al segno grafico riesce, inoltre, a ‘conferire un senso aggiuntivo non solo alla singola parola […], ma proprio alla scrittura come composizione pittorico-musicale-letteraria’.
Pag. 425-445
Etichette: Dossi Carlo, Opera, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: Napoli illustrata: immagine e rappresentazione letteraria nella scrittura di Salvatore Di Giacomo
Il Di Giacomo raccontato in questa riflessione è lo scrittore che si fa descrittore secondo un’idea di bellezza che significa soprattutto armonia e che dona all’opera d’arte la capacità di ‘mobilitare le passioni’. Il ruolo dell’immagine che illustra diventa per questo motivo fondamentale, perché essa ‘raffigura quanto il testo racconta’, anche se a volte Di Giacomo sceglie una descrizione di tipo impressionista, tentando, dunque, non tanto di illustrare quanto di mostrare una percezione. Il poeta-scrittore napoletano non ama l’impersonalità perché per lui ‘impersonale è il punto di vista del filosofo e dello scienziato’ e rappresenta e riproduce senza contrasti, senza quell’ ‘animazione’ che è propria della natura dell’arte.
Lingua: ItalianoPag. 447-464
Etichette: Di Giacomo Salvatore, Illustrazione, Opera, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: Dappertutto telefonini. Per una storia sociale della telefonia mobile in Italia
L’autore ricostruisce la storia della telefonia mobile in Italia dalla nascita fino ad arrivare agli sviluppi ultimi con il triband. Una diffusione di massa dovuta soprattutto alle carte pre-pagate il cui utilizzo vide in Italia uno sviluppo nettamente superiore rispetto agli altri paesi europei. ‘L’insufficienza delle reti di comunicazione’ e la conseguente ‘sete di comunicazione’ presente nel paese spiegherebbe, secondo l’autore, il successo prepotente avuto dalla rete mobile sul nostro territorio.
Lingua: ItalianoPag. 465-488
Etichette: Telefonia mobile, Storia, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Teatri di civiltà e di conversazione. Su un recente libro di Amedeo Quondam
Una stimolante riflessione sull’ideale della conversazione proprio della civiltà dell’Antico Regime che sapeva ‘coniugare la leggerezza con la profondità, l’eleganza con il piacere, la ricerca della verità con la tolleranza e con il rispetto dell’opinione altrui’. A tal riguardo, particolarmente interessante, per Guaragnella, l’ultimo libro di Amedeo Quondam (“La conversazione. Un modello italiano”) secondo il quale ‘lo studio e la memorizzazione dell’opera di Castiglione sono associati, nell’esperienza formativa del giovane,’ a quella di classici quali le “Epistole” di Cicerone o le commedie di Terenzio. Oggi questa raffinata arte della conversazione (anche se già Leopardi la rifiutava, affermando che essa quasi sempre copriva una corrispondente povertà di spirito) appare ormai finita e sostituita dal tempo della comunicazione.
Lingua: ItalianoPag. 491-497
Etichette: Conversazione, Arte, Cinquecento/Ottocento,
Titolo articolo: Il laboratorio dello scrittore come luogo del crimine: Proust, Stevenson e Dickens
L’intervento, bipartito, parte con una riflessione sul saggio di Proust “La poesie ou les lois mystérieuses” in cui lo scrittore francese descrive l’artista come afflitto da ‘un insanabile dissidio psichico e fisico’, che per sprigionare questo suo alter ego ha bisogno di ‘rinchiudersi [..] rinserrarsi nel suo mondo’ e di qui il tema della stanza del delitto. Il Dr. Jekyll di Stevenson, secondo Proust, ‘vive confinato’ nella sua stanza perché essa ‘è il luogo della trasformazione’in Hyde. Anche nel “Martin Chuzzlewit” di Dickens c’è lo stesso ‘riferimento alla stanza come luogo di ossessione criminale e – allo stesso tempo – luogo del doppio’.
Lingua: ItalianoPag. 499-508
Etichette: Stevenson Robert Louis, Proust Marcel, Dickens Charles, Romanzo, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: Calvino tra scienza e letteratura. A proposito di un libro di Massimo Bucciantini
Interessante disquisizione sul rapporto di Calvino con la scienza ‘come sistema di saperi’ e sulla ‘relazione scienza-letteratura […] come quella tra le due metà di un’unica cultura’. Il libro di Bucciarini, da cui parte la riflessione di Orsetta Innocenti, dedica i due capitoli centrali al problema sopraccitato, sottolineando come le “Cosmicomiche” (1965) rappresentino a tal riguardo il punto di arrivo. Ciò che più importa per lo scrittore è che ‘il mondo della scienza moderna e quello della sapienza antica si riunifichino’. Bucciarini rimarca, inoltre, la forte vicinanza sull’argomento tra il Calvino degli anni Sessanta e l’ultimo Vittorini, in particolar modo sull’ ‘attenzione ai linguaggi, ai temi, ai sistemi di pensiero della scienza e della letteratura’.
Lingua: ItalianoPag. 509-524
Etichette: Calvino Italo, Vittorini Elio, Scienza, Letteratura, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Il discorso è nave, il significato un mare. Saggi sull’amore e il viaggio nella poesia persiana medievale
A cura di: C. Saccone
Edizioni: Carocci, Roma – 2006
Lingua: Italiano
Pag. 527-531
Recensore/i: Maurizio Pistoso
Etichette: Islam, Medioevo, Cultura,
Titolo libro/articolo recensito: Letteratura e scienza. Gregorio Caloprese teorico e critico della letteratura
Edizioni: Guida, Napoli – 2006
Lingua: Italiano
Pag. 531-536
Recensore/i: Andrea Battistini
Etichette: Gregorio Caloprese, Letteratura, Critica, Scienza, Seicento,
A cura di: Michael Franz
Edizioni: Hölderlins-Gesellschaft, Tübingen – 2005
Lingua: Tedesco
Pag. 536-540
Recensore/i: Laura Anna Macor
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: Introduzione alla filosofia delle lingue
Edizioni: Laterza, Roma – 2007
Lingua: Italiano
Pag. 540-544
Recensore/i: Ana Pano
Etichette: Filosofia, Linguaggio, Didattica,
Titolo libro/articolo recensito: Orrorismo ovvero della violenza sull’inerme
Edizioni: Feltrinelli, Milano – 2007
Lingua: Italiano
Pag. 544-547
Recensore/i: Marco Sgarbi
Etichette: Orrorismo, Ontologia,